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LA TERZA MORTIFICAZIONE
Secondo lui le nostre caratteristiche più apprezzate - libero arbitrio, razionalità e senso di sé - non sono che mere illusioni, e noi tutti siamo i prodotti di forze psichiche inconsce e incontrollabili. Naturalmente, Freud incontrò una notevole opposizione.”
F. Talls,
Breve storia dell'Inconscio
RECENT READERS
Post n°41 pubblicato il 01 Luglio 2009 da Blaze_Zen
Noi diciamo: “Il sogno gli dice”. Ma in realtà si tratta unicamente di lui che parla con se stesso, come avrebbe fatto (ma non ha fatto) da sveglio. |
Post n°40 pubblicato il 29 Giugno 2009 da Blaze_Zen
"L’occhio della volontà è torbido e deforme. Solo quando è assente il desiderio, solo quando la nostra mira diviene osservazione pura si schiude l’anima della realtà, la bellezza. Se contemplo un bosco che intendo acquistare, affittare o ipotecare, in cui voglio far legna o andare a caccia, io non vedo il bosco, ma solo le sue relazioni col mio volere, con i miei piani, con le mie preoccupazioni e il mio portafoglio. Allora il bosco è fatto di legno, è giovane o vecchio, è intatto o degradato. Ma, se mi limito a guardare spensieratamente nella sua verde profondità, ecco che esso è il bosco, è natura è creazione vegetale, è bello. Altrettanto accade con gli esseri umani. L’uomo che guardo con paura, con speranza, con brama, con intenzioni e pretese non è un uomo, ma solo il torbido specchio del mio volere. Hermann Hesse
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Scarta la tua memoria, scarta il tempo futuro del tuo desiderio; dimenticali entrambi in modo da lasciare spazio ad una nuova idea. Forse sta fluttuando nella stanza in cerca di dimora un pensiero, un'idea che nessuno reclama. Wilfred Ruprecht Bion
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Colui che non sa niente, non ama niente.
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Post n°36 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Blaze_Zen
Erickson riprende antiche procedure di guarigione come l’uso delle metafore "Esse aiutano a indurre uno stato ipnotico e a curare il malato. Se, sentendo una storia, il paziente manifesta improvvisamente i segni di una trance, significa che il terapeuta ha raggiunto il cuore del problema. La storia, per essere ipnotica, deve avere rapporti metaforici con il problema in questione, ma soprattutto non deve avere con quello un rapporto razionale evidente, altrimenti la mente conscia se ne approprierebbe per dissertare. Le metafore consentono di aggirare le resistenze che il paziente oppone al cambiamento: sono un modo indiretto di suggerire delle piste di soluzione all’inconscio". |
Post n°35 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Blaze_Zen
L’inconscio è inteso da Erickson come un grande serbatoio di risorse: "Associa immagini, sensazioni, idee e simboli secondo rapporti di analogia e somiglianza che hanno fra loro, operando in un presente permanente. Queste catene di associazioni si spezzano e si intersecano, si allacciano e si sciolgono in una complessità che sfida qualsiasi analisi razionale. È questo il motivo per cui Erickson considerò l’analisi freudiana dell’inconscio un’impresa prometeica, irrealistica e inefficace. La complessità dell’inconscio e la povertà dei mezzi del conscio sono tali che è meglio lasciare che sia l’inconscio a disfare ciò che ha fatto. La terapia deve solo fornirgli il contesto in cui farlo. Tanto peggio se non comprendiamo il motivo per cui il paziente sta meglio!"
Milton Erickson e la terapia breve
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Post n°34 pubblicato il 12 Marzo 2009 da Blaze_Zen
"Se l'essere (la verità) supera qualsiasi definizione oggettiva come iceberg oscuro la cui punta visibile si affaccia alla comprensione, ma le sfugge sempre, allora esso è ... Trascendenza, perchè rappresenta ciò che l'uomo non può mai abbracciare totalmente ma solo sfiorare, alla vana ricerca di un senso che spieghi lo spettacolo del mondo senza mai offrirsi nella sua interezza. Per questa sua imprendibile ulteriorità l'essere è Trascendenza, cioè totale "Altro" dal mondo. Karl Jaspers
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Post n°33 pubblicato il 02 Marzo 2009 da Blaze_Zen
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Post n°32 pubblicato il 02 Marzo 2009 da Blaze_Zen
«Tra le idee, una di quelle che più mi affascinava era che fare lo scienziato rendesse possibile trascendere il dolore e l'incertezza della vita comune. Comprendere le leggi della natura significava essere connessi a un aspetto dell'universo più duraturo e meraviglioso dei fugaci sforzi dell'esistenza umana». Lee Smolin - Menti Curiose
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