Creato da Mater76 il 22/01/2009

SentiSenti

Fuoco-Acqua-Energia

occhio

 

FLUIDO COME LA VITA

C'è un Guerriero "pronto per vincere".

Ha un sorriso meraviglioso e
un cuore immenso.

Nei suoi occhi c'è una luce potente
e ha una storia da raccontare.

Forza fluido.a siamo con te!

 

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DEVA

 

 

Aspettando il Natale...

Post n°127 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da Mater76
 

SOLSTIZIO D’INVERNO

natività

Il Solstizio d’Inverno, cioé il momento in cui il sole torna a salire nerso il nord, da sempre è stato associato all’avvento di un Salvatore e alla nascita di un Figlio di Dio destinato a portare luce e speranza all’umanità.

Al momento del solstizio la divinità si incarna nella materia. Un seme viene messo nella terra affinché possa germogliare, far frutti e nutrirci. Questo è il significato profondo del Natale, che ritroviamo anche nella etimologia della parola inglese Christmas, che vuol dire: «Formare o far nascere il Cristo in sè... diventare un Cristo».

E’ proprio questo che ci capita infatti quando la luce della scintilla divina discende e si incarna nella nostra personalità. Quando l’Anima si unisce e si congiunge al suo vero veicolo o Uomo, allora nasce il Cristo o Principio d’Amore.

La nascita del Cristo, come di ogni altro salvatore, rappresenta dunque il simbolo e l’archetipo universale della nascita della coscienza spirituale in quella umana. Rappresenta l’esempio e il modello a cui l’uomo deve tendere nella sua evoluzione, nel suo ritorno verso il Padre. Se questo non avviene il Natale diventa un avvenimento vuoto e senza senso, se non dal punto di vista materiale del mangiare, bere e divertirsi.

Come diceva un Saggio: «Anche se il Cristo si incarnasse mille volte ma non in te, la tua vita sarà persa». Il Natale, quindi, è il momento in cui occorre piantare il seme del Principio Cristico.



Analizziamo questo evento per acquisire una maggiore consapevolezza del suo profondo significato spirituale:

Il Cristo nacque da una Madre Vergine e in una grotta al Solstizio d’Inverno. Nel linguaggio simbolico, la grotta è considerata il luogo dell’iniziazione, cioé di un principio destinato ad iniziare una nuova qualità della vita. La stalla della locanda in cui nacque il Cristo, era in realtà una grotta. Questo è affermato chiaramente dai primi scrittori cristiani come Giustino Martire e Origene.

La data del 25 dicembre venne decisa, dopo molte controversie e l’indicazione di 136 date diverse, nel 337 d.C. da Papa Giulio. Perché questa data ricorre nella nascita di tutti i Salvatori? Dopo il giorno più corto dell’anno, nel quale il sole si ferma, cioé muore, - Sol stat o Solstizio - appare all’orizzonte la costellazione della Vergine: il sole rinasce e ricomincia il suo cammino verso il nord.

Nel momento della nascita Sirio, la stella dell’Est, transita sul meridiano, mentre Orione, chiamata anche «I Tre Re», si trova nelle vicinanze. La Vergine, dunque, sta sorgendo ad Oriente e le tre linee dell’eclittica, dell’equatore e dell’orizzonte si incontrano tutte in questa costellazione. Può anche essere interessante notare che la stella più grande e brillante della Vergine si chiama Spica e la si trova simboleggiata nella «spiga di grano» (emblema di fertilità): Betlemme significa infatti «la casa del pane».

La storia dei Grandi Uomini, spesso, è completamente descritta nel libro del Cielo. Il Cristo nacque da una Vergine e compì il suo servizio nei Pesci, che è il segno opposto e complementare a quello della Vergine: il segno dei Salvatori del Mondo.

Continuando il nostro approfondimento notiamo ancora che Giuseppe significa «Colui che aggiungerà»: egli infatti era un carpentiere, un costruttore, che sta ad indicare l’aspetto costruttore del Padre. Maria significa «Prediletta del Signore», ossia la materia permeata dalla divinità. Il bambino chiude il triangolo della creazione come il «figlio spirituale» nato dall’unione e dalla fusione della complementarietà.

Ogni grande evento che segna la storia umana, è sempre costruito su una simbologia precisa che ne descrive compiutamente i significati. Così è stato anche per la nascita del Cristo.

Nella grotta, ad esempio, possiamo trovare chiaramente i simboli dei quattro regni di natura: nella roccia della caverna abbiamo il regno minerale, nel fieno e nella paglia quello vegetale, nel bue e nell’asino il regno animale. In questi animali appare anche qualcosa in più. A quel tempo molti popoli adoravano ancora il Toro, il cui culto, predominante nel periodo in cui il sole attraversò l’Età del Toro, era ancora celebrato nei misteri di Mitra e in quelli d’Egitto. Il segno immediatamente precedente quello dei Pesci, cioé l’Ariete, era simboleggiato dalle greggi che circondavano Betlemme. Interessante notare come il Toro e l’Ariete siano simboleggiati dalle corrispondenze «domestiche», cioé il bue e le greggi, per signicare la necessaria eliminazione di ogni aggressività e la sua trasformazione in devozione verso il regno superiore.

Anche l’asino ha il suo preciso significato. Nel Vangelo appaiono spesso gli asini: quando, per esempio, Maria si recò a Betlemme e quando fuggì in Egitto. Essi sono il simbolo di due costellazioni che si trovano nelle vicinanze della Vergine: l’Asino settentrionale e l’Asino meridionale.

Il regno umano è rappresentato da Giuseppe e Maria, che formano l’unità umana sorta dalla dualità. In questo modo in una piccola grotta si trova il Cosmo intero.

Anche il regno angelico è presente all’evento. Gli Angeli diedero all’umanità, cioé ai pastori di guardia alle greggi, una triplice parola: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà». In altri termini fu dato un messaggio mondiale che, ancora oggi, attende una realizzazione: «Quando la coscienza cristica sarà risvegliata in tutti gli uomini, allora vedremo regnare la pace sulla Terra e buona volontà fra gli uomini. Quando tutto ciò avverrà, Dio sarà glorificato».

E’ interessante osservare anche i segni che furono dati in occasione di questo grande evento. Essi furono diversi, secondo a chi si indirizzarono: ai Magi - che simboleggiavano i discepoli, ossia coloro che si stanno avviando verso la coscienza cristica - fu data la visione della stella che indica la meta.

Alla moltitudine - simboleggiata dai pastori nei campi - fu dato un segno più tangibile e concreto e a loro fu detto: «Questo è il segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia». Per nascere in loro la coscienza cristica deve essere ancora prima riconosciuta.

Molti andarono a curiosare, pochi - i Magi - andarono ad offrire doni. I doni che furono offerti - oro, incenso e mirra - indicano il tipo specifico di disciplina a cui ci si deve sottoporre per rendere omaggio al Cristo. L’oro, l’incenso e la mirra sono le tre parti con cui è costituito l’uomo - fisico, emotivo e mentale - che devono essere sacrificate al Cristo interiore, alla Coscienza Cristica, prima che essa possa mostrarsi. L’oro è il simbolo della natura materiale, che l’uomo deve consacrare al servizio di Dio e dei propri simili. L’incenso simboleggia la natura emotiva con i suoi desideri e le sue aspirazioni, che devono purificarsi ed elevarsi, come il fumo dell’incenso, fino ai piedi di Dio. La mirra o amarezza si riferisce alla mente inferiore che dovrà sacrificare il suo orgoglio, diventando uno strumento efficace ed affidabile. Allora sarà un dono raro e prezioso, come quello di un uomo che possiede un intelletto reso saggio dal dolore ed un cuore reso benevolo dalle pene e dalle difficoltà superate.




Il rituale da compiere

In questa festa si pianta il seme-progetto (sia fisicamente, sia simbolicamente) concernente il prossimo anno, come dei provetti giardinieri che individuano il fiore o il frutto più consono alla nostra evoluzione spirituale per il prossimo anno. Si pianta il seme-progetto e lo si offre alla nostra Coscienza Cristica. Prima, però, occorre «lasciar andare» tutto quello che ancora ci tiene ancorati al passato, perché finché saremo legati a qualcuno o qualcosa non potremo progredire. Per essere liberi dobbiamo, dunque, applicare nella nostra vita il perdono.


Il perdono è ciò che taglia i fili del passato, dentro e fuori di noi. Non è l’atteggiamento di chi si sente superiore e magnanimo rispetto agli altri, ma il riconoscimento della vera libertà, che è data dal rompere tutti i fili che ci tengono legati agli altri tramite rancori, asti, gelosie, invidie, offrendo loro per dono la libertà, donando loro la libertà.

Finché non doneremo la libertà agli altri, anche noi non potremo mai essere liberi. Finché saremo attaccati a qualcuno, potremo essere a nostra volta attaccati. A questo punto siamo pronti a fare il passo successivo, cioé riconoscere che in realtà non c’è nulla da perdonare, ne a sè ne agli altri, in quanto ognuno si esprime secondo il proprio livello di coscienza. Il perdono è, quindi, sostituito dalla accettazione.



Tutto ciò che viene chiamato Male è sempre frutto di ignoranza, incomprensione e assenza d’amore. E’, in sintesi, incapacità di amare. Far nascere il principio cristico in sé è trasformare questa situazione e imparare ad esprimere e vivere concretamente l’AMORE.

 
 
 

la Gerarchia Spirituale, i Maestri

Post n°126 pubblicato il 22 Novembre 2009 da Mater76

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Nessun Maestro affermerà mai di essere superiore agli altri o chiederà devozione verso di sè, perchè tutto lo sforzo che pervade la Gerarchia Spirituale, dal più piccolo aspirante al più grande Avatar, è quello di aiutare l'umanità nel prendere coscienza della propria essenza spirituale

"Voi siete come noi, la differenza consiste nel fatto che voi non siete coscienti di essere figli di Dio". Tutto l'insegnamento mira a rendere l'uomo capace di questa presa di coscienza fondamentale: essere tutti figli di Dio e come tali -fratelli-

Infiniti sono stati gli aiuti che i Maestri hanno dato agli uomini nel corso dei millenni. Molti di loro si sono successivamente incarnati per donare all'umanità quell'insegnamento e quell'esempio che essa era in grado di recepire in quel preciso momento, e che perciò rappresentava il passo successivo nel suo cammino evolutivo. Ogni insegnamento è stato importante, essendo un ampliamento di coscienza e un perfezionamento rispetto a quelli che l'avevano preceduto.

 
 
 

Buddha Pensiero

Post n°125 pubblicato il 22 Novembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

Non badare ai torti altrui, nè a ciò che altri avrebbero dovuto fare e non fare: osserva piuttosto ciò che hai fatto o non hai fatto tu.

 
 
 

Richiesta di aiuto

Post n°124 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

Per tutti i viandanti di questo sentiero,

chi non ha tempo da perdere e chi è a spasso o a zonzo,
annoiati o vecchi amici, confidenti, care amiche,
Anime sorelle, chi cerca risposte e chi le ha già trovate,
chi ha le tasche vuote o chi cerca tutt'altro...

chiedo di scrivere suggerimenti:

Devo dettagliare nei minimi particolari il significato di

RISPETTO Esempio:

  • lasciar parlare chi sta parlando, senza alzare la voce o parlare sopra fingendo di non accrogersi che l'altra persona sta esprimendo il proprio parere. Ascoltare e accettare l'altrui opinione.
  • assenza di giudizio, rispetto della evoluzione altrui (Silvia)
  • elemento essenziale per permettere l'evoluzione nostra e atrui (Silvia)
  • è ciò che garantisce l'equilibrio tra tutto, armonia cosmica (Alf)
  • attenzione per la natura e animali (Alf)
  • non invadere la personalità altrui, lasciare libertà di espressione, senza condizionamenti o costrizioni (Alf)
  • rispetto (attenzione) per la vita, anche quella propria (Alf)
  • libertà che permette crescita, equilibrio e armonia (Alf) senza rispetto vi è regressione e distruzione
  • attenzione alla coscienza e al grado di consapevolezza (Alf)
  • equilibrio per un'economia e una gestione equa di tutte le risorse (Alf)
  • rispetto, che legato all'amore, genera armonia (Alf)
  • coscienza di interconnessione di persone, regno animale, minerale, vegetale, di natura ecc (Alf)
  • l'amore verso gli altri, come specchio dell'amore verso sè stessi (Lia173)
  • Fai agli altri e all'ambiente ciò che vorresti fosse fatto a te (animasolerosso)
  • Parlare delle persone assenti in modo amorevole, senza parole quali "quello/a lì" o altre meno civili (Mater)
  • Gettare i rifiuti nei contenitori appositi (cicche, sigarette, certe, pile, -telefonini????-- ecc. Mater76)
  • Usare pensieri amorevoli verso il prossimo
  • Lasciare la macchina in garage, se c'è il sole e andare in bici o a piedi per spostarci di pochi chilometri, senza intasare la città di macchine e gas magari solo per ascoltare la musica o fare "le vasche in centro".
  • Sorridere, augurare il Buongiorno con il cuore, benedire tutti.
  • Usare sacchetti di stoffa riciclabili per fare la spesa
  • Mangiare proteine vegetali e non quelle animali (carne) per evitare che gli animali vengano uccisi per uso e costume degli esseri umani.
  • Comprare divani e poltrone in stoffa e non in pelle animale (così per abigliamento e accessori, vedi stivali, pellicce, portafogli, portasigarette, portaccendi sigarette ecc).
  • Evitare di fumare in luoghi pubblici e vitare di fumare (rispetto delle proprie cellule e di quelle altrui che hanno scelto di tener lontano quell'odore acre e dannoso).
  • Mantenere gli ambienti in cui si vive, un luogo sacro, evitando di urlare, di creare disordine e confusione.
  • Assumersi le proprie responsabilità. Evitare di scaricare colpe e soprattutto far sentire in colpa. Il far leva sul senso di colpa altrui è una grave scorrettezza. Così pure per chi manipola gli altri urlando, sbattendo porte, arrabbiandosi, dicendo falsità, o oscenità.
  • "Dire tutta la verità, sempre" è una mancanza di rispetto, esempio il medico che deve dare una diagnosi infausta, o l'insegnante che pensa che il ragazzo non possa farcela. E' importante tener conto delle aspettative altrui, e su quelle lavorare con coscienza gradualmente, rispettando i sentimenti e le reazioni del prossimo.
  • Rispetto della "gente", frasi quali "la gente è cattiva", "non si sa più dove si va a finire", "la gente è matta", ecc sono irrispettose e dannose... a volte le persone ripetono semplicemente frasi fatte, e sulla scorta di quelle, ripetono all'infinito le stesse frasi... facendo un lavoro incosapevole! Infatti dicendo continuamente, esempio: "governo ladro" o "politici tutti corrotti", altro non creano che quello che dicono. Ecco qui che occorrono le parole amorevoli.

Magari un lavoro a più teste può dare degli ottimi risultati, e sono sicura che ognuno può contribuire con grandi proposte.
Metterò sul post i suggerimenti arrivati.
Grazie della collaborazione.

P.S. Credo possa essere uno splendido lavoro per tutti di evoluzione.

 

 
 
 

Proverbio di oggi, letto da un monitor

Post n°123 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

Scarpa larga, tasche piene
prendi la vita come viene

 

 
 
 

Proverbio di qualche giorno fa e letto da un monitor

Post n°122 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

E' un re chi ruba un regno
E' un ladro chi ruba un legno

mmmm... mi fa riflettere

 
 
 

Proverbio letto su un monitor

Post n°121 pubblicato il 21 Settembre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

Un pugno di autostima,

vale un sacco di denari.

 
 
 

inviato da NOELI68

Post n°120 pubblicato il 18 Settembre 2009 da Mater76
 

ironia

L'IRONIA NEL SUO MIGLIOR STILE
2000 persone contraggono l'influenza suina e ci si mette la mascherina...
25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo...


PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l'influenza suina? Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria.. I notiziari di questo non parlano...

Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi.. I notiziari di questo non parlano...


Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno. I notiziari di questo non parlano...


Ma quando comparve la famosa influenza dei polli... i notiziari mondiali si inondarono di notizie... un'epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia! Non si parlava d'altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni... 25 morti l'anno!!


L'influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo. ...Mezzo milione contro 25.

E quindi perché un così grande scandalo con l'influenza dei polli? Perché dietro questi polli c'era un "grande gallo".


La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione. Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.

Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell'inflluenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo. E allora viene da chiedersi: se dietro l'influenza dei polli c'era un grande gallo, non sarà che dietro l'influenza suina ci sia un "grande porco?".


L'impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu. Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l'Iraq...


Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani... felici per la nuova vendita milionaria. La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute...


Se l'influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se l'Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?


DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO COME SE SI TRATTASSE DI UN VACCINO, PERCHE' TUTTI CONOSCANO LA REALTA' DI QUESTA "PANDEMIA".


Dr. Carlos Alberto Morales Paita
Children's Hospital pediatra - Lima, Peru

 
 
 

I passi giusti per entrare nel sentiero del Discepolo

Post n°119 pubblicato il 18 Settembre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

Quattro sono i requisiti per questo Sentiero:

discernimento
assenza di desiderio

retta condotta
i cui capisaldi sono:
  1. padronanza di sè per quanto riguarda la Mente.
  2. Padronanza di sè nell'Azione.
  3. Tolleranza.
  4. Contentezza.
  5. Unità di proposito.
  6. Fiducia.
amore


Padronanza di sè per quanto riguarda la Mente.

Il requisito dell'Assenza di Desiderio mostra che devi padroneggiare il corpo emotivo (o corpo astrale), e questo implica che devi fare altrettanto per il corpo mentale.

Vale a dire che devi dominare completamente i tuoi stati d'animo in modo da non provare nè collera nè impazienza; e dominare anche la mente in modo che il tuo pensiero sia sempre calmo e tranquillo.

Devi anche padroneggiare, con la mente, i tuoi "nervi", affinchè siano il meno possibile suscettibili all'irritazione. Quest'ultimo compito è difficile perchè cercando di prepararti per il Sentiero, non puoi fare a meno di rendere il tuo corpo più sensitivo, tanto che i tuoi nervi saranno più facilemnte disturbati da rumore o da una scossa, e diventeranno molto sensibili qualsiasi impressione; ma devi fare del tuo meglio.

La tranquillità della mente implica anche coraggio, affinchè tu possa affrontare senza paura le prove e le difficoltà del Sentiero. Tranquillità significa anche fermezza, che ti consenta di prendere leggermente i guai che vengono ad ognuno nella vita, e di evitare lo stress continuo da poco, nel quale tanta gente trascorre la maggior parte del tempo.

Quanto accade ad un uomo esternamente, non ha la minima importanza; dispiaceri, guai, malattie, disgrazie: tutte queste cose sono il risultato di azioni passate e uqndo ti capitano, sopportale serenamente, ricordando che ogni male è transitorio e che è tuo dovere mantenerti sempre sereno e pieno di gioia.

Esse appartengono alletue vite precedenti, non a questa; non puoi camiarle e, per tanto è inutile che tu te ne affligga. Pensa piuttosto a quello che fai ora, perchè da ciò dipenderanno gli eventi della tua prossima vita, e tu puoi cambiare le azioni del presente!

Non permetterti mai di cedere alla tristezza e alla depressione! La depressione è riprovevole, perchè si comunica agli altri e rende la loro vita più difficile; cose che non hai il diritto di fare. Perciò se sopravvenisse scacciala immediatamente!

In un altro modo ancora, ti conviene padroneggiare il pensiero, non devi lasciarlo vagare.

Qualunque cosa tu faccia, devi applicare tutta la tua mente per farla alla perfezione; non permettere alla mente di oziare, ma tieni sempre in riserva dei buoni pensieri pronti a farsi anìvanti non appena essa rimane libera.

Adopera quotidianamente il potere del tuo pensiero a scopi benefici; sii una forza a favore dell'evoluzione.

Pensa ogni giorno a qualcuno che sai afflitto, sofferente o bisognoso di aiuto, e riversa su di lui il tuo pensiero amorevole.

Guardati dall'orgoglio perchè l'orgoglio proviene soltanto dall'ignoranza.

L'uomo che non ha la conoscenza pensa di essere grande, crede di aver fatto questa o quella gran cosa; l'uomo saggio sa che Dio è grande, che ogni lavoro buono è fatto da Dio soltanto.


 
 
 

Emozioni o Mente?

Post n°118 pubblicato il 17 Settembre 2009 da Mater76
 
Tag: Mente

 

...a proposito di tutti i mass-media che proiettano continui messaggi sull'emozione,
fiumi di pubblicità.
Ovunque c'è una grande eco "EMOZIONATEVI!!"

 

- bibite, calcio, tv, compravendita, libri di determinato livello, ecc. -


emozioni

La sede delle emozioni è la pancia.
... e la pancia è la sede dei più comuni e frequenti disturbi dell'umanità...

chissà proprio perchè! ; )
("un malox, grazie!")

pancia

 

 

"Vivere sul Piamo Emotivo, significa subire influenze atlantidee e animali.
Questo rallenta di molto la nostra evoluzione.

 

Perchè l'UOMO E' MENTE"


 

mente universale

 

 

 

"Il regno umano è il mezzo di espressione della mente universale"

mente

verde

 

 
 
 

Materia Sottile

Post n°117 pubblicato il 11 Settembre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

Per essere in sintonia con tutto quanto ci circonda, è necessario lasciare da parte alcune radicate convinzioni cosiddette "scientifiche".
L'uomo è inserito in un contesto di creature viventi, di cui non è, nè il più evoluto, nè quello con maggior diritto all'esistenza.
Per "Creature viventi" dobbiamo intendere tutto quanto è stato creato in tutti e quattro i regni.

Regni di Natura:
1. minerale
2. vegetale
3. animale
4. umano
[5. lasciamo aperta una porta su un quinto regno superumano, invisibile, ma reale quanto i quattro regni].

Si dovrebbe partire dal presupposto che, ad ogni parte, sia pur minima di materia visibile, corrisponde una controparte di materia sottile e quindi invisibile.
Le due realtà (materia visibile e materia sottile) sono inscindibili.

materia sottile

La parte sottile, corrisponde a una sorta di "intelligenza", quella che è stata chiamata con nomi diversi a seconda delle filosofie o del grado di evoluzione dei vari popoli.
C'è chi da a questa parte il nome di "spirito", chi di "anima", gli orientali la definiscono, abbastanza vicini alla realtà "deva", cioè esseri di luce.
Esistono Deva archetipi delle forme complesse, come ad esempio deva di alberi, montagne, animali e piccoli deva che controllano le funzioni più infinitesimali, come il deva che controlla lo scorrere della linfa, il ricambio cellulare delle foglie, della corteccia, lo scambio d'ossigeno.

deva

 

Altrettanto vale per il corpo umano. C'è un intelligenza totale che è il risultato, la somma di tutte le piccole intelligenze dei singoli organi. Ma per tentare di capire, dovremmo scendere ancor più in profondità, addentrarci fino all'infinitamente piccolo. Qui vedremo che non esiste un vero e proprio punto di partenza, poichè ad un certo punto si passa dalla materia visibile alla materia invisibile, dalla materia fisica alla controparte eterica che la vivifica.
Lo spirito dunque, fine a sè stesso non esiste, non è altro che pura astrazione. Privato della particella seppur infinitesimale di materia a cui aggregarsi, non ha praticamente modo di estrinsecarsi e quindi renderrsi manifesto; gli manca un "SE'": minerale, vegetale, gassoso o liquido che sia.

 

 

La materia non può esistere senza la controparte sottile (Spirito) e viceversa al controparte sottile può rendersi manifesto solo attraverso la materia.

 
 
 

Una storia

Post n°116 pubblicato il 10 Settembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

LA CAPANNA LUMINOSA
Sulle piccole cose

<< Il vecchio era giunto alla fine. Moriva felice, con un solo cruccio: non poter lasciare a ciascuno dei tre figli una somma consistente. Così prese una decisione.

''Lascierò tutti i miei averi a chi si dimostrerà il più ingegnoso. Darò a ciascuno di voi tre, una moneta d'oro, e con ciò che acquisterete riempirete la capanna. Chi lo farà meglio a mio giudizio, diverrà mio erede universale.''

I tre si misero subito all'opera.
Sicuro del fatto suo, il primogenito pensò: '' Comprerò la paglia. Cosa c'è di meglio per riempire la capanna?''.
Ma la quantità di paglia che riuscì a procurarsi con una moneta era appena sufficiente a riempirne la metà.
Il secondo figlio tentò di prendere spunto dall'inesperienza dell'altro, per non ripetere lo stesso errore. Dopo lunghe riflessioni, decise di acquistare dei sacchi di piume. "Così sarà tutto più semplice!"
Le piume erano più economiche della paglia, ma... una parte della capanna restava ancora vuota e sgombra.
Il figlio minore era ritenuto un sognatore. Uno fuori dalla realtà, incapace di farvi presa. Lui non acquistò materiali pregiati, e pensò in maniera diversa. Non era forse un visionario?

Andò a comprarsi una candela.
E la accese nel buio della notte.

luce



Come per incanto la capanna si riempì di luce.

C'era vita dentro la capanna, e un riparo dalle tenebre.
Nei suoi ultimi attimi di vita, il padre ebbe il tempo di capire chi aveva fatto la scelta migliore.
Fu colpito dall'ingegno del figlio minore, ed esalò tranquillamente l'ultimo respiro.>>

 

Talvolta ci affanniamo a rincorrere la felicità. E non ci accorgiamo che basterebbe poco per raggiungerla. Non tanto un oggetto esterno, ancorchè pregiato, bensì ciò che già abbiamo. Questa storia diffusa tra i sufi indiani e africani, allude alla luce della comprensione. Chi sa farla brillare sarà sempre il più ricco. persino con una monetina elargisce agli altri un dono inestimabile. L'ingegno è la facoltà che ci fa usare le cose in modo migliore. Nel racconto, il ragazzo sa sfruttare un oggetto apparentemente insignificante come una candelina, in modo da mutargli la vita.
Questa storia permette di meditare su noi stessi. Nei nostri cuori arderà la fiaccola della comprensione.


 
 
 

Rapporto Dio e umanità

Post n°115 pubblicato il 08 Settembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

"Tutto l'antico Testamento è la cronaca del rapporto costante e continuo della Divinità con gli uomini. E quando non esistono uomini abbastanza privilegiati da fare da interlocutori, arrivano i suoi angeli.
Ammonizioni, consigli, preavvisi di castighi o annunciazioni di nascite importanti, avvengono attravrso crature dall'aspetto umano, giovani, belli, spesso col viso nascosto dal mantello per nasconderne lo splendore.
Con Mosè ci fu un rapporto privilegiato di "dialogo".
Ma in effetti che tipo di creatura è intervenuta nella storia dell'umanità?
Non si può pensare che Dio, l'onnipotente, il signore di tutte le galassie, si curvasse su uno dei suoi pianeti in EVOLUZIONE (la Terra è un pianeta non sacro, cioè in evoluzione, imperfetto. NDA). Su una piccola minoranza perseguitata, scompigliando la vita del popolo persecutore.
"Qualcuno" di indubbiamente molto, molto potente si è intromesso in queli tempi, e in quel luogo, sostenendo a spada tratta l'evoluzione del popolo ebraico.
"Qualcuno" ha suggerito regole igieniche, dietetiche, etiche per aiutarne la sopravvivenza in un viaggio temerario attraverso il deserto.
"Qualcuno", ha relamente dialogato con Mosè, consigliandolo sul da farsi, trasferendogli doni e poteri tali da farlo competere con i grandi maghi dei faraoni.
Possiamo credere che questo Qualcuno era Dio? Il creatore dell'Universo?
E dov'era allora quel Dio per gli egiziani? Dov'era mentre le locuste ne divoravano i raccolti? Dov'era il Dio Padre, quando i primogeniti, suoi stessi figli, morivano come mosche?
O dobbiamo credere a un Dio che prima crea e poi ci ripensa? Cosa quanto mai improbabile. Oppure dobbiamo accettare l'ipotesi di qualche strana intromissione. Di una intelligenza portatrice di Conoscenza, sapienza, ma non di amore equanime e di equanime pietà verso tutti i popoli.
Non sta certo a noi sciogliere il grande dubbio. Non starebbe neppure a Noi sollevare dubbi di questo genere.
Il Dio a cui va il nostro Credo, è immensamente lontano, eppure totalmente vicino a tutti gli esseri umani. Non fa distinzioni nè gelosie o preferenze. E' un Dio che non chiede sacrifici di nessuna creatura vivente, in quanto da Lui tutto nasce e a Lui tutto ritorna, quindi tutto, equanimamente gli appartiene.
E' un Dio di immensa giustizia ed armonia, Dio di libertà che ci permette di operare scelte nel bene e nel male. Tanto tutto quanto ha un prezzo!

Ci permette di offernderlo e di rivoltarci contro. Tanto è solo tempo e karma che stiamo sprecando!

Non ci sarà nessun mostro terribile a giudicarci, nè demoni con zoccoli e forcone, nè inferni di zolfo con le fauci spalancate.

Torneremo e ritorneremo a vivere, migliaia di volte.
Ecco come pagheremo.
Troveremo i nostri inferni ed i nostri paradisi già pronti, costruiti con le nostre stesse azioni che abbiamo svolto in vita.
Non esiste altro inferno (e in questo ci affianchiamo al pensiero teosofico) se non i pianeti portatori di uomini.

Ciò, non significa che siamo abbandonati a noi stessi, lasciati in balia del nostro libero arbitrio, ciechi ed ottusi.
Esseri amorevoli sono costantemente curvi su di noi. Miliardi di creature si frappongono gerarchicamente tra noi e il Creatore, portando cuiascuna il suo contributo. Perchè quello è il suo compito.
Angeli e Deva

deva

di ogni genere sono chini sull'uomo, pronti ad accoglierne desideri e preghiere.
E' chiaro che nn tutte le nostre richieste possono essere esaudite.
Può accadere che l'evento che tanto desideriamo sia dannoso alla nostra evoluzione spirituale.
Può accadere che ciò che a noi apporterebbe gioia, crei disarmonia e dolore altrove. Qualcuno che vede dall'alto i nostri destini ,sa scegliere e dosare. nelle nostre vite e nell'intreccio con le vite altrui, con le ripercussioni che potranno avere sugli eventi futuri.

La nostra natura umana ha una coscienza limitata nello spazio che conosciamo tra la vita e la morte, e ci porta speso a soffrire per la mancata realizzazione dei desideri."

pag 47-50 "i cristalli" di Giuditta Dembech

Dobbiamo porre il nostro punto di vista verso una coscienza maggiore.
Verso l'accettazione totale del proposito divino.
Verso il distacco dal piano materiale (esempio: non esagerare con la palestra e l'antagonismo politico, sportivo, religioso, personale)



 
 
 

5. Spirito

Post n°114 pubblicato il 02 Settembre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

L'ideale dello spirito è l'eternità, in quanto lo spirito, immortale nella sua essenza, trascende il tempo. Ma per ottenere l'eternità, lo spirito ha bisogno di un nutrimento, e questo nutrimento è la libertà. Se l'anima ha bisogno di espandersi, lo spirito ha bisogno di rompere tutti i legami che lo improgionano. La moneta con cui lo spirito acquista la libertà è la verità. Ogni verità che riuscirete ad acquisire su questo o quel soggetto , vi dà l'opportunità di essere più liberi.

Gesù diceva: "Cercate la verità e la verità vi renderà liberi". Si, è la verità che libera. L'attività che permette di raggiungere la verità è l'identificazione col Creatore. Colui che si identifica col Creatore diviene uno con Lui, possiede la verità ed è libero!

Quando Gesù diceva: "Io e il Padre siamo una cosa sola", riassumeva questo processo di identificazione.

monade

 
 
 

4. Anima

Post n°113 pubblicato il 02 Settembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

L'ideale dell'anima è lo spazio, l'immensità. L'Anima è una piccolissima parte dell'Anima universale che, costretta dentro il corpo fisico, si sente troppo limitata. Il suo unico desiderio è di potersi espandere nello spazio. Ma per raggiungere quasto scopo, ha bisogno di essere rinforzata con un nutrimento appropriato, ravvisato nelle varie qualità della coscienza superiore, come l'impersonalità, l'abnegazione, il sacrificio. Il denaro con cui l'anima può acquistare un un tale cibo è l'estasi, la fusione con il mondo divino. Il lavoro che le permette di ottenere tale fusione è la preghiera e la contemplazione. Si, l'attività veramente adatta all'anima è la contemplazione.

ponte

 
 
 

3. Intelletto

Post n°112 pubblicato il 02 Settembre 2009 da Mater76
Foto di Mater76

E l'intelletto? Esso ha bisogno di essere illuminato, per cui cerca la luce e la conoscenza. Il suo nutrimento è il pensiero. Il denaro migliore che gli permette di formulare i pensieri è la saggezza, e l'attività che gli consente di ottenre la saggezza è la meditazione. Solo la saggezza può suggerire al nostro intelletto i pensieri migliori, procurandogli così la luce che cerca.

triangolo cromatico

 
 
 

2. Cuore

Post n°111 pubblicato il 02 Settembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

Vediamo ora il cuore. Di che cosa ha bisogno il cuore? Di sentirsi dilatato: cerca il calore, la gioia, la felicità. Il suo cibo è il sentimento, e la moneta che serve a pagarlo è l'amore. Quando amate, tale amore è il "denaro" che vi permette di "comprare" , cioè di acquisire e di provare ogni tipo di sentimento, di sensazione e di emozione. Se perdete l'amore, perdete la felicità e diventate indifferenti. Come conservare questa ricchezza? Coltivando ogni giorno l'armonia verso tutte le creature e l'universo intero.

triangolo cromatico

 
 
 

1.Volontà

Post n°110 pubblicato il 02 Settembre 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

Ognuno di questi principi (volontà, cuore, intelletto, anima e spirito) ha uno scopo, per raggiungere il quale ha bisogno di essere nutrito: per ottenere il nutrimento è necessario del denaro, e il denaro lo si ottiene svolgendo un determinato lavoro.

Prendiamo ad esempio la Volontà: il suo scopo è il movimento, quindi la potenza. Ha bisogno di agire sulle cose, sugli esseri sulle situazioni, al fine di modellarle e trasformarle. Ma non può essere attiva se non viene alimentata, e il suo alimento è la forza: alimentata dalla forza, la volontà può manifestarsi. Ora, per acquistare forza, suo nutrimento, la volontà ha bisogno di denaro, e questo denaro è il gesto: per smuovere le energie bisogna togliersi dall'immobilità e dall'inerzia. Abituandosi ad agire e a muoversi, la volontà "acquista" forza e diviene potente. Tutti gli sforzi fisici che fate vanno a rinforzare la vostra volontà.

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Monito, a me stessa

Post n°109 pubblicato il 24 Agosto 2009 da Mater76
 
Foto di Mater76

"Dio ha dato la vita a tutte le creature, ma sta a loro fare gli sforzi per diventare ogni giorno più vive. Diventare più vivi significa dare la propria luce e il proprio calore. È talmente piacevole incontrare esseri nei quali si sente che tutto è animato, illuminato!
Si ama un albero perché porta frutti, si ama una sorgente perché l’acqua scorre, si amano i fiori perché hanno colori e profumi. Allo stesso modo, si amano le creature che si aprono per dare qualcosa di puro, luminoso e caloroso. Imparate quindi a coltivare in voi stessi la vita che zampilla; abituatevi a sorridere, a guardare con amore, a strappare dal vostro cuore qualche particella per inviarla agli altri. Sarete voi stessi a sentirvi più ricchi, più felici."


Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
 
 

Arte sottile

Post n°108 pubblicato il 31 Luglio 2009 da Mater76
 
Tag: Anima, Luce


 

 
 
 

DELFINI

 

greensleeves

 

cosmo

 

donna che osserva il cielo

 



 

occhio

 

gabbiano in volo

 
 
 

luce

 

CAMPO

campo

 

LOVELY DAY, LIFE IS WONDERFUL, ALLEGRIA

 
 
 

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