Creato da bootyliciousX il 05/09/2007

Eros & Booty

La presenza mentale nella realtà è il segreto per godersi la vita! E voi veramente concentrate la vostra attenzione sul mondo materiale che vi circonda, cioè siete partecipi e consapevoli della realta, la vostra realtà? E della vostra sessualità? Parliamone

IL MIO ANGELO

 

AMARE

"Ormai avevo imparato che davanti alla morte non potevo fare niente, ma davanti alla vita si. Ora avevo coscienza e non paura di morire. Non potevo più preoccuparmi della morte, perché dovevo occuparmi della vita. 

Ho pensato che, quando si incontra una persona, quell'incontro crea cose nuove. Dà vita a pensieri, riflessioni, sentimenti, azioni, che appartengono solo alle due persone che si sono incontrate.

L'amore che circola tra loro deve essere sempre vissuto tutto, in ogni momento.

Fino in fondo.

Perché l'amore quando circola, quando viene vissuto è leggero e fa sentire leggeri, ma se viene bloccato, se non lo si vive diventa piombo."

(Estratto dal libro di Fabio Volo " E' una vita che ti aspetto")

 

AFORISMA

L'amicizia è forse la più grande forma di amore che esista.

Perchè non pone limiti, non giudica e non ha aspettativa.

Il dare e ricevere non ha regole ma si compensa al bisogno e non presenta mai il conto

 

IL MEGLIO DALLA VITA

 

J. PRéVERT

I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Contro le porte della notte

E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

Ed è la loro ombra soltanto

Che trema nella notte

Stimolando la rabbia dei passanti

La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Essi sono altrove molto più lontano della notte

Molto più in alto del giorno

Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

 

IL MIO HALLOWEEN

Quale uomo o quale donna nn vorrebbe realizzarlo almeno una volta nella vita

 

LUSSURIA

Fuoco cammina con me

 

GOLA

Cattivo proposito?

 

SECRET

TI SENTO

 

PALLINO

Questo gatto è proprio uguale al mio quando gli faccio le coccole e lui si distende e mi fa le fusa

Qui invece quando mi aspetta la mattina per darmi il buon giorno e fare la colazione insieme, nel senso che io mangio e lui si fa coccolare

 

BOX PER SIGNORE

Dopo tanti culi femminili messi in bella mostra direi che anche per noi signorine è arrivato il momento di rifarsi un pò gli occhi

Madre natura è sempre saggia nel distribuire la bellezza e nel farcela ammirare ed apprezzare.

Certo anche a noi donne.

Roberto Bolle che meraviglia

E' Gay?

E chissenefrega quando l'occhio vuole la sua parte

Vi pare poco? 

Mister culetto d'oro chi è?

Mister Beckham of course

 

 

« Messaggio #78Cambiare »

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 04 Novembre 2008 da bootyliciousX
 

IL DALAI LAMA

LA CINA CI HA CONDANNATI A MORTE

New Delhi.

Il Dalai Lama, il capo dei Buddhisti Tibetani, ha lanciato da Tokyo un grido d'allarme sul futuro del TIBET evocando la necessità di un ripensamento della strategia del dialogo finora perseguita. "I TIBETANI SONO CONDANNATI A MORTE. QUESTA ANTICA NAZIONE E LA SUA EREDITA' CULTURALE STANNO MORENDO....- ha detto ai giornalisti - LA SITUAZIONE ASSOMIGLIA AD UNA OCCUPAZIONE MILITARE DI TUTTO IL TERRITORIO. E' COME SE FOSSIMO SOTTO LA LEGGE MARZIALE. LA PAURA, IL TERRORE, E LE CAMPAGNE DI RIEDUCAZIONE POLITICA CAUSANO MOLTE SOFFERENZE".

Sono le idee che il Premio Nobel per la Pace aveva già espresso nei giorni scorsi, pur aggiustando leggermente il tiro quando, poco dopo, fu annunciata la visita in Cina di due inviati del Governo Tibetano in esilio per discutere della situazione con il governo cinese.

La visita confermata dal Governo Tibetano in esilio a Dharamsala nel nord dell'India, é pero coperta dal massimo riserbo e dalla Cina non trapelano notizie. Cosi il Dalai Lama é uscito di nuovo allo scoperto. Ha detto che occorre vedere cosa deciderà il Parlamento Tibetano in esilio il 17 novembre, quando sarà convocato in seduta straordinaria. In quell'occasione il Dalai Lama, che ha sempre seguito la "via di mezzo" coi cinesi, chiedendo L'AUTONOMIA PER IL TIBET, da raggiungere con il dialogo e la non violenza potrebbe, come piu' volte detto, farsi da parte se il parlamento optasse per una soluzione piu decisa.

Questo post non è mio ma del mio amico Pakar che mi ha chiesto di inserire nel blog per divulgarlo nella community.

ANCHE LUI credeva nelle sue parole di PACE.

AIUTIAMO IL TIBET

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Commenti al Post:
greg.0
greg.0 il 05/11/08 alle 00:16 via WEB
in un mondo dove comandano denaro e potere non c'è più posto per lo spirito...
 
 
bootyliciousX
bootyliciousX il 05/11/08 alle 09:34 via WEB
Ma sta a noi ridarglielo il giusto posto, non mettere la testa nella sabbia come gli struzzi.
 
illusionepossibile
illusionepossibile il 05/11/08 alle 07:40 via WEB
Non ho mai approfondito, la vita del Dalai Lama ma dai pochi dati che ho continuo ad avere l'impressione che il suo sia un "Esilio Dorato".
Facile, propagandare la Pace e lasciare che i suoi Fratelli continuino a subire le vessazioni del Governo Cinese.
Non biasimatemi, esprimo solo il mio pensiero che si volge alle tante guerre dimenticate in cui tanti innocenti continuano a soffrire.
Perché ad esempio, non si utilizza la potente arma economica per far rispettare i Diritti Umanitari nell'industrializzata Cina o perché le recenti olimpiadi di Bejing sono state celebrate proprio in quei luoghi.
Noi siamo tante piccole gocce, insieme possiamo fare grandi cose ma ben poco di fronte ai Potenti che non vogliono sentire.
:-( mauri
 
 
bootyliciousX
bootyliciousX il 05/11/08 alle 09:33 via WEB
Perché allora si esilia un uomo di pace e si preferisce come dici tu dargli una prigione dorata invece di avallare ed ascoltare le sue parole? Noi nel nostro piccolo dobbiamo sempre darci da fare se lui ora abbandona la lotta di pace cosa accadrà? Sangue e dolore ecco cos; è facile parlare per noi che viviamo lontani dalle guerre ma non viviamo di certo in esilio. Il potere economico ha favorito la Cina proprio perché è più conveniente, il Dalai Lama non produce ricchezza con le sue parole, questo è sbagliato e questo dobbiamo tentare di correggere noi perché i potenti dicerto non lo faranno mai, meglio un tibetano morto che un contratto d'affari non stipulato.
 
 
nh500d
nh500d il 06/11/08 alle 01:20 via WEB
Tu saresti capace di vivere il suo "Esilio Dorato"? Approfondisci prima la sua vita e vedrai sarai tu il primo a cambiare opinione ...
 
   
nh500d
nh500d il 06/11/08 alle 01:22 via WEB
... ovviamente il mio commento era rivolto a illusione
 
autores
autores il 06/11/08 alle 18:47 via WEB
Quello che non e' ben chiaro e solo come mai che il Dalai Lama continua a chiedere l'autonomia del Tibet alla cina quando e'la Cina che non la vuole dare al Tibet,ed e' per questo che il Regime Militare si mette contro ai manifestanti giovani e ribelli Tibetiani di cui fanno spesso la manifestazione di protesta per ottenere il territorio.Che senso ha tutto questo chiedere alla Cina,per non dimenticare che da come ragiona il SS Dalai Lama al posto del Arcivescovo della Cina,che altro non e' il vero papa della Cina nella Chiesa Cattolica Cristiana cinese uno com'e'lui non trova posto.C'e'lo spiega il motivo?A cosa serve proclamare la pace,a ottenere il territorio protestando ancora prima che il Regime si mette contro di loro?e in particolare c'e' che proprio il Dalai Lama,lasciatemelo dire purtroppo,non ha realmente l'intenzione alla conquista del proprio territorio Tibetano,io gli ho scritto di spesso e ho offerto la possibilita'anonima contra la Cina,sono un genio a dire poco nel riguardo e lui ha iniziato a dire che i ribelli sono i giovani Tibetiani e lui vuole la pace,LA PACE DELLA CONQUISTA,CARO?Ma cerca di fare almeno il Cinese che sei in Cina,il Tibet e' in Cina,ricordalo!IMPARA a fare il Cinese!|
 
 
bootyliciousX
bootyliciousX il 06/11/08 alle 18:51 via WEB
e tu impara dalla storia informati il tibet è stato occupato dalla cina ma era ed è uno stato indipendente da sempre, nemmeno gli imperatori ne avevano autorità quindi la protesta nasce da un'invasione ingiustificata
 
autores
autores il 06/11/08 alle 19:12 via WEB
ho capito ma l'unica soluzione che riesco a trovare in favore del Tibet e' la conquista del territorio proprio e senza richiedere al nemico,me lo lascia il territorio e mio e io sono dolce ,dolce non ha capito?mi pare che la Cina gli dica di no di spesso o sbaglio?tra l'alro la Cina si oppone con le armi e il Regime militare e non credo che le parole dolci possono essere sufficenti,il Dalai Lama non ha la minima intenzione di mettersi contro la Cina e lo ha reso pubblico.Al 17/22 Novembre nella citta' d'esilio si incontra coi giovani ribelli del Tibet per formare la riconcigliazione perche' lui e' contro la violenza,lo ha reso pubblico,lui non e'daccordo coi giovani ribelli e/o ogni modo non ha la minima intenzione di conquista al proprio territorio lo ha reso pubblico,ha mollato.Io non lo avrei di certo fatto,e ho anche scritto in india donando la possibilita'di conquista mantenendo l'anonimato contro la Cina,un vero colpo di stato contro la cina fatto anonimamente di cui anche una persona o un bimbo riesce con successo a fare contro la Cina,lui vuole la pace.Io mi ricordo di Cristoforo Colombo e mi pare che la Cina non e' mai stata il Tibet,ho capito il tuo responso secolare perche' io ho l'origine Veronese Italiana pura e secolare ma,anche la Cina e' cambiata e al Governo ci sono altri da molti anni or sono,io conosco anche dei maestri unici al mondo secolari della cina ma sono anche cambiati con la Cina perche' pur maestro che sia porta il massimo del rispetto al Superiore,cioe'al Governo che cambia come vuole,e tutto quello che fa il Tibet non lo hanno mai fatto e sono tutti dei Maestri unici al mondo di Kung Fu Stile Shaoling,e non ci sono solo che loro in cina ma anche loro si sono adeguati al Governo e sono tutti del popolo secolare della cina.
 
pakar
pakar il 07/11/08 alle 00:13 via WEB
Ciao, innanzitutto Booty perdonami ma non pensavo che chiedendoti di postare un post fatto da me sul tuo blog, potesse scatenare tutto questo finimondo. se mi consenti mi appresto a rispondere ad alcuni commenti che ho visto, senza vena polemica alcuna, ma solo cercando di far un po di chiarezza se questo e' possibile. Nell'822 durante i riti di accettazione della stipula del trattato di pace tra tibet e cina i cinesi si sono impegnati a rispettarlo davanti ad una statua del Buddha bruciando incenso e it ibetani si sono impegnati a rispettarlo nella maniera civilizzata bagnandosi le labbra con il sangue di animali macellati. il trattato dell'822 recita: =Il Gran Re del Tibet e il Gran Re della Cina hanno emamato un grande trattato e rattificato l'acorfdo. Affinche esso non possa mai essere modificato... i termini dell'accordo erano stati incisi su una colonna di pietra... Tibet e Cina manterrano il Paese e le frontiere di cui sono ora in possesso... Da entrambe le parti di quella frontiera non vi saranno guerre, nè invasioni, e nesuna conquista di territorio... E affinche questo accordo, che stabilisce una grande epoca in cui i Tibetani saranno felici in Tibet e i cinesi felici in Cina non possa mai essere modificato, i Tre Gioielli, il corpo dei santi il Sole e la Luna, i pianeti e le stelle sono invocati come testimoni= Ora nel corso della storia la cina ha ribaltato la storia del tibet in quanto il tibet e' sempre stato una nazione indipendente, sottoposta si a tentativi di sottomissione da parte dei mongoli all'apoca di gengis kan,ma la cina ha sempre divulgato nel corso dei secoli che il Tibet e' sempre stato una colonia cinese, niente di piu falso. Ora che la posizione geografica del Tibet la conformazione del territorio facciano gola ai cinesi in quanto sia una posizione strategica per raggiungere con i loro traffici altri paesei vedi russia etc sono perfettamente d'accordo, non direi che il Dalai Lama viva in un esilio dorato in quanto vivendo a 15 km da dharamsala precisamente a mc leod ganj il suo appartamento e'in perfetto stile monacale zen, in quanto lui si e' sempre dichiarano e considerato un semplice monaco budhista e non la massima autorita' spirituale di noi Buddhisti Tibetani. Certo e' che le olimpiadi organizzate in cina abbiano portato alla luce di molti le condizioni di repressione e violenza che i cinesi hanno esercitato sul popolo tibetano e' un dato inconfutabile, che la popolazione tibetana sia una popolazione violenta su questo sono in disaccordo, in quanto secondo molti alcuni militari cinesi si sono travestiti da monaci per alimentare violenza. Ora il governo cinese che governa stampa tv e religione vuole fare con la religione buddhista cio che sta facendo con il cattolicesimo. con il cattolicesimo nomina vescovi, cardinali e preti per avere il controllo anche sulla religione e ora vuole arrogarsi il diritto anche di nominare un dalai lama che sia ammorbidito e sottomesso nei confronti del governo cinese. Se questo e' vivere in un mondo dorato....
 
pakar
pakar il 07/11/08 alle 00:32 via WEB
Il Dalai Lama non ha mollato lui e' per la via del dialogo e della Pace, ma se il Governo Tibetano in esilio dovesse decidere di adottare una linea dura, anziche morbida, il Dalai Lama , potrebbe rivedere le sue posizioni decidere di mettersi da parte in quanto uomo di pace e nn uomo di violenza. Io credo ancora nelle parole di pace di Sua Santita' il Dalai Lama...io spero ancora in una soluzione pacifica della diatriba tibet-cina NON PENSIAMO CHE IL DALAI LAMA ABBANDONI IL SUO POPOLO IN QUESTO DIFFICILE MOMENTO,PERCHE' SENZ'ALTRO NON SARA' COSI SARA' AL LORO FIANCO CON LE SUE PREGHIERE E CON LE SUE PAROLE DI NON VIOLENZA, COME HA SEMPRE FATT IN QUESTO PERIODO. In questi giorni a Genova si svolge la mostra dei Thangka, che sono arazzi di preghiera tibetani, e vi sono 4 monaci che vengono dal monastero di Garden Jangtse, parlando con loro dicevano che purtroppo in Tibet la situazione non e' migliorata e loro non hanno notizia alcuna dei loro familiari, da quando e' scoppiata la repressione pre olimpiadi...
 
pakar
pakar il 07/11/08 alle 00:38 via WEB
Per capirne di piu sulle posizioni di Sua Santita il Dalai Lama consiglio il libro il MIO TIBET LIBERO, ove sono riportati i suoi discorsi sulla posizione tibetana in occasione di questa repressione...
 
pakar
pakar il 07/11/08 alle 00:42 via WEB
autores consentimi non voglio insegnare nulla a nessuno in quanto ho ancora molto da imparare io, ma in qualsisasi situazione si punta al molto per ottenere il giusto, le parole del Dalai Lama sul rivedere le sue posizioni, non potrebbero anche voler significare questo? Paventare di rivedere le sue posizioni e farsi da parte per ottenere la fine delle repressioni contro la popolazione tibetana?
 
 
autores
autores il 07/11/08 alle 13:40 via WEB
Si.
 
mel12
mel12 il 07/11/08 alle 17:40 via WEB
tutti gli uomini che hanno professato la pace hanno dovuto subire angherie e soprusi nei secoli, ma questo sempre accadrà. Le guerre in fondo fanno parte dell'economia di uno stato, e più grande esso è e più guerre farà. Quindi cosa può fare un uomo di pace se non esortare alla pace....
 
ChiQuentin
ChiQuentin il 07/11/08 alle 21:12 via WEB
purtroppo la situazione non è delle più felici.. un paese forte ed oppressore verso un'altro più debole e la comunità interazionale che sembra sorda... solo preoccupata dei denari della povera gente che ha freagato... ma soprattutto dei loro che hanno buttato via... poco gli importa di quanta gente si trova per strada... di quanta gente soffre in Tibet.. ma forse una speranza si apre e sebbene non sia ultimamente stato simpatizante per l'america mi auguro che adesso una svolta necessaria ci sia per noi e soprattutto per le generazioni che verranno... e che il tibet e tutte le popolazioni oppresse possano trovare un pò di pace...
 
pakar
pakar il 15/11/08 alle 22:08 via WEB
Nel 1959 il Tibet subì l'inizio dell'occupazione cinese, dopo che cinque anni prima la missione di pace del Dalai Lama in Cina era fallita per l'opposizione di Mao-Tse-Tung. Il Dalai Lama inizialmente si rifiutò di abbandonare il paese in mano al nemico e decise di mettere la propria vita in pericolo per rincuorare i suoi fratelli con la sua presenza, mostrandogli così il suo modo di resistere in maniera non violenta contro gli invasori. Solo successivamente, a causa del completo isolamento internazionale si è convinto a lasciare la città di Lhasa, per rifugiarsi in India, a Dharamsala da dove guida il suo governo in esilio, dopo la sua fuga egli si è rivolto a varie organizzazioni internazionali per denunciare la violazione dei diritti umani da parte dei Cinesi e alle Nazioni Unite per sostenere la causa del suo paese.
 
ChiQuentin
ChiQuentin il 16/11/08 alle 09:24 via WEB
Buongiorno ed una meravigliosa Domenica... ciao bella!
 
pietrobaccellieri
pietrobaccellieri il 05/12/08 alle 17:25 via WEB
ho letto un po di commenti sul tibet e vedo che l'ignoranza domina.purtroppo non è colpa di chi si avventura in commenti su una questione così grande ma di chi fa informazione e che sempre manipola fatti e cose.quando si fanno commenti su cose non vissute direttamente e lontano nel tempo sarebbe doveroso fare una ricerca storica e non basarsi su commenti e articoli di giornali che spesso hanno tutto l'interesse a distorcere la storia.quindi la colpa è anche dei tuoi commentatori che in modo superficiale commentano e si lasciano influenzare da un individuo che è responsabile della morte di migliaia di contadini e delle sofferenze delle donne tibetane ridotti in schiavitù fino a quando l'esercito di liberazione cinese mise fine al governo teocratico dei lama.ritengo che chi ha uno strumento come il pc lo debba usare al meglio e fare ricerca e come diceva mao prima bisogna fare un'inchiesta e poi si può parlare.
 
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