Callyphora - Liquidi batuffoli di parole
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 Appiccerei il fuoco alle stelle per incestare ogni loro bagliore del cruore didascalico di questi miei sentimenti rovesci. E' insussistente che gli angeliabbiano appreso come librareessi siedono addomesticati sul margine di queste labbra calde e sprangano le porte delle ossa per ramificare ore tarde fra lemma blasfeme di un cuore che smarrisce di funzioni mnemoniche.Vorrebbero…
 

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Quale s~profondo sei convinto di palpare? Didentro quale rigo confidi di trovare la scarica nei polsi e lo choc del cervello, l'elettrodo confitto nella carne attraverso la lingua che pressa? E dove auspichi di trovare il respiro? Tra ogni lemma d'inchiostro dove la nuca tu possa deporre per un balenoe dove tu possa rovistare dentro…
 

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 Espiazione avrebbe chiesto al cuorese l'ossequio dei palpiti non l'avesse sopraffattacome un ostro manto purpureo corvino contropelle,come un velluto che sdrucciolava tra gli archetti delle costoleverso tutti i seti che la percuotevano dentrocon le nocche desistite e compiaciute,ravvolta in quel legaccio sacro che il suo demonecosì mefistofelico e adepto, le offriva.
 

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Si rimira l'Iddio nel corpo in precenel tacito canto che evocanella voce quando impetra, quando strepita impreca.Da sé si rimira nel palmo che dissecca la fistolama anche se lo ignori, anche se lo massacri il tuo fratello.Si rimira se fingi il martirio, occulti strazio, voluttà, se li ostenti, li comprise dissimuli una morale vergineanche se…
 

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 Vagheggiai un adito al peristilio di Ippocratelì deposi di fuoco la mia esacerbazione.Non ebbi sgomento dei peristili doriciaggrovigliati attorno al fiatoche subdoli sbattevano sul lastricato esangue venefici aloni.Luce trapelava a fasciare il capo d'indulgenzaed io avvertii già miei i suoi spasmisorseggiando dalla coppail flegma di un equipollente dolore.Qualora perdessi contro chi adombra l'atipico virgultoattecchito su…
 

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 Contro il deflusso del tempo ciò che si logora ha la sua luceal rifugio di un pioppo bianco e al respirodi codeste funzioni mnemoniche scomposte silentinel tumulto di un'assenza che dirime l'ardimento.Contro il tempo nel vivaio delle attese sfogliarsisulla filaccia di veglie impiccate al varco del rimuginare.Non saremo muniti di corpi nè confinile stagioni ferveranno nel…
 

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 L'ora audiolesacol suo archetto contrattoe il suo fluire sotto il sole intaccadi origami eretti a mente e inebetiscesulla carne che stramazza.Si palesa nel livido dell'attesaavvinghiandoci sui polsi il letto, il volto, il pasto e quel dannato languoreche ci reclama e ci torturapersino nei vasi sanguigni bramandoci vivi.
 

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 Più ignuda di una veritàpiù calda nei chiostri di pelle arresaMi abbevero di tesudato e veementeslabbrandomi le costolerifocillandomi di cuorerabbonendomi coi lividi deglutendone il candorecome un sole angustiatoche al crepuscolo stenta a spirare.Come le mie ditache in punta di polpastrelli ti rasentano e frisanovivificandosi, uccidendosi d'Amore.
 

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Una razione della mia esistenza arrischio di largirti, la migliore che appresso possa non cessare di fluirti addosso, nei meandri e nel giubilo più sfavillante,pensieri a trasudare sui piedi, giacchè ti attornio e vezzeggio i respiri, declino, dappoi, sino alle giunture sottocute in capaci palmi che ti colgono.Di me denuda la sezione peggiore del verbo…
 

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 Vergare è fato fecondato, incubato, dall'ombra delle ore covatoè spina fervida di chi non abbandona nulla alle spalle.Nelle pupille l'effigie traina un vademecum di passi che sciaborda e deborda nette sillabe memoriali dal boccale silente che abbevera il labbro allorquando ammalate d'aria le parole si distaccano dai polpastrellie stramazzano nell'impalpabile abisso di una pagina.Stilare tracce…
 

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