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Messaggi di Febbraio 2019
Post n°14929 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Croce e Delizia è un film di genere commedia del 2019, diretto da Simone Godano, con Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio. Uscita al cinema il 28 febbraio 2019. Durata 100 minuti. Distribuito da Warner Bros. Pictures..
TRAMA CROCE E DELIZIA: Croce e Delizia, il film di Simone Godano, vede protagoniste due famiglie molte diverse tra loro. PANORAMICA SU CROCE E DELIZIA:
L'espressione "Croce e delizia" si riferisce all'amore, che, come in molti sanno, è spesso tormento e nello stesso tempo motivo di gioia.
CURIOSITÀ SU CROCE E DELIZIA: Le riprese del film si svolgono tra Roma e Gaeta. IL CAST DI CROCE E DELIZIA:
Post n°14928 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Tintoretto. Un ribelle a Venezia Tintoretto. Un ribelle a Venezia
Ancora auguri per la tua morte Happy Death Day 2U
C'era una volta il Principe Azzurro Charming
Croce e Delizia Croce e Delizia
Domani è un altro Giorno Domani è un altro giorno
Dragon Ball Super: Broly Dragon Ball Super: Broly
La Casa di Jack The House That Jack Built
Post n°14927 pubblicato il 26 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Crollo degli incassi nel weekend: quasi il 30% in meno rispetto alle stessa settimana dell'anno scorso e un dato su base annua inferiore al 10%. Servono film di grande successo o si va verso l'ennesima stagione catastrofica. 10 giorni senza mamma (guarda la video recensione) vince il weekend con 1,1 milioni di euro, davanti a Il Corriere - The Mule (guarda la video recensione) con quasi 900mila euro e Lego Movie 2 che grazie ad una buona domenica, arriva fino a 857mila euro complessivi. La commedia italiana ha sfiorato i 6 milioni di euro, secondo miglior incasso italiano di stagione. Per Eastwood il dato complessivo dice 5,4 milioni.
Post n°14926 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Rami Malek, miglior attore e Olivia Colman, miglior attrice. E poi Spike Lee, Mahershala Ali, Regina King, tutti i premiati della notte degli Oscar non c'è stato un film che ha prevalso nettamente sugli altri anche se Bohemian Rhapsody è il titolo che porta a casa più statuette, quattro, seguito da Green Book, Roma e Black Panther, tre. Ecco tutti i vincitoriMiglior film Green Book di Peter Farrelly Regista Alfonso Cuarón per Roma Attrice protagonista Olivia Colman per La favorita Attore protagonista Rami Malek per Bohemian Rhapsody Attore non protagonista Mahershala Ali per Green Book Attrice non protagonista Regina King per Se la strada potesse parlare Miglior canzone Shallow da A Star Is Born di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt and Benjamin Rice Colonna sonora Black Panther di Ludwig Goransson Sceneggiatura non originale BlacKkKlansman di Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee Sceneggiatura originale Green Book di Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly Effetti visivi First Man Cortometraggio Skin di Guy Nattiv Documentario corto Period. End of Sentence. di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton Corto animato Bao di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb Film d'animazione Spider-Man: un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman Montaggio Bohemian Rhapsody di John Ottman Film straniero Roma di Alfonso Cuarón Suono Bohemian Rhapsody di Paul Massey, Tim Cavagin and John Casali Montaggio sonoro Bohemian Rhapsody di John Warhurst Fotografia Roma di Alfonso Cuarón Scenografia Hannah Beachler per Black Panther Costumi Ruth E. Carter per Black Panther Trucco e parrucco Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia Dehaney per Vice Documentario Free Solo di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi
Post n°14925 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: Can You Ever Forgive Me?
Copia Originale è un film di genere biografico, commedia, drammatico del 2018, diretto da Marielle Heller, con Melissa McCarthy e Anna Deavere Smith. Uscita al cinema il 21 febbraio 2019. Durata 106 minuti. Distribuito da 20th Century Fox.
TRAMA COPIA ORIGINALE: Copia originale, il film diretto da Marielle Heller, segue la storia di Lee Israel (Melissa McCarthy), acclamata biografa che, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha raggiunto il successo delineando le vite di Katherine Hepburn, Tallulah Bankhead, Estée Lauder e della giornalista Dorothy Kilgallen. PANORAMICA SU COPIA ORIGINALE:
Opera seconda di Marielle Heller dopo Diario di una teenager, da lei stessa sceneggiato, il film Copia originale racconta la vera storia di Lee Israel, scrittrice e giornalista americana che, per via di un carattere difficile e di alcuni problemi con l'alcool, e dopo un grande flop di un suo libro biografico su Estée Lauder, all'inizio degli anni Novanta, passati i cinquant'anni, si era ritrovata senza lavoro, e aveva quindi deciso di diventare una falsaria per cercare di sopravvivere.
CURIOSITÀ SU COPIA ORIGINALE: Il film è candidato a tre Premi Oscar 2019: migliore attrice protagonista (Melissa McCarthy), migliore attore non protagonista (Richard E. Grant) e migliore sceneggiatura non originale. IL CAST DI COPIA ORIGINALE:
Post n°14924 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: The Front Runner The Front Runner - Il Vizio del Potere è un film di genere drammatico, thriller del 2018, diretto da Jason Reitman, con Hugh Jackman e Vera Farmiga. Uscita al cinema il 21 febbraio 2019. Durata 113 minuti. Distribuito da Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia.
The Front Runner - Il Vizio del Potere, il film diretto da Jason Reitman, racconta la sfortunata vicenda del candidato democratico Gary Hart (Hugh Jackman) che nel 1988 fu costretto ad abbandonare la corsa alle elezioni presidenziali a causa di una relazione illecita con Donna Rice (Sara Paxton). Al suo posto vinse il ticket Michael Dukakis che, come sappiamo, fu sconfitto dal repubblicano George Bush. PANORAMICA SU THE FRONT RUNNER - IL VIZIO DEL POTERE:
Il cinema civile americano ha una lunga tradizione, confermata con gioielli che hanno reso gli anni Settanta il decennio del cinema politico. Film che hanno cambiato la società, si sono imposti del dibattito e hanno denunciato le storture del sistema. Un filone nobile in cui si inserisce anche un autore liberal di idee progressiste come il californiano, di origine canadese, Jason Reitman. Lo fa andando a ripescare una storia ormai lontana del tempo, e da questa parte dell'oceano poco conosciuta, come quella di Gary Hart, uomo delle montagne del Colorado destinato a diventare la risposta democratica agli anni duramente conservatori di Ronald Reagan. Il comunismo era in crisi, in quella fine del 1988, il muro sarebbe crollato, e con sé l’Unione Sovietica, in pochissimo tempo, e sembrava essere l'inizio di una nuova epoca piena di speranza, segnata dalla fine della Guerra fredda e dell’accanimento nei confronti dei più deboli della presidenza Reagan.
CURIOSITÀ SU THE FRONT RUNNER - IL VIZIO DEL POTERE: Tratto dal libro "All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid" del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai. IL CAST DI THE FRONT RUNNER - IL VIZIO DEL POTERE:
Post n°14923 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Modalità Aereo è un film di genere commedia del 2018, diretto da Fausto Brizzi, con Lillo e Paolo Ruffini. Uscita al cinema il 21 febbraio 2019. Durata 100 minuti. Distribuito da 01 Distribution.
Modalità Aereo, il film diretto da Fausto Brizzi, racconta la storia di Diego e Ivano. Diego (Paolo Ruffini) è un imprenditore bello, ricco, famoso, tutta la sua vita è dentro un cellulare di ultima generazione. Ivano (Lillo) pulisce i bagni dell’aeroporto, non è bello, non è ricco, non è famoso. Possiede un cellulare del 1994 di cui va molto fiero. PANORAMICA SU MODALITÀ AEREO:
Dopo una pausa dovuta ai suoi noti problemi giudiziari, per i quali è stato prosciolto, Fausto Brizzi ritorna alla regia di una commedia grazie a Luca Barbareschi che produce il suo film. Non è escluso che parte della trama di Modalità aereo sia stata ispirata dal periodo di "sospensione" che il regista ha vissuto, d'altra parte il personaggio di Paolo Ruffini vive proprio una sorta di black-out dopo aver perso il suo smartphone che rappresentava qualunque impulso della sua vita sociale e professionale. E a conti fatti, è così anche per molti di noi al tempo dei social e delle app.
IL CAST DI MODALITÀ AEREO:
Post n°14922 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: The Lego Movie 2: The Second Part The Lego Movie 2 è un film di genere animazione, azione, avventura del 2019, diretto da Mike Mitchell, con Chris Pratt e Claudio Santamaria. Uscita al cinema il 21 febbraio 2019. Durata 106 minuti. Distribuito da Warner Bros..
"The Lego Movie 2: Una nuova avventura", l'attesissimo sequel del film campione di incassi e apprezzato dalla critica, riunisce gli eroi di Bricksburg in una nuova avventura per salvare la loro amata città. PANORAMICA SU THE LEGO MOVIE 2:
The Lego Movie 2 - Una nuova avventura è stato messo in cantiere già nel 2014, poco dopo l'uscita del primo Lego Movie, baciato dal successo di critica e di pubblico: con un costo intorno ai 60 milioni di dollari, portò a casa un bottino di ben 469, ridando fiato alla Warner Bros Animation.
IL CAST DI THE LEGO MOVIE 2:
Post n°14921 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: Cold Pursuit Un uomo tranquillo è un film di genere azione, drammatico, thriller del 2019, diretto da Hans Petter Moland, con Liam Neeson e Tom Bateman. Uscita al cinema il 21 febbraio 2019. Durata 118 minuti. Distribuito da Ealge Pictures.
TRAMA UN UOMO TRANQUILLO:
Un Uomo Tranquillo, il film action-thriller di Hans Petter Moland, vede protagonista Liam Neeson nel ruolo di Nels Coxman, un uomo semplice, fiero di essere un diligente cittadino della sua sfavillante città nel Colorado dove ha vinto il premio dell'anno per il suo impegno nel suo lavoro di spazzaneve. PANORAMICA SU UN UOMO TRANQUILLO:
Un uomo tranquillo è il (non fedelissimo) remake in lingua inglese della commedia nera In ordine di sparizione, che venne diretta dallo stesso regista, il norvegese Hans Petter Moland, e che nel 2014 venne presentata in concorso al Festival di Berlino del 2014, e che uscì nelle sale italiane alla fine di maggio dello stesso anno. Al posto di Liam Neeson, in quel film ambientato tra le nevi della Norvegia, c'era un bravissimo Stellan Skarsgård, che aveva già lavorato con Moland in diversi film precedenti del regista: En ganske snill mann, Aberdeen e Kjærlighetens kjøtere. Nella nostra recensione di In ordine di sparizione, ipotizzammo che in un eventuale remake del film, il ruolo dello psicotico boss della droga che uccide il figlio del protagonista scatenandone la furia vendicatrice, che era interpretato da Pål Sverre Hagen, sarebbe stato perfetto per Nicolas Cage: il casting di Un uomo tranquillo ha invece optato per il giovane attore inglese Tom Bateman, visto di recente in Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh. Un uomo tranquillo, che è ambientato in Colorado, ma batte bandiera produttiva inglese, statunitense, norvegese e canadese, non è il primo film che Moland gira non nella sua lingua madre, avendo girato in inglese sia il citato Aberdeen, che il successivo Beautiful Country, dramma del 2004 che vedeva protagonosti Nick Nolte e Tim Roth. Mentre il film esce nelle sale italiane, Moland presenta al Festival di Berlino il suo nuovo lungometraggio, Ut og stjæle hester, adattamento per il grande schermo il romanzo di Per Petterson "Fuori a rubar cavalli" di cui è ancora una volta protagonista Skarsgård.
IL CAST DI UN UOMO TRANQUILLO:
Post n°14920 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Toto Oscar: miglior film - Green Book Miglior regista - Alfonso Cuaron (Roma) Migliore attore - Rami Balek (Bohemian Rapsody) Miglior attrice - Glenn Close (The wife) Miglior attore non protagonista - Mahershala Ali (Green Book) Migliore attrice non protagonista - Regina King (Se la strada potesse parlare) Migliore film d'animazione - Mirai Miglior film straniero - Roma Miglior sceneggiatura originale - La favorita Miglior sceneggiatura non originale - Blackkklansman Miglior fotografia - La favorita Miglior montaggio - Blackkklansman Miglior scenografia - La favorita Migliori costumi - La favorita Miglior colonna sonora originale - Il ritorno di Mary Poppins Miglior canzone originale - "Shallow" di A Star is Born Miglior sonoro - Bohemian Rhapsody Miglior montaggio sonoro - Bohemian Rhapsody Migliori effetti speciali - First Man Miglior documentario - Hale County This Morning, This Evening Miglior trucco e acconciatura - Vice
Post n°14919 pubblicato il 23 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Ex-Otago - Siamo come Genova Ex-Otago - Siamo come Genova
Westwood. Punk, Icona, Attivista Westwood: Punk, Icon, Activist
Copia Originale Can You Ever Forgive Me?
L'ingrediente segreto Iscelitel
Modalità Aereo Modalità Aereo
Parlami di te Un homme pressé
Quello che veramente importa Lo que de verdad importa
The Front Runner - Il Vizio del Potere The Front Runner
The Lego Movie 2 The Lego Movie 2: The Second Part
Un uomo tranquillo Cold Pursuit
Post n°14918 pubblicato il 19 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Crollano gli incassi al boxoffice italiano rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso quando andava ancora forte Cinquanta sfumature di rosso (guarda la video recensione). Per la prima volta da inizio gennaio anche il dato su base annua è negativo: -38% settimanale, -5% annuale.
Post n°14917 pubblicato il 19 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: recensioni Franco è un piccolo imprenditore che si occupa di bonificare le aree industriali dismesse. I tempi sono duri e Franco ha un bisogno disperato di assicurarsi l'appalto di un'area ancora non assegnata. A questo scopo dovrà corrompere un ministro, organizzandogli una serata perfetta affinché il ministro non possa rifiutare. Il che, secondo Franco, significa procurare al ministro il suo piatto preferito, i vini "che ti fanno fare bella figura", un assortimento di stupefacenti e una escort a disposizione dell'onorevole per tutta la notte. A procurargli l'escort penserà Michele, il cognato di Franco, faccendiere corto di cervello ma ricco di iniziativa. Quando la prescelta ha un incidente inaspettato, Michele la sostituisce con una ragazza cinese che parla otto lingue ed è in procinto di laurearsi in teologia ermeneutica. A completare il quadro ci sono Rita, la moglie di Franco inacidita e depressa, ed Esmeralda, la colf venezuelana che Rita ha deciso di licenziare in tronco. Come andrà a finire la serata?
Post n°14916 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Un'Avventura è un film di genere musicale, sentimentale del 2019, diretto da Marco Danieli, con Michele Riondino e Laura Chiatti. Uscita al cinema il 14 febbraio 2019. Durata 105 minuti. Distribuito da Lucky Red.
TRAMA UN'AVVENTURA: Un'avventura, una romantica storia diretta da Marco Danieli e raccontata sulle meravigliose note delle canzoni di Lucio Battisti. PANORAMICA SU UN'AVVENTURA:
Il film Un'avventura si propone di raccontare una storia usando come colori su una tela le canzoni di Lucio Battisti (1943-1998), l'uomo che disse: "Un artista non può camminare dietro il suo pubblico, un artista deve camminare davanti."
CURIOSITÀ SU UN'AVVENTURA: Le coreografie del film sono realizzate dell'art director Luca Tommassini, tra i più apprezzati del panorama italiano. IL CAST DI UN'AVVENTURA:
Post n°14915 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: film in uscita La Paranza dei Bambini La paranza dei bambini
Alita: Angelo della battaglia Alita: Battle Angel
Carta Carta
Crucifixion The Crucifixion
La Vita in un attimo Life Itself
Mamma+Mamma Mamma+Mamma
Ognuno ha diritto ad amare - Touch Me Not Touch Me Not
Rex - Un Cucciolo a Palazzo The Queen's Corgi
Un valzer tra gli scaffali In den Gängen
Un'Avventura Un'avventura
Post n°14914 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: recensioni Green Book è un film basato sulla storia vera di Don Shirley, un grandioso pianista definito un virtuoso del piano da Stravinsky; e del suo autista temporaneo nel loro viaggio attraverso il sud pieno di pregiudizi e differenze. Il green book non era nient'altro che un libricino, una guida turistica; in cui erano scritti tutti i luoghi in cui i neri potevano entrare una volta arrivati al sud: dai ristoranti, ai bar passando per gli hotel. Questa guida verrà data a Tony "Lip" Vallelonga (un buttafuori di origine italiana) prima di partire; che approfittando della chiusura del locale in cui lavora, verrà ingaggiato per la sua "capacità di risolvere problemi". Siamo nell'America del 1961, il presidente è JFK. Un paese che si definisce la patria della libertà ma che invece è terra di contraddizioni raziali, dove i neri sono liberi solo in teoria, discriminati in maniera totale. Shirley è un pianista nero che vive nel lusso, mentre Vallelonga vive nel Bronx. Sono completamente diversi, ma questo viaggio avvicinerà molto i due aiutando il secondo a perdere i suoi pregiudizi e il primo a riuscire ad avvicinarsi al mondo di Lip, perdendo anche lui i suoi preconcetti. Il messaggio che lancia Farrelly, non è solo quello dell'amicizia tra persone completamente diverse, ma anche che un uomo semplice come Vallelonga di fronte all'evidenza dei fatti può capire come stanno le cose. Ma la cosa stupefacente di Farrelly è il raccontare il tutto con ironia e senza giudiciare i due protagonisti; eppure sia Lip con i suoi comportamenti rozzi che Shirley pieno di segreti, vizi e atteggiamenti che lo isolano non sono esenti da critiche. Il film è chiaramente uno spaccato dell'America di quegli anni, ma anche una critica a quella di oggi, anche a coloro che fanno finta di essere "accoglienti" per poi comportarsi come i ristoratori degli alberghi in cui andava a suonare Shirley, discriminandolo anche sul bagno in cui andare. Green Book è una bellissima commedia, con tratti drammatici; con una sceneggiatura perfetta e assolutamente solida, arricchita dalle prestazioni da oscar di Viggo Mortensen e di Mahershala Ali, che raccontano un'epoca che è solo per finta lontana. Il primo dimostra di poter svolgere qualsiasi ruolo; il secondo di essere un talento cristallino di Hollywood. L'incontro che avviene nel film è qualcosa di magnifico, esplosivo, pieno di momenti comici e gag, con due personaggi come detto diversi che si aiuteranno a vicenda migliorandosi entrambi. Un momento delicato del film è quando i due si scontrano in una scena drammatica, in cui il tema è l'autoconsapevolezza di chi siamo e da dove veniamo. in questa Tony accusa Don di essere meno nero di lui, di non conoscere né apprezzare la musica della sua "gente", di vivere nel lusso in un castello mentre lui vive nel Bronx accanto ai neri. I due discutono sul fatto che scatena la rabbia di Don che fa capire che lui non si sente di essere un qualcosa di specifico e di essere ovunque fuoriluogo ovunque: "Se per te non sono abbastanza nero e per loro non sono abbastanza bianco e se non sono abbastanza uomo, allora dimmi chi diavolo sono io!". Unica pecca il finale un pò troppo "politically correct" ma Farrelly è così... questo non toglie che il film è un prodotto di assoluta qualità, da standing ovation. Voto finale: 5/5 Green Book è un film di genere drammatico, commedia del 2018, diretto da Peter Farrelly, con Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Uscita al cinema il 31 gennaio 2019. Durata 130 minuti. Distribuito da Eagle Pictures.
TRAMA GREEN BOOK: Green Book, il film diretto da Peter Farrelly, racconta del buttafuori Tony Lip(Viggo Mortensen), un italoamericano con un'educazione piuttosto sommaria che nel 1962 venne assunto come autista da Don Shirley (Mahershala Ali), uno dei pianisti jazz più famosi al mondo. Lo scopo? Guidarlo da New York fino agli stati del Sud, in posti dove i diritti civili degli afroamericani sono ben lontani dall'essere legittimamente acquisiti. PANORAMICA SU GREEN BOOK:
Standing ovation alle prime proiezioni al Toronto Film Festival, vittoria del premio del pubblico, e trionfo come miglior film, sezione commedia o musical, ai Golden Globe 2019. Chiunque abbia già visto Green Book, in perfetto equilibrio fra risata e parabola sulla tolleranza, ne è rimasto conquistato. Gli americani hanno un termine per definire questo tipo di film: un crowd pleaser, e non stupisce che proprio attraverso le risate si possa veicolare un messaggio di rispetto della diversità, un invito a guardare al diverso con curiosità, magari per ribaltare un pregiudizio negativo. Sono tematiche sempre attuali, a maggior ragione in un'epoca in cui le minoranze stanno rivendicando a giusto titolo la dovuta attenzione anche a Hollywood.
CURIOSITÀ SU GREEN BOOK: Vincitore del Golden Globe 2019 come miglior film, commedia o musical, come migliore attore non protagonista (Mahershala Ali) e migliore sceneggiatura. FRASI CELEBRI:
Dal Trailer Italiano del film: Don Shirley (Mahershala Ali): Prevede qualche problema a lavorare per un uomo di colore?
IL CAST DI GREEN BOOK:
Post n°14913 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: recensioni Il cinepanettone sbarca su Netflix, scritto dai fratelli Vanzina (dedicato a Carlo Vanzina scomparso qualche mese prima) e diretto da Marco Risi. Il Premier italiano, Franco Rispoli, è in visita ufficiale in Ungheria, insieme alla sua delegazione. Impegnato a rispondere in maniera molto servile alle telefonate di Luigi (Di Maio) e Matteo (Salvini), tiene sempre a sottolineare come non usufruisce dei benefit che potrebbe avere con il suo ruolo. Oltre agli incontri istituzionali approfitterà del viaggio per portare avanti la relazione con una giovane onorevole dell'opposizione, Giulia Rossi del Pd sposata con un leghista geloso. Ma quando finalmente i due sono da soli, trovano un cadavere vestito da babbo Natale che scoprono essere in realtà un giornalista delle Iene andato lì per far scoprire il tutto. In realtà il babbo Natale è solo svenuto perdendo la memoria... La solita commedia natalizia adattata alle vicende politiche odierne, anche se il Natale praticamente è presente solo nel titolo. Un film che fa ridere per le varie gag mostrate, senza le varie volgarità e scorrettezze che sono classiche del genere e con una recitazione discreta, con solo Massimo Ghini e Ricky Memphis con buone prestazioni. Risi prova a trasformare il cinepanettone ma diciamo che il tentativo non riesce in pieno tra buchi di sceneggiatura e battute fuori luogo. Va apprezzato il tentativo ma se la gag più riuscita è quella con Rocco Siffredi... Voto finale: 2+ Natale a 5 Stelle è un film di genere commedia del 2018, diretto da Marco Risi, con Massimo Ghini e Ricky Memphis. Distribuito da Netflix.
TRAMA NATALE A 5 STELLE: Natale a 5 stelle, il film diretto da Marco Risi, è dedicato alla memoria di Carlo Vanzina. CURIOSITÀ SU NATALE A 5 STELLE: Disponibile in streaming online su Netflix dal 7 dicembre 2018. IL CAST DI NATALE A 5 STELLE:
Post n°14912 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Nonostante la domenica abbia visto 10 giorni senza mamma (guarda la video recensione) vincere la giornata (con più di 1 milione di euro), è Il Corriere - The Mule (guarda la video recensione) a vincere il weekend con 2,2 milioni di euro complessivi, contro i 2,1 milioni della commedia nostrana. Al terzo posto si piazza Dragon Trainer - Il mondo nascosto, che aggiunge 1,8 milioni al suo totale che supera i 5 milioni di euro complessivi. Bene anche Green Book (guarda la video recensione), che raggiunge i 3,5 milioni totali. La domenica fa rifiorire Mia e il leone bianco (guarda la video recensione) che ottiene il quinto miglior incasso di giornata e porta il suo totale a 5,4 milioni di euro. Restano su medie discrete Il Primo Re (guarda la video recensione) e Creed II (guarda la video recensione), che arrivano rispettivamente a 1,5 e 6,9 milioni di euro, un dato discreto per la produzione italiana e ottimo per l'episodio del franchise sportivo.
Post n°14911 pubblicato il 12 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Mia Martini - Io sono mia, è un film televisivo vero, ma fa il suo raccontandoti la storia di un grandioso talento, una stella della musica italiana come Mia Martini, e lo fa con grande forza attraverso Serena Rossi in questa sintesi della sua vita arricchita dalla sue hit. Siamo di fronte ad un ritratto personale di una donna con una grandissima umanità, tradita dal suo stesso mondo, che chiedeva di essere capita e ascoltata. Un film che non racconta nel dettaglio la sua vita come detto, rimanendo in superficie; ma che ha come obiettivo quello di dare una sorta di rivincita o risarcimento a una vittima della cattiveria e dell'invidia, perché quello che ha subito Mimì è stato qualcosa di indegno, così come resta ipocrita il comportamento di tanti che in quegli anni hanno girato la testa e che oggi fanno gli adulatori. Un film quello di Riccardo Donna, che parte da SanRemo e finisce con Sanremo, perché per una grande artista come Mia Martini parlano e parleranno sempre le sue canzoni e la sua voce che l'hanno resa immortale
Post n°14910 pubblicato il 12 Febbraio 2019 da Ladridicinema
Francisco Sucre, il delegato del golpista venezuelano arrivato in Italia parla apertamente di "guerra umanitaria" Il golpista venezuelano - che a 3 settimane dal colpo di stato ordito dagli Stati Uniti è ancora chiuso in casa - ha mandato in gita in Italia una sua delegazione guidata dal presidente della Commissione esteri di quel Parlamento che dal 2015 è in ribellione contro gli altri poteri costituzionali del paese. Nell’intervista a Rossana Miranda, giornalista italo-venezuelana su cui già vi avevamo scritto e che propone le sue prestigiose riflessioni, oltre che per il portale Formiche, anche per il giornale dell’ultra-destra venezuelana El Universal, Sucre ammette i piani golpisti. E per questo commenteremo punto per punto le sue dichiarazioni molto significative. “Tuttavia, per il richiamo ad elezioni libere, c’è bisogno di scegliere un nuovo Consiglio Nazionale Elettorale, affidabile per tutti; abilitare tutti i partiti politici, senza prigionieri politici né politici inabilitati, e garantire l’osservazione internazionale professionale, obiettiva e imparziale.” Nell’intervista a Formiche, praticamente Sucre ci sta dicendo di essere illegittimo. Il CNE, Consiglio Nazionale elettorale, uno dei 5 poteri costituzionali del Venezuela che soprassiede tutto il sistema elettorale venezuelano, definito dall’Ong dell’ex presidente Carter come il “migliore al mondo”, ha decretato la vittoria delle destre nelle elezioni parlamentari del 2015, così come quella di Nicolas Maduro nelle elezioni presidenziali del maggio 2018, così come in tutte le 23 delle 25 elezioni tenutesi in Venezuela dal 1999. Fa poi quasi tenerezza il signor Sucre quando arriva a dichiarare: “Sì, molte, non solo di diplomatici ma anche di militari (attivi e ritirati), e i sondaggi di opinione indicano che il 91,8% della popolazione riconosce come presidente legittimo Juan Guaidó, e tutto perché Maduro e il suo regime non proteggono nessuno.” Interlaces, agenzia indipendente, proprio ieri ha offerto il sondaggio che mostra come oltre il 57% dei venezuelani ritiene Nicolas Maduro come il legittimo presidente. Da giorni, come testimoniato anche dal giornalista nord-americano Max Blumenthal che oggi ha finalmente rotto il muro della censura, il popolo venezuelano è in mobilitazione permanente contro la guerra, contro il golpe e per difendere la propria Costituzione e il proprio Presidente. Immagini chiaramente censurate su tutti quei poveri media impegnati, per l'ennesima volta, a tirare la volata ai crimini occidentali. La domanda poi tragicomica da fare al povero Sucre sarebbe: “ma scusi, con il 92% dei consensi nel popolo, perché il golpista non è nel palazzo presidenziale e perché non controllate i ministeri, l’esercito e le autorità tutte?” Non sarà certo Miranda a farla... e quindi andiamo avanti. Per il diritto internazionale, è noto, come il riconoscimento sia un atto puramente politico e per il diritto internazionale consuetudinario - codificato dall’art 1 e 2 della Carta delle Nazioni Unite - è noto come siano norme di ius cogens, cioè di grado superiore, il rispetto della sovranità di un paese e la non ingerenza negli affari interni delle altre nazioni. Riscrivendo tutto il diritto internazionale, quindi, Sucre dichiara in modo imbarazzato e imbarazzante: “Dal punto di vista del diritto, specificamente degli obblighi, queste si basano sul diritto romano con l’idea del “pater familias” (buon padre di famiglia). Il “buon padre di famiglia” e tutto il diritto internazionale si spegne in una frase grazie a Sucre. Il “buon padre” di famiglia – ma questo il delegato del golpista in Italia lo sottintende solo e Miranda non può scriverlo – chiaramente sarebbe Trump e le sue bombe. Nel proseguo dell’intervista Sucre parla poi di “emergenza umanitaria”. “Emergenza umanitaria complessa; risultato delle azioni di un regime fuorilegge come quello di Maduro che ha agito come un cattivo padre di famiglia, per non compiere con la responsabilità di proteggere i diritti umani della popolazione.” La crisi in Venezuela è il prodotto di un decennio di criminale embargo chiesto e richiesto dalle destre agli Stati Uniti e all’Unione Europea con l’obiettivo esplicito di arrivare al colpo di stato attuale e poterlo giustificare. Non lo diciamo noi, è quello che lettera per lettera dichiara senza pudore l’ex ambasciatore nordamericano in Venezuela William Rivington: Sui costi delle sanzioni criminali contro l’economia in Venezuela, l’istituto Celag nel suo ultimo rapporto ha quantificato in 350 miliardi le perdite complessive. 350 MILIARDI. Si tratta di un massacro, una guerra economica devastante che il relatore per le Nazioni Unite De Zayas definisce “omicidio premeditato”. Ecco in questo omicidio premeditato l’estrema destra golpista che Sucre rappresenta in Italia è complice consapevole. “La crisi umanitaria è una iperbole. Naturalmente c'è scarsità di beni, ma la causa è come ho spiegato nello sforzo congiunto di Stati Uniti, Canada e Unione Europea per causare il caos in Venezuela, con l'obiettivo di far cadere il governo. Il livello machiavellico di cinismo è senza pari. Inoltre, il termine "crisi umanitaria" è solo parte di quello che intendono veramente e cioè "intervento umanitario" o meglio ancora "intervento militare per imporre un regime change", sostiene De Zayas. Ma andiamo avanti: e riprendiamo l’ultima frase del passaggio precedente di Sucre che è la più significativa di tutta l’intervista perché smaschera i suoi piani e per questo parlavamo di ammissione ad inizio dell'articolo. “per non compiere con la responsabilità di proteggere i diritti umani della popolazione.” Da legare con l’ultima risposta: “E’ la società internazionale a dovere, in maniera collettiva, attendere e proteggere una popolazione vulnerabile attraverso gli aiuti umanitari.” Qui c’è tutta la strategia golpista in atto. La “responsabilità di proteggere” è la criminale e illegale dottrina che, contro il diritto internazionale e contro la Carta delle Nazioni Unite, ha voluto trovare un pretesto di giustificazione ai massacri contro quei paesi che non si sono piegati ai diktat degli Stati Uniti: Jugoslavia, Somalia, Iraq, Afghanistan, Siria, Libia… con i milioni di morti e profughi che oggi piangiamo. La giustificazione è la “responsabilità di proteggere” e Sucre non ha neanche la decenza di nascondere le sue intenzioni contro il suo paese. E la verità Sucre finalmente la dice nel finale: “La rotta è chiara. L’idea è aumentare la pressione internazionale “ Si perché il colpo di stato del 23 gennaio senza nessuna base di consenso politico e senza sollevazione delle forze armate è fallito miseramente. E quindi non resta che la “pressione internazionale”. Da ultimo l’intelligence venezuelana ha sventato un tentativo di presa violenta del Palazzo Presidenzialie previsto per il 30 gennaio e il 2 febbraio. Del resto, questo e solo questo è il piano dei golpisti, semplicemente perché è il piano degli Stati Uniti contro il Venezuela. Dal golpe dell’aprile del 2002 ad oggi nulla è cambiato. Il dialogo come ammette proprio Sucre nell’intervista non gli interessa, se fosse interessato alla destra venezuelana, del resto, dopo un anno di negoziazione a Santo Domingo avrebbero dato seguito alla LORO richiesta, avanzata per tutto il 2017 mentre organizzavano il terrorismo nelle strade noto come Guarimbas, di “elezioni anticipate”. Non si sono presentati alle elezioni presidenziali e hanno rotto l’accordo ormai raggiunto a Santo Domingo dopo una telefonata dell'allora segretario di Stato Usa Tillerson dalla Colombia, semplicemente perché chi li guida a Washington vuole appropriarsi direttamente delle risorse del paese. E per farlo ha bisogno di distruggere la Costituzione del paese, non mediare o dialogare. Dichiara sempre De Zayas che come relatore Onu ha avuto incontri con rappresentati dell'Assemblea Nazionale, della Camera di commercio, con il corpo diplomatico, gruppi dell'opposizione, organizzazioni non governative, leader della chiesa, studenti e professori delle Università: “Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha fatto un appello similare di mediazione e ha offerto i suoi buoni uffici. Ma l'opposizione venezuelana rifiuta il dialogo, perché vogliono prendere il potere attraverso un colpo di stato. La storia dell'America Latina è piena di golpe di destra e nulla è più antidemocratico e corrosivo dello stato di diritto di un colpo di stato.” Chi oggi dopo Jugoslavia, Somalia, Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, Ucraina fa finta di non vedere cosa sta accadendo in Venezuela è in malafede e asservito a quei poteri che hanno sulla coscienza milioni di morti e miliardi di dollari di profitti per le industrie delle armi. Alternative non ci sono. Chi dal Pd alla Lega, da Fratelli d’Italia a Più Europa sta tirando la volata alla prossima “guerra umanitaria”, che come vedete i golpisti venezuelani non nascondano essere l'obiettivo, si conferma il servitore fedele di interessi criminali. La Redazione
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