Cortigiana scaltra
Dietro la maschera osservo la mia corte e scelgo la mia preda...a chi tocchera'?
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LE PERIPEZIE DI MADAME IN BANCA
Post n°29 pubblicato il 16 Novembre 2009 da alfa_omega_2009
E’ cosa nota per chi mi leggeva nell’altro blog il rapporto idilliaco che ho con le banche…non ultimo alcuni giorni fa lo scollegamento del terminale del bancomat nel momento clou dell’operazione con conseguente ingoiamento della dannata tessera…naturalmente non nella mia banca e naturalmente alle 18 della sera…cosa risolta il giorno dopo con il favore della direttrice…dato che la prassi vuole che le tessere vengano inviate d’ufficio a Milano e poi riconsegnate… Madame |
PABLO NERUDA
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
ALDA MERINI
Se la morte
fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un'acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poichè la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni
senza un perchè
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa
perchè tu mi fai vivere,
perchè mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto
e impreciso
che è la morte di ogni poeta.
Inviato da: maresogno67
il 04/11/2018 alle 18:43
Inviato da: gianor1
il 04/11/2018 alle 16:50
Inviato da: alfa_omega_2009
il 04/11/2018 alle 08:34
Inviato da: romhaus
il 03/11/2018 alle 15:50
Inviato da: aprite.a_casanova
il 08/01/2013 alle 12:21