Creato da HoLaPanzaEMeNeVanto il 16/10/2007

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« L'ispirazione...Rio BO »

Racconto breve in cinque atti

Post n°100 pubblicato il 16 Giugno 2009 da HoLaPanzaEMeNeVanto

Dal diario di un padre alle prese con l'educazione della propria prole

 

L'esilo 
Racconto breve inventato in cinque atti. Ogni riferimento alla realtà a cose fatti o persone è puramente cazuale.

Arrivo 
Non c'è nessuno. C'è un foglio appeso che dice -giù dalle scale a destra-. Ma la freccia indica sinistra. che ci siano altre scale? Giro un po' e poi seguo il testo e non le metainformazioni del messaggio. Nel bunker antiatomico (bello, peccato che risponda alle norme di sicurezza in vigore ai tempi di Giulio Cesare) sento un vociare crescente ed entro nel salotto dei sette nani, un paio di suore da lontano mi fanno la radiografia come se fosse un aeroporto e mi siedo su un panchetto (h=25cm) che mi ha fatto pensare a fantozzi seduto sul puff. (per fortuna qualche conoscente con cui sdrammatizzare c'era).

Si parte!
La suora leader, precisa come il big ben sull'orario prestabilito, prende parola sussurrando e, dopo dieci secondi di -shhhh-, incomincio a sentire qualcosa, ma dai labiali (sono allenato) avevo già capito. Ci saluta e dice tipo: -Salve a tutti, per iniziare facciamo il segno della croce- e poi -e ora diciamo una preghiera alla Madonna-. Ho solo deglutito e eseguito gli ordini, come tutti gli altri (qualcuno pensava -oh! così sì fa, facciamo rispettare la regola-, altri si chiedevano -ma il segno della croce si inizia dall'alto o da destra?-.

Bla bla bla
L'esilo è qui, ma diverrà lì, abbiamo dovuto fermare i mobili perché debbono imbiancare, ma state tranquilli lo inaugureremo il giorno prima di iniziare- (però, che tempismo).. più tante altre parole inutili che nessuno ascoltava, anche perché sul fondo della stanza alcuni bimbi, probabilmente futuri inquilini saggiamente (!) portati dai genitori, stavano spaccando un muro con un martello pneumatico (l'ho dedotto dal rumore). -ed ora la parte più dura, vi passo la collega dell'amministrazione-.
E qui la parte diventa dura sul serio. Si alza una riserva (direi mediano di mischia (in inglese Scrum half)) degli all blacks in borghese, che era seduta di fianco a lei, ed annuncia tipo -c'è un lieve aumento della retta rispetto all'anno scorso, sono 355 + 6.5 a pasto- (delta = 60 euro). Qualche povera madre di famiglia è sbiancata, un padre ha subito chiamato la banca per aprire il mutuo, un altro padre ha probabilmente provato ad dire qualcosa ma è stato incenerito con lo sguardo (si è sentito solo -pfh-). Nonostante la temperatura esterna (36 gradi celsius) e l'effetto bue+asinello, nella stanza un silenzio gelido ha fatto cadere le mosche stecchite a terra (si sentiva tic, tic... erano le mosche).

L'elenco
Poi con un sorriso Andreottiano la suora ha ripreso la parola -Queste sono le maestre della classe blu A, sono Tizia Caia e Sempronia. E ora vi leggerò l'elenco dei bimbi-, mentre io ripensavo mentalmente alla canzone di Paolo Rossi in cui legge l'elenco del primo governo Berlusconi (se non la conoscete, ve la consiglio, forse si chiama l'elenco). Quando ha letto la mia ho avuto un fremito di orgoglio paterno. Poi sono stati passati tutti i bimbi di tutte le classi. Qualche padre, alla lettura del nome del proprio figlio, è saltato dal seggiolino gridando -è il mio, è il mio!- mentre la moglie gli spaccava gli stinchi a calci. In quel mentre continuava ad arrivare gente con passeggini ed alcuni erano fuori dalla porta chiedendosi -ma è questo l'esilo? oggi dovrebbero presentare l'anno scolastico..-. Poi la suora ha proseguito -ed ora seguite le tate assegnatevi che parlerete più in dettaglio della classe.-

Le tate
Seguo le tate nella cantina dei sette nani (biancaneve non c'era). Le tate sono 3, una molto disponibile, una media un po' sul genere -amo i bimbi, odio i genitori- e l'altra nuova che è stata zitta e timida tutto il tempo (forse era una sagoma di cartone, non l'ho capito.). -Bla bla bla-. ogni tanto per sdrammatizzare buttavo una battuta che non era capita. E ritornavo zitto. Nel mio gruppo c'era pure la nonna ultratirata (ha parlato il 50% del tempo totale) emanando sentenze tipo -mio nipote è in gambissima, ho 54 anni ma sono giovanile, mia figlia non è potuta venire, l'inserimento forse lo farò io, non ci saranno problemi... però vorrei che a pranzo gli deste il caviale, lo stomachino non è abituato al pollo- e simili stronzate (effettivamente più divertenti delle mie battute). Alla fine, a fatica ci siamo rialzati dalle seggioline (h=25, larghezza =30), ho sentito il rumore di un paio di menischi (stack), ma per fortuna non erano i miei, e ce ne siamo andati a casa tutti felici e contenti pensando -AH, che passo l'esilo!-

 

Si ringrazia PPP per aver cortesemente condiviso con noi questo scritto da lui casualmente ritrovato.

Educatamente
Lalle

 
 
 
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