Creato da Ecatina il 18/03/2011

Fermati e Ricordati

...ama il tuo peccato e sarai innocente

 

Il Pentacolo,Pentagramma..

Post n°27 pubblicato il 07 Maggio 2011 da Ecatina

 

Il simbolo del Pentagramma è chiamato anche Pentagono regolare stellato o Stella a 5 punte; se è presente anche il cerchio esterno, viene detto Pentacolo.Il Pentagramma è il simbolo, per eccellenza, dell’uomo-microcosmo  quel piccolo universo che è definito uomo  (microcosmo) possiede potenzialmente, nella propria natura interiore, tutte le energie ed i poteri del  Grande Universo (Macrocosmo)come ben rappresentato da Leonardo nella celebre opera "Uomo Vitruviano"che lo iscrive nel cerchio(il cosmo).

Ma nella sua antica simbologia non si limita solo a questo:
-Nella Massoneria il Pentagramma è l'emblema del libero pensiero e del santo Fuoco del genio umano.Gli conferisce il significato particolare detto "numero d’oro", oppure "proporzione aurea dal calcolo geometrico tra i lati della stella
-Per i Rosacruciani è il simbolo dell’anima quintuplice, dunque dell’Uomo nuovo rinato.
-Per i Teosofi è il Manas, l’Anima Cosciente, l’Ego Superiore, cioè il quinto principio, rappresentazione dell’uomo pensante e consapevole.
-nella Scuola Arcana di Alice Bailey, il Pentagramma è la Stella dell’Iniziazione, poiché richiama le Cinque Iniziazioni o espansioni di coscienza che il discepolo potrà ottenere.
-Per la Magia, il Pentagramma è conquistatore di potenza, felicità ed amore simboleggiando l'energia capace di dominare le potenze demoniache.
il Pentagramma è usato spesso per le evocazioni di entità positive e per purificare astralmente le persone od i luoghi; le forze malvagie, infatti, fuggono alla vista di questo simbolo poiché rappresenta l'Uomo Spirituale che con l'aiuto della Potenza Cosmica Universale scaccia gli esseri involuti e le negatività.

Se lo si disegna con la punta rivolta verso il basso diventa il simbolo dell' abbandono alla concupiscenza dei cinque sensi, agli istinti primitivi e malvagi e l'uomo viene dominato da essi,è il simbolo della Bestia.
Il Pentagramma diviene così il simbolo del Libero Arbitrio,della scelta.

Ci sarebbe però molto da dire sulle motivazioni effettive di questa letterale demonizzazione del più sacro dei simboli,tutti hanno in mente l'iconografia terribile e spaventosa del Satana cristiano: un essere dalla testa di caprone, peloso, orribile dovuta probabilmente agli inquisitori medievali.

Raramente si abbinano divinità malvagie agli animali terrestri bensì ad entità astratte in quanto nessun animale viene considerato dalle religioni più antiche malvagio e impuro.

 

Altro abbinamento simbolico del Pentagramma è con il pianeta Venere che assieme alla Luna mostra le fasi nel suo ciclo di rivoluzione sinodica  ed entrambi i corpi celesti vengono associati al femminino.
Si tratta del disegno che Venere traccia ogni otto anni sullo Zodiaco. Trascorso questo periodo, Venere, il Sole, la Terra, e le stelle si ritrovano di nuovo nelle stesse rispettive posizioni.

Questo implica che Venere, visto dalla Terra, si trova nella stessa posizione rispetto non solo al Sole, ma anche rispetto alle stelle. Ciò si verifica perchè cinque periodi di Venere durano otto anni Ogni 8 anni,pari a 2920 giorni,Venere torna nella posizione iniziale rispetto alla Terra completando i suoi 5 periodi.
Interessante è l'intreccio delle orbite tra Venere-Luna e Terra Lo stesso numero, e non casualmente, torna per quanto riguarda le orbite lunari, i cosiddetti mesi. Ogni 2920 giorni ci sono infatti 99 cicli lunari: i Greci utilizzarono questo complesso calcolo per elaborare un calendario chiamato Ottaedro basato sulla connessione femminile Terra-Luna-Venere, ogni metà del quale si celebravano riti sportivi sacri conosciuti come Olimpiadi! Se Venere torna al punto di partenza ogni otto anni, se la Luna in quello stesso lasso di tempo compie 99 rivoluzioni attorno alla Terra, la Terra in compenso ha cinque congiunzioni con Venere in questo lasso di tempo: ecco dunque formarsi nello spazio un incredibile pentacolo cosmico disegnato dalla Terra e da Venere, con al centro il Sole.

Il significato astronomico e religioso di questo fenomeno celeste è immenso. Venere è davvero Lucifero, il portatore della Luce, della Vita, come veniva chiamato dai Romani prima che il Cristianesimo infangasse un nome tanto alto con connotati demoniaci inesistenti in questa forma.

 

 
 
 

Il Capitano

Post n°26 pubblicato il 06 Maggio 2011 da Ecatina

 

Il capitano era tornato. Ed era già partito alla ricerca di nuove avventure. In mare aperto, guardando dalla finestra della sua cabina, fissava l'orizzonte, cercando con lo sguardo una risposta. "Adesso sono salvo - pensava - ma prima stavo annegando per essermi immerso in acque troppo oscure. Mi immischio sempre in situazioni pericolose...Per le braghe del diavolo! Il bello della vita è che la si può mettere a rischio". "Quindi, brindo a me stesso!". Detto questo, prese la sua coppa, versò il vino, e lo bevve sino all'ultima goccia. Sino alla feccia.

 

Posato il bicchiere, vide una sirena. Era emersa dagli abissi, con i suoi capelli neri, il suo sorriso un pò beffardo, lo sguardo illuminato di presunzione. "Ti conosco - disse la creatura - . Ti ho visto nella profondità del mio regno, ti sei inebriato della mia presenza e io ho assecondato la tua voglia, ma adesso so chi sei e devi andartene!".


Il capitano, che prima ascoltava con poca attenzione, incredulo, diventò subito serio e rispose: "Tu non mi conosci. Hai voluto vedere in me solo quello che ti faceva comodo. Tante cose mi inebriano, ma nessuno è mai entrato nel mio cuore".
"E allora perchè ancora mi parli?", continuò la sirena.
"Perchè prima che te ne vada è giusto che tu sappia una cosa".
"Cosa?!"
"Che dura troppo poco la vanità di sentirsi amati. Un pò di gratitudine, poi voglia di fuggire via. Nessuno più di me ha una tale dimestichezza con la fine - concluse il capitano - e niente mi riporterà indietro! Quindi, addio."

 

La sirena tornò così infondo al mare, e lui, voltandosi verso il tavolo ricoperto dalle carte nautiche, sapeva di non aver detto la verità fino in fondo. Nel suo cuore era sempre entrato tutto, ogni esperienza vissuta, e stava in questo la sua ricchezza. E lo aspettavano un mare da solcare, un tesoro da trovare, nuove avventure da vivere. Anch'esse, sino alla feccia...

 
 
 

La Lingua degli Uccelli

Post n°25 pubblicato il 01 Maggio 2011 da Ecatina

La lingua degli uccelli, era detta anche lingua adamitica, con la quale Adamo quando era unito alla sua prima consorte Aisha ( e non Eva,secondo il mito ebraico la prima fu Aisha/Lilith) comandava l'intero universo dando appunto un nome a tutte le cose e a tutti gli esseri.Tale lingua giunse fino al Re Salomone, adepto supremo della Teurgia basata sulla shemaphorash
o 72 nomi divini con i quali soggiogare altrettanti oscuri esseri potenti ai quali ordinò di costruire il suo tempio.

L'architetto Hiram aiutò Salomone a progettare il suo Tempio, che era l'immagine simbolica dell'universo, attraverso la sua fratria di
costruttori di templi, corporazione che gia fin dall'antico Egitto godeva di conoscenze segrete e privilegi , in quanto non si trattava di semplici scalpellini, ma di edificatori di templi esteriori, che avevano già edificato prima il loro tempio interiore sulla base delle leggi del numero e della proporzione sacra, che valevano tanto per la loro pratica alchemica interna che per l'edificazione di templi ad immagine simbolica dell'universo.(La cabala ermetica era conosciuta in Egitto, almeno dalla casta sacerdotale, come è testimoniato nell'invocazione del Papiro di Leida: "... io ti invoco, o più potente degli dei, ... col nome che possiedi nella lingua degli uccelli).

Queste fratrie di costruttori sacri sopravvissero fino al medioevo dove divennero costruttori delle cattedrali gotiche.



**Il numero dominante della cattedrale di Chartres è il 72,che equivale ad un quinto del cerchio e richiama la sacralità del numero 5(360:5=72).**


Da allora la lingua degli uccelli fu conosciuta come argot o argotic(da qui arte gotica?).Nel medioevo era chiamata Gaia scienza o Gaio sapere, Lingua degli dei.

I dizionari definiscono la parola argot come «il linguaggio particolare di tutti quegli individui che sono interessati a scambiarsi le proprie opinioni senza essere capiti dagli altri che stanno intorno». È, quindi, una vera e propria cabala parlata.

... l’argot è una delle forme derivanti dalla Lingua degli Uccelli, madre e signora di tutte le altre, lingua dei filosofi e dei diplomatici. È quella lingua, appunto, della quale Gesù svela la conoscenza ai suoi apostoli, inviando loro il suo spirito, lo Spirito Santo. Essa insegna il mistero delle cose e svela le più nascoste verità. ...La Tradizione ci tramanda che gli uomini la parlavano prima della costruzione della torre di Babele che fu causa della sua perversione, e per la maggioranza dei partecipanti fu anche causa del totale oblio del sacro idioma.
 

da Guenon ed altro

 
 
 

Nella follia

Post n°24 pubblicato il 23 Aprile 2011 da Ecatina

 

 

Quando verrà il momento

Nella follia

Catturerò il firmamento e lambirò le nubi

Prenderò in prestito la bufera

Lasciandomi alle spalle le lacrime zampillanti.

Lacrime zampillanti

E me ne andrò.

 

Non inseguirò l’equilibrio

Non soffocherò le grida

Danzerò sull’acqua

Dirigendomi verso l’altra sponda

Libera

O schiava

Non importa!

Guaderò il fiume.

 

Quando verrà il momento

farfalla notturna

Deporrò la dolcezza che ormai mi ha annoiata

Deporrò l’abito imbizzarrito invano

E darò fuoco al passato

Per ritornare liscia come la terra vista da lontano

E girare da sola

Intorno alla luna.

 

Riderò e le mie risate non saranno tristi

Non volerò, camminerò

Accarezzerò la strada

Converserò tutta la notte con il selciato

Farò sgorgare la poesia dalle pietruzze

Il cielo piangerà e non mi preoccuperò

Il vento consumerà il mio cuore ustionato dall’amore.

 

Il commiato diventerà una cintura

Che cinge la mia rivoluzione

Stringerò tra le braccia la distanza,

gli uccelli notturni, i tremanti vasi di fiori

Tutto quel che bevo lo riverserò sui miei difetti

Accoglierò nel mio sangue

una rosa che non ha ancora trovato il terreno in cui sbocciare.

 

Quando verrà il momento

alba senza rugiada

mi mostrerò con il viso rabbuiato

e seppellirò i miei visi sereni

abitata dalla tenacia sarò

intrisa come il pane del tempo

noncurante delle briciole.

 

Diffonderò l’ombra luminosa sul mio essere

che farò gocciolare

come il dolce miele

punto dopo punto

bacio dopo bacio

affinché riemerga

sulla superficie del fiume

quella donna che ho serbato in me.

 


Joumana Haddad-da Adrenalina

 

 
 
 

.

Post n°23 pubblicato il 21 Aprile 2011 da Ecatina

 

Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo.

J.W.G

 
 
 

Dialogo2

Post n°22 pubblicato il 21 Aprile 2011 da Ecatina

 

allora come è andata ieri sera?
-ma bene(disse ridendo)
e racconta dunque!-beh...
ma sei imbarazzato?-noo,è che mi chiedo perchè tu lo voglia sapere.
temi una scenata?non mi conosci ancora bene allora.Mi piace "vederti"dalle tue descrizioni
-ah ok.Dunque sono arrivato a casa loro,stavano preparando il caffè,mi aspettavano lì in cucina...pensa,ero lì in piedi a sorseggiarlo non l'avevo ancora trangugiato che mi son trovato i pantaloni a metà coscia e Lei che affondava la sua bocca..ho dovuto far l'equilibrista per non rovesciarlo sulla sua testa.
Ma dai non raccontarmela così...io voglio sapere delle tue sensazioni..
-mi eccita moltissimo la sua famelicità,quasi mi usa,e poi credimi si crea un'atmosfera molto complice.
per via anche di Lui vero?
-sì,l'ama molto e gode del suo piacere,poi sai,data la differenza d'età che hanno è come se assecondandola preservi questo dono prezioso.
stavo pensando che in qualche modo lui assorba da voi una parte di quell'energia che create..
-che vuoi dire?
non so mi fa venire in mente l'Officiante di un rito e voi i medium
-alla fine lo è,perchè è lui poi che ci fa all'amore.
in effetti può esser considerato un gioco che poi alla fine non lo è più,e tu?come ti consideri tra loro?cosa senti.
-è il piacere fine a se stesso per me,il mio io ne esce molto soddisfatto
-adesso ti vedo,sai è una strana sensazione,sono veramente contenta di sentirti soddisfatto,e molto di più che tu me lo dica..è come se con me tu fossi libero di essere te stesso!

 
 
 

Per un minuto....

Post n°21 pubblicato il 19 Aprile 2011 da Ecatina

 


Per un minuto di vita breve...unica a occhi aperti...
per un minuto vedere nel cervello piccoli fiori che danzano
come parole sulla bocca di un muto...
Lei si spoglia nel paradiso della sua memoria...
lei non conosce il destino feroce delle sue visioni...
lei ha paura di non saper nominare ciò che non esiste...
Salta con la camicia in fiamme da stella a stella...
da ombra in ombra...
Muore di morte lontana...quella che ama il vento....
Ora...in quest'ora innocente...
io e colei che fui ci sediamo sulla soglia del mio sguardo...


Alejandra Pizarnik

 
 
 

Maddalena

Post n°20 pubblicato il 18 Aprile 2011 da Ecatina



Gli presero la casa ed il giardino
In nome della grande santità
E Giuda prese a fare a nascondino
Con lo specchio e con la dignità

Poi venne Dio che tutto da e tutto toglie
Chiamò un taxi e ci mise su la moglie
E Giuda andò a morire nella notte
Per il vino, per le donne e per le botte

Lo raccolse per la giacca Maddalena
Che viveva alle baracche allo sfacelo
In mezzo a una comune di ubriaconi
Che credevano in un regno su nel cielo

E fu amore e fu rivoluzione
Discorsi sulla strada e vita piena
Ma Giuda amava più d'ogni sermone
Le urla dolci della Maddalena

Il fattaccio poi successe in una sera
Giuda fu preso e messo alla galera
Gesù Cristo era scappato fra la gente
E Giuda disse di non sapere niente

Ma quando vide Maddalena in parlatorio
che stava male e aveva perso un dente
Ispettore, disse, è stato Gesù Cristo
A portare tutto l'oppio dall'Oriente

E ritornò dal suo amore col bottino
Trenta denari per sette amari,grazie un marsala
Per poi vedere scritta doppia al botteghino
L'insegna di una grande multisala

Diceva: Gesù Santo alla stazione
Un nuovo film davvero commovente
Con un cast del tutto eccezionale
C'è pure Dio, l'immenso onnipotente

Il cinema è un buio di persone
I grandi divi sono stelle da ammirare
E nessuno vide giù fra le poltrone
Che quei due cominciavano a scopare

Maddalena, io ti amo tanto
lui voleva il cielo e io voglio stare qua
Lo uccidessero, va bene tanto al tempo
Ha detto a tutti che poi risorgerà

Ma il paradiso mio sta solo nei tuoi fianchi
Seni dolci per occhi stanchi
Bocca rossa di caramella
Questa vita sulla terra è così bella

Dallo schermo Dio li vide e alzò la voce
Io ti fulmino, Giuda l'Iscariota
Mio figlio sta morendo sulla croce
Per colpa di un mortale così idiota

Maddalena allora s'alzò e urlò con tutto il cuore
Dio non mi fai paura
Tu che hai fatto un figlio senza far l'amore
Che vuoi capirci di questa fregatura?

Lascia stare Giuda e guarda altrove
Ecco, guarda la mia scollatura
E io mi guarderò dalla tua invidia
Perchè Dio non gode come una creatura

Dio scappò nel cielo e nella furia
Mise su un grandissimo cantiere
Per costruire una potente curia
Che potesse Maddalena far tacere

Giuda e Maddalena stanno insieme
E girano nascosti fra la gente
E vanno al fiume a far l'amore
Su una barchetta che va controcorrente

 
 
 

Vanità

Post n°19 pubblicato il 13 Aprile 2011 da Ecatina

 

 

 
 
 

The Fool -Il Viandante

Post n°18 pubblicato il 12 Aprile 2011 da Ecatina

 

 

 

"Voglio, avrò -
se non qui,
in altro luogo che
ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò."


Così si parlava
dentro la mente

il Viandante...




Va nell'aria rarefatta
vestito da Buffone
fuori da ogni forma
ed apparenza
libero d'esprimere.
Aperto a tutto.
Cammina tra soli
che marciscono al tramonto
inseguendo strade che fuggono,
non si sofferma troppo,
illumina ma non vi resta
cercando nuovi alimenti.
Trova un rifugio
dove riposare,ma non è lieto.

 



-Non farti vanto
se sei ben accolto,
non dar per scontata
la tua fortuna,
non schernire l'ospite,
tutto potrebbe
tramutarsi in pianto!-
riprendendo il viaggio.

"...La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio."


Ecatina

 

 

*prima ed ultima di Pessoa

 
 
 

Alchimia interna..Iniziazione

Post n°17 pubblicato il 10 Aprile 2011 da Ecatina

C'incamminammo in quei corridoi angusti e bui,le mie dita nella sua mano mi faceva da guida.
Flebili luci in posizioni strategiche non riuscivano ad illuminare le altre presenze,ombre che ci sfioravano,che mi sfioravano. Ogni tanto si fermava  con le spalle alle pareti,io a lui di fronte.
Mi guardava attento con i suoi occhi che scrutavano oltre le mie spalle e che diventavano quasi irridenti quando sussultavo nel sentire palmi altrui su di me,quasi incredula gli stringevo la mano.


Procedevamo lentamente in quel labirinto,mi spinse sulla soglia di una delle tante piccole stanze da dove provenivano gemiti soffocati,un profumo dolciastro di mescolanze d'odori mi avvolse e m'ipnotizzò,groviglio di corpi scivolanti uno dall'altro e sull'altro quasi in una danza,persi nella loro rappresentazione,sembravano un quadro d'Avril improvvisamente animato.



Chiusi gli occhi e sentii,i nostri respiri affrettati,la pressione del suo corpo addossato sul mio,i lembi del mio abito sollevati con impudica malizia a mostrar la mia carne,le sue dita a saccheggiareil mio antro già fluido.Volsi leggermente il mio viso a sbirciare il suo sguardo,alzai un dito  sulla sua bocca implorando il silenzio ma scivolò tra le sue labbra.Un fremito, fu l'avvio,ci spingemmo con passi scoordinati qualche metro più avanti fino ad uno spazio accogliente.


M'inginocchiai sciogliendo la cinghia che imprigionava il suo sesso inanellato e gonfio più che mai,le mie labbra s'aprirono lentamente ad accoglierlo,la mia bocca e lui in un momento eterno fino al mio limite,in un gesto ripetitivo quasi infinito,sentii una vibrazione e mi fermai,una pausa sapiente.
Raccoglievo in quegli attimi la consapevolezza di non voler disperdere la sua materia prima,di volerla mescolare in un'alchimia interiore,raccolsi la mia mente ed il mio corpo,mi tesi in quell'ultimo atto...Ora! con una mossa lieve ma prodigiosa..Ora! e deflagrammo..ora! s'insinuò violento e dolce e l'accettai con un estremo spasmo e sussulto...ora! lui morì in me ed io morii tra le mie cosce e fummo Immortali incuranti degli sguardi che avevano assistito e presenziato silenziosi al mio rito iniziatico.

Ecatina

 
 
 

Lo Zed

Post n°16 pubblicato il 09 Aprile 2011 da Ecatina

     Lo Zed o Djed

è un simbolo molto antico di

probabile origine mesopotamica

ma poi ulteriormente usato dagli

Egizi e legato al culto

d'Osiride.

 

 

 

 

 

 

 

Le interpretazioni date dicono rappresenti la spina dorsale del dio o albero della vita, come pure sembrerebbe essere la rappresentazione della discesa di un messia sulla terra ad intervalli di 3000 anni.Inoltre è simbolo di morte,se adagiato in terra e di resurrezione se eretto.E' un potente talismano,uno dei più sacri.

 

 

 

 

 

 

 


Su alcuni papiri è scritto che "se da un mondo fermo qualcuno avesse voluto comunicare con l'uomo terrestre avrebbe dovuto farlo attraverso lo Zed".
E'una torre al cui apice ci sono 4 livelli orizzontali.Oltre che simbolo sembrerebbe essere un vero e proprio manufatto in granito chiuso nella piramide di Cheope che farebbe appunto da suo contenitore.

 

 

 

S'ipotizza fosse un convogliatore d'energia,l'asse verticale come energia circolante mentre i 4 piani orizzontali i  punti cardinali che la fisserebbero.
Una specie di traliccio dell'alta tensione,emetteva energia fungendo anche d'antenna.Lo ritroviamo anche nel famoso bassorilievo de "la lampada di Dendera".
Uno dei suoi poteri più affascinanti è quello di rallentare il Tempo oltre che dare la possibilità di viaggiare proprio nel tempo stesso.

 

Ecatina

 
 
 

Sconfitte da fuoco amico

Post n°15 pubblicato il 09 Aprile 2011 da Ecatina

 

Ci sono piccole e grandi crudeltà perpetrate o subite...
le grandi ti tolgono il fiato,ti squassano,ti radono a terra restano solo macerie..rimani lì accasciato,ansimante,incredulo,accade quando non te l'aspetti,quando sei tranquillo,una botta ed il nemico ti distrugge ti annienta..ma tu non conoscevi il tuo nemico e questo ti aiuta.. se si rimane vivi;e di solito si rimane vivi,la vita richiede sempre una testimonianza,se nessuno sa nulla nulla è accaduto, così è per la vittima e così per il carnefice.
Ed è così che s'impara a vivere,ci si spolverano i vestiti, si leccano le ferite e ci si rimette in piedi,esperienza...!
Ma le piccole crudeltà sono quelle peggiori,il falco che si fa colomba,è tuo amico,sai tutto di lui,ci vivi dentro,neanche te ne accorgi all'inizio,piccole cose,ma tu sei intelligente e comprensivo,sorridi a certe piccole verità crudeli anzi ne sei felice perchè la compartecipazione è piena, totale,verità scomode ma reali,l'essere umano è fatto di questo..tralasci con benevolenza quindi certe omissioni,le reputi marginali proprio perchè hai imparato a fidarti,ma è lì che si perpetra la vera crudeltà,il sorriso beffardo del dire fino a..ancora non lo vedi,non ti rendi conto che la tua dignità viene erosa di momento in momento fino al punto che il livello di saturazione è al massimo,allora tutti quei segnali fanno una sommatoria e ti trovi impietrito,avviluppato in una sorta di tela vischiosa,ciò che è sempre stato,frammentato ma esistente,è lì nella sua verità nuda..da quel momento non farai più i conti con il subdolo amico bensì con te stesso ,ti rimetterai in piedi ma sarai menomato della tua dignità,la fiducia è un tuo errore,la tua lealtà un vuoto a perdere e la testimonianza non serve neanche a te stesso!
E'ridicolo davvero soccombere al fuoco amico!

 

 
 
 

*Partii con voi io Strega voi Messere**di Strega_Morgause

Post n°14 pubblicato il 05 Aprile 2011 da Ecatina

*Partii con voi io Strega voi Messere**

E' un bellissimo post che voglio condividere ,

scritto da Strega_Morgause,

è giusto che lo leggiate nel suo Blog che invito ad esplorare...

Ecatina

 

 
 
 

Lettera d'Amore

Post n°13 pubblicato il 03 Aprile 2011 da Ecatina

 


...Non aver paura, non muoverti, resta in silenzio, nessuno ci vedrà.
Rimani così, ti voglio guardare, io ti ho guardato tanto ma non eri per me, adesso sei per me, non avvicinarti, ti prego, resta come sei, abbiamo una notte per noi, e io voglio guardarti, non ti ho mai visto così, il tuo corpo per me, la tua pelle, chiudi gli occhi, e accarézzati, ti prego, non aprire gli occhi se puoi, e accarézzati, sono così belle le tue mani, le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere, mi piace vederle sulla tua pelle, così, ti prego continua, non aprire gli occhi, io sono qui, nessuno ci può vedere e io sono vicina a te, accarézzati signore amato mio, accarezza il tuo sesso, ti prego, piano, è bella la tua mano sul tuo sesso, non smettere, a me piace guardarla e guardarti, signore amato mio, non aprire gli occhi, non ancora, non devi aver paura son vicina a te, mi senti? sono qui, ti posso sfiorare, è seta questa, la senti? è la seta del mio vestito, non aprire gli occhi e avrai la mia pelle, avrai le mie labbra, quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra, tu non saprai dove, a un certo punto sentirai il calore della mie labbra, addosso, non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli, sentirai la mia bocca dove non sai, d'improvviso, forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia, sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro, o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù, e le schiuderò scendendo a poco a poco, lentamente, lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca, entrando tra le mie labbra, e spingendo la mia lingua, la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano, il mio bacio e la tua mano, uno dentro l'altra, sul tuo sesso, finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio, morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio, e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero, con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre, se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami, sono io, chi potrà mai cancellare questo istante che accade, e questo mio corpo senza più seta, le tue mani che lo toccano, i tuoi occhi che lo guardano, le tue dita nel mio sesso, la tua lingua sulle mie labbra, tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi, mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo, tu dentro di me a muoverti adagio, le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi, la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce, il mio corpo sul tuo, la tua schiena che mi solleva, le tue braccia che non mi lasciano andare, i colpi dentro di me, è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei, vogliono sapere fino a dove farmi male, fino a dove vuoi, signore amato mio, non c'è fine, non finirà, lo vedi? nessuno potrà cancellare questo istante che accade, per sempre getterai la testa all'indietro, gridando, per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime dalle mie ciglia, la mia voce dentro la tua, la tua violenza a tenermi stretta, non c'è più tempo per fuggire e forza per resistere, doveva essere questo istante, e questo istante è, credimi, signore amato mio, quest'istante sarà, da adesso in poi; sarà, fino alla fine,
- Noi non ci vedremo più, signore.
- Quel che era per noi, l'abbiamo fatto, e voi lo sapete. Credetemi: l'abbiamo fatto per sempre. Serbate la vostra vita al riparo da me. E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna che ora vi dice, senza rimpianto, addìo

da Seta-Alessandro Baricco




 
 
 

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Have faith and trust in me she said,
and filled my heart with life
There is no strenght in numbers,
have no such misconception
But when you need me be assured
I won't be far away

 

GIG

 

.

 

Nel buio denso
di polvere di stelle
lenta mi muoverò
danzatrice muta
nel lato oscuro della luna,
danzerò per te,
senza musica,
finchè avrai avuta
tutta la mia energia
per una notte
un giorno
ed un'altra notte ancora.
Aumenterò il ritmo
dei miei gesti
al suono del tuo respiro furioso
a dettare il piacere.
Userò lenzuola come veli
mi ciberò d'ambrosia
e fluido oro
rifratto in mille rivoli
come luce non più riflessa
da Sole
ma da baglior
di Io Luna e Tu Terra ..
e le stelle invidieranno il loro incontro...

Ecatina

 

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