L'urlo della civetta
Osservare, descrivere il mondo di oggi...
Messaggi di Febbraio 2014
Oggi in Francia sono di ritorno i reazionari. La gente diviene intransigente e intollerante. Allora penso che sia arrivato il tempo di andare a vedere questo film ! L'eroe si chiama Don Constantino. E stato un prete e ora non lo è più, si è innamorato e si è spretato. Ritorno a casa della madre ma deve andare a vivere in un sito isolato, un faro, per evitare lo scandalo nel suo paese dove vive la mamma. Ma questo faro si popola a poco a poco, arrivano una coppia di lesbiche, un'ex-puttana, un coppia di uomini, il fratello cornuto e infine la madre. Adesso tutto è pronto per una grande lezione di tolleranza raccontata con amore e umorismo. Un film che fa amare la vita. Veramente. |
Ieri sera, c'era la fine del Festival del film Italiano a Nantes. Per questa ultima serata abbiamo visto un eccelente film che si chiama : "Una piccola impresa meridionale" di Rocco Papaleo. Ecco la storia : Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Pensandosi solo in quei domiciliari, scopre di attrarre altri "volontari", come il cognato cornuto con velleità di pianista raffinato, la sorella slovacca della giovane domestica della madre (una ex prostituta), la ditta di ristrutturazione chiamata a saldare il tetto (una ex compagnia di circensi), come la sorella rediviva. Un'accolita improbabile di "ex", personaggi in cerca di nuova collocazione ai quali si aggiungeranno pian piano altri come fossero gli elementi di un banda musicale in formazione, un po' scombiccherata, ma animata da passione ed entusiasmo. |
Nell'anno del referendum sul divorzio, l'Italia di Daniele Luchetti è una famiglia romana in preda al fervore dei tempi tra aspirazioni artistiche d'avanguardia, comodità piccolo borghesi, istanze femministe e amore libero. Guido è un padre sui generis, pittore e scultore, elettosi rappresentante della nuova arte concettuale più per adesione alla moda del periodo che per un'autentica necessità artistica. Di giorno, nel suo laboratorio negli orti della Lungara, trasgredisce le convenzioni sociali modellando i corpi di ragazze accondiscendenti con i nuovi materiali imposti dall'avanguardia, di sera impartisce lezioni sul bello nell'arte dopo la rivoluzione concettuale ai due figli di dieci e cinque anni, Dario e Paolo. La moglie Serena, figlia benestante di solidi commercianti della piccola borghesia cittadina, è una donna semplice attraversata però da una profonda inquietudine che la porterà dall'amore devoto verso un marito libertino alla scoperta del femminismo come riscatto del sé e come esperienza di un sentimento amoroso diverso. |
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