Esperienze d'Aborto
La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
IL MONUMENTO DEL BAMBINO NON NATO
di Martin Hudáček
Il monumento non solo esprime il rammarico e il pentimento delle madri che hanno abortito, ma anche il perdono e l’amore del bambino non nato verso sua madre. L’idea di realizzare un monumento ai bambini non nati è stata di un gruppo di giovani donne (Movimento di Preghiera delle Mamme), madri che sono consapevoli del valore di ogni vita umana e dei danni che si infliggono, non solo nella perdita irreparabile dei bimbi non nati, ma per il declino permanente della salute mentale (e a volte fisica) di ogni donna che decide, spinta da diverse situazioni, ad abortire suo figlio.
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Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti
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se questa è una donna
Post n°48 pubblicato il 04 Novembre 2017 da venererossadg0
Se questa è una donna. Ho incontrato l’amore o meglio quello che credevo fosse amore, quasi per caso, in una calda estate. Io mi sono sentita lusingata per il suo interesse ed ho deciso di rispondere in maniera positiva al suo corteggiamento. Dopo un anno circa, abbiamo fatto l’amore e per me quel momento si è riempito di magia. Lui era tutto il mio mondo, io non esistevo perché lui viveva dentro di me, qualsiasi cosa facessi pensavo prima a lui e poi a me. Questo meccanismo perverso si ripeteva anche nella scelta di un capo d’abbigliamento e nell’acquistarlo m’interrogavo :” questa gonna piacerà a Lorenzo”? Sono stata sopraffatta da quest’uomo, niente era importante se non lui ed i nostri appuntamenti . Iniziai l’università ed io andai a vivere in un’altra città ma la nostra relazione stranamente si rafforzò, ci vedevamo i giorni in cui andavo a trovare i miei genitori. Tutto appariva bello, io non chiedevo niente e lui prendeva tutto di me. Poi, il giorno dopo aver sostenuto un esame importante siamo riusciti a vederci ed i nostri corpi s’incontrano in un turbinio di emozioni. Il mese successivo il ciclo non arriva ma aspetto e penso ad un ritardo, poi chiamo Lorenzo e gli esterno i miei dubbi. Lui preoccupatissimo mi chiama ed insieme acquistiamo un test di gravidanza. Dopo qualche ora appresi di essere incinta ed in quel momento, anche se la cosa poteva apparire folle, sentii dentro di me una strana felicità mi sembrava quasi di toccare il cielo con un dito. Poi guardai il suo volto e tremai dalla paura aveva il viso trasfigurato dalla rabbia e sibilò trai denti :” questo bambino non possiamo tenerlo, adesso ci penso io , vado da un mio amico medico e ti faccio fare il certificato per l’aborto, tu non andare in nessun consultorio” . Io rabbrividisco a quelle parole ma non ho la forza di oppormi.. adesso ho paura ed è passato del tempo dall’ultimo ciclo, che ne sarà di me e del bambino? Mi senti avvolta dentro una nuvola, non capivo più cosa stava accadendo, andai via con il gelo in gola. Mi telefonò dopo circa tre giorni e i ci incontrammo per pochi minuti, lui mi mise tra le mani un numero di telefono;” Chiama e fissa l’appuntamento, parla con il tal dottore vedrai avrà riguardo di te”. Io, mi recai nella città da lui indicata e nella struttura sono stata sottoposta a degli esami di routine però mi dissero di di tornare il giorno seguente per effettuare l’eco e la visita ostetrico-ginecologica .Il giorno dopo la dottoressa mi chiese” vuol vedere il bambino?” Io risposi “di no ’” anche se avrei desiderato vederlo. Ero sola, avevo freddo, la mia anima si stava spezzando riducendosi in mille frantumi Eppure .nessuno si accorgeva della mia disperazione. Il Tragico giorno arrivò velocemente e mi chiesero che tipo di anestesia volessi se parziale o totale ed io candidamente risposi” voglio restare sveglia”. Dissero che devo essere l’ultima , arrivò il mio turno ed io sentii un male incredibile, l’infermiera mi tenne la mano anche se io sarei voluta scappare ma era è troppo tardi per dire qualcosa. Il mio bambino, Francesco, stava per essere annientato ed io e solo io sarei stata la sua assassina. Ad un certo punto l’infermiera esclamò che era tutto finito e che dovevo stare tranquilla . Dentro di me avvertii , una grande tristezza e mi chiesi come facevo a stare bene se il mio bambino non c’era più …. Sentivo che una parte di me stava morendo e sarebbe andata con lui. I giorni seguenti furono duri, vissuti da sola con la disperazione che attanagliava il mio corpo e la mia mente. Non potevo urlare e non potevo piangere era tutta colpa mia se Francesco non c’era più. Ho avuto disprezzo verso di me, provavo ondate di nausea a vedermi allo specchio. Sono andata avanti così per mesi anzi anni. Facevo la buffona e mi ubriacavo per non pensare, poi esistevano dei brevi momenti di tregua in cui cercavo di stare un po’ meglio ma non duravano più di tanto. Ho avuto crisi di autolesionismo con graffi e ferite inferte su di me, la bulimia anoressia si alternavano con un ritmo spaventoso. Le relazioni sociali erano disastrose, mi sentivo sporca e credevo di non meritare niente dagli altri neppure un po’ di calore umano. La mia vita stava crollando anche se non m’ importava; nella mia testa non c’erano pensieri tutto era sottosopra e regnava il caos completo. |
QUESTA È LA MIA STORIA
Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.
Ilaria
ilab721@inwind.it
NON SOLO CELLULE
E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.
TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA
QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE
MATERNITÀ INTERROTTE
Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG
Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO
Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.
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GENITORI DI UNA STELLA
Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.
Inviato da: ildiariodellalinda
il 21/05/2019 alle 10:25
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