Creato da SognoBuio il 12/12/2008

FANTASIA E REALTA'

CI STO PENSANDO SOPRA

 

 

E TU DONNA PARTORIRAI NEL DOLORE

Post n°15 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da SognoBuio

Mai parole furono più vere. Pensateci brutti stronzi quando fate i galletti e ci sfottete dicendo da aver partecipato alla nascita di un figlio..... perchè.... potete anche essere i migliori compagni del mondo, dolci sensibili BLAA BLAAA ma non potrete mai capire quanto faccia male partorire ne tutto ciò che ci passa dopo x la testa.

Il 22 maggio di domenica si era organizzata una grigliata da mio zio con tutta la famigghia, io essendo a meno 8 dal parto nel we ho fatto fuoco e fiamme cene fuori a gogo.... pre 23.30 mi alzo da una sedia e sento SBOB una strana sensazione e poi tutte le gambe calde e bagante. PENZO CAZZO NOOOOOOOOO io non sono pronta manca una settimana, domattina devo andare al mercato... è troppo prest HO PAURAAAAAAAAAA. 

Tranquilla dico : mi si sono rotte le acque- e tutti: ma va laaaaaa non prenderci in girooooooooo ( maito compreso) dopo 20 minuti di ma è vero, ma no da cherzare, ma si vi dico che è vero, quando tutti gli altri hanno compreso la questione è iniziato tutto un can can. Luca è impazzito cominciando a dire dai che andiamo, andiamo andiamo, io ero bloccata dai parenti e vicini di casa che a  turno mi baciavano e raccontavano il loro parto non racontate di quanto avete sofferto ad una che sta andando a partorire fatele un piacere fatevi i cazzi vostri.

Ore 24.00 arriviamo in ospedale e ci siiamo solo noi, vengo visitata da un'arcigna ostetrica la quale da bravo oracolo proferisce: è presto ci metterai 12 13 ore. COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA no no dicio io.. in 3 ore abbiamo fatto. La profetessa  continua dicendo, stavolta amio marito.. se le vuole andare a casa.... tanto..così può dormire. NO MA  DICO IO SEI RINCOGLIONITAAAAAA  a casa? a dormire? ma secondo te ammesso che fosse riuscito a dormire.... ma è giusto o no che anche lui soffra un pò con me o no ? mio marito è rimasto in ospedale TIE'

Dalla mezza notte è iniziato il ballo.... arrivano le prime contrazioni... non cedete a chi dice che le prime non si sentono MENTE si sentono e come.. cambio turno arriva una nuova ostetrica.. stavolta è molto carina e dolce.

ORE 02.00 di notte è arivata un'altra donna sento delle urla della madonna per 20 ripeto 20 minuti e sta stronza ha già sputato fuori il pargolo. IO sono ancora lì con una contrazione ogni 15 10minuti il utero non ne vuole sapere di dilatarsi e la mia svhiena non mi permette di sdraiarmi quindi inzio a fare su e giu per la stanza.

ore 04.00 io continuo a camminare per la stanza.. mi sono dilataa di 5 cm le contrazioni ora sono più vicine e dolorose,quando arrivano è come se ti tranciassero in due.... per non farmi mancare niente rimetto pure la cena e l'ostetrica inizia a dirmi - uhm buon segno quando una donna rimette siamo vini... da qui in poi sarà tutto un - uhm... ottimo segno dai che ci suamo.... ahhhhh quado si fa così siamo vicini.... BENE NON CREDETECI è ANDATO AVANTI FCOSì FINO ALLE 12.00.....

ORE12.00 io gna faccio più ogni 3 4 minuti c'è una contrazione che dura circa 1 2 minuti con mare forza 9... parte dalla pancia e si irradia fin sulla schiena è simile a delle coliche MA.... PIU' FORTE. io inizio a salvolare imprecando e dicendo a mio marito di finirla di dire che sono brava NON ME NE FREGA UNA CIPPA TIRATE FUORI L'ALIEN CGE COS' POSSO PRANZAREEEEEE

Ore 12.30 mi fanno una flebo di ossitocina perchè è passato troppo tempo dalla rottura delle acque quindi le contrazioni partono all'impazzata e sono ATROCI non credete a chi dice che sono un male sopportabile è un masochista. Inizia tutta una carambola di mettiti così. tira su le gambe, sali sul letto, scendi dal letto, prova a 4 zampe, prova stesa, prova a metterti a testa in giù con una scopa nel culo ti verrebbe da dire. Ad un certo punto partono le contrazioni di spinta e steano ma nn fanno mae è solo l'impellente, yrgente bisognp di sputare fuori l'alien e così iniziano a dirti: dai ai spingi spingi.... no no ferma ora ferma.. dai dai spingi.....

Finchè la ginecologa rassegnata al fatto che il mio collo dell'utero è piccolo decide di aiutrmi f un taglietto io spingo a più non posso s blob esce Giulia.

è piccolissima 2 kili e 8, tutta scura con un casco di capelli neri appiccicati alla testa piagnucola un attimo poi me la mettono sulla pancia ed il piccolo rospetto inizia a spingere con i piedini ed annusarmi tipo cane da tartufo finchè non trova la tetta che prontamente addenta ed inizia a ciucciare,,,,, altra balla colossare: allattare è bello- allattare fa schifo almeno per i prmi 2 mesi perchè passi la vita con una piovra appiccicata addosso che vuole solo ciucciare ciucciare.

Giulia è bellissima non so da dove sia arrivata così bella, ci siamo intese da subito, le posso dare tutti i baci del mondo e lei non sbuffa mai. Una cosa è vera come hai sputato fuori il bimbo se il parto  è stato nella norma ti sale l'adrenalina e tu non senti più la stanchezza o il male che però... almeno io ho ancora bel presante in mente. Prtorire è si un'esperienza impoprtante e bella dal punto di vista emotivo ma è anche dolore, sudore, umori  chev escono dal tuo corpo, sangue, sporco e tanta tanta fatica.

 

 
 
 

Parole dette a caso

Post n°14 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da SognoBuio

Ed eccoci qui, approfittando di uno strano pisolino tardo pomeridiano e maledicendo mio cognato che al piano di sopra pesta i piedi che sembra debba venire giù il soffitto faccio giusto due o tre considerazioni.

L'altro giorno sono andata a trovare la Simo che ha subito un intervento all'ernia al disco e parlottando così cosà mi dice: l'altra sera ho fatto vedere Giulia a Mauri ( intendendo la foto... che poi perchè cazzo non fa vedere la foto di sua figlia invece che della mia? ah già non ha figli questo può essere un buon motivo).... e Mauri mi ha detto che è un padrino indegno e le farà un regao. Io ho assentito facendo un cenno con la testa perchè più di un tanto cosa le dico: impossibile che Mauri venga a vedere mia figlia visto che fino a 5 esi fa ci provava con me ed odia il padre della pupa???? ad ogni modo lasciando perdere ogni digressione sono bastate queste 5 parole dette a caso per farmi piombare in una nuova dimensione che prima nn avevo considerato. Adesso nonè che posso proprio farmi i cazzi miiei, cioè in teoria nemmeno prima ed era già grave che un pò me li facessi da sposata ma adesso da mamma proprio non posso, non ho nemmeno il tempo.  Fine degli aperitivi decisi alle 17 del pomeriggio in uscita dall'ufificio, fine delle cene improvvisate, fine delle serate ad ubriacarmi e tornare a casa il più tardi possibile. Insomma non è che mi devo recludere viva in casa ma occorrerà un pò di organizzazione e mi è tornato in mente perchè diavolo non volevo figli perchè non volevo limitazioni.... oramai c'è.... e quindi... tanti cazzi. Ma sopratutto fine delle balle, delle mezze verità dei non detti perchè alla fine un figlio è una cosa seria e uqindi dovrò darle il buon esempio... se no poi mica mi posso incazzare se a 16 anni mi dice che è al centro parrocchiale ed invece è al parchetto a fumarsi le canne... e così che da due parole a caso mi è saltato sto polpettone per la testa che lì per lì mi ha pure lasciata un pochetto triste perchè cavolo io mi ci vedo proprio ancora a vivere una vita incasinata.

 
 
 

TEMPI RAVVICINATI

Post n°13 pubblicato il 29 Settembre 2011 da SognoBuio

Purtroppo o per fortuna da  maggio nn ho tempo nemmeno di pisciare x che è nata Giulia che mi prende tutto il tempo e mi ha fatto passare molte delle bazze che avevo in circolo x la testa ma appena riuscirò riprenderò la scrittuaìra. intanto saluti a todos

 
 
 

E SE.....UN GIORNO SUL LAGO......

Post n°12 pubblicato il 04 Marzo 2011 da SognoBuio

Ti ho guardato caro mio, mi stavi dietro ed alzando la testa su di un lato ti ho guardato negli occhi. Quegli occhi  celesti,  chiari fino alla trasparenza. Tu guardavi altrove, preso da non so quali pensieri. Certamente sarebbe stato strano ricambiassi il mio sguardo con adorante  sentimento, non saresti stato tu. Ricordo le nocche delle tue mani  e le dita, sottili, affusolate, mani scarne, nervose con le vene in rilievo. L'intreccio di mani è durato assai in quel momento, come quella volta a casa tua tua in cui mi tenesti la manina come si fa con i bambini. Non ho altri gran ricordi se non che eravamo su di una barca al lago.

Penso spesso a come sarebbe, credo che un giorno  lo scoprirò, immagino che entrerai nella mia vita come una tempesta e stavolta spero che resti più che una manciata di sabbia. Non è un sogno romantico è la curiosità di scoprire come sarebbe con una persona  così affianco. L'unico appellativo che mi viene è diverso. Sì sarebbe diverso, meno  concreto, meno sicuro.

Il mio tempo è passato sono quasi certa, ormai, dopo tanto pensarci  di aver sbagliato approccio. Avrei dovuto mostrarmi di più in quelle che erano le mie debolezze, anche quelle che non hai colto intendo, qualcosa che ti riportasse alla realtà come i gatti di cui parli o il cucciolo di cane che hai chiamato con un nome improbabile. 

 
 
 

DI NOTTE.. QUANDO RIESCO A DORMIRE

Post n°11 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da SognoBuio

Quando ero più piccola ( o dovrei dire più giovane) il mio bio ritmo era simile a quello di un bradipo o meglio di un panda. Mi è sempre piaciuto dormire, di notte, di mattino, di pomeriggio..Mai avuto problemi nell'addormentarmi, tanto che mi è sovente capitato di prendere sonno anche sul divano di amici, nel bel mezzo di una cena o di una baracca infernale.

Da circa due anni a questa parte ho scoperto l'insonnia, sei stanca morta ma hai un costante stato d'ansia, vai a letto sonnacchiosa e come appoggi la testolina sul cuscino ti si sbarrano gli occhi e passi l'intera nottata a rigirarti fra le coperte, maledicendo tuo marito che ronfa beatamente. Certo adesso è meglio di primi momenti quando per 20 giorno non ho proprio chiuso occhio, ora dormo e solo ogni tanto mi capita di restare sveglia proprio tutta la notte.

Credo sia anche in parte merito degli ormoni della gravidanza ( dicono essere soporiferi) ad ogni modo adesso che ho trasferito un lettino in un'altra stanza e quindi non sento più Luca russare riesco a farmi delle dormite quasi decenti. La cosa brutta di tutta questa storia è che ricominciando a dormire ho anche ricominciato a sognare. Non so se anche i sogni siano causati dalla tempesta ormonale, certo è che sono sempre più strambi.

Stanotte ho sognato  di fare sesso con il mio ex, nella mia vecchia cameretta da letto e con mia madre che dormire nel lettino affianco .... ora potete ben capire il mio sconcerto ma, non è finita qua. Dopo poco  io ed il mio ex Bruno ci addentravamo in una tortuosa conversazione  ipotizzando di rimetterci assieme. Solo che io ero incinta pure nel sogno e pure nel sogno il padre della prole era mia marito AIUTO!! panico panico.

Questi sogni mi lasciano  talmente stranita che stamattina alle 09:00 invece che cazzeggiare sul divano guardando " Una Mamma per amica" mi sono messa a stirare e cambiare i letti. Se è vero che i  sogni hanno dei significati nascosti, bene, io devo assolutamente capire cosa diavolo voleva dire questo.

 

 
 
 

PARMA: In ricordo di una bella serata 3 anni fa. ( sei finito su Internettttttttt)

Post n°10 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da SognoBuio

Sono le 16:30 ora cosa faccio??

Mi Domando  passando in rassegna le possibili faccende domestiche da poter sbrigare. Per essere a Reggio alle 19:00 devo partire  alle 18:30..... quindi ho circa due ore. Decido di trascorrerne una guardando la tv E .. Ma chi l'ha detto che i programmi futili non insegnano niente??? Ore 17:30, dopo  tutto mi è necessario lavarmi i capelli e farmi la piastra, non che io sia vanitosa ne che sia un'occasione particolare, potrei benissimo  uscire sportiva: scarpe da ginnastica e felpa ma, dopo tutto, è venerdì sera chi altri troverò in giro con le Nike? Nessuno senza contare che non credo di piacergli molto in versione casual. Mentre sono sotto la doccia passo in rassegna quello che ho deciso di indossare Non è che sto esagerando? Magari  una paio di jeans ed una maglia carina  bastano. Mi ricordo la penultima volta che ci siamo visti, pessima serata, siamo finiti  in un improbabile ristorante ad un tavolo bordo piscina con un cameriere strambo  che avevo preso per ubriaco... poi ho scoperto che parlava male l'italiano perchè era rumeno. Ma i camerieri Reggiano non esistono più?? Come Sempre  io ho bevuto troppo, avrà iniziato a pensare che lo uso come scusa  ed un avanzato stadio di alcolismo... forse è solo quel lieve  senso di leggerezza che mi prende quando ci incontriamo che fa correre più veloce l'alcol..... devo rifletterci.  Comunque stavo dicendo che in quell'occasione  lui mi ha detto " come sei carina questa sera.. pensato ciò decido  che devo assolutamente vestirmi come avevo inizialmente deciso, pregustando intimamente il piacere che spero  vedrò nei suoi occhi guardandomi. Quindi è deciso e devo anche darmi una mossa perchè non voglio che L arrivi a casa chiedendomi dove vado vestita così, il senso di colpa sarebbe troppo da sopportare. Mentre finisco di stirarmi i capelli mi accorgo di essere in ritardo mi "strucazzo" in fretta: matita e mascara.. non ho più tempo e ad ogni modo non ho idea se il trucco la gadisce oppure no. Mentre guodo facendomi largo tra il traffico  presa dall'alsi di arrivare tardi sto giustopensando di inviare un messaggio per avvisarlo quando sento un suono BIP BIP. 

-Di quanto sei in ritardo?-

Risposta: -Sono a Rubiera  .. scendi!-

BIP BIP -NOOOO dammi 10 minuti ti prego!-

Dopo qualche sencondo -Devo essere  in ordine... me lo hai chiesto tu-

Mai una volta che sia puntuale... che carino però, mi ha preso sul serio e si sta tirando a lustro... solo per me.

Mentre giro a vuoto per guardagne un poco di tempo L telefona " sei già uscita di casa? peccato io ho finito adesso" Una fitta mi colpisce dritto allo stomaco, per fortna la telefonata dura poco, nel frattempo sono sotto casa sua. Parcheggio al solito posto: affianco a casa sua, lo intravvedo dalla finestra che gira per la casa .. sembra agitato Forse è perchè esce con me. Poi la uce si spegne e dopo poco esce dalla porta, ci salutiamo silenziosamente con gli occhi, lui sale in macchina mentre io scendo e....CAZZO sua madre è alla finestra che spia!!!! Avrà di certo pensato a qualcosa di speciale vendendolo uscire  in giacca tutto berleccato. Prima ancora di dirci ciao  intiuamo di stare pensando la medesima cosa, sua madre stava spiando con chi esce. lui mi guarda sorridendo con gli occhi e mi dice "Come è mia madre alla finestra?" Sorrido.

Il tutto si è svolto in due minuti, io mi sistemo bene sul sedile e noto che lui mi osserva con la coda dell'occhio, mi gonfio come un pavone  e butto lì" Hai visto? mi sono impegnata stasera". Lui fa un cenno e sfiora la gonna con la mano. Ultimamente ha impercettibili moti di confidenza e intimità nei miei confronti. Si accendo un vivace chiacchericcio mentre andiamo a Parma e si innesca quello che è diventato il nostro gioco preferito: lui mi  fa appositamente incazzare divertendosi alle mie spalle. Arrivati a Parma scendo dall'auto con il mio abitino di seta nero e, i tacchi senza calze , mi sento abbastanza carina questa sera. Guardo lui che a dire il vero si è molto impegnato, jeans nuovi,  camicia bianca di lino e giacca blu di lino a coste è alto con le spalle larghe.. fa davvero la sua figura vestito  così, infatti sono 40 minuti che il vanitosi mi stressa per ricevere un complimento ma.. e che cazzo sono io la star della serata!

Passeggiamo per Parma  ahhhh che bella questa città, così culturosa, affascinante ... così acciotolata, camminarci con i tacchi è un'impresa!. Arriviamo al ristorante che non era i Corsari come diceva lui ma i Corrieri come dicevo io... proprio affianco alla facoltà di Giurisprudenza che frequentavo... IO PARMA LA CONOSCO COME LE MIE TASCHE. 

Ci sediamo mi guardo rapida attorno, siamo  in assoluto la coppia più bella OK OK coppia si fa per dire. Mentre parliamo  mi viene in mente di chiedergli se si ricorda la prima volta che ci siamo visti e lui fa "  Si mi sembra che fossimo sul ponte..Lo sapevo che non se lo ricordava.... " ma no ( imbecille) eravamo alla festa dell'amicizia, tu avevi i capelli lunghi  e lisci e indossavi un'orrenda camicia  a fiori" . La camicia se la ricorda di me... il vuoto. Dico io ma come fa a non ricordarsi la prima volta mi che ha visto!!!

Usciti dal ristorante la sera ci accoglie  calda... uhm forse un pò ventosa  rimpiango le calze! , mentre camminiamo per le stradine mi viene spontaneo prenderlo sottobraccio e credo che ad una curva lui abbia, senza volere, allungato il braccio per prendermi la mano. So che non dovremmo lasciarci andare ma mi viene spontaneo e .. per ora non è nulla di grave. Come ci siamo detti prima a cena solo il sesso sarebbe il punto di non ritorno, sarebbe come sconfinare oltre il limite invisibile, ma comunque palpabile che ci siamo dati.

Decidiamo di rientrare a Reggio ato che ci sono i limiti per l'alcol... io odio questi nuovi limiti! . Quando arriviamo a RE è mezzanotte, ci accordiamo come sempre, per andare al Vanitas. Da quando le proprietarie ci conoscono ha perso un pò della sua magia, in più lui si è eletto a consulente finanziario, quindi Stefania una delle proprietarie lo assale di domande come una macchinetta E' proprio vero... quando si è troppo belle....NON SI HA TESTA! 

Beviamo qualcosa a banco, io osservo l'angolo boduoire con i divanetti  barocchi, la tappezzeria rossa... Con mio sollievo  quando usciamo anche lui conviene  che la "nostra" conversazione si era un pò allentata a parlare di finananza. La "nostra" cnversazione.. , se la situaizone fosse diversa migliorerebbe?? io non ne sono poi micca così sicura. Cme il discorso del sesso, in certi momenti lo guardo e mi verrbbe voglia di prendergli il viso a due mani e spronfondare in lui in un languido bacio o toccargli la pelle NON INTENDO QUELLA PELLE!! magari  il petto o la schiena. Non ho ancora decso  se è la curiosità a muoveri o qualcosa di più sottile. Se fosse stato.. adesso saremmo una coppia passionale e felice?? Forse sarebbe un completo flop, troppi non deti perchè possa essere naturale e spontaneo, poi penso se il mentale si translasse sul sessuale allora CAZZO sarebbe un rapporto super.

Nel frattempo penso ad un piccolo gesto  che possa far capire che comunque, al di là della situaizone e delle mie indecisioni per me lui conta non per quello che sarebbe potuto essere o che era o che potrà diventare ma per quello che è.. Lo so, Lo so.. ha detto niente regali di compleanno... e va bene rispetterò la sua decisione .. ma insomma! non è credibile : a tutti piacciono i i regali di compleanno!





 
 
 

BOF BOF!!! BOFFONCHIAMENTI

Post n°9 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da SognoBuio

3 buoni motivi per non andare in crociera:

1) è piena di italiani e io odio gli italiani in ferie, siamo dei mentecatti pieni di boriosità e maleducazione;

2) la spiaggia a minuti non fa per me, se io voglio stare al mare alle 7 del mattino e dormire beatamente in camera con l'aria condizionata dalle 13:00 alle 15.00 che male c'è??? in crociera i tempi non li detti tu ma la compagnia che hai pagato profumatamente.... non capisco perchè se pago io devo fare come vogliono gli altri!

3) ci sono un sacco di vecchi... non per razzismo ma a  me la terza età mette tristezza......vedo in loro il mio futuro e l'inarrestabile avvicinarsi alla morte.

Tornata a casa stanca morta, con il senso dell'equilibrio precario a causa del mal di mare che, non sembra vero ma ti resta per gironi anche dopo che sei definitivamente sbarcato. Ho l'umore di un caimano  espatriato al polo nord..... cioè sono un misto fra l'incazzato, il molto triste ed il melanconico. Quindi affiorano i ricordi.

I Muse mi ricordano Giovanni  ma anche Roberto che molto mi viene ricordato dal libro di Peter Hoeg che tengo sul davanzale della finestra in camera. I tanti cd mi ricordano Bruno è ovvio la maggior parte li ha masterizzati lui.

Penso e ripenso a fatti, vicende accadute 8, 9 anche 10 anni fa li rivedo in tecnicolor come se stessero succedendo ora e li rimpiango. Non è bello vivere  in attesa del futuro ma nemmeno  sempre all'ombra del passato. Vorrei proprio capire se sono tutte mie menate oppure vedo più colorato ciò che fù rispetto a ciò che è perchè l'adesso  non mi piace.

 

 
 
 

ANCHE QUEST'ANNO E' ARRIVATO IL NATALE

Post n°8 pubblicato il 23 Dicembre 2010 da SognoBuio

E così.... rieccoci, stessa spiaggia stesso mare. Anche Natale 2010 è arrivato e tutti o quasi siano indenni e pronti al pit stop per dare il via ai festeggiamenti.

Quest'anno essendo in  reclusione forzata, vista l'inaspettata ( e non ancora digerita) gravidanza, mi sono lanciata in addobbi natalizi come mai negli ultimi anni si erano visti in casa. Effettivamente dopo l'avvento del gatto, 3 anni or sono, non mi ero più azzardata a fare l'albero e appendevo al soffitto tristi palline finte. Questa è la versione ufficiale quella ufficiosa e che forse avevo perso un pò di spirito, non ero mai abbastanza contenta o meglio ero troppo spesso pensierosa ed ombrosa per perdermi in fantasticherie quali il Natale. Non come in passato quando iniziavo a ottobre a preparare palline, ghirlande, addobbi  e  guarnivo la casetta dei nonni a festa. Nel 2010 ho anche ritrovato un pò la gioia degli acquisti  e quindi sarò andata al centro commerciale 20 volte .. peccato epr quel vestitino stile babbo Natale che avevo visto ma che mi sono lasciata soffiare. Se non fosse per le 3 multe ed i conseguenti 9 punti e  500,00 che ho dovuto sborsare direi che nel 2010  dicembre finirà in bellezza. 

Si perchè dopo un inizio mese sconfortante in cui il rifiuto per la mia panza che cresce e le future rinunce che dovrò fare in onore della prole, devo dire che ora mi son ripresa abbastanza bene: mi sono iscritta in palestra ad un corso ad hoc, sfego la panza con olii e creme due volte al di e per sfogarmi mi sono messa a rispondere i più brutti improperi a mia suocera :-))))

Ad ogni modo oggi è l'antivigilia, domani sera cena a casa della nonna con tutti gli zii ed i cugini, tradizione che prosegue da tanti anni ormai e che in realtà mi riempie sempre di gioia.

Domani i supermercati saranno pieni imballati di gente, le vie del centro città si riempiranno di persone intente agli ultimi regali, si vedranno gruppi di giovani a festeggiare in aperitivi natalizi i tanti tanti scarti di pacchetti. Per conto io le amicizie più vicine le ho già viste ed il sacro scambio di pacchetti è avvenuto, ora mi restano solo i parenti. Il mio regalo lo scarterò l'otto gennaio quando parto per i caraibi.. sarà il biglietto aereo:-)))

Ho sempre amato l'atmosfera che si crea a Natale, anche se è finta, se non credo in Dio ne i Gesù, se è una trovata commerciale per aumentare le vendite ( comunque in questo periodo di crisi ben venga se l'economia nazionale risale un pochetto no?). Le luci, il freddo, negli ultimi due anni persino la neve, e poi il presepe, l'albero, la cioccolata in tazza il pomeriggio della vigilia, i padri travestiti da babbo natale che verso le 11:00 di sera si trovano tutti in cortile a gelarsi il culo suonando al loro campanello di casa. Si può dire ciò che si vuole ma Natale è Natale, se si è soli in questi giorni si è più tristi del solito, se si è arrabbiati si è molto arrabbiati. E' vero forse bisognerebbe prendere a pretesto questo momento per rispolverare alcuni principi come la condivisione, la gioia di stare assieme, il senso della familia.

Auguro a tutti un felice Natale, aspettando di essere per strada domani sera verso le 20.00 quando mi immaginerò le case piene di gente, che attende trepidante le casalinghe intente a sfornare lasagne e tagliare panettoni.

 
 
 

Questa notte

Post n°7 pubblicato il 23 Novembre 2010 da SognoBuio

E' entrato nella stanza mentre io sono ancora in bagno. Ho preferito arrivare prima per farmi una doccia, non è molto carino presentarsi alle persone dopo una giornata di lavoro e senza nemmeno essersi rinfrescati. In camera c'è qualche candela che ho portato da casa per creare un pò di ambiente. Mi fermo ad osservare dalla porta del bagno che è in fessura. Li sta guardando in giro, la stanza... il letto.. la mia borsa appoggiata al comodino.. le mie scarpe lasciate vicino alla porta del bagno. Di persona è più o meno come in foto, forse ci ha messo su un paio di chili. Prendo fiato e mi decido ad entrare nella stanza, con il battito accelerato, schiarendo la gola accenno ad un saluto. Sorride  e appoggia la valigetta per terra. Il sorriso è caldo, rispecchia la voce: pacata e sicura. Viene verso di me mentre mi racconta del traffico incontrato per arrivare.

L'idea dell'albergo è stata mia, ho pensato che stare in macchina non fosse molto sicuro, oltre che comodo, poi visto che ci incontriamo per un motivo.. tanto vale arrivare subito al punto ed eventualmente lasciare il contorno di cena e caffè alla fine.

Siamo ancora in piedi, mentre ci scambiamo qualche battuta di convenienza , appoggia una mano alla mia nuca ed avvicina la sua bocca alla mia. Schiudo le labbra e lasciandomi sfuggire un sospiro mi accorgo che le gambe iniziano a cedere e mi appoggio con il peso del mio corpo al suo. La sua lingua inizia a segnare dei cerchi attorno alla mia, prima lentamente poi sempre più con forza. Le mani si muovono sfiorando i corpi.. la schiena, le braccia.. Mi accorgo di essere in punta di piedi per poter arrivare meglio al suo volto, alle sue labbra che ora vorrei mangiare, mordere, inglobare alle mie. In questo vortice si è tolto la giacca e le scarpe, la camicia è semi aperta, si intravedere la peluria del petto. Sto di nuovo ansimando e dalla gola mi esce un leggero mugolio, lui ha infilato una mano sotto la camicia e sta sfiorandomi il seno  da sopra l'intimo. Mi dico di stare calma e respirare è necessario riprendere il controllo di me stessa e della situazione, anche se in questo momento mi verrebbe da lasciarmi andare distesa sul letto e far fare a lui quello che vuole. Non questa volta, non la prima volta, oggi ho bisogno di essere io a dirigere il gioco.

Dolcemente mi stacco da lui, prendendolo per mano gli indico il letto, si siede mentre io spengo la luce, lasciando solo quella delle candele accese. Da casa mi sono portata  alcune cose che estraggo dalla borsa mentre lui osserva divertito. Vuole parlarmi, forse chiedere cosa sto per fare, gli faccio cenno di restare in silenzio e lo bendo, lui resta immobile lasciandomi fare. Dopo gli prendo le braccia, le allungo sopra il suo collo e stringo i polsi nelle manette per poi sbendarlo. Lui è lì, semi sdraiato sul letto con la camicia aperta e i polsi legati sopra la sua testa. Mi sorride mentre lo svesto degli indumenti di sotto, siamo così vicini che sento il suo respiro , alzo lo sguardo e lo bacio, forte, sento i suoi denti sbattere contro i miei ma non importa.  Mi alzo in piedi, accanto al letto, io sono ancora completamente vestita quindi inizio a togliermi gli indumenti, resto solo  in reggiseno e slip. Salgo sul letto a cavalcioni sulle sue gambe  e davanti a lui mi tolgo il reggiseno, invitandolo a me. Mi annusa, strofinando la sua guancia sui miei seni, la barba non è fatta quindi ogni volta che striscia sul seno mi lascia un segno rosso. Poi inizia a giocare con un capezzolo, mordicchiandolo tra i denti e succhiandolo. Mi giro,dandogli la schiena e sempre a cavalcioni su di lui  mi sfilo gli slip, per farlo alzo alto il sedere in modo che resti nudo quasi contro il suo volto. Quando mi rigiro lui ha gli occhi socchiusi ed il membro teso e dritto. Lo accarezzo con il mio corpo, i seni, la pancia... lui inizia a contrarsi, mentre finora è rimasto fermo, noto che adesso fatica a non muoversii. Mi metto seduta, sostenendomi sulle gambe in modo da sfiorare il glande con le grandi e piccole labbra, lo sento turgido, rigonfio , caldo quando lo spingo dentro di me. Mi concentro in tre quattro spinte molto profonde mentre inizio a sentire il languore  che dalla vulva arriva fino allo stomaco. I miei gemiti sono squillanti, mentre lui  emette un borbottio roco e controllato. Quando mi sfilo da lui provo un forte brivido che mi fa inarcare la schiena. Lo guardo mentre inizio a leccare il suo membro ma questa volta ho fatto male i conti, lui si divincola, mi sale sopra  inchiodandomi al letto e senza tante storie mi entra dentro. Fuori e dentro, fuori e dentro a ritmo sempre più serrato fino a quando non sento che tende i muscoli del collo e con un gemito  finisce appoggiandosi a me. Dopo qualche minuto  solleva la testa appoggiandosi sulle braccia e mi guarda con aria beffarda "posso essere liberato adesso?".

 
 
 

BOTTI, 15 anni dopo:

Post n°6 pubblicato il 05 Settembre 2010 da SognoBuio

Agosto 2010.

Ore 07:30 SMS: "scusa se ti disturbo ma stanotte ti ho sognata e mi sono svegliato piangendo. ti prego rispondimi, stai bene?"

Il tempismo non è mai stato il suo forte. L'ultima volta che ci siamo sentiti, 5 anni fa, ci siamo salutati in malomodo, credevo per l'ultima volta e... non per scelta mia. Ma ti pare che ora mi debba mandare un sms all'alba??

Decido di rispondere, in fin dei conti nn sono mai stata molto capace di dirgli di no o di ignorarlo: "Ciao io sto bene e tu? PS: la prossima volta che mi sogni almeno fallo in versione VM18".

SMS di risposta: "Ah ok! non è difficile"

Agosto 2010, mi sveglio dopo averlo sognato: stavamo passeggiando, come tante volte abbiamo fatto  in passato, nei campi vicini a casa di mia nonna decido di farglielo sapere.

SMA di risposta: "un giorno di questi vieni a fare un giro in moto?"

Adesso ha la moto? mi chiedo. E' così che ci vediamo, senza analizzare o spiegarci il perchè ma... è sempre stato così. E' fine agosto, un mercoledì dopo il lavoro, ci siamo dati appuntamento nel parcheggio di un centro commerciale. Dai vari sms che ci siamo inviati per organizzarci, mi sembra essere in ansia, anche se... non capisco proprio il perchè. Io mi sento  un pò titubante, temo che non sapremo cosa dirci dopo tanto tempo. Ultimamente non so cosa dire ad un sacco di gente. Alla fine penso, va bhè è sempre lui, non può essere cambiato tanto. Solo che io non me lo ricordo com'è lui o meglio è proprio un ricordo, quindi viziato   dal tempo  e da quello che mi è successo in questi anni. Rivedere una persona che è stata importante dopo tanti anni e tanto scorrere di vita tra te e l'altro mi fa una brutta sensazione. Mi sembra di andare incontro ad un'estraneo.

Ovviamente sbaglio strada perdendomi  e girovagando a vuoto per 20 minuti, arrivando all'appuntamento in ritardo. Tra me e me penso allegramente "Tiè le cose sono cambiate, adesso sono io che ti faccio aspettare". Lo vedo da lontano, riconoscendolo solo dalla postura, da come cammina, mi viene da sorridere e andargli incontro saltellando, invece cammino composta salutando con la mano.

Ciao! Ciao! ed ecco l'imbarazzo, ci salutiamo dandoci un formale bacio sulla guancia. Cosa dico? cosa faccio? per fortuna lui si accende una sigaretta. Forse è per questo che continuo a fumare, le sigarette riempiono gli spazi vuoti.  In 5 minuti mi sale l'ansia, non per chi ho davanti ma perchè dovrò salire sulla moto. E' la prima volta che vado in moto... e se casco? se mi straccio tutti i vestiti cadendo o peggio mi rompo una gamba.. a casa cosa cazzo racconto???

Troppo tardi per i ripensamenti sono salita e stiamo già andando. E' piacevole, diverso che andare in macchina, mentre viaggi la natura ti sta intorno, vedi gli alberi vicini vicini, senti l'aria, il sole che scalda, non sei obbligata a parlare per riempire lo spazio tra te e l'altra persona ti puoi abbandonare ai tuoi pensieri. A parte alcuni momenti in curva in cui si piegava molto e mi dava l'impressione di essere sul blu tornado a gardaland l'esperienza è davvero bella. Peccato non aver mai  avuto un ragazzo con la moto, avrei potuto fare un sacco di gite fuori porta. Mentre saliamo in collina ogni tanto stacca un braccio dalla guida per toccare il mio, subito ho pensato che volesse tranquillizzarmi, durante il tragitto ho capito che no, cercava un contatto. Chissà cosa aveva in testa? avrei dovuto chiederglielo invece di tentare di indovinare. 

Ci sediamo ad un bar di un piccolo paesino nella prima montagna, è una giornata molto calda e in montagna stranamente non tira nemmeno un filo d'aria quindi si boccheggia. E' proprio il genere di posto in cui immagini di poterti ritrovare con lui: lontano dalla folla, tra vecchietti, un anonimo bar a fare due chiacchere. In passato avrei parlato solo io raccontando e raccontando mille sciocchezze senza intervalli. Ho imparato nel tempo che se non so cosa dire è meglio se taccio.. quindi passano minuti in cui lui guarda in terra ed io fisso lui che ancora  più imbarazzato fissa a terra. Ci scommetto che ha pensato tacessi perchè non avevo voglia di essere dov'ero. Una cosa dopo tanto tempo l'ho capita: è difficile che ci prenda quando cerca di interpretarmi. Parliamo del più e del meno, delle persone che conosciamo in comune, delle vacanze estive. Lui mi chiede "allora.. sei felice?", "sono felice per quanto lo si possa essere a questo mondo e tu sei felice". Sorride "Bh.. allora sei già messa bene. Io... insomma". AHHH!!!! non sta bene quindi. In 2 minuti arrivo al nocciolo della questione. Le relazioni  gli sono sempre state strette. Sono un pochino sorpresa, non penso più a questa cosa con tristezza o nervoso ( ok... ok.. dopo 14 anni che ci siamo lasciati sarebbe anormale che fossi triste o rancorosa). Ho capito che il problema non ero tanto io quanto la mia aspettativa ad avere una persona che prima di se tenesse a me. Ecco perchè nonostante stia da anni con Francesca si limita a dire "le voglio molto bene, mi piace molto come persona.. ma non sono sicuro". Lo capisco benissimo, io ci ho provato e sto vivendo nell'indecisione di aver fatto bene o aver fatto male da 5 anni. Chissà perchè non l'ho mai capito prima quanto fossimo simili in questo?  certo perchè a 20 anni sognavo il principe azzurro, non pensavo di poterne trovare più di uno o che l'innamoramento per una persona potesse avere un termine o che la mia libertà conta più di tutto il resto. Chissà se mi fossi capita prima se le cose sarebbero potute andare diversamente? Inutile chiderselo, le cose vanno come vanno.. e si vede che è destino. Siamo entrambi sinceramente  contenti di esserci rivisti scherziamo sull'ipotesi di un secondo incontro che non so se ci sarà. E' difficile vedere Matteo senza pensieri strani, non intendo pensieri sentimentali. E' una persona a cui voglio molto, molto bene ma so con certezza che non ci sarà mai nulla in più. Nello stesso tempo quando siamo vicini mi viene naturale una confidenza ed una vicinanza fisica  che molto rapidamente più sfociare in un di più.  Credo che sia uguale per lui, magari la prossima volta che lo vedo gli faccio una domanda diretta, sarà divertente vedere la faccia che fa.

 
 
 

Matrimonio pugliese: l'altra faccia del meridione

Post n°5 pubblicato il 28 Agosto 2010 da SognoBuio

Questa estate mi sono giocata l'unica settimana di ferie in Agosto, invece di andare in qualche bella isola greca sono approdata un fine settimana in Puglia. La causa è stato il matrimonio di una mia collega, nativa pugliese, la quale ha ben pensato di sposarsi il 13 di agosto. Chi è quel pazzo disposto a tirarsi accidenti di ogni tipo fissando le date di nozze nella settimana più ambita dell'anno????

Ad ogni modo non avendo altri programmi inderogabili e con il programma ( poi saltato) di aggiungere al we matrimoniale una settimana in Gargano ho accettato l'invito a Nozze.  A causa di varie peripezie familiari  io e L abbiamo fatto un tour de force Modena  Foggia in 3 giorni, riuscendo pure a fare una capatina in Umbria sulla via del ritorno.

Siam partiti giovedì 12 alle 12:30 ed arrivati a Foggia attorno alle 18:00, io drammatica come sempre avevo preventivato almeno 10 ore di viaggio invece..... nemmeno 6 ore ed eravamo lì in terra di trulli.

La località precisa in cui si è tenuto il matrimmmmonio è San Severo. Quando la mia amica me ne parlava in ufficio non avevo ben capito se era un piccolo paesello disperso tra ulivi e vitigni, una città della sacra corona o una brgata stile serpetone a Napoli. Fatto sta che sia i che L. siamo stati debitamente  istruiti sulle norme da tenere in terra Sanseveriana: non lasciare MAI incustodita al di fuori del parcheggio  dell'hotel, non fare caso a ciò che possno succcedere per strada e testuali parole della mia amica "non badate troppo a quello che vedede".

Certo che come biglietto da visita non è stato dei migliori, soprattutto se si somma ai preconcetti che mediamente ogni umanoide nordico ha stampato nel proprio codice genetico riguardo il meridione. Io ed L quindi eravamo pronti a vedere  "schugnizzi" furfantelli, e ladruncoli ad ogni angolo. Siamo arrivati ala casello di San Severo, dove lo sposo puntuale come uno Svizzero ci attendeva per scortarci in Hotel. Mentre lo seguiamo per le stradine Michele si diverte a telefonarmi per farmi notare le peculiarità che stiamo attraversando: una rotonda dove al centro sorgono 5 /6 corna porta fortuna.... la strada dissestata... i buchi nell'asfalto. In realtà io osservo dal finestrino e quello che vedo non mi sembra molto diverso da tanti altri posti. I buchi nell'asfalto ci sono anche nella tangenziale di Reggio Emilia e di rotonde ne ho viste ben di peggio: a Modena trionfa un grappolo d'uva......!!!!!!. 

Di giovedì sera inizia così la nostra gita in terra straniera, siamo attirati in un vortice di presentazioni, saluti, offerte  di beni mangerecci di ogni tipo, si perchè dopo una doccia rinfrescante ci hanno subito portato a casa della sposa dove ci attendevano circa 30 persone mai viste prima  i parenti della sposa). In sacrosanta fila indiana abbiamo stretto la mano e salutato presentandoci a tutti, vecchi e bambini: da zì Cuncè e cumpare Peppì a Maddalena la cugina che vive oltr'alpe. Tutti ci hanno salutato sorridenti con pacca sulla spalla come fossimo anche noi lontani parenti. Salutata la sposa in fase di preparazione per l'indomani, ovvero con la testa piena di bigodini, noi, lo sposo, il fratello della sposa ed i due Cumpari (tradotto i testimoni) siamo andati allegramente a mangarci una pizza che ci hanno offerto i Cumpari e quai a esibire di pagare noi perchè dall'espressione del viso abbiamo subito capito che stavamo per presentare il più grande affronto mai visto. In tre giorni di gita non siamo riusciti a pagare nulla, non il caffè, non la pizza, nemmeno l'albergo... debbo dire che la proverbiale ospitalità meridionale  è reale. 

Dopo una notte all'Hotel Milano il venerdì ci apprestiamo a fare questa esperienza del matrimonio in Puglia, si perchè è così che c'è l'hanno presentato. Facendoci terrorismo psicologico la sera precedente i due testimoni ci hanno invitato a mangiare poco al buffet del matrimonio in quanto "non sapete come sono i matirmoni qui da noi, se iniziate a mangiare subito alla fine del pranzo starete male. Il matrimonio durerà fino alle 24.00 vedrete... perchè si mangia tanto, si balla.....".

Ora potete ben capire  la mia gioia nell'immaginare  un matrimonio dove le uniche persone da me conosciute era i mio accompagnatore e i due sposi e che per di più sarebbe durato dalle 12:00 alle 24:00. Un incubo, un girone dantesco.

Fortunatamente la cerimonia è stata civile, cosa strana perchè solitamente la famigghia ci tiene che l'unica figlia si sposi in chiesa ma aimè, lo sposo in questo caso era divorziato per cui..., 20 minuti di rito e via tutti gli invitati sposi compreso sula corriera che avevano affittato per portarci al ristorate. Questa cosa l'ho trovato molto simpatica, intanto perchè tante persone veniva da lontano e non conoscevamo il luogo e anche perchè l'essere tutti assieme a creato un clima conviviale molto bello. Dopo 40 e dico 40 minuti di viaggio atterriamo al ristorante. una specie di masseria isolata nella campagna foggiana, tra ulivi e girasoli. l caldo è massacrante 40° fortunatamente spira il venticello quindi si sopravvive. Il posto è delizioso,  ci sono ulivi dappertutto, una grande fontana, tutto è curatissimo, tovaglie bianche, tavolini rotondo, 10 camerieri in livrea, il bagno è un tripudio di oro e marmo... incredibile la location.

E qui che sperimento la reale accoglienza meridionale: io e L. ci sediamo ad un tavolo per poter bere l'aperitivo e..... a turno  molti dei parenti conosciuti la sera prima vengono a fermarsi per chiaccherare con noi, il padre e la madre dello sposo passano spesso dal nostro tavolo chiedendo se tutto va bene e i testimoni conosciuti la sera prima vengono a mangiare assieme a noi per farci compagnia. Questo mi ha fortemente stupito, se in Emilia vai ad un matrimonio senza conoscere nessuno ne esci senza aver conosciuto nessuno. Invece  tanti invitti vedendo che eravamo soli si sono preoccupati di farci compagnia, vedere se tutto andava bene, invitarci al proprio tavolo. E' stata una grande dimostrazione di apertura e fiducia.

Purtroppo ho anche appurato che  il terrorismo della sera prima, in parte, corrispondeva a verità. Alla fine del primo antipasto giungono  infatti gli intrattenitori musical che chiamano al centro della sala i due sposi ed aprono le danze con un lento. Fino qui tutto bene ho pensato io, solo che dopo  tutti gli invitati sono impazziti in una serie di frenetici balli con tanto di animazione. Quindi c'è stato il trenino stile veglione di capodanno e poi tutti i maschi in cerchio intorno alla sposa e le donne allo sposo, tutti suuuu, tutti giùùùù, mani a destra gambe a sinistra e via dicendo.  Tra una portata e l'altra 1ORE DI BALLI DI GRUPPO!!!!!!! a ballare erano tutti bambini, adolescenti, vecchi, mariti mogli a vederli da fuori sembrano le comparse di un film di Bolliwood. Ovviamente se non balli ti chiamano, trascinano, insistono, rompono talmente tanto che sei obbligato ad andarci. Qui ho conosciuto la proverbiale insistenza meridionale.

Il matrimonio è terminato alle 10.00, con ben due ore di anticipo sul pronostico, anche se per me che non sono abituata  10 ore di matrimonio sono tante... troppe. Sicuramente è un evento che viene vissuto molto diversamente che al nord, al sud è una vera a propria festa, dove tutti si divertono assieme.

Alla fine dei conti mi rimarrà un ricordo positivo di questa puntatina in terra di Puglia, dove ho visto famiglie molto unite ( cosa che al nord si sta perdendo), tanta voglia d fare festa e divertirsi, nessuno mi ha rubato l'auto e le persone sono strordinariamente accoglienti.

 
 
 

Paradroid (parte 1)

Post n°4 pubblicato il 29 Luglio 2010 da SognoBuio
Foto di SognoBuio

Conosci i Costeau?

No?

Sono un gruppo musicale, inglese, forse americano...non lo so ma credo inglese. Nel 2001, un mio amico mi ha spedito il CD direttamente da Londra, quindi, credo siano inglesi.

Certo che è una figata: ricevere un CD da una persona  che è in viaggio a Londra e decide di comperare un  CD solo per te e di spedirtelo a casa!....

E' inusuale...spettacolare o no? Io, all'epoca, avevo pensato così. “E a dire il vero lo penso tuttora”.

Un bel Cd:  la copertina  nera e lucida e la foto della Band  davanti, con un tizio che suona il violoncello. Si proprio una figata, pensare che magari, agli esordi, suonavano in qualche fumoso pub di Londra. E' arrivato dentro un pacco  di carta marroncina, dentro il pacco il Cd ed una lettera scritta su carta blu con calligrafia  pressoché illeggibile anche perché le E erano tutte invertite. Una lettera da squilibrato ma il divertente stava proprio in quello.

Paradroid la firma; non un nome qualsiasi che so Andrea Giancarlo o Luigi No! firmato con un nick da chat.

Non ricordo cosa avevo fatto durante il giorno ma, so che la sera, prima di entrare in chat, ero in fibrillazione . Speranzosa che il mittente della lettera fosse connesso: digita, clicca, aspetta....

OK connessa, guarda a destra l'elenco dei nick connessi e.... Niente! tre persone in chat, due sconosciute e DanytheBeast, uno sfigatello di Napoli, però....... in mancanza di persone meglio conosciute. A dire il vero è molto meglio, così posso chiedere senza vergognarmi che dall'altra parte  possano pensare che, se t'interessa tanto una persona mai vista,sei proprio triste, sola, in un'unica parola Sfigata.

Messaggio privato da Sharasm a DTB: ciao hai visto connesso Paradroid?

DTB a sharasm: no è tutto il giorno che sono qua e non ho visto nessuno.

sharasm a DTB: ok mi fai un piacere? se lo vedi gli puoi dire che ho ascoltato il Cd ed è bellissimo. da ascoltare in una triste giornata di pioggia. Grazie .

Ok! PC spento e conversazione terminata senza drammi.

Certo, sarei stata più contenta che ad aspettarmi, trepidante, davanti ad un monitor lontano 300 kilometri ci fosse stato Paradroid.....pazienza, l'evento in se mi ha comunque lasciata elettrizzata, carica di energia. Un perfetto sconosciuto mi ha spedito un Cd da Londra. “Cioè dai, siamo seri: se  una persona, in viaggio all'estero, ha perso tempo, pensando ad un'altra persona che nemmeno conosce e con la quale ha scambiato  5 battute in una chat...... deve aver colto in 5 battute virtuali tutta la mia originalità.”

A scanso di equivoci ed a dimostrazione che il mio pensiero  era corretto: io e Paradroid ci siamo incontrati diversi mesi dopo l'arrivo del CD ed abbiamo fatto sesso ancora dopo.

Era inverno, non ricordo se prima o dopo natale, una sera come tante: lavoro, doppio lavoro e poi a casa:  pc acceso, stereo a palla, sigarette una dietro l'altra e chat.

Digiland: il Consiglio degli elfi entra in chat un nick nuovo, mai visto prima: Paradroid.

Dopo qualche scambio di chiacchera generale mi viene da digitare: Paradroid che strano nick, sembra un mix tra paranoide e androide- paranoid/android.

Il nuovo nick mi risponde : paranoid-android.

Ed io:  si paradroid!.

Dopo diverso tempo ho scoperto  che è il titolo di una canzone, di chi non lo ricordo più, all'epoca mi era sembrato un lampo di genio.

Questo è stato l'inizio di diversi mesi di sporadiche chiacchera da chat, forse ne più ne meno banali di tante altre ma, in quei mesi, l'entrata in chat di quel nick  bastava a farmi accelerare il battito cardiaco.

Ci sono stati minuti, ore, giornate in cui non  entravo in chat  se non con la speranza che anche lui fosse connesso. Oserei dire che per un lungo periodo ho vissuto, lavorato, respirato solo per l'attesa di veder comparire sul monitor quel nick.

Inizialmente  perché era un diversivo alla noia, poi per curiosità, poi per abitudine ed infine perché il rimanere attaccata ad una storia non storia, malata, senza ne capo ne coda, mi permetteva di non pensare a me, ai miei problemi. Vivi una vita che non è vita e il reale viene spinto in un angolo talmente profondo da non esistere più: il gioco è facile.

Chiacchiere da chat, dicevo: frammenti  di giornate, 15 minuti, 30 minuti, 1 ora entro cui, veicolate da miliardi di cavo, davanti ad un monitor si susseguono svariate situazioni. Chi cerca l'amore, chi la scopata facile, chi compagnia. Realtà virtuale si dice ma, sempre reale è, forse non sempre positiva, spesso malata ma è comunque una possibilità per imparare.

Cosa imparai  in quei mesi non è chiaro nemmeno a me: ho imparato che Paradroid ha una sorella, Claudia che, scappata o almeno così pensavo, ad una realtà pesante, viveva a Londra. Nei vari racconti io me la immaginavo vivere, giovane in una capitale europea, lavoretto da poco, tanta solitudine, tante conoscenze, alcol, forse droga, musica, locali notturni fumosi, tirate al mattino, mal di gola dalle troppe sigarette e nostalgia, tanta nostalgia  del fratello e di una famiglia distrutta.

Ho imparato  che a Paradroid piace la musica, tanta, tutta la musica, più di quanto io potrò mai conoscere.

Fame: in quel periodo ero affamata di vita, di storie, di eventi a me estranei, racconti che mi affascinavano che mi riempivano.

E' iniziata in sordina, come un'onda che si gonfia  verso di me, innalzandosi fino a sovrastarmi per poi ritirarsi d'improvviso, lasciando le mani piene  di sabbia, piene di niente.

Dopo di ciò il vuoto.

La prima volta che l'ho visto era primavera, aprile, forse maggio: iniziavano i primi caldi. Ero davanti al PC, addosso un pigiama vecchio di uno stinto azzurrino ospedale. Avevo i capelli corti, allora, spettinati per la mancanza di gel; aspettavo l'ora giusta  per iniziare a prepararmi per un'uscita al buio  con un tizio conosciuto in chat. Nel frattempo chattavo con “IspettoreZenigata”, un ragazzo di Massa Carrara, al quale sciorinavo  la storia della mia vita, un po' per stupirlo, un po' come auto terapia.

Suona il campanello, io esco da casa per vedere chi è, passando dalla sala vedo mia nonna che guarda la tv. Mi affaccio al cancello: sulla strada ci sono  2 ragazzi, uno chiaro, biondissimo capelli corti, occhi azzurrissimi, jeans neri giacca di pelle nera, l'altro moro, occhi scuri, jeans neri giacca ¾ di pelle nera.

 -abita qui Stefania?- chiede quello biondo. -Sono io- rispondo.

Lui si apre la giacca, sotto porta una TS rossa con la scritta stampata..

Un tonfo al cuore! in un lampo mi salta alla memoria uno scambio di battute su quella maglia. Senza pensare scoppio a ridere, quasi isterica  e mi nascondo dietro le scale sempre ridendo a crepapelle.

Paradroid è davanti alla mia porta di casa.

Esco allo scoperto invitandoli ad entrare. Entriamo in casa, tutti e 3 , frettolosamente li presento entrambi come miei amici a mia nonna che ci guarda allibita. Li spingo dentro la mia camera, dove interrompo la conversazione virtuale.

Ci presentiamo, per la prima volta vis a vis -Stefania  piacere- - Roberto e Roberto-

L'osservo, mentre lui osserva la mia stanza: armadio  color ciliegio, due mezzi letti incassati nell'armadio, scrivania e PC, muri celesti, campane tibetane, un quadro con raffigurati due angeli. Io in piedi lo guardo, sono scarmigliata ed in pigiama: IMPRESENTABILE.

Devo disdire il mio appuntamento con il quale fingo un improvviso mal di testa.

Li guardo – usciamo vi va? dovete cenare?- Mentre penso  a dove cazzo portarli mi affretto a vestirmi, frugo nell'armadio: pantaloni larghi di seta color militare, canotta bordeaux e camicia leggera a righe bordeaux, rosa e panna, anfibi ed una ingellata rapida ai capelli. Sono incredula di quanto sta avvenendo, mentre entro nella macchina di Roberto il moro, una Opel Tigra.

Li porto alla Neuro Park, “bella pensata chi mai andrebbe con due perfetti sconosciuti nella birreria del proprio ex ragazzo? potrebbe sembrare una sorta di rivalsa ma, giuro, giuro che non era quello l'intento: è peggio, proprio non ci avevo riflettuto sopra.” Dopo circa 6 minuti ecco la nostra trionfale entrata alla Neuro Park, per fortuna che quella sera non c'era nessuno di conosciuto, se non il proprietario. Chissà cosa ha pensato Paradroid, entrando in quel piccolo locale pieno di murales con gli addobbi natalizi ancora appeso al soffitto.

A servirci è Giovanni (l'ex incriminato) scelgo io per tutti e tre tortelli verdi. Alla scelta della bevanda Paradroid chiede al mio ex cosa consiglia e quell'imbecille di Giovanni cosa risponde? - io so cosa piace a lei non cosa piace a voi – Ma Per Favore ucciditi!

Durante la cena il posto conosciuto e che ha sempre fatto parte della mia vita  diventa inaspettatamente nuovo; un luogo incantato, ovattato, dalle luci soffuse. Le due persone che ho davanti strani personaggi di un fumetto e tra le tante chiacchiere mi si insinua nella mente un fastidioso pensiero: e se mi stessero raccontando un sacco di fandonie? se Para fosse il Roberto moro invece che quello biondo? I due Roberti sono uno l'opposto dell'altro, l'unico tratto che li accomuna è il naso, in entrambi è l'elemento dominante del volto, Il mio Roberto è medio alto, forse un metro e ottanta, molto magro direi emaciato, pallidissimo, i capelli di un tenue biondo cenere e due occhi celesti, trasparenti. In lui non c'è niente di classicamente bello o particolare, eppure quella sera il mio cuore sembrava quello di un velocista dopo i 100 Mt.

Un susseguirsi di battute surreali e grottesche, fino a tirar fuori dal cruscotto della macchina un paio di occhiali di plastica con le orbite molleggianti.

Tutto si  svolto al tempo della luce, dalla birreria siamo passati al bar dove, allora, lavoravo qualche sera a settimana, e nel mezzo di una clientela rumorosa  mi sono destreggiata  nel produrre un cocktail dallo stucchevole color rosa e dal sapore inavvicinabile. Mentre camminavamo per strada diverse persone mi anno salutato e devo aver fatto l'impressione di quella ben inserita nel contesto sociale, anche se così non è mai stato.

Questa serata rimane per me uno dei ricordi più memorabili, darei oro per sapere chi era quello sventurato cui hanno chiesto il mio indirizzo, una volta arrivati a Villa Bagno e persi nella sperduta campagna non si raccapezzavano di come proseguire.

A questa sera seguì rapidamente un'altra occasione in cui  ho visto il mio primo concerto dentro un locale chiuso.

Lo so cosa state pensando: come si fa ad arrivare a 25 anni e non aver mai visto un concerto al chiuso?. Bene non so ma ci si riesce! c'è chi resta vergine fino a 40 anni e quello è di gran lunga più difficile!!!.

Altro cd altro regalo! la seconda volta mi è arrivato un cd degli....... mi sono poi documentata ed ho scoperto essere un gruppo esponente di una nuova tendenza il post rock. Ci siamo dati appuntamento davanti al locale Vox di Nonantola  io Para e l'inseparabile Roberto il nero perché a parte in un'occasione in cui ho improvvisato, quando ho visto l'uno c'era anche l'altro). Naturalmente con la foga che avevo sono arrivata 20 minuti prima ed ho dovuto aspettare seduta su un muretto. Del concerto non ricordo molto, a parte che sicuramente ho preferito l'ascolto del cd che della musica dal vivo, non ricordo niente di quella sera è come se avessi un buco di 3 ore nella mia vita. So per certo che ero lì, che respiravo  ma è tutto offuscato. Se mia madre fosse stata viva mi avrebbe chiesto se ero certa che dentro la birra non ci avessero messo qualche droga.

Poi, per un periodo interminabile---------------------------------------------- calma piatta.

Il vuoto più assoluto, frammentato solo da qualche breve, inconsistente brandello di luce. Cinque secondi rubati, una sera ogni tanto. Non che la vita si sia bloccata, non allora, No. Ho continuato a conoscere gente, fare cose....si come la particella dell'acqua. Sono anche riuscita a licenziarmi, da un posto di lavoro sicuro, senza aver prima trovato un altro impiego, d'altro canto  tra il 2000 ed il 2002 sono stata sufficientemente sconnessa con la testa.

 

 

 
 
 

LA GRANDE BUFALA!

Post n°3 pubblicato il 23 Luglio 2010 da SognoBuio

Eccomi qua, dopo 2settimane di pensamenti, riensamenti, congetture varie ed eventuali alla fine.......... NIENTE!!!

tutti i discorsi sull'imprinting ricevuto, la cultura che ci soffoca, la voglia di libertà andati a puttane.

Ebbene si avevo organizzato tutto, per poi disdire all'ultimo minuto. Il malcapitato (spero non me ne vorrà) deve proprio aver pensato che sono una fuori di testa, prima l'illudo con mille promesse e poi: no grazie non me la sento.

E non è nemmeno stato tanto il senso di colpa ( un pochino ovvio ha giocato anche quello) ma soprattutto, un malessere  nell'immaginare come sarebbe stato  andare a letto con uno mai visto prima. Attenzione non che sia Maria Goretti, sesso tanto per l'ho fatto anche io anche con ragazzi incontrati proprio quella sera , eppure... l'idea di incontrare una persona apposta per scoparci mi ha fatto venire il mal di testa. Qualcuno penserà che l'emicrania forse mi è venuta per il caldo afoso degli ultimi giorni, sicuramente non mi ha giovato. Forse invece mi sono scoperta più romantica di quel che pensavo . 

Ad ogni modo addio la possibilità di dar risposta al mio precedente dubbio.... almeno per il momento!

 
 
 

STRADA TRAFFICATA

Post n°2 pubblicato il 15 Luglio 2010 da SognoBuio

Stasera sono arrivata a casa spossata: un ora e mezza per strada da Parma a Reggio               ( normalmente con 30 minuti sei già bella che arrivata). Le 17:00 del pomeriggio non sono l'orario indicato per mettersi al volante, in strada impazza un orda barbarica di macchine, camion... ognuno vuole passare a Fanculo il codice della strada. Non so se sia stato lo stress da auto o il mal di culo che mi era venuto ma ad un certo punto ho perso il mio proverbiale autocontrollo e mi sono messa a fare gestacci al disgraziato della macchina avanti la mia. 

Più probabilmente è stato il colloquio durato 2 ore con la mia utente che mi ha portato all'esasperazione. Avete presente quel detto: moglie e buoi dei paesi tuoi? Ebbene sono seriamente convinta che anche come clienti bisognerebbe attenersi ai propri connazionali, avere a che fare con così tante etnie, razze, culture modi di parlare diversi fa diventare pazzi.

Ora vedo se mi è arrivata la posta, grattugio 2 carote e mi ficco sul divano aspettando che arrivino le 14:00 di domani e tanti saluti all'ufficio.

 
 
 

LIBERTA' O FEDELTA?

Post n°1 pubblicato il 14 Luglio 2010 da SognoBuio

Da qualche giorno sono ossessionata dall'idea di fare sesso, sarà la crisi di mezz'età che avanza o forse che negli ultimi tempi ho praticato troppo poco e troppo male. Fatto sta che ho un pensiero fisso nella testa. Dopo 5 anni di fedeltà assoluta serpeggia nella mia testa l'ipotetica fantasia di un amante, non una botta e via dove non fai nemmeno in tempo a renderti conto di cosa fai e con chi lo fai ma ,di un vero e proprio amante con cui incontrarmi ogni tanto. Certo che  sarebbe una iniziativa malsana, mi incasinerei un sacco la vita; ho già gestito due relazioni contemporanee ed è già allora stata una sfacchinata ma, quando c'è il  sacro vincolo del matrimonio di mezzo.... tutto cambia o, almeno, dovrebbe cambiare.

Non mi voglio dilungare sul dibattito filosofico se l'uomo è monogamo oppure no, che sia una scelta imposta dalla cultura oppure un un dato che fa parte del nostro patrimonio genetico, attualmente la poligamia è ancora vista come un peccato capitale. 

MA..... è giusto sacrificare in nome di un rapporto la propria libertà? certo c'è la libertà di continuare a scegliere la stessa persona..... inizio a pensare che questa sia una grande bufala inventata da non si sa bene chi in un momento di autocastrazione. Se fossimo tutti un pò meno possessivi si potrebbero vivere le relazioni più liberamente, senza tanti vincoli e costrizioni, in fondo dove sta scritto che per amare un uomo devo necessariamente andare a letto solo con lui?

Questo dilemma mi da da pensare oramai da qualche mese, forse per arrivare ad una conclusione dovrei provare e vedere cosa succede.

 
 
 
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