FRATTAGLIE..utopiche elucubrazioni di una mente istintiva |
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Quando non diversamente segnalato, i testi (ad eccezione della poesia "Frattaglie" scritta da un carissimo amico), i disegni e le fotografie presenti in questo blog sono di proprietà delle autrici.
Se vi piacciono, usateli pure, ma abbiate la cortesia di citare i nick.
Grazie. allievadelgabbiano & LaStregaFelice
GIOCO LETTERARIO
FRATTAGLIE
Frattaglie di sogni spezzati,
utopie disperse di un sole
salato e lontano,
come luce pallida
e grigia
di un pianto
che sgorga dal cuore.
Frammenti chiamati
a raccolta
da un raggio
che ancora resiste,
che segue l'istinto
infinito
di ricomporre
i frammenti di un sogno.
LASTREGAFELICE
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Post n°95 pubblicato il 17 Marzo 2008 da allievadelgabbiano
Mi ha fatto riflettere un post di odeius. Mi rendo conto che la mia personalissima convinzione che sarebbe giusto, in un mondo civile, boicottare le Olimpiadi in Cina, possa non essere condivisa da molti, in particolare dagli atleti che, per lunghi anni, hanno dedicato tempo e sacrifici e questo unico grande sogno. Ma è davvero possibile che noi, che ci dichiariamo un paese libero e democratico, non siamo in grado di trovare il modo per dare almeno un segnale? Sarebbe così assurdo pensare ad una nazionale Italiana vestita del rosso dei monaci buddisti? Che potrebbero fare i cinesi? Espellere la squadra? E se tutti i paesi europei facessero lo stesso gesto? Sarebbero espulsi tutti, o minacciati, o imprigionati, come si sta facendo nel Tibet? Io non credo. Certo, ci sarebbe bisogno di condivisione di intenti e di coraggio, e, soprattutto, non ci vorrebbero notizie di questo tipo: ha fatto scalpore, all’inizio, ma ad un mese, forse, ce ne siamo già dimenticati. FOTOGALLERY SPORT (22/7/2007) |
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Anche io auspico un gesto da parte degli atleti, ma questo può essere utile per loro, ma IO voglio fare qualcosa in prima persona, voglio unirmi ad altre dieci, cento persone e fare qualcosa che dia significato alla mia protesta, alla mia indignazione, e se tutti quelli che si indignano sul web facessero altrettanto riusciremmo probabilmente a fare ababstanza rumore.
Ma qual'è l'unica cosa che in definitiva può toccare le menti dei dirigenti cinesi?
Nei confronti di Iraq, Iran, Cuba ed altri staterelli non c'è stato problema, sanzioni ed embargo economico, ma la Cina è troppo potente, per usare un termine volgare, tiene per le palle l'Occidente, nessun governo può irrorare sanzioni alla Cina come non fu possibile farlo alla Germania Nazista, l'Onu non è democratica da questo punto di vista.
Esiste allora un'altra via?
Credo che l'unica e praticabile sia l'invio di osservatori internazionali, ma per evitare che questa possa essere considerata un'ingerenza interna ad un Paese sovrano, l'Europa deve riconoscere il Tibet come stato Ecco, credo che sarà questa la mia linea di condotta, chiedere, con i mezzi dovuti, che la federazione di stati a cui appartengo, o in subordine il mio stato (quando e se avrà un governo), riconosca lo stato del Tibet.
Alex