La fata di fuoco

Si accorse della ragazza dopo molto tempo. Se ne stava appoggiata contro lo stipite della porta e lo fissava. Aveva dei grandi occhi, scuri, e sembrava sorpresa.
Provò ad alzarsi dal letto, ma la fitta di dolore alla schiena non gli permise che di appoggiarsi un pò più su, sul cuscino.

- Finamente sei arrivata...

La voce del vecchio era debole, un sussurro, quasi non parlava. Lei rimase sulla soglia.

- Mi ero dimenticata di te. Neanche dovrei essere qui.

- Non fa niente, io non mi sono dimenticato di te.

- Sei uno dei pochi che non mi guarda terrorizzato.

- Non mi spaventi più da molto tempo... era da tanto che ti aspettavo...

- Vuoi...

- Si.

Scese un piccolo silenzio fra i due. Il respiro del vecchio era pesante, ma la sua voce, calma e serena. La prima a parlare fu la ragazza.

- E' triste morire soli...

- E' più doloroso vivere dimenticati... e poi, non solo solo, ci sei tu...

- Io non conto, dovresti saperlo. Si è sempre soli, di fronte alla morte. Ma i tuoi parenti potrebbero darti un conforto, l'ultima certezza della vita, prima del buio del nulla. Se vuoi, io posso...

- No! I mie parenti... non accettano la morte. Farebbero di tutto per vedermi vivere. a io sono stanco, non ci vedo quasi più, non so più respirare da solo, ed è da tanto tempo che non esco più fuori da questa stanza... Ti prego, so che sai essere pietosa... portami via adesso, non ho nulla da perdere, e il buio non mi spaventa. Non appartengo più alla vita.

IL vecchio chiuse gli occhi, sorridendo per l'ultima volta. La ragazza rimase a fissarne il corpo immobilizzato sul lettino d'ospedale. Poi, appena sentì gli schiamazzi di medici e paramedici allertati dalle macchine in crisi della stanza, si allontanò, piano.

"la legislazione nazista e le idee di Hitler in Europa stanno riemergendo, per esempio in Olanda, attraverso l'eutanasia e il dibattito su come si possono uccidere i bambini affetti da patologie".  Queste sono le parole che nel marzo scorso ha pronunciato Giovanardi, e ministro dei rapporti con il Parlamento.

Io ho bisogno di sapere 1 cosa, voglio che siate molto sinceri con voi stessi, guardate attentamente l'immagine di Welby, fissate la sua condizione, immaginatevi realmente nei suoi panni... Ora ditemi se sareste disposti a vivere per anni nella sua stessa situazione.

La pietà cristiana nn c'entra, se c'entrasse nn staremmo adesso qui a domandarci se e quando il Parlamento possa fare una legge sull'eutanasia. Se ci fosse davvero una pietà cristiana, i primi a soccorrere Welby sarebbero proprio le alte sfere dell'entourage cattolico. La verità è che ciò che chiamiamo pietà è, in realtà, una cupa indifferenza, la paura di fare qualcosa di sbagliato e, per riflesso, preferiamo nn agire, tanto morirà lo stesso, prima o poi, no? La verità è che ci manca il coraggio per fare quella scelta che agli occhi di un Dio vendicativo sarebbe nulla più di un omicidio. Come ha detto Pilato? - io me ne lavo le mani. é essenzialmente questo il messaggio di cui ci facciamo portatori, senza vergogna.

Mia suocera è morta dopo una lenta agonia dovuta ad una rara forma di leucemia, lei ha resistito fino alla fine, per amore dei figli, credo. Io nn ce l'avrei fatta.

Il discorso non è tanto se fare una legge sull'eutanasia, quanto quella di rivedere il concetto di OBIEZIONE DI COSCIENZA. Se volessi, potrei, non obbligherei altri a fare la mia stessa scelta, ma avrei la possibilità di scegliere per me stessa.

Quello che non tollero è che tanti (mi riferisco anche ad amici e familiari con un forte spirito cristiano) reputino intollerabile lasciare al nostro libero arbitrio se accorciare il periodo di passaggio o se allungare insopportabilmente la permanenza, in un'agonia lenta, che si consuma goccia a goccia.

DOV'E' LA LIBERTA'??? 

Gesù! -disse Montag - Tutti i momenti tanti maledetti aerei in cielo! Come è possibile che quei bombardieri salgano lassù ogni singolo istante della nostra vita! E xkè nessuno sembra mai disposto a parlarne? Abbiamo iniziato e vinto due guerre atomiche dopo il 1960! è forse perchè ci siamo tanto divertiti in casa nostra che ci siamo dimenticati il mondo? è perchè siamo così ricchi e il resto del mondo è così povero e a noi non importa nulla che lo sia?

Ho sentito strane voci circolare; il mondo sta morendo di fame, ma noi siamo ben pasciuti. è proprio vero che mentre il mondo stenta e suda, noi ci balocchiamo, giochiamo?

E' PER QUESTO CHE SIAMO TANTO ODIATI?

Ray Bradbury

Fahrenheit 451

Tra la notizia di 4 persone morte bruciate in una fabbrica a Perugia, mentre lavoravano e già pensavano a come spendere la tredicesima e i morti quotidiani di diversi angoletti sperduti di questo triste triste mondo, ho dovuto sorbirmi -e come me, penso molti altri - un tg incentrato per il 60% della sua durata sul malore - oddìo, un mancamento! - dell'ex (e non +) presidelcons Berlusconi....

Ora, vorrei gentilmente informare gli addetti all'informazione pubblica e privata che...

NONMENEFREGAUNTUBOKEBERLUSCONIèSVENUTO
DURANTE1COMIZIOOSEPRENDEVAANTIBIOTICIXKè
SIERARAFFREDDATOPRENDENDOILVENTOSULSUOYACHT!!!!!!!!

Parlate di quanti soldi mancano alle Fs x garantirci 1 servizio decente ke nn faccia concorrenza alle ferrovie indiane; parlate di quanta gente lavora in nero e se muore gli eredi si possono attaccare ad un bel tram; parlate di quanti muoiono di fame e ci sognano arrostiti mentre bruciamo al vento quotidiani camion di rifiuti indigesti; parlate dei 13enni che si divertono a fare film gore sulle loro compagne-maestre-sconosciute!!!!

Ma, x favore, evitatemi lo strazio  di 1 speciale su un tizio che sviene in diretta... ve lo chiedo x favore.....

abbiate pietà.......

- Basta piangere.
- ...si, scusa....
- E smettila di scusarti, mi fa incazzare.
- ...
- Non c'è più molto da fare, vero?
- ...n-no...credo di no
- Bè, sarà meglio seppellirlo, non credi?
- E dove lo mettiamo? Qua intorno è tutto cemento...
- Trova una soluzione! Non puoi fare casini e poi pretendere ke te li risolva sempre io.
- ...è che... insomma, pensavo...
- Siii?
- Pensavo che tu avresti potuto prenderti la colpa al posto mio... lo fai sempre...
- Spiegami quando sarai in grado di assumerti la piena responsabilità delle tue azioni..
- Marco? Cosa fai? Con chi stai parlando?
- Niente mamma! Adesso vengo! Allora, ci stai?
- Va bene, ma a seppellirlo ci pensi tu.
- Ok... mamma! ho avuto di nuovo un attacco!!! credo... credo di aver ucciso anche Briciola... ma non me ne sono accorto... è stato un incidente... la testa... e la testa che non funziona.... mamma....

volete sapere cos'è la pena? è l'agonia lenta della mia morte. ho passato 30 anni della mia vita abbandonato in una stanza chirurgicamente chiusa, serrato in un letto claustrofobico. un tubo in gola per respirare, un'altro per annaffiarmi di diserbanti e concime, come una pianta. non sono cresciuto, ma la mia morfina quotidiana mi permetteva di dimenticarmi del dolore della vita.in attesa della fine. pregando la morte ogni secondo della mia non-vita, del mio coma vigile. della mia esistenza senza speranza.

30 anni dimenticato dal mondo. i parenti che facevano la spola tra l'ospedale e la loro vita. i medici che continuavano ad iniettarmi nelle vene farmaci di ogni tipo. una cavia vivisezionata infinite volte.

non potevo parlare.

non potevo nemmeno pisciare o cagare, avevo un catetere e un tubo meno dignitoso infilato su per l'intestino.

non potevo ridere.

ma piangevo.

per mia disgrazia quelle lacrime rincuoravano i miei parenti e i medici che si dicevano :"se piange è vivo, se vivo vuole vivere" e se ne andavano con la sacra convinzione di aver deciso per il mio meglio, come se la pietà vera fosse solo disinteressarsi della vita altrui nell'idiota idea che si deve vivere ad ogni costo, senza l'idea della sofferenza, del dolore atroce, del sentirsi inutili completamente, e senza redenzione.

la mia libertà è venuta una sera di aprile. la finestra, per una gentile concessione del destino era rimasta aperta. ho potuto vedere la luna farsi sempre più rossa e poi sparire dietro una montagna scura di rocce. nemmeno una stella in cielo.

al soffio del vento ho chiuso gli occhi.

un'ultimo doloroso spasmo del torace, poi il cuore ha smesso di battere.

la calma. la dolcissima calma della notte si è impadronita della mia anima rattrippita.

e ho vinto. su tutto e su tutti. ora il mio spirito è libero. e questa grandiosa libertà non l'abbandonerò mai, mai più...

_{BEATI COLORO CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA PERCHE' SARANNO GIUSTIZIATI.}

Pierluigi Bellocchio

Solo 1 attimo per dirvi ke son tornata

^{torno sempre}

e ke la mia momentanea dipartita nn è stata affatto volontaria, ma frutto di tecnici

poco interessati alla mia presenza sul web...

io, però, ho le mie fonti....

xciò eccomi di nuovo fra voi...

...e molto, MOLTO, + cattiva...

non _{è mia} ma è molto _bella:

Mezzo minuto di raccoglimento

(cioè:il cucchiaino)

Silenzio

solo un grande silenzio a coprire una voce non conforme

nel momento in cui solo le parole potrebbero esprimere il dolore

la sofferenza

la rabbia

siamo solo capaci di tacere

spaventati dalla forza di chi non si arrende di fronte alla morte

sacrificando anche la propria vita se necessario

alle ragioni furiose della verità

_{... noi siamo i morti ...}

_{Malattia e Morte fanno cenere del fuoco che per noi due arse. Di quei grandi occhi così fervidi, così teneri, di quella bocca in cui il mio cuore annegò,}

_{di quei baci possenti come un balsamo, di quei moti più vivi che raggi, cosa resta? Terribile, anima mia! Null'altro che lo schizzo sbiadito, a matite di tre colori,}

_{che, come me muore in solitudine e che il Tempo, vegliardo ingiurioso, ogni giorno struscia con la sua ala ruvida...}

_{Nero assassino della Vita e dell'Arte, tu non ucciderai mai nella mia memoria colei che fu per me gloria e gioia.}

Baudelaire.

^{_{Eccomi, vedete?, sono tornata...}}

Parliamo di Libertà.

Libertà di coscienza...

ki si sente libero in questo paese alzi la manuzza che gliela taglio....

ke palle di paese dove per scegliere decisioni importanti ke riguardano solo te e nessun altro 6 costretto a sorbirti anni di dibattiti e di interviste a perfetti sconosciuti ke si arrogano il diritto di dirti cosa devi fare della tua vita perchè cristo, maometto o sbirulino dicono così e non ci stanno santi ke reggono...
... non siamo ancora usciti dall'ottica che quel ke vale per te può nn valere per me, e continuiamo a rigirarci nelle false certezze di scritti antichi ormai completamente sviliti...

continuo a domandarmi xkè la Chiesa (ma parlo in generale, x me tutte le religioni "istituzionalizzate" sono 1 pericolo politico) non sia in grado di ammettere che la spiritualità nn c'entra nulla con le leggi dei parlamenti, e continui a menarcela se facciamo solo l'atto di provare a cambiare mentalità su alcune materia "tabù"...

se io sono convinta, ad es., che se mi dovessi ridurre ad una parvenza d'uomo non sopporterei di vegetare magari fino a 100 anni, perchè nn posso essere responsabile della mia morte? perchè al posto di 1 rapida fine mi si deve imporre un lentissima agonia? perchè poi vado all'inferno? e allora?

intendiamoci, nn vorrei mai 1 stato che imponesse l'eutanasia o l'aborto, ma sono per la libertà: è tanto difficile in questo cavolo di paese accettare che ciascuno abbia la facoltà di decidere per se stesso?