Il mondo è strano

Il mondo è strano!!!! siamo miliardi di persone,tutte a loro modo diverse e speciali...guardiamoci intorno....

 

UNA DOLCISSIMA VOCE....

 

GRAZIE

devo ringraziare due persone senza le quali questo blog non ci sarebbe stato....
Grazie ad Albe ^_^ che mi ha sostenuto in tutto e per tutto,nel blog come in tutto il resto... :*
E grazie Forza_Sugar senza il quale non avrei mai capito come si fa un blog...

 

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VI PRESENTO LE MIE CUCCIOLE - pt 1

Post n°84 pubblicato il 30 Giugno 2013 da SellySelvaggia

SHEILA  ( amorevolmente Sily)

 

sily

 

Questa è la mia dolce gattina, lei è stata la prima arrivata...

è nata il 28 febbraio 2010, ma è arrivata a casa verso fine 

aprile.... l'idea era una gattina tutta nera... ma poi ci siamo 

viste e zac! Amore a prima vista!!!!!

era così tenera, dolce e con quegli occhietti.....nessuno avrebbe 

potuto resisterle  

Sily 1

le voglio un bene dell'anima, è la mia bambina, è sempre con me....

sa addolcire la mia giornata,se le parlo mi risponde (non sono matta,

ahahhahahaah, ma a modo suo, con i suoi dolci versetti mi risponde e

il bello è che la capisco anche!!! ) e sa farti capire cosa vuole, 

soprattutto quando vuole coccole, e quando vede che faccio altro,  

si mette li buona buona....

Sily 2

vi dico solo che è addirittura diventata un mio tatuaggio,

ovviamente grazie alla 

mano della bravissima tatuatrice....

Sily 3

 
 
 

ISIDE

Post n°83 pubblicato il 22 Aprile 2013 da SellySelvaggia

iside 1

L'archetipo
Iside appartiene alla categoria delle grandi Dee Madri,
in quanto Dea di fertilità che insegnò alle donne d'Egitto 
l'agricoltura.Tuttavia le sue imprese e i suoi attributi fanno
di Lei l'archetipo per eccellenza dell'anima compagna. 
La sua devozione ad Osiride fu tale che Lei potè salvarlo 
dalla morte per ben due volte, ricomponendone i pezzi
e restituendogli la vita.Iside rappresenta la ricerca suprema
dell'anima gemella, l'uso consapevole del potere femminile
dell'amore e del misticismo. 

Il mito
Iside, è la grande Dea della maternità e della fertilità nella
mitologia egizia. Forte dei suoi molteplici talenti e della sua
magnificenza, Iside è altresì rivelatrice della forza di una
donna che ama e del potere della sofferenza che tutto
trasforma.Iside dalle braccia alate, prima figlia di Nut,
il cielo che tutto abbraccia, e del dio della piccola terra Geb,
nacque nelle paludi del Nilo il primo giorno di uno dei primi
anni della creazione. Fin dal principio Iside rivolse un occhio
benevolo sul popolo della terra, insegnando alle donne a
macinare il grano, a filare il lino, a tessere e ad
addomesticare gli uomini a sufficienza per riuscire a
vivere con loro. La stessa Dea viveva col proprio fratello
Osiride, dio delle acque del Nilo e della vegetazione che
spunta dall'inondazione delle sue rive. Una volta raggiunta
l'età adulta, Iside andò in sposa al fratello Osiride.
L'armonia che li circondava era tale che tutti ne rimanevano
piacevolmente coinvolti. Le loro giornate scorrevano
all'insegna del nutrimento del mondo; i poteri di Iside
associati a quelli di Osiride facevano sì che il cibo scaturisse
a profusione dal ricco suolo egiziano e dal fertile Nilo.
Le loro notti erano scandite dall'estasi dell'amore; non vi
era luna o stella che potesse offuscare la loro passione.

iside 2

Tutti amavano Iside e Osiride - tutti tranne Set, il loro
gelosissimo fratello. Per porre fine al loro dominio idilliaco,
Set assassinò Osiride e ne depose il cadavere in una bara,
intorno alla quale, col tempo, crebbe un grande albero.
La Dea, travolta dal dolore si tagliò i capelli e si strappò le
vesti soffrendo per la perdita subita. Setacciò ogni angolo
alla ricerca del suo innamorato e dopo molto vagare giunse
in Fenicia, dove la regina Astarte fu presa da pietà per lei
senza tuttavia riconoscerla e la prese come nutrice del
principe ancora bambino. Iside curò tanto bene il piccolo
da metterlo come fosse stato un ciocco nel focolare del
palazzo, dove la madre, terrorizzata, lo trovò fumante.
Essa afferrò il piccolo e lo estrasse dalle fiamme,
annullando in tal modo la magia che Iside stava effettuando
su di lui per dargli l'immortalità. Iside fu chiamata a spiegare
il suo comportamento e così venne rivelata l'identità della
Dea e raccontata la sua ricerca. Allora Astarte ebbe a sua
volta una rivelazione: che il fragrante albero di tamarindo
nel giardino conteneva il corpo del perduto Osiride. 
Iside riportò finalmente il cadavere in Egitto per sepellirlo
ma il malvagio Set non si diede per vinto: animato dalla più
feroce crudeltà, tagliò Osiride in quattordici pezzi che
sparpagliò attraverso l'Egitto. 
Senza perdersi d'animo, Iside si trasformò in uccello e percorse
il Nilo in lungo e in largo, raccogliendo ogni frammento di Osiride.
Nel collocare ciascun frammento l'uno accanto all'altro,
servendosi della cera per unirli, Iside si accorse che mancava
il fallo di Osiride; per questo motivo, essa ne plasmò uno nuovo
usando l'oro e la cera.
Successivamente, grazie ai suoi poteri magici, Iside fece rivivere
Osiride per un breve lasso di tempo. Fu in questa occasione
che inventò i riti di imbalsamazione per cui gli egizi sono
ancora famosi e li eseguì sul corpo di Osiride,
pronunciando delle formule magiche: il dio risorse vivo come
lo è il grano dopo le inondazioni primaverili in Egitto.
E la magia del loro amore le permettè di concepire un figlio suo. 
Quel bambino, il dio Horus con la testa di falco, divenne forte
e possente - e la sua forza lo spinse a vendicarsi di Set per
l'assassinio di Osiride. Ma Iside, madre di tutte le cose, non
gli permettè di distruggerlo fino in fondo.

iside 3

Su Iside esiste un altro racconto. 
Decisa ad avere il potere su tutti gli altri dei, essa forgiò
un serpente e lo mandò a mordere Rà, il maggiore degli
dei. Ammalatosi e sempre più debole, Ra mandò a chiamare
Iside perché applicasse i suoi poteri curativi alla ferita.
Ma la Dea dichiarò di non avere il potere di liberarlo dal
veleno se non sapeva il nome segreto del dio,
il suo nome di potenza , la sua essenza. Ra esitò e
tergiversò, ma diventava senpre più debole. Infine in
preda alla disperazione fu obbligato a bisbigliare il
nome a Iside. Lei lo guarì ma Rà aveva pagato il prezzo
per darle un potere eterno su di lui.

iside 4

Attributi
Iside, La luna, è anche Madre Natura, che è sia buona
che cattiva. Tollera tutte le cose, proprio come nel mito
non permette a Hor di distruggere fino in fondo il
Tifone-Set, in quanto crescita e decadenza sono le
componenti inevitabili della natura. 
Iside viene mostrata mentre decreta che non potrebbe
esserci armonia perpetua, se il bene fosse sempre
nell'ascendente. Essa, al contrario, delibera che vi sia
sempre un conflitto fra le potenze della crescita e quelle
della distruzione.
Iside aveva due aspetti: Natura e Luna. Essa era la
madre, la creatrice, la nutrice di tutto, ed era anche
la distruttrice.
Il suo nome, Iside, significa antico ed era chiamata
anche Maat, che significa Conoscenza o Sapienza. 
Iside è Maat, la Sapienza Antica. Ovvero la sapienza
delle cose come esse sono e come sono state sempre,
la capacità innata, intrinseca di seguire la natura delle
cose sia nella loro natura presente sia nel loro
inevitabile sviluppo nel rapporto reciproco.
E' la sapienza dell'istinto.

Iside era vergine e madre, spesso rappresentata
col bimbo in braccio.
Iside, nel periodo del lutto, era vestita di nero,
oppure era essa stessa nera. Come la vergine nera
dei santuari europei, che le è così strettamente
collegata, essa era una Dea della guarigione.
Di Iside era detto: "dove tu guardi pietosa, l'uomo
morto ritorna in vita, il malato è guarito".
Le statue nere di Iside possiedono anche un
altro significato. Plutarco dice che "tra le statue
quelle con le corna sono rappresentazioni della
sua luna crescente, mentre quelle vestite di nero
i modi occulti e nascosti in cui essa segue il Sole
- Osiride - e brama di unirsi con lui. In conseguenza
a ciò essi invocano la luna per le questioni amorose
e Eudosso dice che Iside regna sull'amore." 

iside 5

Iconografia
Iside è spesso simboleggiata da una vacca, in
associazione con Hathor, ed è raffigurata con le
corna bovine, tra le quali è racchiuso il sole.
Nell'iconografia è rappresentata spesso come un
falco o come una donna con ali di uccello e
simboleggia il vento. In forma alata è anche dipinta
sui sarcofagi nell'atto di prendere l'anima tra le ali
per condurla a nuova vita. Solitamente viene
raffigurata con una donna vestita, con in testa il
simbolo del trono, che tiene in mano un loto,
simbolo della fertilità. Frequenti anche le
rappresentazioni della dea mentre allatta il figlio
Horo. Il suo simbolo è il tiet, chiamato anche nodo
isiaco, che si trova utilizzato per assicurare le vesti
egiziane. L'esatta origine del simbolo è sconosciuta,
ma probabilmente rappresenta la resurrezione e
la vita eterna.

iside 6

 

 
 
 

LA ZONA DEL SILENZIO. MEXICO

Post n°82 pubblicato il 21 Aprile 2013 da SellySelvaggia

SILENZIO 3

Le storie e le rivendicazioni che girano attorno alla Zona del
Silenzio possono essere paragonate soltanto a quelle del
Triangolo delle Bermude, anche se la notorietà di quest'ultima
è di gran lunga superiore, nella Zona del Silenzio accadono fatti
inspiegabili ed inquietanti, con un numero di casi sempre in aumento.
Viviamo nell'era tecnologica, ovunque andiamo tutti noi siamo
circondati da onde radio, dal traffico dei cellulari, segnali televisivi e
ogni altra forma di comunicazione, qui è incredibile constatare che
nella Zona del Silenzio è assente qualsiasi tipo di onda radio!

Situata a 400 miglia a sud del confine tra Messico e Stati Uniti nel
Vertice del Trino, dove Coahuila, Chihuahua e Durango si
intersecano, l'area si estende lungo il massicio del Cerro de San
Ignacio, dentro la Reserva de la Biosfera Mapimì.
La Zona del Silenzio è luogo misterioso dove la Paura è una
compagna immancabile.
Se qualcosa va male è impossibile chiamare aiuto, e spesso le cose
hanno la tendenza ad andare male!
Tra misteriose formazioni di roccia, una bizzarra fauna selvatica e
vegetazione, di tanto in tanto i ricercatori paranormali sentono dei
strani segnali nelle loro radio, un sussurro nella fredda notte
del deserto.
Attenzione, la Zona del Silenzio non è semplicemente un luogo dove
i fantasmi trovano il modo di entrare in contatto con le persone, pare
che nella zona sia presente uno strano campo elettromagnetico
rimasto in silenzio per migliaia di anni.
Ora questo campo non solo si è risvegliato, ma sta generando una
forte energia magnetica capace di attirare a sè una quantità
incredibile di materiale proveniente dallo spazio.
E' stata riscontrata una frequenza di meteore precipitate molto più
alta rispetto alla zone circostanti, e le attività connesse agli Ufo sono
profondamente prolifiche, il che è abbastanza strano in quanto la
zona e pressoché deserta e quindi povera di potenziali testimoni.
La Zona del Silenzio è considerato da molti un luogo dove il mondo
dei morti entra in simbiosi con quello dei vivi (come da tradizione
dei nativi del luogo).
Alcune persone che hanno attraversato la zona hanno riferito di
esseri umani apparsi sotto forma di essenza, altri dicono di aver
visto il famoso "popolo ombra" ed un certo numero di altre entità
paranormali.
Tra fantasmi, Grigi e l'ipotetico interesse militare, il luogo ha
certamente un potenziale futuro di interesse e anche se è stato
scientificamente documentato, geologi ed esperti ritengono la Zona
del Silenzio un mistero inspiegabile.

silenzio 1


Si tratta di un fazzoletto di terra di 50 km quadrati del nord del
Messico oggetto di particolare interesse degli esperti Nasa.
Sebbene i portavoci dell'Agenzia spaziale lo neghino ed i
governatori degli Stati messicani di Durango, Chihuahua e Cohuila
se la cavino in genere con una rumorosa risata, il segreto più
popolare del Messico è custodito nella «Zona del Silencio», il cui
nome figura in bella vista anche sulle più comuni carte geografiche.
L'attenzione sul luogo fu messa in evidenza già nel 1963, quando
Harry de la Peña, ingegnere chimico della città di Torreon inviato
dalla società petrolifera Messicana Pemex per eseguire
un'osservazione sul quel luogo, constatò che le trasmissioni radio
con il campo base erano improponibili.
Seguenti analisi avvalorano l'isolamento del posto che da quel
momento fu chiamato "zona del silenzio", dove non era possibile
ricevere e trasmettere in frequenza radio, mentre, passando i limiti
anche di qualche metro al di fuori dell'area tutto funzionava
correttamente.
Ma è nel Luglio del 1970 che la zona ha suscitato un notevole
interesse, quando un razzo del tipo Athena, lanciato dalla base
USA di New River (Utah) con ipotesi di recupero nel New Messico,
per un'avaria all'apparato di direzione precipitò proprio nei pressi
del Cerro de San Ignacio.
Malgrado le appassionate ricerche, il ritrovamento avvenne solo
tre settimane dopo.
Nessun segnale radio di localizzazione, infatti, poté uscire dall'area
di atterraggio.
La NASA prontamente avvertì le autorità messicane e quando i
tecnici americani, fra i quali in incognito vi era anche Wernher von
Braun, giunsero per recuperare i resti del missile, con il pretesto
della contaminazione dell'area prelevarono molti altri reperti della
zona, fra cui tonnellate di sabbia del deserto, pietre, frammenti
meteorici, fossili, esemplari della flora e della fauna.
Da quel momento "el vértice de trino" catturò l'attenzione degli
studiosi.

silenzio 2

Il caso più eclatante avvenne all'inizio del 1969.
Gli scienziati messicani si accorsero che la sonda sovietica
Venera 5, che procedeva verso Venere, era in rotta di collisione
con un oggetto di grandi dimensioni. Avvisarono le autorità
sovietiche e congiuntamente osservarono uno stranissimo
fenomeno, rimasto unico e inspiegato.
Questo grosso meteorite prima cambiò traiettoria, evitando così
la sonda per poi, all'ingresso nell'alta atmosfera terrestre,
compiere un'intera rivoluzione attorno al pianeta prima di
schiantarsi esattamente nella Zona del silenzio.
Da questo evento tale meteorite, poi ritrovato nel deserto,
prese il nome di 'meteorite intelligente' o 'meteorite di Allende'
e attraverso analisi di laboratorio venne scoperto che al suo
interno erano presenti non solo il carbonio, ma anche elementi
che non esistono nel nostro sistema solare.
Inoltre, da analisi di laboratorio è stato appurato che questo
meteorite avendo circa 13.000 milioni di anni sarebbe più di tre
volte più vecchio del nostro sistema solare.
Dato che le bussole impazziscono in prossimità dei sassi che
ricoprono la zona, senza che questi contengono sostanze
magnetiche, è stato ipotizzato dagli scienziati messicani che in
un'era antichissima un grosso meteorite abbia impattato proprio
qui, disseminando in tutta la zona frammenti più o meno grandi,
oggi ormai sepolti dalla sabbia.
Quest'area in era Cenozoica era sommersa dal Mar di Thetis e
questo giustifica la diffusa presenza di conchiglie e fossili marini.
Ma non è finito qui.
Alcuni anni fa una equìpe di documentaristi della televisione
spagnola, guidati da F. Jimenez del Oso e J.J. Benitez durante
il rodaggio di un documentario ritrovarono alcune tombe ricoperte
da pietre all'interno delle quali vi erano alcuni scheletri giganti,
appertenenti ad esseri di oltre due metri di altezza.
Esistono poche foto che attestano tale ritrovamento, che sono
comparse sia sulla TV spagnola che messicana.
Alcuni anni dopo, al ritorno della medesima troupe nella zona,
gli scheletri erano spariti, molto probabilmente venduti per pochi
soldi dai contadini della zona o prelevati dai militari.

Il mistero, tuttavia, si infittisce a causa di un'altra insolita
caratteristica del luogo, ovvero che molti animali vi si dirigano per
morire al suo interno. I contadini delle zone limitrofe conoscono
da sempre tale peculiarità e non impediscono ai propri capi di
bestiani di migrare spontaneamente verso la Zona del silenzio.
Il cimitero di ossa è inquietante, ma non possiede altra logica
spiegazione, a parte il racconto di alcuni vecchi shamani del luogo
che sostengono che in queste zone vi sono strane energie tanto
da sceglierle solitamente per le proprie meditazioni.
F. Jimenez del Oso e J.J. Benitez hanno intervistato e filmanto
anche alcuni abitanti dei villaggi che si sviluppano ai margini della
zona, che sono stati testimoni di strani avvistamenti di oggetti
luminosi ed incontri con esseri viventi dalle caratteristiche non del
tutto umane.

Colpisce il racconto di una coppia che al ritorno da un matrimonio
in un villaggio della zona, dopo essersi impantanati nel fango con
il proprio autoveicolo, dopo una delle rare piogge torrenziali che
colpiscono questa parte del Messico, furono soccorsi da due
individui, dalle caratteristiche simili agli uomini, ma con una voce
profonda, l'altezza oltre i due metri, una lunga tunica
impermeabile gialla ed un copricapo con l'effigie di un triangolo
con un punto al centro.
Cosa si nasconda dietro queste stranezze non è ancora stato
ufficialmente riconosciuto dal governo messicano, evidentemente
imbarazzato dalle anomalie.
Aspetteremo il lavoro di altri ricercatori indipendenti o la
rivelazione di nuovi dettagli nel tentativo di far chiarezza su
questa misteriosa vicenda.

silenzio 4

 
 
 

IO ADESSO....

Post n°80 pubblicato il 17 Aprile 2013 da SellySelvaggia

....

 

UFFFFFFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

SONO L'UNICA CHE SI AMMALA COL BEL TEMPO E STA BENE

D'INVERNO?

 
 
 

CUCCIOLI

Post n°79 pubblicato il 16 Aprile 2013 da SellySelvaggia

GIUSTO PERCHE' SON BELLI!!!!

cucciolo1

cuccioli2

cucciolo3

cucciolo4

cucciolo5

cucciolo6

cucciolo8

cuccioli9

cucciolo10

cucciolo11

cucciolo12

cucciolo13

 

 
 
 

LA PIZZAAAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!!!1

Post n°78 pubblicato il 14 Aprile 2013 da SellySelvaggia

pizza 6

La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta.

Le prime attestazioni scritte della parola "pizza" risalgono

al latino volgare di Gaeta nel 997. Già comunque nell'antichità

focacce schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gli

Egizi, i Greci (maza) e i Romani (offa e placenta).

Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto

il mondo, la pizza è un piatto originario della cucina italiana 

ed in particolar modo napoletana.

Nel sentire comune, infatti, ci si riferisce con questo termine

alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, ossia la

variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana,

la pizza Margherita.

PIZZA 1

La vera e propria origine della pizza è tuttavia argomento

controverso: oltre a Napoli, altre città ne rivendicano la paternità.

Esiste, del resto, anche un significato più ampio del

termine "pizza".

Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare specie

di pane o focaccia, la pizza si presenta in innumerevoli

derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a

seconda delle diverse tradizioni locali.

PIZZA TONDA

PIZZA 2

PIZZA AL TAGLIO

PIZZA 3

Pizza genovese 

La pizza genovese è pizza in teglia dalla pasta piuttosto alta

e morbida, prodotta con farina di grano tenero, acqua, sale,

lievito di birra e, talvolta, un poco di latte.

Dopo la lievitazione viene stesa con le mani direttamente nella

teglia e cotta in forno, preferibilmente a legna.

Deriva dalla focaccia genovese.

"Verace" Pizza napoletana

La lavorazione e gli ingredienti della verace pizza napoletana

artigianale sono definiti nella norma UNI 10791:98 e sono

stati predisposti dall'Associazione Verace Pizza Napoletana

che dal 1984 promuove la conoscenza della verace pizza napoletana

artigianale ed è la promotrice della norma UNI 10791:98

e del disciplinare della Pizza Napoletana S.T.G. prodotta

secondo la tradizione napoletana.

La pizza napoletana è l'unico tipo di pizza italiano riconosciuto

in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010,

infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale

garantita della Comunità Europea.

Essa si presenta come una pizza tonda dalla pasta morbida e dai

bordi alti (cornicione).

Tale rigonfiamento del cornicione è dovuto all'aria, che durante la

fase di manipolazione del panetto si sposta dal centro verso l'esterno.

Nell'impasto classico napoletano non è ammesso nessun tipo

di grasso. Soltanto acqua, farina, lievito (di birra o naturale) e sale.

Nella più stretta tradizione prevede solo due varianti per quanto

riguarda il condimento:

Pizza marinara: con pomodoroaglioorigano e 

       olio extravergine di oliva.


Pizza Margherita: con pomodoromozzarella STG a listelli,

        mozzarella di bufala campana DOP a cubetti

        basilico eolio extravergine di oliva.

La cottura della pizza napoletana, infine, avviene sempre ed

esclusivamente tramite l'utilizzo del forno a legna e mai quindi

utilizzando altri modi di cottura come per esempio il forno elettrico.

Pizza siciliana

In Sicilia vi sono diverse varianti collegate alla tradizione culinaria

rurale che si differenziano anche molto dalla pizza vera e propria.

Nel palermitano è diffuso lo sfinciuni, focaccia morbida

con pangrattatocipollacaciocavallo e 'strattu ossia conserva 

di pomodoro essiccata al sole.

Catania è diffuso l'uso quotidiano della Scacciata, in origine,

nel XVIII secolo, solo nel periodo natalizio, formata da un primo

strato di impasto, tuma ed acciughe sotto sale, dissalate oppure

nella versione alla paesana, con patate, salsiccia, broccoli,

pepe nero, pomodoro e tuma.

In entrambi i casi si chiude con un secondo strato di impasto,

e infornata dopo una spennellata di uovo.

Sempre in provincia di Catania, specie a Zafferana Etnea e

Viagrande, la tipica pizza siciliana, un calzone fritto a pasta morbida

con ripieno di formaggio, acciughe dissalate, funghi porcini e

altri ingredienti.

In Provincia di Siracusa, specie nei comuni di Solarino e Sortino,

si può gustare il pizzòlu, una sorta di pizza tonda farcita.

In provincia di Messina è cucinato il tradizionale piduni, piccolo

calzone fritto o al forno ripieno di verdure ed è inoltre

presente la focaccia alla messinese, che viene tradizionalmente

preparata in teglia con verdure, formaggio, pomodoro e acciughe.

Nel ragusano si prepara la scaccia.

Pizza foggiana 

La cucina foggiana, pur mantenendo elementi tipicamente pugliesi,

ha ricevuto grande influenza dalla tradizione culinaria napoletana.

Per questo motivo, le caratteristiche della pizza foggiana risultano

pressoché simili, almeno nell'aspetto, a quella partenopea;

cucinata rigorosamente in forno a legna, di forma tonda, morbida

e dai bordi piuttosto alti con la differenza che viene utilizzato come

pomodoro quello tipico del Tavoliere delle Puglie.

Pizza romana

La pizza romana è una pizza tonda dalla pasta molto sottile e croccante.

L'impasto viene prodotto con farina di grano tenero tipo 00 o 0,

acqua, lievito di birra (oppure lievito naturale), olio d'oliva

(oppure per ottenere una pizza più croccante si utilizza l'olio di semi)

e sale in proporzioni tali che risulti duro e consistente,

tanto da rendere spesso necessaria la stesura con il mattarello.

Diffusasi a partire appunto dalla capitale solo dopo l'ultimo dopoguerra,

si chiama Napoli la variante di condimento con pomodoro, mozzarella e alici.

I libri di cucina tradizionale romana, sembrerebbero avvalorare che

la variante con le acciughe dissalate sia un'usanza propria della Capitale;

la pizza romana, secondo gli stessi ricettari, dovrebbe comprendere

anche basilico tagliuzzato,pecorino e pepe.

Pizza marchigiana

La pizza al piatto che si può gustare nei ristoranti delle Marche

non è diversa da quella preparata in tutte le altre regioni.

Per trovare una pizza tipicamente marchigiana bisogna recarsi

nei numerosissimi negozi specializzati nella preparazione di

pizza al taglio, che si vende al pezzo e non a peso come altrove.

Questa pizza è l'erede dell'antica crescia, con la quale ha in comune

la presenza di strutto nell'impasto, che nelle pizze di altre regioni

è sempre assente. Ciò non significa che non si preparino anche

pizze con l'olio di oliva, come si fa nella cacciannanze ascolana,

ma che l'alternanza tra questi due condimenti è normale.

Le varianti tradizionali sono quattro: bianca con il rosmarino,

bianca alla cipolla, rossa semplice e rossa con la mozzarella.

Inoltre, ma solo durante l'inverno, si può trovare anche la

saporita pizza coi grasselli. È una preparazione invernale in quanto

i grasselli sono i residui della fusione dello strutto e perciò sono

disponibili solo in concomitanza con la macellazione del maiale,

tra novembre e gennaio.

Anche le panetterie preparano comunemente la pizza

(con olio d'oliva o con strutto), ma più alta e morbida rispetto a

quella delle pizzerie al taglio.

Calzone

A Napoli la cosiddetta pizza chiusa, ossia pizza ben condita e

coperta dalla stessa pasta, si chiamava anche calzone, ma in

seguito altre varietà di calzone con un tipo di pasta differente

son state ideate e preparate nella vicina Puglia, ragion per cui

il calzone al fornoè divenuto di fatto un altro prodotto culinario.

pitta chjina

Anche in Calabria si prepara qualcosa di simile quando si inforna

il pane. Specie in passato, assieme al pane "normale" per la

famiglia, si faceva spesso anche una pitta chjina (pitta ripiena,

dove pitta è un nome generale per una forma di pane).

Tale prodotto ha l'aspetto di una pizza chiusa, ovvero formata

da due strati di pasta con il ripieno al loro interno.

Panada

In Sardegna la variante locale viene denominata panada,

pizza morbida ed a pasta spessa farcita dei più svariati ingredienti

quali pomodori, melanzane, zucchine, funghi, carne d'agnello,

pesci (particolarmente ghiotta la variante alle anguille).

La ricetta originale prevede che, una volta completata la cottura in

forno a legna, la panada venga unta con un filo di olio extravergine

bollente e poi lasciata riposare.

Panzerotto

Una piccola pizza chiusa è il panzerotto, il quale può essere cotto

al forno o fritto in padella.

Pizza americana 

Anche in America la pizza ha avuto una sua evoluzione fino alla

pizza all'americana contraddistinta dalla morbidezza e dal

notevole condimento.

Non raramente all'impasto vengono aggiunti burro o margarina

(o altri tipi di grassi) e zucchero.

PIZZA 5

Negli ultimi anni del XX secolo si è andata affermando anche

la pizza senza glutine, preparata con farine non a base di frumento,

adatte a chi soffre di celiachia.

Il 9 dicembre 2009 l'Unione europea, su richiesta del parlamento

italiano, ha concesso la denominazione di Specialità Tradizionale

Garantita (STG) a salvaguardare la tradizionale pizza napoletana,

in particolare "Margherita" e "Marinara".[ 

Record

1 - La più grande pizza mai prodotta è quella dell'ipermercato

      Norwood Pick 'n Pay (JohannesburgSudafrica).

      Secondo il Guinness Book of Records la pizza - preparata

      nel 1990 con 500 kg di farina, 800 kg di formaggio e 900 kg

      di salsa di pomodoro - aveva un diametro di oltre 37 metri 

2 - A Feltham, Londra, il nuovo record per la più distante consegna

      di pizza spetta a Lucy Clough. Una pizza vegetariana è stata

      cotta il 17 novembre 2004 ed ha percorso una distanza di

      16949 km per essere consegnata in Ramsey Street, a Melbourne,

      il 19 novembre 2004. Il record è presente nell'edizione 2006

     del Guinness Book of Records

3 - La Pizza Louis XIII per 2 persone costa  8.300,00 

4 - La pizza Royale 007 creata a New York costa  3.000,00 

 
 
 

LA "PORTA DEGLI DEI"

Post n°77 pubblicato il 11 Aprile 2013 da SellySelvaggia

_UN ANTICO STARGATE IN PERù  

perù

Quasi a 1300 km a sud-est di Lima, in Perù, presso le rive del

lago Titikaka, si trova un sito che confonde i visitatori di tutto il

mondo.

Gli shamani visitato ancora questo luogo a compiere rituali e

ad offrire preghiere alla parete rocciosa situta sull'altopiano,

come fanno da generazioni.

Il sito è conosciuto come la "Puerta de Hayu Marca", o anche

come la "Porta degli Dei".

Lascia perplessi a vederla: una porta gigantesca, scavata nella

solida roccia.

Sembra davvero un accesso, ma non porta da nessuna parte.

 

Il sito si trova letteralmente in mezzo al nulla, ad oltre 4000 metri

di altezza,eppure quella roccia ha chiaramente un gigantesco

rettangolo intagliato e,al centro del rettangolo, in basso, c'è un

incavo che sembra proprio una porta.

I nativi peruviani la chiamano la "porta degli dei".

Ma perchè creare una porta nella roccia che non conduce da

nessuna parte?

C'è un modo per attraversare questo accesso?

perù2

L'antiche leggenda peruviana racconta che tutte le Americhe

un tempo erano unite sotto un unico capo e sotto una comune

tradizione spirituale.

Il nome"America" deriverebbe da "Amaru-ca-ca" o "Ameru",

"Ameri-ca",che significa "Terra del Serpente", così denemominata

dopo l'avento di un portatore di cultura e tecnologia conosciuto

storicamente come Aramu Muru o Amaru (serpente/saggezza).

Aramu Muru proveniva dall'antico continente di Mu.

Egli aveva con sè molti oggetti tecnologici, tra cui il potente

"disco solare".

Secondo i nativi del Perù, il re sacerdote, in antichità avrebbe

assistito molte tribù primitive, dopo il suo arrivo all'indomani della

distruzione di Mu e di Atlantide.

Grazie al suo ausilio, le antiche tribù americane furono in grado

di costruire imponenti templi megalitici che ancora sono visibili

nel territorio mesoamericano.

Secondo la leggenda, questo primo re sacerdote attraversò il

portale grazie ad un oggetto speciale che attivava l'apertura

traformando la pietra in uno stargate.

La leggenda narra che questo oggetto speciale doveva

essere il "disco d'oro" che Aramu Muru aveva con sè.

Attraversò lo stargate e nessuno lo vide mai più.

Lo shamano presente, fu testimone dell'intero evento e lo

raccontò alle varie tribù della zona, tramandandolo per le

varie generazioni.

Gli archeologi che hanno esaminato la porta degli dei, hanno

scoperto un piccolo avvallamento circolare al centro.

C'è chi ipoteizza che, forse, questa depressione era il punto

in cui si inseriva il disco d'oro.

Secondo Philip Coppens, autore e giornalista investigativo,

«sembra una storia di fantascienza.

Si dice che il congegno fosse fatto tutto d'oro e di varie altre

pietre preziose.

Chiunque ne fosse in possesso, poteva giungere alla porta e

farla funzionare, stabilendo un contatto con gli dei,

oppure invocandoli».

Siamo tutti portati a pensare che si tratti solo di coincidenze o

di fantasia.

Noi invece crediamo che qualcosa di storico si nasconda dietro

queste leggende: è possibile che questo disco d'oro avesse un

collegamento con qualche antica civiltà extraterrestre e che

fosse un congegno grazie al quale era possibile viaggiare tra

diversi mondi.

Questo significherebbe prendere fisicamente una persona,

portarla in un altro luogo o dimensione e riportarla indietro.

Secondo le leggende locali, questi re sacerdoti, noti come

"fratelli dello spazio", pare venissero da altri mondi.

E' possibile che siano giunti sulla terra attraverso la

porta degli dei?

«Nella lingua nativa del Perù, la parola "Chacana" indica le

costellazioni come la Croce del Sud, Orione o le Pleiadi»,

spiega Jorge Luis Delgado Mamani, co-autore del

libro "Andean Awakening".

«Uno dei nostri anziani diceva che questa porta è il

"ponte verso casa".

In pratica, tutte queste leggende, hanno a che fare con i Fratelli

dello Spazio».

Ma esisteva davvero un congegno capace di attivare questa

porta?

E se sì, dove conduceva il passaggio? Secondo i teorici degli

"antichi astronauti", la porta degli dei è all'estremità di un

tunnel spazio-temporale, una sorta di portale che collega

ad un altra parte dell'universo o ad un altra dimensione.

Il tunnel gravitazionale è un costrutto teorico basato sulla

Relatività Generale.

Il concetto è che esiste davvero la possibilità che spazio e

tempo siano connessi e che varie parti di spazio e tempo

siano collegate da un piccolo canale.

Se si creasse questa struttura, si otterrebbe una scorciatoia

tra parti dell'universo molto distanti tra loro.

perù3

I tunnel gravitazionali sono, dunque, un elemento accettato

dalla fisica teorica, ma sono mai esistiti nei luoghi più misteriosi

della Terra?

Secondo Jason Martell, autore di "Knowledge Apocalypse", l'idea

è che esistano degli stargate o che siano esistiti in tempi antichi.

Sempre più spesso veniamo a conoscenza di molti manufatti o di

rappresentazioni di persone che attraversano passaggi, o di strane

forme di energia.

Gli uomini dell'antichità non comprendevano la tecnologia, proprio

come noi che cerchiamo di comprendere la possibilità dei tunnel

gravitazionali.

E se la "Puerta de Hayu Marca" fosse l'estremità di uno di questi

stargate utilizzati dagli "antichi astronauti" per giungere sul nostro

pianeta?

Potrebbe essere il motivo per il quale tanti considerano il Perù uno

dei luoghi focali dell'attività UFO sul nostro pianeta?

Spesso si è parlato di strani fenomeni luminosi che hanno

interessato il lago Titikaka e molti testimoni affermano di averne

visto uscire degli UFO.

La gente del posto parla da sempre di enormi globi di luce blu,

oppure di dischi luminosi. Sono stati riportati addirittura

avvistamenti di esseri extraterrestri, descritti come alti, pallidi,

 assolutamente differenti dalla popolazione locale sudamericana,

che ha pelle e capelli scuri.

 

 

 
 
 

MIAOooooooo

Post n°76 pubblicato il 09 Aprile 2013 da SellySelvaggia

miao

I GATTI.... animali fantastici....dolci, teneri, sensibili, agili, forti, letali.....

caratteristiche in netto contrasto le une con le altre, eppure

tutte presenti in un'unica fantastica creatura....

 

Diversi studi hanno evidenziato come la compagnia di un gatto

possa aiutare le persone con problemi psichici, le persone sole

o stressate abbassandone la tensione.

Esistono persino delle tecniche di gattoterapia.

gatto 1

Gli egiziani dell'antichità hanno divinizzato i tratti del gatto nella

dea protettrice Bastet, simbolo di fecondità e dell'amore materno.

Gli archeologi hanno scoperto numerose mummie di gatto che mostrano

la venerazione degli egiziani per questo felino.

Anche la sorella di Bastet, Sekhmet, era un felino (anche se una leonessa)

e lei aveva come animale sacro il gatto.

gatto 2

I romani avevano una passione per i gatti: dapprima erano riservati

alle classi agiate, poi l'uso di possedere un gatto si propagò in tutto

l'impero e in tutti gli strati della popolazione, assicurando così la

propagazione dell'animale in tutta l'Europa.

 

L'immagine del gatto nell'islam è principalmente positiva,

grazie all'affetto che portava loro Maometto, dopo essere stato

salvato da un morso di serpente da una gatta soriana, Muezza,

che poi venne adottata e amata dal Profeta.

Per l'affetto e l'amore che nutriva nei confronti della sua gatta,

Maometto regalò ai felini il dono di cadere sempre su quattro zampe.

Tutt'oggi, nei paesi di cultura araba, il gatto è solitamente l'unico

animale al quale è permesso di passeggiare liberamente nelle moschee.

Al contrario, il gatto fu demonizzato nell'Europa cristiana durante la

maggior parte del Medioevo, a causa dell'adorazione di cui era stato

l'oggetto in passato da parte dei pagani. Nella simbologia medievale,

il gatto era associato alla sfortuna e al male, soprattutto quando

era nero, e anche all'essere sornioni e alla femminilità.

 Era un animale del diavolo e delle streghe.

gli si attribuivano dei poteri soprannaturali, tra cui la facoltà di possedere

sette (o nove) vite. Nella notte di San Giovanni, nelle piazze, venivano

bruciati vivi centinaia di gatti rinchiusi in ceste assieme alle donne accusate

di stregoneria.

gatto 3

 

 
 
 

COSì....

Post n°75 pubblicato il 08 Aprile 2013 da SellySelvaggia

...

 

SE COSì è.....  

OLTRE AD ESSERE VIVA,

NON MORIRò MAI..... 

 
 
 

UN Pò DI MITOLOGIA....

Post n°74 pubblicato il 04 Aprile 2013 da SellySelvaggia
 

 

4 MITI IN UNO : iL MINOTAURO, IL FILO DI ARIANNA,

                               L'EGEO E ICARO

Il minotauro

 

Minosse, re di Creta, pregò Poseidone,il dio del mare,

  di inviargli un toro come simbolo dell'apprezzamento

  degli dei verso di lui in qualità di sovrano,

  promettendo di sacrificarlo in onore del dio.

Poseidone acconsentì e gli mandò un bellissimo e

  possente toro bianco di gran valore.

Vista la bellezza dell'animale, però, Minosse decise

  di tenerlo per le sue mandrie e ne sacrificò un altro.

Poseidone allora,per punirlo, fece innamorare  

   perdutamente Pasifae,moglie di Minosse, del toro stesso.

Nonostante lui fosse un animale e lei una donna,

    ella desiderava ardentemente accoppiarvisi,

    e voleva a tutti i costi soddisfare il proprio desiderio carnale.

Vi riuscì nascondendosi dentro una giovenca di legno

   costruita per lei dall'artista di corte Dedalo.

Dall'unione mostruosa nacque il Minotauro, termine che unisce,

   appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava

   re) con il suffisso "taurus" (che significa toro).

Il Minotauro aveva il corpo umanoide e bipede, ma aveva zoccoli,

   pelliccia bovina, coda e testa di toro.

Era selvaggio e feroce, perché la sua mente era completamente

  dominata dall'istinto animale, avendo la testa, e quindi il cervello,

  di una bestia.

Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel Labirinto di Cnosso

   costruito da Dedalo.

Quando Androgeo, figlio di Minosse, morì ucciso da degli ateniesi

   infuriati perché aveva vinto troppo ai loro giochi disonorandoli,

   Minosse decise , per vendicarsi che la città di Atene,

   sottomessa allora a Creta, doveva inviare ogni nove anni

   sette fanciulli e sette fanciulle da offrire in pasto al Minotauro,

   che si cibava di carne umana.

Allora Tèseo, eroe figlio del re ateniese Ègeo, si offrì di far parte

   dei giovani per sconfiggere il Minotauro.

Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, si innamorò di lui.

Alla piccola entrata del labirinto Arianna diede a Tèseo il celebre

  "filo d'Arianna", un gomitolo (di filo rosso, realizzato da Dèdalo)

   che gli avrebbe permesso di non perdersi una volta entrato.

Quando Tèseo giunse dinanzi al Minotauro, lo affrontò e lo

   uccise con la spada (secondo altri, attese che si addormentasse

   e poi lo pugnalò, mentre altre versioni riportano come la pelle

   del Minotauro fosse invulnerabile, mentre il corno del minotauro

   perforasse ogni armatura, quindi Teseo usò la sua spada per

   staccare un corno del Minotauro e con questo lo trapassò).

Uscito dal labirinto, Tèseo salpò con Arianna alla volta di Atene,

   montando vele bianche in segno di vittoria.

Più avanti, però, abbandonò la fanciulla dormiente sull'isola

   deserta di Nasso.

Il motivo di tale atto è controverso.

Si dice che l'eroe si fosse invaghito di un'altra o che si sentisse

   in imbarazzo a ritornare in patria con la figlia del nemico,

   oppure che venne intimorito da Dioniso che, in sogno,

   gli intimò di lasciarla là, per poi raggiungerla ancora dormiente

   e farla sua sposa.

Arianna, rimasta sola, iniziò a piangere, finché apparve al suo

   cospetto il dio Dioniso, che per confortarla le donò una

   meravigliosa corona d'oro, opera di Efesto, che venne poi,

   alla sua morte, mutata dal dio in una costellazione splendente:

   la costellazione della Corona.

Poseidone, adirato contro Tèseo, inviò una tempesta che squarciò

   le vele bianche della nave, costringendo l'eroe ateniese a

   sostituirle con quelle nere (però spesso nelle varie versioni

   sua madre Etra aveva avuto un rapporto sessuale con Poseidone,

   quindi in queste versioni anche Poseidone sarebbe padre di

   Teseo e perciò non lo avrebbe mai ostacolato); altre versioni

   raccontano che per l'eccitazione per la vittoria egli si dimenticò

   di issare le vele bianche, oppure gli fu annebbiata la memoria

   dagli dei come punizione per aver abbandonato Arianna.

Infatti a Tèseo, prima di partire, fu raccomandato da suo padre

   Ègeo di portare due gruppi di vele, e di montare al ritorno le vele

   bianche in caso di vittoria, mentre, in caso di sconfitta, egli

   avrebbe dovuto issare quelle nere.

Ègeo, vedendo all'orizzonte le vele nere, credette che suo figlio

   fosse stato divorato dal Minotauro e si gettò disperato in mare,

   che dal suo nome fu poi chiamato mare di Ègeo, cioè Mar Egèo

Dedalo e Icaro

Dedalo viene rinchiuso nel labirinto perché Minosse lo

  ritiene responsabile della "riuscita" di Teseo, fuggito

  dal Labirinto grazie all'espediente del gomitolo che proprio

  Dedalo aveva suggerito. Non ci sono altre fonti

  nell'antichità che collocano Dedalo e Icaro

  imprigionati nel Labirinto.

Per scappare, Dedalo costruì delle ali con delle penne e le

  attaccò ai loro corpi con la cera.

Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo

   alto, Icaro si fece prendere dall'ebbrezza del volo e si

   avvicinò troppo al sole (nella mitologia Febo); il calore

   fuse la cera, facendolo cadere nel mare dove morì.

Il padre arrivò sano e salvo in Sicilia dove costruì un

   tempio dedicato ad Apollo, in memoria del figlio.

Il corpo di Icaro non poté essere recuperato, con

   conseguente impossibilità per la sua anima di

   accedere nel regno di Ade.

 
 
 

PROGRESSO...E' DAVVERO TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA????

Post n°73 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da SellySelvaggia

A volte capitano cose che ti fan pensare....

Io ovviamente posso parlare per quello che riguarda il mio settore.....

Riflettiamo.

Allora, sfogliavo una rivista l'altro giorno, e ho casualmente letto il costo

dell'abbonamento"on line"... 10 euro a fronte dei 60 euro dell'abbonamento

classico....

Ok, comodo essere in giro e poter leggere un quotidiano o un libro in treno,

senza portarsi dietro nulla se non il telefono...

ma avete mai pensato a cosa potrebbe succedere se tutti i quotidiani e le

riviste passassero on line?

procediamo con ordine per gruppi...


Produttori di     2 Produttori di             Produttori di          

   carta                    inchiostro                    macchinari                         

      |                               |                                     |                                                       

              -------------------------------------------

                                   |

    4 Operai che stampano e rilegano

                                    |

    5  gente che consegna libri e giornali

                                    |                                    

         ------------------------------------------                  

          |                                                    |     

    6 edicole                                    7  librerie

                                   |           

    8 gente che ritira materiale invenduto

                                     |                                    

  9  operai che lavorano il reso invenduto


mi fermo qui perchè ho saltato sicuramente qualche categoria e non so cosa ci sia oltre,

ma la domanda è questa :

SE TUTTO PASSA ON LINE, QUESTE CATEGORIE CHE FINE FARANNO???? 

 Tutti a casa????? PAURA..... ditemi che non sarà così......

P.S. = e poi onestamente...a me piace leggere con i sensi!

toccare la carta, sfogliare le pagine, sentire il profumo della carta e

dell'inchiostro sui libri..... non voglio rinunciare....

 
 
 

SOGNI...

Post n°72 pubblicato il 17 Maggio 2012 da SellySelvaggia
Foto di SellySelvaggia

Avete mai la sensazione di essere fuori posto? A me capita spesso... nel senso lavorativo del termine in questo caso....

mi piacerebbe fare mille cose... vorrei aprire un ristorante...forse è troppo,mi basterebbe un bar con trattoria a mezzogiorno....mi ci vedrei benissimo a gestirmi tra banco, tavoli, e clienti...in cucina magari è meglio metterci qualcuno di più "competente"...io tendo a fare porzioni un po troppo abbondanti...e spesso dissapite....MA E' L'UNICO DIFETTO CHE HO IN CUCINA...davvero...  :-P

adoro leggere,e scrivere....mi piacerebbe fare qualcosa che mi tenga tra libri,quaderni,biblioteche e quant'altro....ma cosa potrei fare sul genere? aprire una libreria? fare la bibliotecaria? devo ammettere che non mi dispiacerebbe affatto...

altra opzione... gli animali! li adoro...TUTTI!!!! a volte mi piacerebbe abitare in campagna, avere qualche mucca con i vitellini,qualche capretta,le anatre con i loro piccoli,maialini e cavalli....non a grandi livelli...4 o 5 animali per tipo...gestibile a livello famigliare diciamo...sarebbe fantastico... oppure lavorare in un canile,o una "gattara" se così si dice....tra cani e gatti starei a meraviglia...e perchè non in uno zoo???? beh...sarebbe una cosa straordinaria per me....

oppure....oppure...

e invece sono qui...operaia chiusa in un capannone per 7/8 o 10 ore al giorno....tra polvere e aria chiusa,bloccata su di una specie di catena di montaggio...ognuno chiuso in una sorta di compartimento stagno mentale.... 

diciamo che si tratta di una proiezione di quello che succede con il web.... vorresti essere al mare,in montagna,con gli amici a divertiri...e scrivi e posti di tutto su cosa vorresti fare, come vorresti essere, come vorresti il mondo....ma alla fine?

Alla fine torni a casa la sera talmente stanco e mentalmente deluso dal tuo lavoro,dalla tua vita fuori, che l'unica cosa che puoi fare è consolarti tra le braccia di chi ami....unico spiraglio di luce tra le persone reali che ti circondano.... tra le coccole dei tuoi amici a 4 zampe, che sembrano dimostrarti che gli sei mancata durante il giorno.... e alla fine, dopo cena...un po di svago sul pc....almeno li puoi essere chi vuoi, dove vuoi e come vuoi,tra link,gichi e distrazioni varie....io le considero due ore di black out dalla vita fuori casa...dalle aspirazioni professionali deluse dalle esigenze di mantenersi....mah.... chissà se un giorno qualche sogno si avvererà o no... in attesa che qualcosa cambi... continuiamo a sognare...che male di sicuro non fa, e soprattutto non costa nulla.....

 
 
 

LE DONNE E IL CALCIO

Post n°71 pubblicato il 15 Maggio 2012 da SellySelvaggia
 
Foto di SellySelvaggia

Ecco un argomento che ultimamente mi piace...le donne e il calcio!

Chi lo dice che sono incompatibili????  Io, ad esempio, ADORO il calcio; lo seguo, mi piace, e tenetevi forte : LO CAPISCO!!!!!

E' vero, ci sono donne che odiano il calcio, non capiscono cosa succede in campo (se non che 22 figaccioni corrono dietro una palla) e che lo ritengono responsabile delle ore che il proprio compagno ci perde....non capiscono che invece è una fantastica passione da condividere...

Io non capisco...mi piace discutere di calcio e mi diverte un sacco vedere la faccia di certa gente che ti guarda come fossi un'aliena dicendo:" ti piace il calcio??? lo segui??? davvero???"....neanche avessi detto che sono una licantropa.... e quando sono allo stadio,mi infurio come una iena,urlo e canto...sono una sfegatata!!!!

la cosa migliore è stata quando,  guardandola, ho urlato "fuorigioco" 2 secondi prima del fischio dell'arbitro, mi han guardato stupiti e uno mi fa:" oh,non l'ho capita sta cosa....'na volta si,una no,ma cosa cavolo è il fuorigioco?a cosa serve?" cooooosaaaaaaaaa?????? tu che ti dici tifoso da sempre ancora non l'hai capito??????mi stavo scompisciando...ahhahahhahahah   e poi un amico del mio ragazzo gli fa:"si si,sfotti, vedrai quando avrete un figlio voi....se vai allo stadio e la lasci a casa...." poi mi guarda e fa."no,mi sa che è lei che ti lascia a casa e va allo stadio col bambino!!!!"... eheheheheh 

Sono strana??? ma va, sono normalissima...io.... ;-)

 
 
 

CHI CI CREDE???

Post n°70 pubblicato il 13 Maggio 2012 da SellySelvaggia
Foto di SellySelvaggia

Ma salve gente!!!!!!!!

Ebbene si.... Selly è viva e vegeta....quanto tempo è passato? 2 anni? forse più....eccomi...sono qui...chissà se ci siete ancora...se vi ricordate di me....datemi un segno....se ritrovo qualcuno ricomincerò a scrivere qui....ho tante cose da raccontarvi..... e da farmi raccontare...un bacio a tutti

 
 
 

SHHHHH

Post n°69 pubblicato il 06 Aprile 2009 da SellySelvaggia
Foto di SellySelvaggia

qualche minuto di silenzio per chi non ha superato latragedia del terremoto...per le centinaia di vittime...per chi ha perso le persone care e tutto ciò chefaticosamente si era creato....E un incoraggiamento e un grazie di cuore a chista facendo il possibile per trovare qualcuno sottole macerie...sperando che tra i tanti dispersi più di qualcunoresista ancora....

 
 
 
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Un blog di: SellySelvaggia
Data di creazione: 18/04/2008
 

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