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Post n°84 pubblicato il 30 Giugno 2013 da SellySelvaggia
SHEILA ( amorevolmente Sily)
Questa è la mia dolce gattina, lei è stata la prima arrivata... è nata il 28 febbraio 2010, ma è arrivata a casa verso fine aprile.... l'idea era una gattina tutta nera... ma poi ci siamo viste e zac! Amore a prima vista!!!!! era così tenera, dolce e con quegli occhietti.....nessuno avrebbe potuto resisterle le voglio un bene dell'anima, è la mia bambina, è sempre con me.... sa addolcire la mia giornata,se le parlo mi risponde (non sono matta, ahahhahahaah, ma a modo suo, con i suoi dolci versetti mi risponde e il bello è che la capisco anche!!! ) e sa farti capire cosa vuole, soprattutto quando vuole coccole, e quando vede che faccio altro, si mette li buona buona.... vi dico solo che è addirittura diventata un mio tatuaggio, ovviamente grazie alla mano della bravissima tatuatrice....
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Post n°83 pubblicato il 22 Aprile 2013 da SellySelvaggia
L'archetipo Il mito Tutti amavano Iside e Osiride - tutti tranne Set, il loro
Attributi Iside era vergine e madre, spesso rappresentata Iconografia
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Post n°82 pubblicato il 21 Aprile 2013 da SellySelvaggia
Le storie e le rivendicazioni che girano attorno alla Zona del Situata a 400 miglia a sud del confine tra Messico e Stati Uniti nel
Il caso più eclatante avvenne all'inizio del 1969. Il mistero, tuttavia, si infittisce a causa di un'altra insolita Colpisce il racconto di una coppia che al ritorno da un matrimonio |
Post n°80 pubblicato il 17 Aprile 2013 da SellySelvaggia
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Post n°79 pubblicato il 16 Aprile 2013 da SellySelvaggia
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Post n°78 pubblicato il 14 Aprile 2013 da SellySelvaggia
La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte della parola "pizza" risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997. Già comunque nell'antichità focacce schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gli Egizi, i Greci (maza) e i Romani (offa e placenta). Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto il mondo, la pizza è un piatto originario della cucina italiana ed in particolar modo napoletana. Nel sentire comune, infatti, ci si riferisce con questo termine alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, ossia la variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana, la pizza Margherita. La vera e propria origine della pizza è tuttavia argomento controverso: oltre a Napoli, altre città ne rivendicano la paternità. Esiste, del resto, anche un significato più ampio del termine "pizza". Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare specie di pane o focaccia, la pizza si presenta in innumerevoli derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a seconda delle diverse tradizioni locali. PIZZA TONDA PIZZA AL TAGLIO Pizza genovese La pizza genovese è pizza in teglia dalla pasta piuttosto alta e morbida, prodotta con farina di grano tenero, acqua, sale, lievito di birra e, talvolta, un poco di latte. Dopo la lievitazione viene stesa con le mani direttamente nella teglia e cotta in forno, preferibilmente a legna. Deriva dalla focaccia genovese. "Verace" Pizza napoletana La lavorazione e gli ingredienti della verace pizza napoletana artigianale sono definiti nella norma UNI 10791:98 e sono stati predisposti dall'Associazione Verace Pizza Napoletana che dal 1984 promuove la conoscenza della verace pizza napoletana artigianale ed è la promotrice della norma UNI 10791:98 e del disciplinare della Pizza Napoletana S.T.G. prodotta secondo la tradizione napoletana. La pizza napoletana è l'unico tipo di pizza italiano riconosciuto in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea. Essa si presenta come una pizza tonda dalla pasta morbida e dai bordi alti (cornicione). Tale rigonfiamento del cornicione è dovuto all'aria, che durante la fase di manipolazione del panetto si sposta dal centro verso l'esterno. Nell'impasto classico napoletano non è ammesso nessun tipo di grasso. Soltanto acqua, farina, lievito (di birra o naturale) e sale. Nella più stretta tradizione prevede solo due varianti per quanto riguarda il condimento: - Pizza marinara: con pomodoro, aglio, origano e
mozzarella di bufala campana DOP a cubetti, basilico eolio extravergine di oliva. La cottura della pizza napoletana, infine, avviene sempre ed esclusivamente tramite l'utilizzo del forno a legna e mai quindi utilizzando altri modi di cottura come per esempio il forno elettrico. Pizza siciliana In Sicilia vi sono diverse varianti collegate alla tradizione culinaria rurale che si differenziano anche molto dalla pizza vera e propria. Nel palermitano è diffuso lo sfinciuni, focaccia morbida con pangrattato, cipolla, caciocavallo e 'strattu ossia conserva di pomodoro essiccata al sole. A Catania è diffuso l'uso quotidiano della Scacciata, in origine, nel XVIII secolo, solo nel periodo natalizio, formata da un primo strato di impasto, tuma ed acciughe sotto sale, dissalate oppure nella versione alla paesana, con patate, salsiccia, broccoli, pepe nero, pomodoro e tuma. In entrambi i casi si chiude con un secondo strato di impasto, e infornata dopo una spennellata di uovo. Sempre in provincia di Catania, specie a Zafferana Etnea e a Viagrande, la tipica pizza siciliana, un calzone fritto a pasta morbida con ripieno di formaggio, acciughe dissalate, funghi porcini e altri ingredienti. In Provincia di Siracusa, specie nei comuni di Solarino e Sortino, si può gustare il pizzòlu, una sorta di pizza tonda farcita. In provincia di Messina è cucinato il tradizionale piduni, piccolo calzone fritto o al forno ripieno di verdure ed è inoltre presente la focaccia alla messinese, che viene tradizionalmente preparata in teglia con verdure, formaggio, pomodoro e acciughe. Nel ragusano si prepara la scaccia. Pizza foggiana La cucina foggiana, pur mantenendo elementi tipicamente pugliesi, ha ricevuto grande influenza dalla tradizione culinaria napoletana. Per questo motivo, le caratteristiche della pizza foggiana risultano pressoché simili, almeno nell'aspetto, a quella partenopea; cucinata rigorosamente in forno a legna, di forma tonda, morbida e dai bordi piuttosto alti con la differenza che viene utilizzato come pomodoro quello tipico del Tavoliere delle Puglie. Pizza romana La pizza romana è una pizza tonda dalla pasta molto sottile e croccante. L'impasto viene prodotto con farina di grano tenero tipo 00 o 0, acqua, lievito di birra (oppure lievito naturale), olio d'oliva (oppure per ottenere una pizza più croccante si utilizza l'olio di semi) e sale in proporzioni tali che risulti duro e consistente, tanto da rendere spesso necessaria la stesura con il mattarello. Diffusasi a partire appunto dalla capitale solo dopo l'ultimo dopoguerra, si chiama Napoli la variante di condimento con pomodoro, mozzarella e alici. I libri di cucina tradizionale romana, sembrerebbero avvalorare che la variante con le acciughe dissalate sia un'usanza propria della Capitale; la pizza romana, secondo gli stessi ricettari, dovrebbe comprendere anche basilico tagliuzzato,pecorino e pepe. Pizza marchigiana La pizza al piatto che si può gustare nei ristoranti delle Marche non è diversa da quella preparata in tutte le altre regioni. Per trovare una pizza tipicamente marchigiana bisogna recarsi nei numerosissimi negozi specializzati nella preparazione di pizza al taglio, che si vende al pezzo e non a peso come altrove. Questa pizza è l'erede dell'antica crescia, con la quale ha in comune la presenza di strutto nell'impasto, che nelle pizze di altre regioni è sempre assente. Ciò non significa che non si preparino anche pizze con l'olio di oliva, come si fa nella cacciannanze ascolana, ma che l'alternanza tra questi due condimenti è normale. Le varianti tradizionali sono quattro: bianca con il rosmarino, bianca alla cipolla, rossa semplice e rossa con la mozzarella. Inoltre, ma solo durante l'inverno, si può trovare anche la saporita pizza coi grasselli. È una preparazione invernale in quanto i grasselli sono i residui della fusione dello strutto e perciò sono disponibili solo in concomitanza con la macellazione del maiale, tra novembre e gennaio. Anche le panetterie preparano comunemente la pizza (con olio d'oliva o con strutto), ma più alta e morbida rispetto a quella delle pizzerie al taglio. Calzone A Napoli la cosiddetta pizza chiusa, ossia pizza ben condita e coperta dalla stessa pasta, si chiamava anche calzone, ma in seguito altre varietà di calzone con un tipo di pasta differente son state ideate e preparate nella vicina Puglia, ragion per cui il calzone al fornoè divenuto di fatto un altro prodotto culinario. pitta chjina Anche in Calabria si prepara qualcosa di simile quando si inforna il pane. Specie in passato, assieme al pane "normale" per la famiglia, si faceva spesso anche una pitta chjina (pitta ripiena, dove pitta è un nome generale per una forma di pane). Tale prodotto ha l'aspetto di una pizza chiusa, ovvero formata da due strati di pasta con il ripieno al loro interno. Panada In Sardegna la variante locale viene denominata panada, pizza morbida ed a pasta spessa farcita dei più svariati ingredienti quali pomodori, melanzane, zucchine, funghi, carne d'agnello, pesci (particolarmente ghiotta la variante alle anguille). La ricetta originale prevede che, una volta completata la cottura in forno a legna, la panada venga unta con un filo di olio extravergine bollente e poi lasciata riposare. Panzerotto Una piccola pizza chiusa è il panzerotto, il quale può essere cotto al forno o fritto in padella. Pizza americana Anche in America la pizza ha avuto una sua evoluzione fino alla pizza all'americana contraddistinta dalla morbidezza e dal notevole condimento. Non raramente all'impasto vengono aggiunti burro o margarina (o altri tipi di grassi) e zucchero. Negli ultimi anni del XX secolo si è andata affermando anche la pizza senza glutine, preparata con farine non a base di frumento, adatte a chi soffre di celiachia. Il 9 dicembre 2009 l'Unione europea, su richiesta del parlamento italiano, ha concesso la denominazione di Specialità Tradizionale Garantita (STG) a salvaguardare la tradizionale pizza napoletana, in particolare "Margherita" e "Marinara".[ Record 1 - La più grande pizza mai prodotta è quella dell'ipermercato Norwood Pick 'n Pay (Johannesburg, Sudafrica). Secondo il Guinness Book of Records la pizza - preparata nel 1990 con 500 kg di farina, 800 kg di formaggio e 900 kg di salsa di pomodoro - aveva un diametro di oltre 37 metri 2 - A Feltham, Londra, il nuovo record per la più distante consegna di pizza spetta a Lucy Clough. Una pizza vegetariana è stata cotta il 17 novembre 2004 ed ha percorso una distanza di 16949 km per essere consegnata in Ramsey Street, a Melbourne, il 19 novembre 2004. Il record è presente nell'edizione 2006 del Guinness Book of Records 3 - La Pizza Louis XIII per 2 persone costa € 8.300,00 4 - La pizza Royale 007 creata a New York costa € 3.000,00 |
Post n°77 pubblicato il 11 Aprile 2013 da SellySelvaggia
_UN ANTICO STARGATE IN PERù Quasi a 1300 km a sud-est di Lima, in Perù, presso le rive del lago Titikaka, si trova un sito che confonde i visitatori di tutto il mondo. Gli shamani visitato ancora questo luogo a compiere rituali e ad offrire preghiere alla parete rocciosa situta sull'altopiano, come fanno da generazioni. Il sito è conosciuto come la "Puerta de Hayu Marca", o anche come la "Porta degli Dei". Lascia perplessi a vederla: una porta gigantesca, scavata nella solida roccia. Sembra davvero un accesso, ma non porta da nessuna parte.
Il sito si trova letteralmente in mezzo al nulla, ad oltre 4000 metri di altezza,eppure quella roccia ha chiaramente un gigantesco rettangolo intagliato e,al centro del rettangolo, in basso, c'è un incavo che sembra proprio una porta. I nativi peruviani la chiamano la "porta degli dei". Ma perchè creare una porta nella roccia che non conduce da nessuna parte? C'è un modo per attraversare questo accesso? L'antiche leggenda peruviana racconta che tutte le Americhe un tempo erano unite sotto un unico capo e sotto una comune tradizione spirituale. Il nome"America" deriverebbe da "Amaru-ca-ca" o "Ameru", "Ameri-ca",che significa "Terra del Serpente", così denemominata dopo l'avento di un portatore di cultura e tecnologia conosciuto storicamente come Aramu Muru o Amaru (serpente/saggezza). Aramu Muru proveniva dall'antico continente di Mu. Egli aveva con sè molti oggetti tecnologici, tra cui il potente "disco solare". Secondo i nativi del Perù, il re sacerdote, in antichità avrebbe assistito molte tribù primitive, dopo il suo arrivo all'indomani della distruzione di Mu e di Atlantide. Grazie al suo ausilio, le antiche tribù americane furono in grado di costruire imponenti templi megalitici che ancora sono visibili nel territorio mesoamericano. Secondo la leggenda, questo primo re sacerdote attraversò il portale grazie ad un oggetto speciale che attivava l'apertura traformando la pietra in uno stargate. La leggenda narra che questo oggetto speciale doveva essere il "disco d'oro" che Aramu Muru aveva con sè. Attraversò lo stargate e nessuno lo vide mai più. Lo shamano presente, fu testimone dell'intero evento e lo raccontò alle varie tribù della zona, tramandandolo per le varie generazioni. Gli archeologi che hanno esaminato la porta degli dei, hanno scoperto un piccolo avvallamento circolare al centro. C'è chi ipoteizza che, forse, questa depressione era il punto in cui si inseriva il disco d'oro. Secondo Philip Coppens, autore e giornalista investigativo, «sembra una storia di fantascienza. Si dice che il congegno fosse fatto tutto d'oro e di varie altre pietre preziose. Chiunque ne fosse in possesso, poteva giungere alla porta e farla funzionare, stabilendo un contatto con gli dei, oppure invocandoli». Siamo tutti portati a pensare che si tratti solo di coincidenze o di fantasia. Noi invece crediamo che qualcosa di storico si nasconda dietro queste leggende: è possibile che questo disco d'oro avesse un collegamento con qualche antica civiltà extraterrestre e che fosse un congegno grazie al quale era possibile viaggiare tra diversi mondi. Questo significherebbe prendere fisicamente una persona, portarla in un altro luogo o dimensione e riportarla indietro. Secondo le leggende locali, questi re sacerdoti, noti come "fratelli dello spazio", pare venissero da altri mondi. E' possibile che siano giunti sulla terra attraverso la porta degli dei? «Nella lingua nativa del Perù, la parola "Chacana" indica le costellazioni come la Croce del Sud, Orione o le Pleiadi», spiega Jorge Luis Delgado Mamani, co-autore del libro "Andean Awakening". «Uno dei nostri anziani diceva che questa porta è il "ponte verso casa". In pratica, tutte queste leggende, hanno a che fare con i Fratelli dello Spazio». Ma esisteva davvero un congegno capace di attivare questa porta? E se sì, dove conduceva il passaggio? Secondo i teorici degli "antichi astronauti", la porta degli dei è all'estremità di un tunnel spazio-temporale, una sorta di portale che collega ad un altra parte dell'universo o ad un altra dimensione. Il tunnel gravitazionale è un costrutto teorico basato sulla Relatività Generale. Il concetto è che esiste davvero la possibilità che spazio e tempo siano connessi e che varie parti di spazio e tempo siano collegate da un piccolo canale. Se si creasse questa struttura, si otterrebbe una scorciatoia tra parti dell'universo molto distanti tra loro. I tunnel gravitazionali sono, dunque, un elemento accettato dalla fisica teorica, ma sono mai esistiti nei luoghi più misteriosi della Terra? Secondo Jason Martell, autore di "Knowledge Apocalypse", l'idea è che esistano degli stargate o che siano esistiti in tempi antichi. Sempre più spesso veniamo a conoscenza di molti manufatti o di rappresentazioni di persone che attraversano passaggi, o di strane forme di energia. Gli uomini dell'antichità non comprendevano la tecnologia, proprio come noi che cerchiamo di comprendere la possibilità dei tunnel gravitazionali. E se la "Puerta de Hayu Marca" fosse l'estremità di uno di questi stargate utilizzati dagli "antichi astronauti" per giungere sul nostro pianeta? Potrebbe essere il motivo per il quale tanti considerano il Perù uno dei luoghi focali dell'attività UFO sul nostro pianeta? Spesso si è parlato di strani fenomeni luminosi che hanno interessato il lago Titikaka e molti testimoni affermano di averne visto uscire degli UFO. La gente del posto parla da sempre di enormi globi di luce blu, oppure di dischi luminosi. Sono stati riportati addirittura avvistamenti di esseri extraterrestri, descritti come alti, pallidi, assolutamente differenti dalla popolazione locale sudamericana, che ha pelle e capelli scuri.
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Post n°76 pubblicato il 09 Aprile 2013 da SellySelvaggia
I GATTI.... animali fantastici....dolci, teneri, sensibili, agili, forti, letali..... caratteristiche in netto contrasto le une con le altre, eppure tutte presenti in un'unica fantastica creatura....
Diversi studi hanno evidenziato come la compagnia di un gatto possa aiutare le persone con problemi psichici, le persone sole o stressate abbassandone la tensione. Esistono persino delle tecniche di gattoterapia. Gli egiziani dell'antichità hanno divinizzato i tratti del gatto nella dea protettrice Bastet, simbolo di fecondità e dell'amore materno. Gli archeologi hanno scoperto numerose mummie di gatto che mostrano la venerazione degli egiziani per questo felino. Anche la sorella di Bastet, Sekhmet, era un felino (anche se una leonessa) e lei aveva come animale sacro il gatto. I romani avevano una passione per i gatti: dapprima erano riservati alle classi agiate, poi l'uso di possedere un gatto si propagò in tutto l'impero e in tutti gli strati della popolazione, assicurando così la propagazione dell'animale in tutta l'Europa.
L'immagine del gatto nell'islam è principalmente positiva, grazie all'affetto che portava loro Maometto, dopo essere stato salvato da un morso di serpente da una gatta soriana, Muezza, che poi venne adottata e amata dal Profeta. Per l'affetto e l'amore che nutriva nei confronti della sua gatta, Maometto regalò ai felini il dono di cadere sempre su quattro zampe. Tutt'oggi, nei paesi di cultura araba, il gatto è solitamente l'unico animale al quale è permesso di passeggiare liberamente nelle moschee. Al contrario, il gatto fu demonizzato nell'Europa cristiana durante la maggior parte del Medioevo, a causa dell'adorazione di cui era stato l'oggetto in passato da parte dei pagani. Nella simbologia medievale, il gatto era associato alla sfortuna e al male, soprattutto quando era nero, e anche all'essere sornioni e alla femminilità. Era un animale del diavolo e delle streghe. gli si attribuivano dei poteri soprannaturali, tra cui la facoltà di possedere sette (o nove) vite. Nella notte di San Giovanni, nelle piazze, venivano bruciati vivi centinaia di gatti rinchiusi in ceste assieme alle donne accusate di stregoneria.
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Post n°75 pubblicato il 08 Aprile 2013 da SellySelvaggia
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4 MITI IN UNO : iL MINOTAURO, IL FILO DI ARIANNA, L'EGEO E ICARO
Minosse, re di Creta, pregò Poseidone,il dio del mare, di inviargli un toro come simbolo dell'apprezzamento degli dei verso di lui in qualità di sovrano, promettendo di sacrificarlo in onore del dio. Poseidone acconsentì e gli mandò un bellissimo e possente toro bianco di gran valore. Vista la bellezza dell'animale, però, Minosse decise di tenerlo per le sue mandrie e ne sacrificò un altro. Poseidone allora,per punirlo, fece innamorare perdutamente Pasifae,moglie di Minosse, del toro stesso. Nonostante lui fosse un animale e lei una donna, ella desiderava ardentemente accoppiarvisi, e voleva a tutti i costi soddisfare il proprio desiderio carnale. Vi riuscì nascondendosi dentro una giovenca di legno costruita per lei dall'artista di corte Dedalo. Dall'unione mostruosa nacque il Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava re) con il suffisso "taurus" (che significa toro). Il Minotauro aveva il corpo umanoide e bipede, ma aveva zoccoli, pelliccia bovina, coda e testa di toro. Era selvaggio e feroce, perché la sua mente era completamente dominata dall'istinto animale, avendo la testa, e quindi il cervello, di una bestia. Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel Labirinto di Cnosso costruito da Dedalo. Quando Androgeo, figlio di Minosse, morì ucciso da degli ateniesi infuriati perché aveva vinto troppo ai loro giochi disonorandoli, Minosse decise , per vendicarsi che la città di Atene, sottomessa allora a Creta, doveva inviare ogni nove anni sette fanciulli e sette fanciulle da offrire in pasto al Minotauro, che si cibava di carne umana. Allora Tèseo, eroe figlio del re ateniese Ègeo, si offrì di far parte dei giovani per sconfiggere il Minotauro. Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, si innamorò di lui. Alla piccola entrata del labirinto Arianna diede a Tèseo il celebre "filo d'Arianna", un gomitolo (di filo rosso, realizzato da Dèdalo) che gli avrebbe permesso di non perdersi una volta entrato. Quando Tèseo giunse dinanzi al Minotauro, lo affrontò e lo uccise con la spada (secondo altri, attese che si addormentasse e poi lo pugnalò, mentre altre versioni riportano come la pelle del Minotauro fosse invulnerabile, mentre il corno del minotauro perforasse ogni armatura, quindi Teseo usò la sua spada per staccare un corno del Minotauro e con questo lo trapassò). Uscito dal labirinto, Tèseo salpò con Arianna alla volta di Atene, montando vele bianche in segno di vittoria. Più avanti, però, abbandonò la fanciulla dormiente sull'isola deserta di Nasso. Il motivo di tale atto è controverso. Si dice che l'eroe si fosse invaghito di un'altra o che si sentisse in imbarazzo a ritornare in patria con la figlia del nemico, oppure che venne intimorito da Dioniso che, in sogno, gli intimò di lasciarla là, per poi raggiungerla ancora dormiente e farla sua sposa. Arianna, rimasta sola, iniziò a piangere, finché apparve al suo cospetto il dio Dioniso, che per confortarla le donò una meravigliosa corona d'oro, opera di Efesto, che venne poi, alla sua morte, mutata dal dio in una costellazione splendente: la costellazione della Corona. Poseidone, adirato contro Tèseo, inviò una tempesta che squarciò le vele bianche della nave, costringendo l'eroe ateniese a sostituirle con quelle nere (però spesso nelle varie versioni sua madre Etra aveva avuto un rapporto sessuale con Poseidone, quindi in queste versioni anche Poseidone sarebbe padre di Teseo e perciò non lo avrebbe mai ostacolato); altre versioni raccontano che per l'eccitazione per la vittoria egli si dimenticò di issare le vele bianche, oppure gli fu annebbiata la memoria dagli dei come punizione per aver abbandonato Arianna. Infatti a Tèseo, prima di partire, fu raccomandato da suo padre Ègeo di portare due gruppi di vele, e di montare al ritorno le vele bianche in caso di vittoria, mentre, in caso di sconfitta, egli avrebbe dovuto issare quelle nere. Ègeo, vedendo all'orizzonte le vele nere, credette che suo figlio fosse stato divorato dal Minotauro e si gettò disperato in mare, che dal suo nome fu poi chiamato mare di Ègeo, cioè Mar Egèo Dedalo viene rinchiuso nel labirinto perché Minosse lo ritiene responsabile della "riuscita" di Teseo, fuggito dal Labirinto grazie all'espediente del gomitolo che proprio Dedalo aveva suggerito. Non ci sono altre fonti nell'antichità che collocano Dedalo e Icaro imprigionati nel Labirinto. Per scappare, Dedalo costruì delle ali con delle penne e le attaccò ai loro corpi con la cera. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si fece prendere dall'ebbrezza del volo e si avvicinò troppo al sole (nella mitologia Febo); il calore fuse la cera, facendolo cadere nel mare dove morì. Il padre arrivò sano e salvo in Sicilia dove costruì un tempio dedicato ad Apollo, in memoria del figlio. Il corpo di Icaro non poté essere recuperato, con conseguente impossibilità per la sua anima di accedere nel regno di Ade. |
Post n°73 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da SellySelvaggia
A volte capitano cose che ti fan pensare.... Io ovviamente posso parlare per quello che riguarda il mio settore..... Riflettiamo. Allora, sfogliavo una rivista l'altro giorno, e ho casualmente letto il costo dell'abbonamento"on line"... 10 euro a fronte dei 60 euro dell'abbonamento classico.... Ok, comodo essere in giro e poter leggere un quotidiano o un libro in treno, senza portarsi dietro nulla se non il telefono... ma avete mai pensato a cosa potrebbe succedere se tutti i quotidiani e le riviste passassero on line? procediamo con ordine per gruppi... 1 Produttori di 2 Produttori di 3 Produttori di carta inchiostro macchinari | | | ------------------------------------------- | 4 Operai che stampano e rilegano | 5 gente che consegna libri e giornali | ------------------------------------------ | | 6 edicole 7 librerie | 8 gente che ritira materiale invenduto | 9 operai che lavorano il reso invenduto mi fermo qui perchè ho saltato sicuramente qualche categoria e non so cosa ci sia oltre, ma la domanda è questa : SE TUTTO PASSA ON LINE, QUESTE CATEGORIE CHE FINE FARANNO???? Tutti a casa????? PAURA..... ditemi che non sarà così...... P.S. = e poi onestamente...a me piace leggere con i sensi! toccare la carta, sfogliare le pagine, sentire il profumo della carta e dell'inchiostro sui libri..... non voglio rinunciare.... |
Post n°72 pubblicato il 17 Maggio 2012 da SellySelvaggia
Avete mai la sensazione di essere fuori posto? A me capita spesso... nel senso lavorativo del termine in questo caso.... mi piacerebbe fare mille cose... vorrei aprire un ristorante...forse è troppo,mi basterebbe un bar con trattoria a mezzogiorno....mi ci vedrei benissimo a gestirmi tra banco, tavoli, e clienti...in cucina magari è meglio metterci qualcuno di più "competente"...io tendo a fare porzioni un po troppo abbondanti...e spesso dissapite....MA E' L'UNICO DIFETTO CHE HO IN CUCINA...davvero... :-P adoro leggere,e scrivere....mi piacerebbe fare qualcosa che mi tenga tra libri,quaderni,biblioteche e quant'altro....ma cosa potrei fare sul genere? aprire una libreria? fare la bibliotecaria? devo ammettere che non mi dispiacerebbe affatto... altra opzione... gli animali! li adoro...TUTTI!!!! a volte mi piacerebbe abitare in campagna, avere qualche mucca con i vitellini,qualche capretta,le anatre con i loro piccoli,maialini e cavalli....non a grandi livelli...4 o 5 animali per tipo...gestibile a livello famigliare diciamo...sarebbe fantastico... oppure lavorare in un canile,o una "gattara" se così si dice....tra cani e gatti starei a meraviglia...e perchè non in uno zoo???? beh...sarebbe una cosa straordinaria per me.... oppure....oppure... e invece sono qui...operaia chiusa in un capannone per 7/8 o 10 ore al giorno....tra polvere e aria chiusa,bloccata su di una specie di catena di montaggio...ognuno chiuso in una sorta di compartimento stagno mentale.... diciamo che si tratta di una proiezione di quello che succede con il web.... vorresti essere al mare,in montagna,con gli amici a divertiri...e scrivi e posti di tutto su cosa vorresti fare, come vorresti essere, come vorresti il mondo....ma alla fine? Alla fine torni a casa la sera talmente stanco e mentalmente deluso dal tuo lavoro,dalla tua vita fuori, che l'unica cosa che puoi fare è consolarti tra le braccia di chi ami....unico spiraglio di luce tra le persone reali che ti circondano.... tra le coccole dei tuoi amici a 4 zampe, che sembrano dimostrarti che gli sei mancata durante il giorno.... e alla fine, dopo cena...un po di svago sul pc....almeno li puoi essere chi vuoi, dove vuoi e come vuoi,tra link,gichi e distrazioni varie....io le considero due ore di black out dalla vita fuori casa...dalle aspirazioni professionali deluse dalle esigenze di mantenersi....mah.... chissà se un giorno qualche sogno si avvererà o no... in attesa che qualcosa cambi... continuiamo a sognare...che male di sicuro non fa, e soprattutto non costa nulla..... |
Post n°70 pubblicato il 13 Maggio 2012 da SellySelvaggia
Ma salve gente!!!!!!!! Ebbene si.... Selly è viva e vegeta....quanto tempo è passato? 2 anni? forse più....eccomi...sono qui...chissà se ci siete ancora...se vi ricordate di me....datemi un segno....se ritrovo qualcuno ricomincerò a scrivere qui....ho tante cose da raccontarvi..... e da farmi raccontare...un bacio a tutti |
Post n°69 pubblicato il 06 Aprile 2009 da SellySelvaggia
qualche minuto di silenzio per chi non ha superato latragedia del terremoto...per le centinaia di vittime...per chi ha perso le persone care e tutto ciò chefaticosamente si era creato....E un incoraggiamento e un grazie di cuore a chista facendo il possibile per trovare qualcuno sottole macerie...sperando che tra i tanti dispersi più di qualcunoresista ancora.... |
Inviato da: pazzaserialkiller666
il 01/05/2013 alle 18:22
Inviato da: pazzaserialkiller666
il 23/04/2013 alle 18:15
Inviato da: SellySelvaggia
il 15/04/2013 alle 22:22
Inviato da: ladrodibiciclette7
il 15/04/2013 alle 21:49
Inviato da: SellySelvaggia
il 15/04/2013 alle 21:20