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Quale Dio?

Post n°22 pubblicato il 02 Giugno 2008 da roby2012

Salve...

partiamo da un presupposto certo, per arrivare a conoscere Dio. Partiamo da quanto Gesù ci ha tramandato nell'annunciare la Buona Notizia ad Israele, il Popolo di Dio:

“Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. "
"Se qualcuno vuol seguire dietro di me, dica di no a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Chi infatti vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero e perdere la propria vita? E che cosa infatti potrebbe dare un  uomo in cambio della propria vita? Chi infatti si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi".

Da queste parole noi possiamo comprendere che per arrivare a conoscere realmente Dio, occorre mettere in pratica queste semplici, "pesanti" verità: se vuoi seguire Gesù devi lasciare il mondo, devi allontanarti dalle cose del mondo, pur restando nel Mondo.
Ciò che invece sta avvenendo, sempre di più, è esattamente il contrario, in questo Mondo. Tenete a mente che, le prossime mie, sono constatazioni, davvero amare, e non un'impalcatura giudicante.

Partiamo dal singolo.

Un uomo si affaccia alla finestra e scorge il proprio vicino di casa salire su una fuoriserie rossa nuova fiammante; al suo fianco una donna assai piacente.
Roso dall'invidia, si ripromette di farsi in quattro pur di avere, anche lui, un'auto simile e, probabilmente, una donna simile.
Lavora dieci ore al giorno, paga una striscia inesorabile di "bisce", e si compra un "Hummer", che va a posteggiare a fianco della fuoriserie del vicino: gli manca soltanto una donna piacente... ma, nella sua mente, ravvede che sia possibile conquistare le attenzioni della stessa compagna del suo vicino di casa: non ci vuole poi molto!

Questo è solo un piccolo esempio della maniera in cui consista, per molti, un Dio.

Guardiamo ora alla comunità: per ottenere quel dio chiamato "Hummer", il nostro uomo si è rivolto alle banche, che vivono dei risparmi altrui e sugli interessi praticati; il dio delle banche sono i clienti, i danarosi... ma soprattutto quelli pagano a rate. Le banche, a loro volta, sono collegate al potere, che sfrutta le economie collegiali di industrie e attività commerciali sparse sul territorio nazionale ed estero... e non sempre in affari leciti.
Il dio "Hummer", così, ne proviene da una macchinazione oliata e quasi perfetta che ha origine da traffici enormi.
Il dio "Hummer" proviene, come tutti gli altri "idoli", dal consumismo, la cui leva maggiore è il possesso di uno o più beni indispensabili per l'uomo.

La pubblicità è l'anima di questo consumismo, che io considero la vera rappresentazione dell'AntiCristo di questi tempi. Se vi capiterà di guardare qualsiasi emissione pubblicitaria, vi accorgerete che, l'indicazione primaria è quella che "non ne potete più fare a meno". Tutto appare cristallino, dagli spaghetti (che provengono da un ignoto mulino "bianco") alle merendine (che ti tentano tre volte tanto), dalle bevande (dai poteri taumaturgici ed energetici)  alle cucine (la più amata dagli italiani), dai profumi (l'uomo che non deve chiedere mai) fino ai supermercati stessi (i tuoi migliori amici, anzi, in alcuni casi TE STESSO), dai caffè (che ti innalzano fino a Dio) alle automobili (che ormai hanno TUTTO) etc etc......
Se leggete le mie parentesi, tutte le frasi che ho indicato hanno riferimenti subliminali al concetto di divinità, di sacro, tali da divenire un passo importante, se non fondamentale, per il tuo esistere.

Per fortuna l'uomo ha anche un arbitrio: quello di poter scegliere, nella e per la propria vita. Ma il Signore, rammentandoci la  vigilanza, ci fa osservare che saremo sempre tentati, dal demonio. Ogni momento è buono, per colui che è giunto per seminare zizzania, per confondere le nostre menti.
Quando avremo realmente compreso la fatuità del mondo, con i suoi segnali, i suoi messaggi costanti, le sue "magie", sarà davvero il momento di lasciare tutto ciò che abbiamo per seguire Cristo e per entrare con Lui nel Regno del Padre, Dio.

Quale Dio hai scelto, fratello? Quale Dio?


 
 
 
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