La Propoli dei libri

RACCOLTA DI PENSIERI, CITAZIONI, FRASI E POESIE PRESE DALLE MIE LETTURE. La propoli è una miscela di sostanze resinose di origine vegetale di colore giallo-bruno che le api raccolgono dai germogli e dalle cortecce degli alberi, modificandola mediante la secrezione di saliva e l'aggiunta di cere.Una volta formata, la propoli viene utilizzata per sigillare le fessure dell'arnia, per disinfettare le cellette dove vengono deposte le uova e per mummificare i corpi degli insetti che rimangono intrappolati nell'alveare. Questi procedimenti permettono di restringere l'ingresso dell'alveare soprattutto in concomitanza della stagione fredda, ostacolano l'ingresso di eventuali predatori ed evitano che si instaurino dei processi putrefattivi all'interno. LA PROPOLI E’ DUNQUE PER LE API UN BUON MATERIALE DI COSTRUZIONE E DI DIFESA CHE ESERCITA ANCHE UN EFFICACE POTERE ANTISETTICO; assicura infatti lo svolgimento delle normali attività nell'alveare in un ambiente sano e libero da microrganismi che potrebbero nuocere alla sopravvivenza delle api stesse. E' proprio da queste osservazioni che ha preso origine l'utilizzo della propoli nella medicina popolare. Si ritiene infatti che questa sostanza naturale possa esercitare azione antibatterica, antinfiammatoria e antivirale.LA LETTURA AIUTA LA COSTRUZIONE DELLA STRUTTURA PORTANTE DELLA TUA ESISTENZA, NUTRE IL TUO CERVELLO DI ESPERIENZE, PERMETTERE ALLA TUA INTELLIGENZA DI RACCOGLIERE LA PROPOLI DELLA VITA CHE TI CONSENTE DI ESSERE PIU’ UOMO TRA GLI UOMINI. SE NON RIESCI A FARTI CAMBIARE DA UN LIBRO, ALLORA TI SUGGERISCO DI PASSARE AI FUMETTI... :o)

 

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La pazza normalità

Post n°9 pubblicato il 03 Marzo 2007 da GJ79
 

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Credo sia giusto ogni tanto riflettere sull' ipocrisia della nostra società e sulla falsa sicurezza che vuole far trasparire; ciò che non è conforme ai canoni prestabiliti viene messo da parte, viene isolato, giudicato, escluso da ogni forma di solidarietà sociale, scorrettamente adulato da un falso perbenismo.Ma questi canoni chi li ha decisi? Chi si è arrogato il diritto di stabilire il confine tra normalità e pazzia?? Dentro ognuno di noi c'è un soggetto potenzialmente borderline, la differenza tra il "noi" e il "loro" è solo una questione di contingenze, di opportunità, se analizziamo a fondo il problema, ci rendiamo conto che può essere anche una semplice questione di  "fortuna".Ci sentiamo più sicuri a marchiare gli altri come "strani", "diversi", perché per esclusione noi diventiamo "normali", "integrati", uomini non asociali. A volte basterebbe poco per impedire ad alcuni di superare quella sottile linea di confine che li trasporta in un mondo senza ritorno, un mondo a cui viene negata la possibilità di reintegrazione anche se la falsa ma evidente ipocrisia della società sembra essere sempre pronta ad andare incontro alle sofferenze altrui;basterebbe ascoltare ciò che queste persone hanno da dire, capire quello che vogliono esprimere, respirare quello che ci stanno comunicando, magari guardarle semplicemente negli occhi.Impareremmo moltissimo.Solo chi ha sofferto può essere il portavoce di un' esperienza di vita reale, ma noi abbiamo paura di chi soffre, scacciamo lontano chi può invitarci a riflettere, temiamo chi ci mette di fronte ad uno specchio che ci fa vedere la nuda fragilità della nostra anima.Meglio allora essere sorridenti, allegri, felici nell'essere superficiali, rallegriamoci del nostro far niente e dimentichiamoci chi siamo.Non mi sorprende quindi che la canzone di Simone Cristicchi, presentata all'ultimo festival di Sanremo, abbia già ricevuto critiche da parte di alcune associazioni; mi chiedo infatti perché presentare un tema così delicato ad un pubblico che la sera vuole solo rilassarsi? Perché esortare la gente a pensare? Perché tutte le canzoni non possono semplicemente parlare d’amore, di sole, di mare, di sesso? La verità è che il sistema dello ShowBusiness ormai ci considera dei dementi a cui propinare solamente allegre filastrocche da bambini sottosviluppati. Non permettiamo loro di trattarci in questo modo, accorgiamoci della vita che ci scorre accanto e non facciamoci intimorire dalla possibilità di riscoprire la fragile essenza della nostra umanità.

Ascolta la canzone di Simone Cristicchi.

 

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Commenti al Post:
lykes
lykes il 03/03/07 alle 15:49 via WEB
di fatto siamo tutti inglobati in certi regole,regole che impongono spesso canoni di riferimento x giudizi generali!l'uomo ha bisogno di definire i limiti x superare la paura dell'ignoto!è una sicurezza di cui abbiamo bisogno!detto questo agginugo che poi ci sono persone che x fortuna sanno riflettere e pensare con la loro testa e stabilire ciò ke reputano giusto o sbagliato semplicemente!non parlo id normalità perchè come te credo che in fondo nn esiste ciò ke è normale oppure no!oggi è vero la maggior parte,a volte anche noi,siamo superficiali e tendiamo a sorridere x non vedere!dal canto mio penso invece che anche un atteggiamento superficiale debba essere una scelta soggettiva che viene dopo aver scavato a fondo il nostro animo!oggi io scelgo di essere superficiale a volte altre no!io simone cristicchi l'ho notato l'anno scorso a festival!mi è sempre piaciuto e la sua canzone mi ha toccato moltissimo a dire il vero ;-)!!qualcuno di cui nn ricordo dice: "la verità è nei bambini e nei pazzi"!scusami se sono stata prolissa!spero solo di essere stata chiara!p.s. sono contenta di essere incappata in te cmq ;-)))!!!continua così senza però rinunciare a sorridere alla vita! ti saluto
 
 
GJ79
GJ79 il 03/03/07 alle 19:20 via WEB
Io credo che se una persona scava veramente a fondo nel suo animo possa solamente scegliere la via più difficile, tutto quello che si discosta da tale scelta è solo frutto di una misera arrendevolezza; è estremamente faticoso pensare e chi si arrende dimostra di non averlo fatto fino in fondo.Non si può scegliere di essere o meno superficiali come se si scegliesse un vestito da indossare!! Quando "scegli" di essere superficiale, credi di esserlo sul serio?Chi prendi in giro se non te stessa?E il giorno dopo che "scegli” di essere "profonda" non senti un senso di vuoto dovuto allo spreco del giorno precedente? E'vero che sto attraversando un periodo difficile, ma non rinuncerò mai più a sorridere alla vita e se mi conoscessi di persona non riusciresti a capire il mio vero stato d'animo perchè i clown sono degli uomini grigi in confronto a me :o) L'allegria non coincide con la supeficialità.Io scelgo di essere allegro e non superficiale. Grazie per il tuo spunto riflessivo.A presto.
 
   
lykes
lykes il 04/03/07 alle 06:19 via WEB
ok chiariamo!forse non mi sono epsressa bene proverò a farlo con più accuratezza ;-)!!!non sono arrendevole affatto solo perchè di tanto in tanto scelgo di essere solamente più leggera rispetto alla profondità della vita!credo che non sia sempre possibile essere sempre attenti a tutto spt quando si è sensibili perchè è umanamente comprensibile che non si può stare dietro a tutto nella misura in cui molte cose nn si possono risolvere!la mia superficiliatà se così vuoi metterla è solo frutto invece di un analisi profonda dovuta alla consapevolezza che non è corretto verso noi stessi star sempre lì a meditare e pensare e approfondire tutto!di fatto è vero che una perosna nn superficiale in realtà non lo è mai anche quando è "leggera"!e nn credo di predermi in giro x il semplice fatto ke io scelgo appunto e questo impone una consapevolezza di base!forse hai ragione però su un punto:l'allegria non coincide con la superficialità!lo dico sempre anch'io che si può essere allegri senza x questo essere frivoli eh eh ;-)!!!spero ci siamo capiti,senò continuerò a spiegarmi finkè potrò!è bello confrontarsi in fondo!!a presto ;-)!
 
     
GJ79
GJ79 il 04/03/07 alle 14:23 via WEB
ok, ho capito, è un punto di vista, lo comprendo ma non mi sento di condividerlo.All'apparenza io sono un superficiale che se la ride e se la gode di gusto...e non credere che io stia sempre lì a riflettere sull'infinito o sull' essenza ontologica dell'uomo... :o) la decisione però di essere "frivoli" in un certo momento implica obbligatoriamente una rinuncia, un'arrendevolezza, proprio perchè pensare è molto faticoso e ogni tanto bisogna staccare la spina;rimane il fatto però che ci arrendiamo a noi stessi decidendo in quel giorno di non pensare.L'essere arrendevoli non è un'offesa, è una semplice constatazione dei nostri limiti.Bisognerebbe sempre pensare e approfondire tutto, ma non ne siamo capaci.L'uomo è naturalmente portato a prendere in giro se se stesso.La superficialità "consapevole" è più grave di quella spontanea e quando si ritiene che la consapevolezza giustifichi un comportamento "frivolo" non ci si rende conto che in realtà è solo un modo per riprendere fiato da noi stessi. P.s. ma come ti va di rispondermi alle 6 di mattina... :o)
 
     
lykes
lykes il 04/03/07 alle 16:37 via WEB
non sai quanto avevo scritto porca paletta :-(!!troppo lungo x riscrivere ,sarà stato questo uffà...!!scusami adesso nn ce la faccio a riproporre il commento grrrrrrr!!!cmq ne riparleremo ;-)!!!
 
     
GJ79
GJ79 il 04/03/07 alle 19:46 via WEB
E' capitato anche a me :o)... se passa troppo tempo non lo memorizza...anche io ho dovuto riscrivere tutto... che dolor... :o)Da allora infatti prima scrivo su word e poi faccio copia-incolla.. :o)
 
     
lykes
lykes il 07/03/07 alle 15:23 via WEB
Quindi x allacciarmi la tuo discorso mi stai dicendo ke te prendi in giro da solo,giusto??se ammetti che nn sempre si può essere attenti a tutti e tutto e ne riconosci in questo un limite umano capirai quando dico allora ke c i sono momenti in cui una persona ha bisogno di distaccarsi dalle cose! Primo perkè in questo riesce a prendere fiato come dici te ,ma anke perkè a volte è il modo x capirle meglio!!!l’essere umano ha delle contraddizioni ke lo caratterizzano e grazie alla quali ci definiamo essere umani:senò saremmo essere perfetti il ke è impossibile!essere leggeri nn significa essere arrendevoli no anzi,significa a volte essere anke coraggiosi nella misura in cui x ki è sensibile nn è facile distaccarsi!!ma nn tutto può penetrarci e alcune cose è giusto ke scivolino!abbiamo bisogno di trovare serenità senza x questo tralasciare il bisogno di altruismo e presa in considerazioni di realtà diverse dalle nostre!non ho pregiudizi nei confronti di ki x assurdi canoni comuni viene definito anormale,ma è anke vero che è difficile star dietro a certe realtà!sarei ipocrita a dire ke sono me ne frego molto perkè di fatto la mia vita scorre abbastanza serenamente ma credo fortemente in una frase letta x caso e di cui nn mi ricordo la citazione: “la verità è dei bambini e dei pazzi”!!!forse mi sono allontanata dal tuo discorso,forse mi sono persa un po’ ma se hai punti da chiarire metti giù l’inchiostro virtuale,lykes ritorna ;-!!!un bacio e b giornata!
 
briciolabau
briciolabau il 05/03/07 alle 22:42 via WEB
Leggo le tue parole e ci trovo molta saggezza e giustizia, la nostra società è molto ipocrita, giudichiamo e non sappiamo leggere nei cuori, cosa che invece dovremmo riuscire a fare e poi leggere nei nostri cuori. Un abbraccio. Isa
 
briciolabau
briciolabau il 05/03/07 alle 23:30 via WEB
Sei stupendo ;) Isa PS: Ti lascio un pvt ;)
 
 
GJ79
GJ79 il 05/03/07 alle 23:55 via WEB
:o) Caffè pagato .... GRAZIE!!!!
 
ricomincio.da.zero
ricomincio.da.zero il 06/03/07 alle 22:31 via WEB
Sono passata per farti un saluto ma sono troppo stanca per commentare un post così impegnativo. Posso solo dirti che ho sempre considerato i cosidetti 'pazzi' persone con una sensibilità di gran lunga superiore alla norma. Un abbraccio.
 
lykes
lykes il 07/03/07 alle 11:44 via WEB
non mi sono diemticata sia kiaro!sono solo presa un pò...cià!!!!
 
GJ79
GJ79 il 07/03/07 alle 16:12 via WEB
Certo che capisco che ognuno di noi ha bisogno di staccarsi dalle cose, purtroppo dobbiamo farlo se vogliamo sopravvivere, ma essere leggeri non vuol dire mai essere coraggiosi, vuol dire semplicemente confermare la nostra fragilità di esseri umani. A volte è difficilissimo distaccarsi da determinate situazioni, ma farlo non è certo una questione di coraggio, semmai di determinazione e slancio d’animo…per saltare nel vuoto non ci vuole coraggio, occorre una certa dose di incoscienza, ma soprattutto determinazione.Hai ragione quando dici che non tutto può penetrarci e che dobbiamo lasciare che certe cose scivolino lontano, il problema però è capire quali cose dobbiamo lasciare cadere e quali invece trattenere, troppo spesso infatti siamo superficiali su cose verso cui non dovremmo esserlo e ancora più spesso ci affanniamo su questioni stupide che non meriterebbero tanta considerazione; stare dietro a certe realtà è difficile, ma può essere anche meravigliosamente istruttivo.Hai ragione anche quando dici che tutti noi abbiamo bisogno di serenità, ma non la si può ricercare nella superficialità; la serenità è una condizione di fondo che si concretizza solo quando prendiamo coscienza piena delle nostre possibilità e dei nostri limiti, non quando decidiamo di essere superficiali, non quando facciamo finta di niente, ma quando accettiamo il dolore, l’angoscia, la tristezza come qualcosa di unicamente nostro; se siamo superficiali nella sofferenza allora questo tipo di superficialità non farà altro che aumentare maggiormente il nostro senso di disagio e ci consumerà lentamente. L’unica cosa che effettivamente l’uomo possiede è il suo dolore e credo che una delle più grandi manifestazioni d’amore sia donare questo dolore a qualcuno, perché farlo vuol dire donare noi stessi nella maniera più profonda. Io sarò sereno quando avrò preso coscienza del mio stato, fin quando farò finta di essere superficiale non farò altro che prendere per il culo me stesso. P.s. Hai detto che distaccarsi dalle cose a volte è il modo per capirle meglio; questo potrebbe anche essere vero se si fa però con animo critico, altrimenti in questo caso la superficialità diventerebbe solo un modo per vedere il problema in un ottica non realistica che ti spingerebbe a prendere decisioni difformi da quelle che invece avresti preso dopo un’accurata riflessione. Ora vado a farmi una pera ....ahahha...
 
maquantocimette
maquantocimette il 09/03/07 alle 15:37 via WEB
Non credo sia sufficiente prendere coscienza di sé per essere sereni. La consapevolezza non ti libera, può forse aiutarti a intraprendere un cammino. Ma non sono qui per disquisire di filosofia, ma solo per salutarti e dirti: FINALMENTE CI SONO ANCH'IO!!!
 
 
GJ79
GJ79 il 10/03/07 alle 00:42 via WEB
...e ti pare poco cominciare ad intraprendere un cammino...?? E' proprio quel cammino che ti porterà sulla strada della libertà da te stessa...Ciao SAROCCHIAAAAAAAAAAAA!!!!! Finalmente!!!!
 
maquantocimette
maquantocimette il 10/03/07 alle 23:32 via WEB
mi pare poco se rimane fine a se stessa, non bisogna solo sapere qual è la strada bisogna anche cercare di intraprenderla.
 
 
GJ79
GJ79 il 11/03/07 alle 12:24 via WEB
Se prendi coscienza di te stessa, i piedi cominceranno a muoversi da soli....mica è facile prendere coscienza di noi stessi...appena lo facciamo però il mondo cambia prospettiva..almeno spero.. :o)
 
briciolabau
briciolabau il 12/03/07 alle 19:52 via WEB
Sono passata a lasciarti un abbraccio ed un saluto per questa serata, che sia dolce. Isa
 
 
GJ79
GJ79 il 12/03/07 alle 21:39 via WEB
Grazie :o) Ora vengo a farti un salutino nel tuo Blog.....
 
lykes
lykes il 16/03/07 alle 15:12 via WEB
ti ho lasciato qui,e ti ritrovo nello stesso medesimo posto!!!un salto altrove no ;-)???
 
briciolabau
briciolabau il 20/03/07 alle 22:28 via WEB
Ti lascio un abbraccio stretto per augurarti la buonanotte. Isa
 
briciolabau
briciolabau il 28/03/07 alle 22:21 via WEB
Un abbraccio grande per una dolce notte. Isa
 
briciolabau
briciolabau il 06/04/07 alle 22:34 via WEB
Ti auguro una felice pasqua. Un abbraccio. Isa
 
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