Creato da caffenerobollente10 il 12/03/2007
L'amaro che la vita lascia in bocca è sempre meno gradevole di quello di un caffé nero e bollente

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La neve era sporca - Georges Simenon

Post n°8 pubblicato il 02 Maggio 2007 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco.



Povero Frank convinto che la vita sia solo un sordido gioco al rialzo. Abituato dalla propria insolenza che le sole cose che hanno valore sono quelle che pi possono acquistare con il denaro, sporco o pulito non fa differenza purché sia tanto ed ostentato fino al punto da condurlo sulla strada dove - finalmente - imparerà a dare il giusto valore alla "normalità". Romanzo lento come lenti sanno essere i romanzi di Simenon ma non per questo tediosi, o forse si, perché scavare un tunnel con un cucchiaino per i molti abituati alla frenesia della vita moderna (cynar docet) può anche risultare molto noioso.

 
 
 
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