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Post n°49 pubblicato il 22 Marzo 2011 da caffenerobollente10
Ancora una volta ritorno sul mio diario di viaggio per scrivere di un dolore. Lorenzo è partito... ha levato gli ormeggi ed è salpato per il suo ultimo viaggio. Lorenzo è, anzi era, il padre del mio compagno. Un uomo vivace, felice, meraviglioso. Eppure anche lui ci ha lasciati. Nessuno è riuscito a trattenerlo. Il cuore batte lento e dopo il dolore per la perdita di mio padre, un altro se ne aggiunge per la perdita di mio suocero. Ad un anno di distanza. Lorenzo era il nostro mare, quel mare che lui amava tanto da farne una professione, il nostro marinaio... anzi il nostro capitano. La guida. Ed anche andandosene ci ha donato la gioia di ritrovarsi e riscoprirci. Apprezzare persone che poco conoscevo e con le quali ho condiviso i giorni di veglia. Le ore in una fredda camera martuaria che si sono trasformate in attimi di comunione. Lo scoprire in un piccolo uomo di 15 anni, suo nipote, il primo a portare il suo cognome, un ragazzo destinato ad essere domani un grande uomo pieno di quella sensibilità che va oltre il dolore della perdita. Il sentire l'unione di una famiglia vera piena di amore. Il suo viso sorridente, le rughe attorno agli occhi che guardavano al mondo, al domani, con serenità. Questa è l'immagine che conservo di lui. Per sempre nel mio cuore |
Post n°48 pubblicato il 15 Marzo 2010 da caffenerobollente10
Sono mesi che non scrivo su questo diario virtuale, sono mesi che le cose tra i consueti alti e bassi vanno bene, ma mica si può pretendere che tutto vada sempre liscio?! Eppure oggi, dopo tanto tempo, sento la necessità di condividere il mio dolore. Come se questa condivisione potesse aiutarmi a ridimensionarlo distribuendone una piccola parte a persone che non conosco o meglio che conosco solo virtualmente. Oggi è il "primo" giorno di ritorno alla normalità, sono tornata in ufficio come facevo ogni giorno prima del 15 febbraio scorso. Ho accompagnato mio figlio a scuola e poi mi sono diretta in ufficio. Ho acceso il computer, ho risposto al telefono, parlato con clienti ed aiutati a risolvere i loro piccoli o grandi dubbi ma ... non riesco proprio a viverla come una giornata normale. Non ho voglia di mettere ordine nella montagna di documenti sparsi da un mese sulla scrivania. Non ho voglia di far altro che quello che sto facendo. Sfogarmi. Piangere. Lasciarmi andare nella sconsolazione. Una settimana fa, si proprio il giorno della festa della donna, moriva mio padre. Attacco cardiaco, i medici non sono riusciti a rianimarlo. E' l'episodio conclusivo di un malore accaduto la notte tra il 14 ed il 15 di febbraio. Un mese preoccupazioni culminate nel dolore estremo della perdita. Era anziano mio padre: avrebbe compiuto 83 anni a fine mese. La sua vita l'aveva sicuramente vissuta. Non avevamo un gran rapporto con mio padre: troppo simili per non aggredirci ad ogni occasione. Eppure mi sono accorta di quanto lo amassi e se ne è accorto anche lui. Scarsa consolazione. Papà ha subito un intervento di triplo bypass. So che avrei sofferto comunque se fosse morto durante l'intervento o subito dopo. Quello di cui non riesco a capacitarmi, almeno non razionalmente, è invece il fatto che sia accaduto dieci giorni dopo l'operazione. Da quando è stato trasferito nel reparto degenti avrebbe dovuto iniziare la graduale ripresa ed invece per lui è iniziato il declino. Ha smesso di credere nelle proprie capacità di ripresa. E' proprio per la valutazione delle sue capacità che i dottori avevano deciso di sottoporlo all'intervento. E' un uomo forte e volitivo, mi hanno detto, vedrà che se supererà l'intervento ed il post intervento ne uscirà. Ed invece lui si è arreso. Non voleva tornare a casa. Non riusciva a capacitarsi del fatto che dopo una vita senza neppure un ricovero per una banalità, un vita passata in buona salute, gli fosse capitato proprio quello. L'avevano tagliato tutto. Gli avevano tagliato lo stomaco e le gambe, come diceva lui. Gli è mancata la forza ed io non sono stata in grado di trasmettergli la mia voglia di riaverlo a casa. Sono stata nervosa, tesa, scontrosa, incazzata perché si rifiutava di mangiare e faceva i "capricci". Sono stata ottusa... troppo spesso sono ottusa, o forse solo troppo egoista per capire che non siamo tutti uguali ed il mio non è l'unico sistema di vita giusto. Non faccio promesse per il futuro, buoni propositi di guardare più agli altri e meno a me. Non credo davvero di esserne capace. Spero che anche il lento passare del tempo, pur togliendomi il dolore, però non mi tolga la memoria. |
Post n°46 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da caffenerobollente10
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Post n°45 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da caffenerobollente10
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Post n°44 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da caffenerobollente10
Questa è una domanda retorica... ma che è successo in questi giorni ad internet? Si sono scatenati i virus in attesa della temuta influenza? Sempre più spesso accedendo alle varie pagine internet di normale consultazione mi si illumina la finestrella dell'antivirus che mi induce a chiudere una pagina pericolosa!!! Uffa ma non si può più lavorare tranquilli?! Vabbè passerà anche questa fregola "influenzale" |
Occasionalmente ascolto alla radio un programma chiamato "amnésia" ed altrettanto occasionalmente gironzolo per il blog ad esso collegato, mi ha colpito questo post che faccio mio... <<c’è una cosa che davvero non sopporto. |
Would you know my name |
Inviato da: caffenerobollente10
il 06/05/2010 alle 12:07
Inviato da: romhaus
il 20/04/2010 alle 14:30
Inviato da: caffenerobollente10
il 15/10/2008 alle 12:12
Inviato da: semprepazza
il 07/10/2008 alle 13:52
Inviato da: damainrosso
il 11/07/2008 alle 20:34