Creato da caffenerobollente10 il 12/03/2007
L'amaro che la vita lascia in bocca è sempre meno gradevole di quello di un caffé nero e bollente

Area personale

 
 

Tag

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

 
morox70romhauscicinelliluanaalmera1974cassetta2caffenerobollente10enricovincenzoilaria290878nyfessidopaulfernandez1983psicologiaforensepiratadelleroscoolbrain
 

Ultimi commenti

 
Grazie...
Inviato da: caffenerobollente10
il 06/05/2010 alle 12:07
 
Non ci sono parole che possano sopire il dolore per una...
Inviato da: romhaus
il 20/04/2010 alle 14:30
 
Veramente no. Dove si trova? :-)
Inviato da: caffenerobollente10
il 15/10/2008 alle 12:12
 
Mitico personaggio della nostra musica. Sei stata al Roxy...
Inviato da: semprepazza
il 07/10/2008 alle 13:52
 
Ogni tanto mi piace passare x lasciarti un saluto ed un...
Inviato da: damainrosso
il 11/07/2008 alle 20:34
 
 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« Sulla sponda del fiume P...Spiderman 3 »

Betty - Georges Simenon

Post n°13 pubblicato il 15 Maggio 2007 da caffenerobollente10
 
Foto di caffenerobollente10

Simenon è sempre grande. Ha scoperto il grigio della narrazione, quella tonalità brumosa che racconta tutte le sue storie. Mai allegre, n‚ dichiaratamente disperate. Al di là della disperazione, quando si cade nella nebbia dell'indistinto, in quello stadio di vischiosa prostrazione che umilia ogni impulso vitale. Adhesit pavimento anima mea. Si assiste allo sfocarsi di ogni convenzione o, se si vuole, valore: l'umanità perde le sue prerogative civili e affiora un nucleo di squallida passività - al limite della decenza, del socialmente sopportabile. L'individuo è annullato dall'opacità indotta dall'alcool e dal sesso e vive nella passività nebbiosa di chi ha perso ogni istinto al pudore e al decoro. Betty è l'eroina di tale condizione subumana. Avvolta in una foschia alcolica che la costringe in uno stato di semiincoscienza, "non sapeva niente, niente di quello che sarebbe successo in seguito, n‚ quella notte, n‚ l'indomani, n‚ i giorni seguenti". Il racconto interpreta e modula questo tema con coerenza serrata e pur leggera, fedele alla maniera ovattata di un narrare che si mantiene nelle note basse e cupe. Anche lo scontro fra il dignitoso scandalo dei parenti e la tenace incoscienza della donna non è elemento di dramma aperto e rumoroso. Betty non rinuncia, non si pente. La sua morte è un mediocre fatto di cronaca, misterioso forse, certo anonimo.

Coelho e Simenon sono gli autori che affollano il mio comodino in questo periodo. L'amore universale e le mille sfaccettature di vite al limite del vivibile.
Betty è una donna moderna. Quante betty ho incontrato durante le mie uscite serali. Quante donne che barattano un po' di sesso per un bicchiere. Donne che consumano tutto: amori romantici - che sempre cercano e da cui sempre rifuggono, amicizie, sesso, alcol e soprattutto sè stesse. Il consumismo della vita.
Che strano scrivere certe cose. Mi sento bigotta, proprio io che non credo di esserlo. Mi vengono in mente le parole di De André "... così una vecchia mai stata moglie, senza mai figli,senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto..."

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963