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Quelli che… sanno vendere il fumo

Post n°62 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da latinalt

Il magazine di Libero ha lanciato questa mattina un sondaggio su "I senza-arte-né-parte", quelli cioè che un mestiere non ce l'hanno ma campano lo stesso (e pure bene). Per intenderci: dalla Gregoraci alla Varone, dalla Toffanin e Tonon, a tutti quegli imbecilli famosi solo per aver partecipato al Grande Fratello e/o a qualche altra piazzata in Tv (mi verrebbe da metterci dentro anche il "prete innamorato" ormai ospite fisso a Buona Domenica, ma poi davvero la saga dei cretini potrebbe diventare insopportabile…). E allora: vi invito – se non avete niente di meglio – a votare per il sondaggio (lo trovate all’indirizzo http://magazine.libero.it) però colgo l’occasione per porre un altro elemento di riflessione. Ma quelli che "senza-arte-né-parte", sono solo nel mondo dello spettacolo? Nel mio piccolo, nel mio ambiente, vedo arrancare gente davvero brava puntualmente sorpassata da benemeriti incapaci la cui sola credenziale è quella di essere proni e/o funzionali alle esigenze della politica e/o del politico di turno. Gente bravissima solo a saltare sul carro giusto al momento giusto, ma priva di idee, progetti, capacità, "meriti". Virgoletto un’espressione che mi è particolarmente cara per forma mentis, per cultura, per convinzione. Meritocrazia è principio, concetto, valore, per il quale mi sono sempre battuta nella vita e continuerò a battermi fino alla fine dei miei giorni. Anche se invano. Anche se almeno fino ad ora tutto è filato al contrario. In Italia. Così come nella mia città. Dove continuano a vincere gli incapaci. Specialisti, però, nel vendere fumo ai potenti.

 
Rispondi al commento:
EukleidaS
EukleidaS il 17/10/07 alle 09:51 via WEB
Buongiorno! Dietro gentile richiesta ecco che mi presento qui sul tuo blog, ottimo, perchè una volta tanto c'è scritto QUALCOSA. Passiamo al problema del fumo e dei suoi venditori carrieristi. La Meritocrazia è per quelli che quelche merito ce l'hanno (ed è giusto che lo dicano) una sorta di visione salvifica per il mondo moderno. Per chi di meriti invece non ne ha, e neanche se ne vuole fare, è lo spettro del terremoto che minaccia le loro poltrone ed i loro piedistalli. E' ovvio che è un sistema che non passerà mai per legge. Perchè le leggi le fanno quelli con la poltrona, e siccome sanno che in quanto uomini tutti possimao sbagliare allora non ci tengono affatto a votare un sistema che al primo sbaglio li sostituirà. Più che un sistema garantito da una legge deve essere un modo di vivere, un modo discegliere (altro problema), un modo di assumere. Se diventa un VALORE che permea la società, allora diventa naturale applicarlo e sconveniente dal punto di vista sociale non promuoverlo. Senza bisogno di una legge. In Italia non riusciamo nenanche a far diventare socialmente deprecabile il FURTO (è così che si chiama, senza eufemismi) di deanro pubblico, che viene visto come una cosa che chi può la fa ed è fesso se non la fa.... Ne dobbiamo mangiare ancora pane duro!
 
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