Creato da tantiriccirossi il 02/01/2008

*Incedere Silente*

In punta di piedi in silenzio ti cerco...in silenzio sparisco. Affinchè le notti non abbiano l'unico suono del sospiro di chi soffre e tace, ora quel sospiro avrà una voce...e l'avrà qui.

 

« CantoSapori d' estate »

Rovine

Post n°101 pubblicato il 23 Marzo 2009 da tantiriccirossi


Sono alle sue spalle le rovine e non si gira a guardarle,non vuole vederle ora.
Una passeggiata all’aria tiepida di primavera, il sole sul viso e aria da respirare.
Erba sotto i passi tranquilli, steli fragili che si piegano,ma non sembrano risentirne perché
si sollevano subito dopo il suo passare. Ne riconosce qualche foglia, quella del geranio dei prati, i fiori violacei della malva selvatica, quelli gialli del ginestrino e tra le pietre all’ombra, la morella mostra i timidi fiori bianchi e le bacche velenose, lucide e nere.

Profumi di prati riscaldati dal sole, d’erba tagliata o solo calpestata e… di pace.
Sono alle spalle le rovine! Antiche, imponenti e maestre di storia di vita.

Le aveva ritrovate davanti a se e le aveva raggiunte ed attraversate per poi lasciarsele alle spalle,forse non per sempre, ma almeno per quel breve pomeriggio di primavera.
Davanti a lei un frutteto abbandonato ed il suo sguardo si ferma tra gli aranci che pur avendo ancora qualche frutto, sono in ogni caso, ricoperti di zagare che espandono il loro profumo senza modestia.
Nespoli, mandorli e qualche pianta di fico e tra loro i noccioli, che muovono al soffio leggero del vento, gli amenti penduli, come in una sorta di danza dettata dalla noia dello star lì a farsi guardare.
Lentamente continua a camminare, ora sul viottolo di terra polverosa, battuto dai passi di chi come lei s’è fermato a guardare quel giardino oltre le rovine, forse in cerca di un angolo dove sostare, dove trovare un posto per sedersi e ….respirare.
S’allungano le ombre, s’accorcia il giorno…finisce il tempo ed è già ora di andare! Ed è come svegliarsi da un sogno, al quale s’è aggrappata per non uscirne e altro non le resta che pugni chiusi che stringono con forza, brandelli di niente… brandelli di un sogno. Non li apre quei pugni, continua a guardarli, ci spia dentro e non vede altro che le unghiate impresse nei palmi.
E….sono ancora le stesse rovine da dover affrontare e attraversare;…alte, imponenti … non sarà facile oltrepassarle, ma sarà necessario farlo prima che il sole cali, nel doveroso finire del giorno, con il suo tramonto. Il volo giocoso di farfalle l’ha raggiunta,per poi fermarsi su di uno stelo d’orzo selvatico che ora dondola la sua spiga, dove una coccinella si muove in un andirivieni che sembra non aver senso. Rovine…tra prati d’erba, fiori, profumi e …vite riscaldate alla luce del sole che è arrivato il momento di lasciare andare. Affrettando il passo ora deve arrivare al limite, girarsi indietro un istante e guardare ancora una volta quel sole, il suo colore, il suo fiammeggiare intenso e compagno di una giornata, per poi vederlo sparire all’orizzonte. Chiude gli occhi….Ora sa che è arrivato il momento ed è pronta a saltare…nel buio di una lunga notte che non sa, quando avrà fine.

Giuly
 

 

 
 
 
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questo è per Giuly

Per te, che ti fai i cavoletti tuoi ma che ti preoccupi sempre dei cavoletti altrui.

Giuly


.Sai...io lo leggo dai tuoi post e dai commenti che lasciano i tuoi amici

Potevo forse non far incidere che sei una forza della natura?

...e cos'altro dire?

Ogni altra parola sarebbe solo banale.
Ciao, carissima amica!
Grazie Theo "ogni altra parola sarebbe solo banale" se detta ad un amico che sa leggerti nel cuore.

 

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