Nessuno RossoBlù

Un mercoledì sera alla "Ruscello"

La mia prima volta di mercoledì sera con la Pieralisi Pan. La prima volta che pagavo per vedere una partita di B2. Ed un curioso incontro in Autogrill sulla strada del ritorno. Se penso alla palestra "Ruscello" di Imola, dove le rossoblù giocheranno sabato pomeriggio contro la Csi Clai, questi sono i ricordi che mi vengono in mente, perché nell'impianto di via Volta, Marcelloni & co sono già scese in campo addirittura cinque anni fa, in una gara 2 dei quarti dei play-off; la categoria non era l'attuale B1 ma la B2 e sul taraflex c'erano con la maglia jesina giocatrici come Valentina Da Col, Valeria Tallevi, Federica Quintabà, Francesca Lombardi ma anche delle giovanissime Benedetta Cecconi e Martina Pirro, che proprio in quel periodo era stata promossa a schiacciatrice titolare a causa dell'infortunio di Da Col. Dalla Decisione erano passati oramai otto anni, io mi ero riconciliato da un po' con i colori rossoblù ed avevo ripreso a girare per i palazzetti e le palestre del centro Italia per vedermi le prilline. In quella stagione 2017/18 ero stato in tutte le trasferte marchigiane (ben cinque) ed anche a Firenze poco prima di Natale. Tutti viaggi di sabato. La gara 2 di Imola però, era infrasettimanale, di mercoledì alle 20.30.

L'entusiasmate vittoria di gara 1 alla "Carbonari" e l'assenza di diretta streaming (in realtà, non le avevano ancora inventate...), mi spinsero alla mia prima trasfertà rossoblù infrasettimanale dai tempi della serie A. Alle 20 ero davanti alla "Ruscello". Dentro mi attendeva la prima sorpresa: cinque euro per il biglietto d'ingresso, cosa che non mi era mai capitata e non mi sarebbe più capitata fino allo scorso 7 gennaio, quando a Modena mi hanno chiesto ben dieci euro per vedermi Volley Modena-Pieralisi. Oltre al danno, sul campo arrivò anche la beffa, una sconfitta per 3 a 1 che rinviò la qualificazione alla "bella" di Jesi. Fu una serata infausta per la ricezione e per la difesa ma in generale tutta la squadra giocò ben al di sotto delle proprie possibilità. "Dopo un set dominato sulla falsariga di gara 1, l'attenzione e la concentrazione è calata vistosamente dando spazio al rientro in gara di Imola. - fu l'analisi di coach Luciano - Terzo set chiave dell'incontro dove la battuta ha fatto la differenza, poco incisiva la nostra rispetto a quella dell'Imola. Dopo una palla set sul 24-23 per noi, calato il buio sull'incontro. Quarto set inesistente da parte nostra".

L'entusiasmo dell'andata aveva lasciato il posto alla delusione nel viaggio di ritorno. Il mio primo mercoledì sera con le rossoblù però, aveva ancora in serbo per me una piccola sorpresa. Mentro rimuginavo sulla sconfitta e mangiavo un panino seduto al tavolino di un Autogrill, ecco comparire Valentina Da Col e suo padre, anche loro a caccia della triste cena post partita. Con il babbo della schiacciatrice maceratese eravamo diventati quasi amici, perché ci incontravamo sempre sulle gradinate della "Carbonari"; lui aveva sempre con se il taccuino per segnare i punti di sua figlia e quelli delle compagne di squadra. Con Valentina però, non avevo mai parlato, anzi non mi ci ero mai neppure avvincinato tanto ero intimorito. D'altronde lei, nella stagione della promozione in B2, era stata la stella della Pieralisi e in quella stagione 2017/18, era il "secondo violino", dopo Valeria Tallevi. Non ricordo molto di quella chiacchierata, che in realtà non fu tale per via della mia timidezza. L'unica cosa che chiesi a Valentina fu "Come stai?", perché in quella serata imolese era rimasta in panchina; non giocava una gara da titolare da metà aprile a causa di un problema muscolare. Lei mi tranquillizzò, anche se in gara 3 partì inizialmente dalla panchina, prima di entrare al posto di capitan Lorena Diaz ed essere a suo modo, decisiva. Sabato pomeriggio alla Pieralisi Pan serviranno quella grinta e quella cattiveria che Valentina Da Col ha sempre messo in campo nei suoi anni in rossoblù. FORZA JESI!!! NRB.