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Un blog creato da Non_sono_comunista il 12/09/2006

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Questo Blog partecipa al dolore famigliare di Berlusconi

Post n°163 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da Non_sono_comunista
 
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Le mie più sentite condoglianze.

NSC

 
 
 

Napolitano non sei il mio presidente atto IV

Post n°162 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da Non_sono_comunista
 
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Ansa 30/01/2008

Giorgio Napolitano decide di giocare la carta Marini e affida al presidente del Senato un incarico con paletti precisi: verificare se in Parlamento esista il consenso necessario per varare un nuovo governo con il compito di far approvare una nuova legge elettorale. La seconda carica dello Stato, nonostante i mille dubbi di questi giorni, accetta sapendo che ha davanti un compito "gravoso".

L'esito è altamente incerto (e il voto a primavera continua a sembrare assai vicino), il centrodestra insiste nel volere il voto subito, ma una cosa è certa. Occorre procedere rapidamente. Napolitano e Marini, dopo un faccia a faccia di mezz'ora, si presentano davanti agli italiani insieme e assicurano che i tempi saranno rapidi, già domani pomeriggio il presidente del Senato (che oggi ha incontrato Fausto Bertinotti e Romano Prodi) inizierà il nuovo giro di consultazioni per concluderlo al massimo all'inizio della prossima settimana. Partita difficile quella che Marini deve giocare questa volta. Le chances di successo sono ridotte al minimo, il presidente del Senato lo sa e infatti assicura di essere pronto a usare tutta la propria, proverbiale, determinazione. I segnali restano poco incoraggianti.

Mentre il capo dello Stato parla di necessità delle riforme, Silvio Berlusconi si incontra con il leader del'Udc Pier Ferdinando Casini e poco dopo sbatte ancora una volta la porta: voto subito. "Non ci sono margini di dialogo - insiste il Cavaliere - sulla legge elettorale".

Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega e ormai anche l'Udc (nonostante Casini avrebbe ancora oggi sondato Berlusconi chiedendo di lasciare aperto almeno uno spiraglio) si muovono come un'unica falange. Il tentativo di Napolitano di evitare le urne è quindi destinato all'insuccesso secondo il leader di An Gianfranco Fini, che da Parigi però definisce "comprensibili" le motivazioni addotte dal capo dello Stato: sciogliere le Camere è sempre - condivide - un fatto traumatico. Casini non rinuncia comunque all'aplomb istituzionale. Tanto più che questa volta di mezzo c'é un ex democristiano. "Marini è un amico - dice il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa - vediamo cosa ci dirà". Chi invece non ci pensa proprio a prestarsi a quelli che definisce "giochi di prestigio" è la Lega di Umberto Bossi. Il Carroccio, infatti, al tavolo delle consultazioni di Marini non si siederà neanche. E Calderoli diffida chiunque dal "tantare di comprare i nostri senatori". Berlusconi non solo vuole andare al voto subito ma ci vuole andare con Prodi a Palazzo Chigi.

Il Cavaliere affila le armi della campagna elettorale e punta ad avere il Professore come principale bersaglio. Ed è dunque probabile che i ragionamenti serviranno a poco. Walter Veltroni cerca anche di rassicurare l'avversario: si tratterebbe davvero, dice, di un calendario rigido con la data delle elezioni fissata. "Nessuno potrebbe menare il can per l'aia", assicura. Il Pd dà comunque il sostegno che può. E così fa anche la sinistra dell'Unione. Marini ce la deve fare, spiega Veltroni che intanto però si arma in vista del voto. In ballo c'é l'interesse del Paese. Per Rifondazione comunista è totale sintonia, da Sinistra democratica arriva "apprezzamento", così anche dai Verdi. I Comunisti italiani restano una spina nel fianco. Diliberto domani riunisce la segretario, ma intanto conferma l'altolà a qualsiasi governo cone le destre. Le elezioni anticipate potrebbero dunque avvicinarsi a passo di carica e si fanno già i conti: se Napolitano sciogliesse il Parlamento la prossima settimana, la prima domenica utile per votare sarebbe il 30 marzo, l'ultima il 13 aprile.

Fra oggi e le urne c'é però la mediazione di Marini. Si vedrà quanta tela da tessere a disposizione avrà. Due le strade percorribili, e che prevedono due diversi modelli elettorali da mettere in campo, quelle che il presidente del Senato ha davanti: cercare di nuovo la sponda dell'Udc sul sistema tedesco o provare con una legge bipolare a convincere Forza Italia. Sulla quale poi non è detto che il forcing del Vaticano e del mondo delle imprese non faccia prima o poi breccia.

Giorgio Napolitano, per la seconda volta in meno di due anni si rende partecipe di magheggi e giochi di prestigio politico ai danni di tutti gli Italiani, questa ennesima prova di mancanza di buon senso e di faziosità politica non consona ad un presidente della Repubblica, va a spalleggiare un parte politica ridotta ormai ad un pugno di irriducibili della poltrona che altro non sanno se non litigare su programmi firmati e controfirmati ma senza nessuna sostanza di fondo.

E' ora di sciogliere le camere e ridare il potere agli ITALIANI.

NSC

 
 
 

27/01 Il giorno della memoria

Post n°161 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da Non_sono_comunista
 

Che questo giorno serva a non dimenticare i morti e le attroci ingiustizie subite da degli uomini e delle donne che la loro unica colpa era quella diessere ebrei, e che contemporaneamente serva a portare alla memoria dei più sbadati che i morti e le sofferenze non hanno colore o classi sociali.

Che l'infamia rimanga per sempre con i responsabili di tali fatti.

NSC

 
 
 

Il governo è caduto...

Post n°160 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da Non_sono_comunista
 
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Per la seconda volta in meno di due anni il governo è caduto, la prima volta Napolitano ha rimandato Prodi alle camere, con la speranza che la sfiducia verso il governo servisse da lezione, ma non è stato così le incongruenze all'interno della maggioranza sono aumentate, la sfiducia degli Italiani è aumentata, i recenti fatti hanno fatto sprofondare il governo in un baratro dal quale ormai era difficile risalire, e nemmeno i giochi di prestigio ai quali ci eravamo abituati non sono serviti.

Ho ascoltato attentamente i dibattiti a camera e senato, per vedere se effettivamente anche questo ridicolo governo avesse qualche minima idea costrittiva, ma purtroppo non è stato così, dalle dichiarazioni di voto è apoparsa solo una voglia di stare seduti su quegli scranni e un odio contro l'avversario politico che non ha eguali nella storia.

Mi ha fatto sorridere poi l'intervento di Diliberto, dove a mosso pesanti critiche all'operato del governo, ma che alla fine a votato per la fiducia, questo che non è l'unico comportamento di questo tipo non fa altro che sottolineare l'inadeguatezza di questi politici da quattro soldi che avevano fino a ieri il potere sull'Italia.

Mi auguro e auguro a tutti gli Italiani con la I maiuscola di vedere nel prossimo periodo un rifiorire della nostra Nazione sotto mani più consapevoli e teste meno intrise di ideologie ormai scadute e rimpastate troppe volte.

Viva l'Italia e viva Gli Italiani

NSC

 
 
 

Abbandonare la poltrona o non abbandonare, questo è il problema...

Post n°159 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da Non_sono_comunista
 
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ANSA 21/01/2008

"L'esperienza di questo centrosinistra e' finita''. Così l'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella in una conferenza stampa. Di Pietro: "Parole di un uomo esasperato". Berlusconi: ora al voto. An: "Premier prenda atto e si dimetta". Casini: "Crisi inevitabile". Dini: "E ora una governo di transizione"

Un boccone amaro per il Professore, che lo ha dovuto ingoiare mentre a Palazzo Chigi stava ricevendo il presidente di Timor Est, in visita ufficiale in Italia.

Chi pensa alle elezioni, chi a un governo tecnico o di transizione, giusto per poter tirare a campare ancora un pochetto e chi più realista ammette che ormai è ora di andare a casa per tutta la compagnia del buon Prodi.

Martedì 22 il presidente del consiglio parlerà alle camere, speriamo almeno che dica l'unica cosa sensata che per il benedel paese possa dire, e che a sua volta il Presidente della repubblica delle banane Italiane non si abbassi nuovamente a giochi politici sporchi e di cattivo gusto come quelli già visti in occasione delle precedenti dimissioni di Prodi.

NSC

 
 
 
 

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