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Un blog creato da Non_sono_comunista il 12/09/2006

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Il governo delle banane e la sicurezza

Post n°153 pubblicato il 04 Novembre 2007 da Non_sono_comunista

Il governo delle banane stà cadendo sempre più in basso, dopo la proposta della nazionalità dopo cinque anni, ora promuove un decreto sulle espulsioni, la politica di questo governo si è dimostrata carente e inadeguata dall'inizio, ma purtroppo gli errori non sono mai stati pagati da quei politici insulsi, ma da noi cittadini, come la Signora Reggiani, morta per mano di un delinquente pregiudicato e da tutti quei politici che non hanno mai pensato di mettere un freno alle immigrazioni.

 
 
 

G8, 225 anni per i no-global

Post n°152 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da Non_sono_comunista
 
Foto di Non_sono_comunista

Sono stati chiesti un totale di 225 anni di galera per 25 terroristi imputati sul processo del G8 di Genova, l'unico neo di questa vicenda sarà che anche se le pene venissero confermate e quindi gli imputati condannati in via definitiva, nessuno di loro terminerà la propria pena in carcere, perchè come possiamo notare quotidianamente non vi è certezza della pena e tra sconti indulti e porcate varie nel giro di pochi anni saranno nuovamente tutti fuori, rimarrà almeno una piccola soddisfazione per quanto riguarda le condanne.

Su tutta questa vicenda, come al solito, piovono commenti e indignazioni, ho letto anche un commento di Haidi Giulinai che ha dell'inverosimile:

«Se chi si difende da violenze ingiustificate, o ruba un prosciutto, merita 225 anni di carcere quanti se ne dovrebbero pretendere per chi ha rotto teste, denti, costole, per chi ha torturato, per chi ha ucciso?»

Probabilmente si riferisce ai poliziotti e all forze dell'ordine presenti che non facevano altro che svolgere il loro lavoro, per garantire la sicurezza anche a quelle come lei, ancora più nel dettaglio forse si riferiva anche a chi ha ucciso suo figlio, ma forse lei dimentica che suo figlio era un delinquente che ha cercato di agredire un giovane carabiniere ed anch'egli avrebbe dovuto passare molti anni in carcere se fosse stato ancora vivo.

Si parla sempre di giustizia e di sicurezza, ma che sicurezza e che giustizia ci può essere se poi ci si schiera sempre dalla parte di chi ha sbagliato?

 
 
 

L'imbavagliamento dei Blog

Post n°151 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da Non_sono_comunista
 
Foto di Non_sono_comunista

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.

 
 
 

Petizione 5%0

Post n°150 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da Non_sono_comunista

on. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei ministri

on. prof. Tommaso Padoa-Schioppa
Ministro per l’economia e la finanza

e p.c.
on. Enrico Letta
Sottosegretario alla Presidenza del consiglio

Signor Presidente, signor Ministro,
la destinazione del 5 per mille del gettito fiscale a sostegno della ricerca e del volontariato, introdotta a titolo sperimentale con la Finanziaria 2006, ha ottenuto l’adesione di quasi due terzi dei contribuenti italiani. Nella denuncia dei redditi 2006 oltre 15.800.000 cittadini, superando ogni aspettativa, hanno deciso di vincolare una quota dell’Irpef a settori della vita sociale per i quali è essenziale un investimento di risorse pubbliche, garantendo risorse per 329 milioni. L’indicazione vincolante dell’uso di una parte, per quanto piccola, delle imposte va nella direzione di una responsabilizzazione del contribuente e individua una nuova forma di sovranità che investe direttamente i cittadini.
Questo fatto, di straordinario rilievo, dovrebbe essere in sé sufficiente a giustificare la stabilizzazione del 5 per mille nella nostra legislazione. E dovrebbe anche suggerire l’abolizione di ogni "tetto" massimo (prima di 250 milioni e ora di 400 milioni di euro) che rischia di limitare l’effetto della volontà dei cittadini.
Crediamo che l’impegno dei contribuenti a sostenere le attività di università, enti di ricerca e organizzazioni no profit rappresenti un valore importante, specie nel nostro Paese che passa per essere non sufficientemente attento a questi fondamentali settori. Come scienziati, ricercatori, docenti promuoviamo quindi questo appello – convergente negli scopi con analoghe iniziative nate dalle organizzazioni no profit – per chiedere che la norma del 5 per mille:
1) divenga contenuto stabile della nostra legislazione;
2) per la sua copertura non vengano previsti "tetti" o analoghe riduzioni.
Siamo convinti che le risorse destinate dal 5 per mille alla ricerca e al volontariato siano importanti non per il volume finanziario in sé ma per l’intenzionalità espressa dai cittadini. Per questo crediamo sinceramente che il nostro appello non debba restare inascoltato e chiediamo al Governo di farlo proprio in sede di stesura della Legge finanziaria 2008.
Con i nostri migliori saluti

http://www.firmiamo.it/cinquepermillestabileesenzalimiti

 
 
 

Il sindacalista squalo e la iena

Post n°149 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da Non_sono_comunista
 
Foto di Non_sono_comunista

Qualche mese fà le iene mostrarono un servizio nel quale si parlava di portaborse e collaboratori dei deputati assunti in nero e per lo più con stipendi da fame, allora Bertinotti negò di conoscere tale situazione, ma che se così fosse stato avrebbe preso subito i provvedimenti.

Da buon sindacalista e comunista ci aspetteremo tutti un congruo comportamento con ciò che predica ed invece a distanza di mesi da quello scandalo si nota un comportamento ancora più deplorevole da parte sua, invece di regolarizzare le posizioni ha inposto delle regole con le quali metà dei collaboratori sono stati allontanati in tronco, quelli rimasti oggi o sono registrati come volontari e quindi senza nessun compenso ufficiale o sono assunti regolarmente ma con delle retribuzioni ampiamente sotto al minimo, circa 400 euro lordi al mese.

Complimenti Bertinotti, complimenti

 
 
 
 

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