COME OGNI COSA CHE E' UMANA, ANCHE IL LAVORO NON PUO' ESSERE SICURO AL 100%.
MA CHE SI MUOIA COME IN THYSSEN, O DI EROISMO UMANO, O SPINTI DA UNA TRAVE NON SI PUO'.
GLI INCIDENTI SUL LAVORO DEVONO ESSERE DECIMATI.
DA POLITICHE SALARIALI, OCCUPAZIONALI, CONTRATTUALI.
« Senza parole | 'O cafon e 'o pacchian!!! » |
Questo post nasce in risposta al post dell'amico nonsolonero, che delinea in maniera divertente le caratteristiche peculiari di noi napoletani. Diciamo subito che il napoletano medio è uomo del sud appieno. non se ne frega della società, svuotagli un camion di spazzatura sotto casa, non se ne fregherà minimamente, (per chi volesse fare la prova, dico subito, non c'è bisogno: il consorzio asìa provvede già benissimo) mettigli un granello di polvere in casa e succede la terza guerra mondiale. il napoletano è iperpulito di natura: le nostre mamme, sfido chiunque a contraddirmi stanno sempre a pulire sul pulito, come diciamo noi. Ma mi sto perdendo, devo parlare delle divisioni per quartiere: napoli è cresciuta spropositatamente, invadendo quanto poteva della provincia: sembra impossibile ma fuorigrotta è stata costruita nel ventennio fascista(a proposito, ma si è capito sotto viale augusto "che ce stà?")! ergo l'invasione di pianura, prima, di quarto poi, e a seguire afragola, casoria, san sebastiano, cercola, volla, monteruscello, mugnano, qualiano, acerra, secondigliano, frattaminor-maggiore, giugliano, villaricca, casavatore...insomma di tutto di più. passiamo ora all'ipernapoletanismo:i quartieri non li cito, ma penso siano facili da immaginare: quello che mi colpisce di questi quartieri sono le donne: tutte uguali, sguaite, mezze nude nelle discoteche, sempre pronte a far menare le mani ai loro uomini per dimostrare che lo sappiano gestire(la mascherano con la gelosia), stivali allucinanti, ma davvero, da lsd, trucco fatto con stucchi provenienti dai restauri della reggia di caserta. la suindicata categoria gode di: convinzione che si possa calpestare l'altro per affermare se stesso, mini auto, ma mega accessoriata di ogni marmitta possibile e accessori per inquinare meglio, che normalmente potrebbe trasportare forse tre persone e un cane, ma all'occorrenza anche dodici e un cavallo; casa al mare, solitamente in calabria, ma solo a scalea. settimana bianca a roccaraso, in quindici in due vani(così come a scalea- "tant ammà sula rurmì ntà cas!"). amante: la rivincita dei poveri; si sa. solitamente urlano durante il rapporto sessuale. il vero napoletano abita dall'asse ferrovia-capodichino fino all'asse capodimonte-materdei-santalucia, e, isolato nella città che gli appartiene, a fuorigrotta. E' a questo napoletano che si rivolge la mia attenzione, e a nessun altro, e non e vero ciò che di qualunquistico dicono i proverbi, ovvero "ca nisciun è fess", in quanto i fessi ci sono pure a napoli, e conosco napoletani anche antipatici, e quant'altro.quello che unisce qualsiasi napoletano, di qualsiasi ceto, cultura, formazione, religione sono le seguenti cose: |
https://blog.libero.it/LAPROVINCIA/trackback.php?msg=2652398
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
PROSSIMAMENTE...
La forza è nella giovertù..........
Garibaldi: l'eroe dei due mondi?
Omaggio ad Aurelio Fierro.
consentitemelo, ho inventato la reclame sul blog!!!
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Maxso's Blog
- sale del mondo...
- antoblog
- VOCI
- Napoli
- cosepreziose
- GUARDA FUORI...
- Bugggie!!!
- l ECO...campano!
- Time out & friction
- PINTURICCHIA...
- Pensieri & parole
- soloanapoli
- TUTTOMIO
- Signori si nasce.
- arthemisia_g
- MusicaNapoletanadocg
- CALIBRI 12
- Piccola virgola
- caterina
- amore mio
- Inarrestabile...
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: abcl
il 06/05/2008 alle 11:14
Inviato da: girasolenotturno
il 23/04/2008 alle 23:09
Inviato da: observo
il 26/03/2008 alle 08:54
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:22
Inviato da: Anonimo
il 15/03/2008 alle 12:21
anch'io ridevo mentre scrivevo...
di più, io credo che il napoletano e l'uomo del sud sia passivo in genere. ti faccio un esempio: nell'immediato dopoguerra, quando il comunismo si diffondeva e dilagava in emilia ci furono 300 preti morti ammazzati in un anno. a napoli manco un ferito. siamo stati fuori dalle grandi rivolte intellettuali, sociali, politiche di ogni secolo. il napoletano è un menefreghista e un individualista, incapace di concepire una formazione sociale che vada oltre la propria famiglia. e un benessere che vada oltre la propria tasca. qui non attacca manco il cooperativismo...!!!!!! di più: vedi nelle ipotesi lavorative quanti ricchi conosci: nessuno di loro, raggiunto un livello alto di ricchezza, fa il passo verso la grande realtà industriale: confronta berloni, agnelli, ferrero, barilla etc... lascia stare cosa siano ora, pensa al passaggio da piccola impresa a realtà nazionale.
distruggere la mala pianta e chi ci campa, e poi diffondere ottimismo a iosa, voglia di sociale, di comunità lavorativa, di condivisione. una sola cosa poteva sconvolgere napoli: il comunismo reale. avrebbe dimostrato a tutti che tutto e di tutti e forse nei decenni saremmo cambiati. oggi, oggi non credo e non vedo cosa possa farlo. amaramente.