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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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Il freddo nel sole

Post n°216 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da mizar_s_light
 

Il buio che allontanava l'alba
(dal post 213)



Un interminabile attimo di silenzio, poi riprese a parlare:

- "Aspetta Miche' non chiudere, per favore..."

Aveva fatto appena in tempo ad accostare in un'area di servizio che stava raggiungendo proprio mentre il telefono squillava, con uno sforzo sufficente a sollevare da terra un quintale.
Non l'aveva quasi mai chiamato Michele, ma non se ne accorse neanche. Il cuore gli batteva così forte nel petto che sembrava quasi che da un momento all'altro sarebbe esploso.
L'impulso era stato di chiudere la conversazione, ma era come paralizzato, sotto le macerie del castello di carta che era appena crollato con un semplice ciao. Il desiderio recondito, respinto ed odiato di risentirla, di rivederla, di sfiorarla ancora una volta era divenuto un fiume di lava che scendeva inarrestabile verso il mare dell'odio, che cercava invano di spegnerlo con ondate poderose ma riusciva solo a creare una crosta esterna che custodiva il fuoco all'interno, producendo una colonna di vapore che andava a contendere l'anima al vuoto.

Non poté far altro che rimanere ad ascoltarla:

"Lo so che sono l'ultima persona al mondo che avresti voluto sentire, e ci ho pensato tanto prima di decidere di chiamarti. Non ho mai avuto così tanta paura di fare una telefonata in vita mia, ma ci sono delle cose che volevo dirti... io credo di aver sbagliato tutto dall'inizio, non avrei mai dovuto cercarti, non avrei mai dovuto baciarti quel giorno credendo che potesse essere la prima e l'ultima volta, probabilmente se non fossi stata io a prendere l'iniziativa non sarebe successo nulla, e se non amassi ancora lui oggi noi due saremmo assieme. Questo ho capito in questi giorni...
Nella lettera hai scritto prima "addio sogno di una vita" e poi l'hai cancellato, badando bene che rimanesse leggibile. Se ti conosco bene l'hai fatto apposta, era un colpo diretto a me, come sempre sai farmi male con le parole più di quanto saresti capace di farne torturandomi, ma me lo merito tutto. Laggiù ci sto male, tutto mi rattrista e mi ricorda te e credo che andrò via anch'io... e basta, ti vorrei chiedere scusa, ma so che non serve a nulla, anche perché ti ho chiesto scusa così tante volte per poi farti male ancora che sarebbe normale se tu non dassi più valore anche a questo...

Mi hai ascoltata?"

Per tutto il tempo non aveva avuto altri sensi se non l'udito, non vedeva, non toccava, non riusciva nemmeno a percepire l'amaro che aveva in bocca, aveva solo ascoltato privo di qualsiasi difesa, ogni parola era stata una carezza al cuore ed una pugnalata all'anima.
Ora avrebbe dovuto risponderle. Pregò Dio che la sua voce non tradisse il suo reale stato d'animo e fosse invece fredda ed indifferente.

"Hai finito mo?"

Ci riuscì, o qualcuno aveva ascoltato la sua preghiera.
Seguì un breve silenzio durante il quale gli parve di sentire un singhiozzo, poi:

"...Si"

"Ciao"

E chiuse, con la stessa parola con la quale quella telefonata era iniziata, il principio coincise con la fine. Come in un cerchio che si chiudeva.

 
 
 
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INFO


Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

AREA PERSONALE

 

MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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