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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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Simboli

Comunicare, prima che un diritto, è un bisogno primario dell'uomo, e quando questo bisogno non viene espresso con la voce, o con il corpo, sono simboli a diventare Uno scorcio delle pitture murarie di Lascauxmezzi di trasmissione per interagire col mondo. .
Il termine
simbolo ha un ventaglio di significati molto ampio, ma in senso lato si potrebbe definire un simbolo qualsiasi cosa sia in grado di rappresentare un concetto, un'idea.

Ad essi l'uomo si affida dalla notte dei tempi; i graffiti preistorici (dai semplici segni alle splendide pitture della grotta di Lascaux), ed in seguito le prime forme di scrittura.

Oggi ci sono simboli riconosciuti per convenzione in tutto il mondo, che possono Simboli comunidare un indicazione, o segnalare un pericolo; il trifoglio nero su base gialla in tutto il mondo indica la radioattività, il teschio il pericolo di morte.
Altre volte un simbolo rappresenta un insieme di idee, di valori, un credo. Diventa "ombrello" sotto il quale un gruppo di persone si unisce accomunata dagli stessi principi, che fa di quel simbolo l'espressione stessa del proprio pensiero; Simboli religiosidai simboli dei partiti, per finire a simboli religiosi quali la croce o la mezza luna, passando per quelli ideologici come la falce e il martello, o la svastica, alle bandiere che rappresentano l'appartenenza ad una nazione.

Sono un simbolo anche i marchi, quelli delle grosse multinazionali. Proprio quest'ultime puntano molto sulla caratterizzazione del proprio marchio, imprimendogli una serie di principi e di valori nei quali i consumatori finiscono per immedesimarsi Marchiraggiungendo un altissimo livello di fidelizzazione, tale che la scelta di un prodotto trascende la qualità del prodotto stesso, poiché lo si sta acquistando per quello che il marchio comunica... ad esempio, lo sapevate che i Rolex sono tra gli orologi meno precisi in commercio? Eppure...
I marchi che hanno successo in questo senso vengono definiti marchi premium

Le runeSono un simbolo le lettere dell'alfabeto, che messe assieme formano parole con un loro significato. In questo caso parliamo sì di simboli convenzionali, ma riconosciuti da un gruppo più o meno ristretto di persone, che li utilizzano allo stesso modo dando vita ad un codice, o, in altri termini, ad una lingua. Chi da il significato ai simboli che compongono il proprio codice offre la chiave di lettura ad una combinazione che, altrimenti, sarebbe incomprensibile. L'alfabeto runico ad esempio, di derivazione germanico-celtica, è un insieme di segni, di lettere, dal fortissimo valore simbolico.
Accade anche che nelle società segrete, o negli ambienti mafiosi, le comunicazioni tra i membri avvengano per mezzo di codici segreti ove il significato delle parole viene cambiato, per non permettere a chi non fa parte di una comunità di decifrare le proprie conversazioni.
Non avere la chiave del codice, e non sapere quindi il significato dei suoi simboli, vuol dire non comprenderlo, lo sanno bene gli archeologi che interpretano i geroglifici Egizi piuttosto che i simboli Maya.

E non è neanche detto che il significato di un simbolo rimanga immutato nel tempo: lo sPentacoloapete ad esempio che il Pentacolo (una stella a cinque punte inscritta in un cerchio) nasce come simbolo del culto pagano verso Venere? Il secondo pianeta del sistema solare infatti traccia sulla sua ellittica, ogni otto anni, un pentacolo perfetto.
Nel corso del tempo è divenuto un talismano, in quanto il cerchio rappresentava l'infinitezza dell'esistente e la cinque punte della stella i cinque elementi, ed un simbolo del paganesimo in generale... come ha finito per rappresentare satana?
SvastichePer due motivi: la demonizzazione dei simboli pagani nel momento in cui il Cristianesimo si è diffuso in Europa dopo l'Editto di Costantino, ed il fatto che il regno dell'oltretomba
Egizio, il Duat, fosse rappresentato nei geroglifici con un pentacolo.
La falce ed il martello nascono come simbolo del Comunismo solo nel 1919,  come rappresentazione dell'alleanza tra operai e contadini, ma erano  già simboli massonici, dove, separatamente, il martello simboleggiava la potenza e la forza, la falce la filosofia
La Svastica, o Croce Uncinata, poco ha a che fare con le atrocità del regime Nazista ed era utilizzata come simbolo di rinnovamento presso tantissi
me civiltà.

Tutti gli esempi riportati hanno un minimo comune denominatore: il bisogno di comunicare qualcosa.
Per quanto interessanti, quali forme di comunicazione, questo genere di simboli  hanno il più delle volte un significato preciso, magari scontato.

Molto più affascinanti al contrario risultano i simboli  per i quali il significato non è chiaro, quelli scelti da un individuo per rappresentare qualcosa che lui solo (ed al La navata centrale di una cattedrale goticamassimo pochi altri) conosce e che il resto del mondo ignora, in altre parole quello che rende accessibile ai sensi il simbolo ma non il suo significato. Sono simboli aperti a mille interpretazioni, ognuna delle quali potrebbe essere o non essere esatta, ed il cui reale significato muore il più delle volte assieme alla persona che gliel'ha conferito.
Le grandi cattedrali gotiche, soprattutto nel nord Europa, sono un complesso insieme di simboli, spesso pagani, veri e propri libri di pietra. Un fitto mistero avvolge ogni segno, bassorilievo o figura creata per volontà di un commitente, di una famiglia o di un'associazione potente (spesso massonica), o semplicemente dall'architetto dell'edificio o da un manovale che ha voluto lasciare una traccia, un segno del proprio contributo.
Ma esse stesse sono simboli: ad esempio, lo sapevate che... subito dopo l'anno mille, nell'arco di due secoli, sorsero in Francia sette cattedrali in uno stile che prima non s'era mai visto, quello gotico appunto, in contrappposizione al romanico seguito fino a quel momento. Sono le cattedrali di
Evreux, Rouen, Reims, Amiens, Bayeux, Parigi,  e Chartres. Ebbene, sono tutte dedicate a Notre Dame (Nostra Signora),  tutte con la medesima progettazione, tutte con pianta a croce latina, con l'abside rivolto ad est e se unite i punti di queste cattedrali sulla cartina, indovinate un po'? Avrete la costellazione della Vergine.

 

A voi, pochi coraggiosi che siete arrivati alla fine di questo lunghissimo post, è mai capitato di sentirvi legati ad un simbolo, antico o moderno che sia? Qualcosa che sentite vi rappresenti, o del quale condividete il significato, o meglio al quale avete dato un vostro significato?
Nel mio caso mi sono sempre sentito attratto dall'Ankh, o croce ansata. E' un simbolo egizio che rappresenta la vita ed in alcuni ambiti religiosi la vita eterna.

Ankh

 
 
 
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INFO


Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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