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La Luce di Mizar

 
 

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MATERA BY NIGHT

Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

« Parole diverseL'Equinozio d'Autunno »

Matera, 21 settembre 1943

Non ho molto da aggiungere oggi rispetto ad un anno fa, per questo ripubblicherò semplicemente il post dello scorso anno.
Permettetemi comunque di dar merito, qui sul blog, a Vito Sebastiani, materano nato a Bari, classe 1931, che come tanti altri ha vissuto quella giornata che oggi sembra essere solo il nome di una via del centro, e nient'altro. Lui, da solo, o quasi, si sta battendo da anni per quello in cui crede, ed ha deciso di dedicare il resto della sua vita al raggiungimento di un obbiettivo: fare in modo che la memoria storica non si spenga affievolendosi lentamente come la fiamma di una candela, e dare a quegli uomini, morti per la libertà di tutti, l'onore che meritano.
Vito Sebastiani ha scritto anche alcuni libri, uno dei quali racconta quei tragici eventi. Si chiama "Voglia di Riscatto"..
.

Voglia di riscatto

Ricorre oggi il 66° anniversario di un evento molto importante per la mia città. Matera, in quella data, è stata la prima città del sud ad insorgere contro l'occupazione nazista, per questo è stata insignita (solo) della Medaglia d'argento al Valor Militare.

Le truppe anglo-americane, alle quali l'Italia si era arresa incondizionatamente con l'armistizio dell' 8 settembre, avevano già occupato Salerno, Brindisi e Taranto. Le divisioni tedesche avevano il compito di ostacolare l'avanzata degli alleati e di coprire il ritiro delle loro truppe verso nord. In questo contesto i nazisti si lasciarono andare in atti di prepotenza e sopprusi che esasperarono la popolazione, furti e rapine a genti povere già provate dalla guerra erano all'ordine del giorno. Chiunque  venisse sorpreso nelle campagne attorno al centro abitato, fosse un civile o un militare dell'ex esercito del Duce, ormai sciolto e allo sbando, veniva arrestato in quanto sospettato di spionaggio. In questa maniera 12 persone furono rinchiuse nella milizia, il quartier generale nazista in città. L'edificio fu poi minato e fatto saltare in aria, nell'esposione i dodici perirono senza scampo. Altre quattro persone furono fucilate senza motivo nel tentativo dei tedeschi di minare la sede della società elettrica al fine di lasciare al buio la città, ed altri ancora furono mitragliati nelle campagne o per le vie della città. La guerriglia durò per alcune ore, civili e militari italiani imbracciarono le armi intraprendendo difficili combattimenti con i tedeschi, più numerosi e meglio equipaggiati. Difesero gli "obbiettivi sensibili"  (l'ospedale, il tribunale, il municipio, la camera di commercio) che i tedeschi volevano far saltare in aria. Incalzati dal fuoco di guerriglia, batterono in una precipitosa ritirata che diede loro la sola possibilità di lanciare bombe alla rinfusa, fortunatamente senza conseguenze gravi. Questo evitò anche il bombardamento alleato sulla città.  Nel corso dei combattimenti caddero tre soldati tedeschi e tre materani. La sera del 21 settembre i tedeschi abbandonarono Matera, la mattina del 22 settembre, in una città già liberata, fece il suo ingresso l'avanguardia delle truppe alleate. In quella tragica giornata furono in 22 a cadere per mano dei nazisti, a loro va il mio ricordo ed il mio sentimento profondo di orgoglio.

Ho riportato in maniera molto sommaria quello che accadde quel tragico giorno, probabilmente con qualche inesattezza, la rete è comunque piena di notizie a riguardo, se qualcuno volesse saperne di più.

Oggi ricorrenze come questa sono spesso occasione di sfilate di autorità, strumenatlizzazioni ed indifferenza. Alcuni rivalutano il fascismo, altri minano alla costituzione ed ai suoi principi di uguaglianza e libertà in un sostanziale scenario di passiva accettazione. Probabilmente non riconosciamo più il valore della libertà, fatti accaduti solo sessant'anni fa' ci paiono così lontani, nella nostra frenesia quotidiana finiamo per diventare inermi spettatori di quello che ci accade, zombie che non ricordano il loro passato e non sono sicuri di avere un futuro. Quello stesso futuro, che è il nostro presente, che civili diventati eroi hanno pagato con la vita.


 
 
 
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INFO


Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

AREA PERSONALE

 

MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

VIAGGIO VERSO L'ORSA...

...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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