Labyrinthe

l' enigma - il circolo - il folle

 

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...VIVO...

Vivo il mio giorno

come fosse l'ultimo,

le mie emozioni

come non esistesse

nient'altro.

Io....

in un universo vuoto,

di un lampo accecante,

l'attesa,

che nel reale

mi riporti

ad assorbir la luce,

per ritornare poi

nell'oblio.

Non amo ricordare

e come rapace

afferro avida

un pensiero,

per nutrire

la mia isaziabile curiosità,

per poi svanir

nel nulla.

Sono vanesia

e sono umile,

sono io

e sono tante,

gioco eppur son seria

....vivo...

   Silvana A.

          GRAZIE

     Il_gatto_soriano

 

....ROSSO CUPO COME L'ARDORE...

....Qui...

Qui nel tempo

e nello spazio

sono falena che appare

...al calar delle ombre

dalla luce attratta....

Silvana A.

 

...STRAORDINARIO...

Ci sono Arcani che hanno

significati particolari e che

preannunciano sempre dei

grandi cambiamenti interiori,

od esteriori.

Così come l'Appeso anche la

Morte (che non è mai quella fisica,

se non in casi eccezionali).

La Morte allude a radicali

cambiamenti esteriori.

Le vecchie relazioni richiedono

una soluzione. Questo processo

può senz'altro essere collegato

ad esperienze dolorose,

tuttavia è già presente la

disponibilità ad affrontarle.

Il lasciarsi andare porta in sè

la soluzione. La Morte mostra

le sue diverse facce: distruzione

e lacerazione da un lato e

liberazione delle opprimenti

catene del passato, dall'altro.

Dipende principalmente

dall'atteggiamento dell'

interessato se verrà privilegiato

l'uno o l'altro aspetto. Ogni

tentativo di rimanere attaccato,

di aggrapparsi ai vecchi legami,

fa apparire la Morte ancora più

atroce.

"Lasciarsi andare! Se si fosse

fatto almeno una volta, se si

fosse rinunciato per una volta

ad ogni appoggio e perfino alla

terra sotto i piedi, se si fosse

prestato ascolto soltanto alla

guida del proprio cuore, allora

si sarebbe conquistato tutto,

sarebbe andato tutto bene,

niente più paura, niente più

pericoli." (da: H. Hesse:

- Klein e Wagner-).

Concludendo, la Fenice può

sollevarsi solo quando il fuoco

della trasformazione ha

consumato ogni cosa, riducendo

tutto in cenere. Questo indica

la necessità di seppellire vecchie

idee e concezioni. Corde e

legacci devono essere recisi,

le anime imprigionate devono

essere liberate dal loro groviglio.

 

 

 

FESTIVAL DI YULA

Post n°101 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da lunanera73
 

FESTIVAL DI YULA

21 DICEMBRE  -  I SATURNALI  -  SOLSTIZIO D'INVERNO

Il Solstizio d'Inverno è un giorno molto speciale, fin dai

tempi più antichi in questa data è possibile un evento

eccezionale fortuito, la realizzazione di un importante

desiderio. Diceva un epigramma latino: <

procuri dicembre, alla tua festa di Saturno>>.

Nell'antica Festa dei Saturnali era lecito ciò che

normalmente era illecito, lo schiavo poteva burlarsi del

padrone e il gioco d'azzardo era permesso. Si festeggiava

il ritorno dell' "Età dell'Oro", in cui aveva regnato Saturno,

e dove la gente viveva felice, senza povertà nè malattie,

senza guerre e nella piena abbondanza dei frutti dellla

terra.

La statua di Saturno veniva liberata dalle fasciature che la

celavano per il resto dell'Anno e veniva esposta per tutto

il periodo dei festeggiamenti. Presto il dio sarebbe tornato

per restare per sempre e una nuova Età dell'Oro sarebbe

cominciata.

Ancora oggi la tradizione esoterica rispetta l'antico

significato popolare dei Saturnali, e l'aspetto principale

del Festival del Solstizio d'Inverno è ancora quello di

esser un giorno speciale, fortuito, in cui è lecito chiedere

l'impossibile, e lo scopo immediato del Festival è di

propiziare la "Realizzazione  di un importante desiderio".

Siamo al Solstizio d'Inverno, quando la notte è la più lunga

dell'Anno, da questo punto in poi il Sole inizierà la sua

lenta risalita sull'orizzonte e le ore di buio perderanno

progressivamente terreno rispetto  quelle di luce. Uscire

dalla nerezza, superare la fase di "nigredo". Luce

rinnovata che aumenta, questo è il primo simbolismo

di Yula.

I Solstizi, per tradizione antichissima, più che momenti

di massima o minima lunghezza del giorno, per il mondo

esoterico sono "porte" che si aprono su di un'altra

dimensione, da cui entrano gli uomini e da cui escono

gli Dei: <

l'una, e schiudesi all'uom; l'altra, che Noto guarda,

ha più del divino ed un mortale per lei non varca>>

(Odissea)

In particolare il Solstizio d'Inverno è la porta che si apre

all'uomo per accedere ai Misteri. Chi a Yula varca questa

soglia, uscirà vittorioso all'altro Solstizio, quello d'Estate,

nel Giorno di Giovanni Battista, che è una porta da cui

escono gli Dei, ovvero quegli Uomini che hanno compiuto

tutto il cammino spirituale fra i due  solstizi.

Yula abbiamo detto, è una porta che si apre un istante

verso il mondo spirituale, s'intenda bene che questa porta

è un varco che deve aprirsi nella nostra mente, nel nostro

spirito, per far maggiore luce in noi stessi, per riguadagnare

quella condizione divina che giù ci appartiene. L'idea

del varco che si apre per un solo istante e in cui far breccia

per scoprire segreti e tesori, lo troviamo in molte

antichissime leggende, ad esempo gli eschimesi parlano

di un Eroe che conquistò onori e potenza passando

fra due iceberg cozzanti; un'altra leggenda racconta

dell'Acqua della Vita nascosta da due enormi rocce che

urtano una contro l'altra e che si fermano un solo istante;

gli Argonauti portarono a compito la loro impresa (che è

un'allegoria  della Grande Opera) solo riuscendo a

passare fra le Rocce Simplegadi, enormi montagne

che sorgevano dal mare e tra cui si apriva un varco solo

per pochi attimi. Questo varco è la coincidenza degli

opposti, la porta solstiziale, attraverso cui deve farsi

strada la Kundalini per raggiungere più elevati livelli

di coscienza.

I due Solstizi, ossia i punti astrologici in cui il Sole tocca

a mezzogiorno rispettivamente il punto più basso

(Solstizio d'Inverno) e quello più alto (Solstizio d'Estate)

sono l'attimo, simbolico, in cui il varco è aperto, in cui,

come dice la stessa parola "Solstizio", e come narrano

antiche leggende popolari, il Sole pare fermo, immobile,

quasi "sospeso"  fuori dallo spazio e dal tempo per

qualche istante. Ed è allora che le "due dimensioni si

mescolano", si fondono, tanto a Yula, quanto nel "Giorno

di Mezza Estate", ovvero la Notte di San Giovanni

Battista.

Queste due porte un tempo sorvegliate da Janus Bifrons,

ora sono guardate, nel calendario, dai due Joannes:

l'Evanglista è presso quella d'Inverno, il Battista è

presso quella d'Estate.

 
 
 

IL  VISCHIO

Post n°100 pubblicato il 30 Novembre 2008 da lunanera73
 

Il Natale si avvicina a grandi passi, tempo di regali

più o meno impegnativi, tempo di alberi di Natale,

di presepi  e di vischio...

Il vischio, dal latino "viscum", è una pianta parassita

che cresce raramente sulla quercia; in compenso,

lo si trova pià di frequente sull'olmo, sul pino, sul

pioppo e soprattutto sul melo e sul pero, oltre

che sul salice e sul tiglio.

Ha l'aspetto di un folto cespuglio sferoidale, ricco

di ramificazioni articolate. I Celti e i Galli gli

attribuivano un valore simbolico, magico e sacro

molto forte, poichè li stupiva l'idea che il vischio

sfidasse le stagioni e gli elementi. In effetti, i suoi

fiori, pur essendo presenti al principio dell'estate,

non si schiudono prima della primavera seguente.

Peraltro, questo originale arbusto ha la proprietà di

rimanere verde anche negli angoli più oscuri e

freddi e per tuta la durata dell'inverno.

Per questo motivo il vischio ancora verde veniva

raccolto dai druidi il sesto giorno successivo alla

Luna Nuova, per celebrare il Nuovo Anno lunaare,

in una data che approssimativamente corrisponde

al 1° novembre del nostro calendario.

Conseguentemente era il simbolo della rigenerazione

e dell'immortalità del regno vegetale, della vitalità

e del vigore eterni. Si comprende quindi, come

agli occhi dei Celti, l'acqua della quercia, un decotto

di foglie di vischio dolcificato con il miele o

mescolato all'idromele, o vino di miele, avesse il

potere di guarire ogni malattia.

E' anche vero che, presso i Celti, ma anche presso

i Greci e i Romani, il vischio era considerato come

oggi il cortisone.

Lo si impiegava, pertanto, per combattere le vertigini,

i malsseri, i ronzii d'orecchio, le palpitazioni (non quelle

d'amore, per queste non ci sono rimedi), sintomi

che, come oggi sappiamo, sono da attribuire alla

ipertensione; lo si usava anche contro spasmi,

convulsioni, crisi nervose ed epilessia.

Il vischio faceva meraviglie anche nell'alleviare

l'emicrania e nei casi di asma e di pertosse, come

calmante della tosse.

Attualmente, il vischio, viene utilizzato soprattutto

nelle decorazioni natalizie...e così deve essere...

 
 
 

...a proposito di SAGITTARIO...

Post n°99 pubblicato il 30 Novembre 2008 da lunanera73
 

E' sempre utile cercare di approfondire, sia che ci sia

riscontro nel reale o meno, poichè ognuno di noi è diverso

(astrologicamente parlando e non solo), quindi ognuno

di noi troverà certamente qualcosa che gli appartiene.

...tratto da un interessante libro sull'astrologia, come

ricerca interiore.

Il Sole in Sagittario fa parte della triade del fuoco,

abbiamo visto che nell'Ariete era l'ardore, nel Leone

l'espasione del sè, nel Sagittario diventa l'espansione

dello spazio, l'essere dopo l'esperienza dello Scorpione

dove trova i limiti della possibilità della manifestazione,

per raggiungere l'inevitabilità della morte e dopo scopre

qualcosa che va oltre, e iniziano le grandi tematiche che

sono rappresentate  dalle grandi religioni.

Il Sole dallo Scorpione in poi illumina i grandi ideali e

nascono le religioni.

La ricerca dell'uomo che va oltre il limite fisico e

incomincia a scoprire con il Sole del Sagittario, attraverso

il fuoco che non  è più l'ardore e non è più la coscienza

del se, ma diventa un fuoco che non brucia e non scalda

ma illumina. Il Sole in questo segno rivela la terza

dimensione dell'elemento fuoco e comincia a percepire

il pensiero nello spazio e quindi a conoscere nuovi

popoli. Il Sole è nel segno della spazialità per eccellenza

che riflette i Gemelli anche se i Gemelli concepiscono la

spazialità e il pensiero rivolto all'individuale, nel

Sagittario si raggiunge la conoscenza di questo attraverso

tutto il pianeta.

Il Sole nel Sagittario espande questo concetto

di pensiero spazio e va a conoscere la verità.

L'uomo può risorgere ma per farlo deve andare a tovare

la verità della creazione e allora non si accontenta più

 dell'esperienza limitata del corpo, ma va aricercare i

valori dello spirito. In questo segno il Sole contempla

sia la parte materiale sia quella spirituale, perchè

nel Sagittario c'è la praticità dell'affrontare il viaggio

e i disagi nello scoprire nuove culture. Il Sole nel

Sagittario ha una forte adattabiità, nonostante sia un

segno entusiasta per la presenza di Giove, è un fuoco

dirompente, riesce anche ad adattarsi pur di conoscere

la verità.

E' un segno che va alla ricerca della verità, anche se

dev attraversare tutto il globo, abbiamo i primi

innovatori che fanno nuove leggi, o scoprono altri usi

e costumi e nuovi modi di vivere, la legge che nella

Bilancia rispettava la forma, la prima forma di gruppo,

incomincia ad essere una collettività, che vuole

scambiare il pensiero con altre collettività.

Il Sole in questo segno, vuole arricchirsi di cultura

e conoscenza nel rispetto della verità di popoli e idee.

In questo segno nasce la profezia e la fede.

E' il primo segno spirituale, perchè Giove espande

tantissimo in una dimensione di futuro. Il Sole nel

segno del Sagittario che è di fuoco, maschile, domicilio

di Giove diurno espande tantissimo la parte solare

più bella, la più luminosa di questo pianeta.

Il Sagittario è un segno pieno di luce, che vuole

illuminare tutto attraverso la conoscenza, e il

raggiungimento della verità, c'è la prova di fede

iniziatica, una grande ricerca dei grandi spazi, il viaggio,

la praticità e l'adattabilità, la forza.

Abbiamo i grandi condottieri in questo segno, i

legislatori, e gli artisti, perchè contemplano la bellezza

in una visione nuova, non solo estetica ma anche

spirituale, mentre nello Scorpione si contempla molto

la parte fisica dell'eperienza umana.

Nel Sagittario l'uomo incomincia a scoprire lo spirito

e la bellezza della natura.

Il Sagittario comunica il suo rapporto e la sua relazione

con la creazione attraverso la natura, e le migliori

meditazioni sono proprio a contatto diretto con la natura,

abbiamo un segno profetico, che allarga la coscienza

della manifestazione e un forte desiderio della libertà.

Il Sagittario è un segno che affronta le dinamiche

d'apertura, è un segno di Giove e tende ad aprire la

personalità verso nuovi spazi, è molto entusiasta, è

un fuoco che illumina, ha bisogno di fare esperienza

per crescere ed evolversi.

Comincia a concepire la vita di gruppo, e il desiderio

di vivere insieme con gli altri, di condividere, diciamo

il confronto e anche il superamento del bene e del male,

l'esperienza umana tende a superare questa dimensione

di travaglio, e a scoprire i grandi prati della spiritualità

e la visione unica, tutta l'esperienza è proiettata come

una freccia, che dovrebbe essere nell'arco del Centauro

che è un personaggio mitologico, che manda una freccia

nel futuro.

Il Sagittario è un segno mutevole come i Gemelli

proiettato verso un futuro collettivo, una fede che deve

essere raggiiunta da tutti, e una profezia che ognuno

può conoscere.

Il segno del Sagittario amplifica la comunicazione dei

Gemelli, con il confronto di altri popoli, tutto quello

che il Sagittario scopre di verità e conoscenza nel mondo,

che deve essere comunicato e conosciuto da tutti.

Il Sagittario è un segno profetico, che ama l'avventura

e lo sport, e soprattutto viaggiare.

L'esponente massimo di questo segno è Nostradamus,

che è arrivato a vedere nel futuro fino all'anno 3000.

Il Sagittario che ha fede, e che è in fase con il senso

della sua esistenza, può raggiungere spazi che vanno

oltre il tempo.

Parlando di Nostradamus abbiamo un esempio perfetto.

Nostradamus ha viaggiato tantissimo nell'Europa di

allora, e conosceva tantissime lingue straniere.

E' un segno che prepara l'uomo alla libertà del pensiero

della comunicazione globale, e comunque prepara

l'umanità ad una visione universale dell'esistenza.

Il Sagittario se la gode, ama mangiare bene, conoscere

tante culture, sperimentare tutto sul corpo liberamente,

non c'è più il limite dello Scorpione, siamo andati oltre.

 
 
 

TODO  CAMBIA

Post n°98 pubblicato il 30 Novembre 2008 da lunanera73
 

 
 
 

BUON COMPLEANNO SAGITTARIO

Post n°97 pubblicato il 27 Novembre 2008 da lunanera73
 

Il Sagittario è il nono segno dello zodiaco.

E' un segno mobile, maschile, l'ultimo dell'autunno,

che coincide con il periodo della prima germinazione.

Il Sole vi fa il suo ingresso il 21 0 il 22 novembre e vi

soggiorno fino al 20 o il 21 dicembre, secondo gli anni,

ELEMENTO: il fuoco. Si tratta di un fuoco interiore,

segreto e sacro, dal fuoco della terra che a volte

scaturisce dai vulcani, ma anche del fuoco prodotto

o addomesticato dall'uomo per proteggersi dal freddo.

IL PIANETA DOMINANTE: Giove - Zeus, dio supremo

dell'Olimpo.

I COLORI: il blu cobalto o il turchese, ma anche il giallo

chiaro del fuoco e il bianco del fulmine.

IL METALLO: stagno.

LE PiETRE: turchese, carbonchio, lapislazzuli.

LA PAROLA CHIAVE: ottimismo, dinamismo, generosità.

saggezza, entusiasm, buona volontà, estroversione,

espansione.

IL SEGNO OPPOSTO E COMPLEMENTARE: Gemelli.

LE CORRISPONDENZE ANATOMICHE: anche, cosce

e glutei.

CARATTERE: temperamento dinamico, didattico, sano,

sereno, pieno di risorse energetiche. Aspira più o meno

chiaramente o consciamente a vivere in condizioni

nuove, in un nuovo contesto, in un ambiente diverso

al quale si adatterà facilmente. Tendenza a semplificare

le cose, a vederle sotto un'angolatura decisamente

ottimistica, talvolta perfino a ignorare o ad accultare

i problemi. Amore per il rapporto fisico con la natura,

la competizione, l'avventura, l'esplorazione, i viaggi.

Bisogno di allontanarsi dal proprio habitat, di

esternare i suoi sentimenti, di essere tutt'uno con

l'ambiente e di goderne pienamente. Carattere

comprensivo, generoso, gioviale, a volte onesto,

spontaneo o ingenuo, a volte giocatore, immorale,

instabile, avido di continui cambiamenti, moralista,

benevolo. Fondamentale buona volontà. Spirito che

rifugge dalle complicazioni, improntato a una certa

filosofia di vita, a volte religioso, preoccupato di

rigenerare, rinnovare o riattualizzare una tradizione,

senza tuttavia rinnegare totalmente il passato.

In amore, il nativo del Sagittario è molto caldo,

affettuoso, estroverso, avvolgente. Il suo cuore si

infiamma. I suoi sentimenti sono franchi, leali, senza

sotterfugi. Tuttavia, si lascia sovente accecare dai

sentimenti e il suo bisogno di contatto fisico, di corpo

a corpo, lo rende a volte molto esigente.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lunanera73
Data di creazione: 24/02/2008
 

...L' AMORE È UN VORTICE..

...Arriva quando meno te lo

aspetti, ti ghermisce nel suo

vortice, ti lascia sopraffatto,

senza respiro, non puoi

combatterlo, non puoi far altro

che accettarlo...così com'è...

Silvana A.

z  z  z  z  z

Dopo un pensiero sull'amore

che c'è di meglio che parlare

della carta degli AMANTI?

La carta degli Amanti rivela

spesso la necessità di operare

una scelta, di prendere una

decisione, il delinearsi di

circostanze che spingono

l'individuo a esercitare il

proprio libero arbitrio.

Questa carta si rivolge alle

motivazioni profonde

dell'individuo, ai suoi

desideri, alle sue speranze,

alla sua capacità di optare per

una via.

Solo colui che sceglie non

soccombe alla tentazione.

Colui che è tentato è

inquieto, indeciso.

A volte la figura degli Amanti

riguarda davvero la vita

amorosa: annuncia allora

un'attrattiva, un desiderio,

uno slancio amoroso, una

attrazione incontenibile tra

due esseri, un'unione

possibile.

 

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Grande Osho!
Inviato da: chiaracarboni90
il 14/06/2012 alle 09:50
 
Concordo in pieno con te!
Inviato da: chiaracarboni90
il 14/06/2012 alle 09:47
 
Non l'avevo mai sentita, questa è davvero stupenda!
Inviato da: chiaracarboni90
il 14/06/2012 alle 09:46
 
Grazie per l'articolo!
Inviato da: chiaracarboni90
il 14/06/2012 alle 09:46
 
Qualcosa di veramente favoloso!
Inviato da: chiaracarboni90
il 14/06/2012 alle 09:45
 
 

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UNA VOCE....

Forse parlare di tutte le figure

dei tarocchi diventerebbe

troppo lungo, ma di qualche

figura in particolare, è possibile.

Voglio cominciare con una

figura emblematica:

l' APPESO

...questa carta ci dice che si è

raggiunto il punto in cui si deve

affrontare la nuda realtà. Non ci

resta nient'altro d fare che

prenderne coscienza e lasciarsi

andare. Questa forma di

capitolazione, di rinuncia all'ostinata

caparbietà e alle ideologie

irrigidite porta in sè delle

trasformazioni di vasta portata.

La rottura di rigidi modelli

comportamentali, il far tabula rasa

di ogni sorta di vecchiume, la

completa dedizione all'IO superiore

libera dalla meschineria e dalla

prepotenza. Una sottomissione

volontaria all'ordine cosmico rende

possibile l'unificazione con il flusso

del Tao: "Sia fatta la tua volontà,

non la mia, poichè la tua volontà

è anche la mia."

La ricompensa per questa

profonda dedizione al Tutto è una

svolta di centottanta gradi; ciò

che era in basso si dirige verso

l'alto e può osservare il mondo

da una nuova prospettiva.

Concludendo, solo prendendo

coscienza della nostra realtà, si

ha la possibilità di cambiare.

 

ROSSO...SEMPLICEMENTE ROSSO

 

RICORDI...

Nel lago immaginario

di lacrime espanse...

navigo...

ripensando a quel che fu

e mai più può ritornare...

Altri momenti, altre magie,

si...potrò vivere...

ma i ricordi

non possono che restar tali.

        Silvana A.

 

...GIALLO...AH...LA GELOSIA..

La gelosia spegne

l'amore, come le

ceneri spengono il

fuoco.

(Ninon de Lenclos)

Non l'amore è cieco,

ma la gelosia.

(Lawrence Durrel)

La mia vita comincia

con un divieto:

vietato vietare.

Io non sarò mai

nessuno, ma

nessuno sarà mai

come me.

Il mio migliore

amico è lo specchio,

quando io piango

lui non ride mai.

(Jim Morrison)

 

...EHHHH SI...PARLERÒ DELLA LUNA

La LUNA, questa carta

rappresenta tutto quello che

è nascosto, dissimulato,

sepolto in ognuno;

ovvero l'aspetto nascosto

della nostra personalità.

E' con questa parte di noi

che dobbiamo confrontarci,

quando la vita ci mette alla

prova. Perchè è proprio in

questi momenti che ci si

rimette in discussione, che

si cerca la luce e non

certamente quando tutto

va bene o quando si è

sereni.

Quest' arcano vuol dirci che

non dobbiamo aver timore

di volgerci verso l'ignoto,

di integrare in noi le nostre

angosce, le nostre debolezze,

i nostri errori e di guardare

in faccia l'ombra che è in

noi e della quale abbiamo

paura.

 
 

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