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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...
Proclama all’occidente “’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole. Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”. ......................................... IL CUCULO... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati... SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESEQUESTA E' SPARTA!Dichiarazioni DIRITTI UMANIDichiarazione Universale ................................ Dichiarazione Universale ................................ |
IL CUCULO: NATURA INSEGNA... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati... LEGGI TUTTO Messaggi di Aprile 2012
Post n°852 pubblicato il 30 Aprile 2012 da lecasame
Effetto Monti: Dopo Benetton anche Calzedonia in Serbia, darà lavoro a 1000 operai 28 apr 2012 – E’ di ieri la notizia che Luciano Benetton sara’ nei prossimi giorni in Serbia per concordare i termini di una espansione dell’attivita’ del suo gruppo nel paese balcanico, dove darà lavoro a 2700 dipendenti. Oggi l’annuncio che l’italiana Calzedonia, leader nel settore calze e lingerie, ha ottenuto otto ettari di terreno per la realizzazione di un proprio stabilimento a Subotica, nel nord della Serbia. Come riferisce la Tanjug, il sindaco Sasha Vucinic ha firmato con il responsabile dell’ufficio in Serbia di Calzedonia Francesco Rufolli un accordo in base al quale il gruppo italiano potra’ disporre del terreno nella zona industriale di Mali Bajmok, senza dover effettuare alcun pagamento. Se tutto andra’ secondo i piani, la costruzione del nuovo stabilimento potra’ cominciare a fine maggio-primi di giugno, con i lavori previsti in un periodo di dieci mesi. L’investimento ammonta a 20 milioni di euro, e in una prima fase l’impianto Calzedonia occupera’ mille operai. (ANSAmed) http://www.imolaoggi.it/?p=16633 ........................................................... Sono sempre di più quelli che scappano. L'Italia sta per crollare?
Post n°851 pubblicato il 29 Aprile 2012 da lecasame
20 marzo 2012 ALLARME: arriva la Tubercolosi totalmente incurabile, con l’immigrazione Londra – All’alba del Capodanno del 2004, dopo mesi di perdita di peso, sofferenza, febbri, sudorazioni notturne e mancanza di respiro, Anna Watterson è stata ricoverata in ospedale per tosse con sangue. È stato strano essere diagnosticata con la tubercolosi, una malattia associata alla povertà – soprattutto perchè Watterson era un benestante avvocato della capitale britannica. Curata, l’infezione di Watterson rifiutò di cedere al triplice attacco antibiotico messo in atto dai medici per combatterla. Dopo che in sei settimane le pillole non ebbero avuto alcun effetto, alla Watterson è stato detto che aveva una Multifarmacoresistente Tubercolosi o MDR-TB e la ricoverarono per mesi in un reparto di isolamento ad un regime di farmaci iniettati che lasciano il malato con nausea, contuso e incapace di uscire al sole. “I miei amici erano veramente scioccati,” dice la Watterson. “La maggior parte di loro aveva solo sentito della TBC dai romanzi vittoriani.” ALLARME La TB è un’infezione batterica che distrugge il tessuto polmonare dei pazienti, che li fa tossire e starnutire e diffondere i germi attraverso l’aria. Chiunque con una TB attiva può facilmente infettare altre 10-15. Nel 2010, 8,8 milioni di persone avevano la TB e la sede a Ginevra dell’Oms ha previsto che più di 2 milioni di persone contrarrà la TB multifarmacoresistenti entro il 2015. Il tasso di mortalità in tutto il mondo della TB attualmente è tra due e tre persone al minuto. La sorpresa, poi, dei casi totalmente incurabili in India, hanno sollevato allarme internazionale. L’OMS ha convocato una riunione speciale mercoledì per discutere se la comparsa di ceppi di TB che sembrano essere resistenti a tutti i farmaci noti, meriti una nuova definizione di “Tubercolosi totalmente resistente ai farmaci” o TDR-TB. Se così, vorrebbe dire aggiungere un livello “incurabile” dell’evoluzione nel corso degli anni da TB normale, che è curabile con sei mesi di trattamento antibiotico, alla nascita di MDR-TB, poi ampiamente resistenti ai farmaci TB #XDR-TB #. Che cosa è così frustrante su tale progressione, dice Lucica Ditiu dell’OMS di Stop TB Partnership, è che la tubercolosi farmaco-resistente “è una totale responsabilità dell’uomo”. “I medici, operatori sanitari, le infermiere, interi sistemi sanitari hanno prodotto MDR-TB. Non è un bug che è venuto dalla natura. Non è una mutazione spontanea. Esso è avvenuto perché i pazienti sono stati trattati male – con farmaci di scarsa qualità, o non abbastanza farmaci o con insufficiente osservazione così il paziente non ha finito il corso di trattamento,” ha detto Ditiu. Ditiu è un po’ rassicurato che l’OMS si riunisce a guardare i recenti casi estremi di farmaco-resistenza, che genererà almeno i riflettori su questa malattia spesso dimenticata. Ma lei dice mentre le definizioni sono centrali per linee guida internazionali e protocolli di trattamento, che fanno poca differenza a persone ammalate. QUANDO I FARMACI NON FUNZIONANO La situazione in India è un esempio calzante. Dr Zarir Udwadia, uno specialista di tubercolosi al National Hinduja Hospital a Mumbai, ha pubblicato un documento sulla Gazzetta di clinica delle malattie infettive alla fine dell’anno scorso che documentano i quattro casi di TBC TDR. Egli ha detto a Reuters che ha ora ha identificato 12 casi per i quali egli ha tutti ma corto di opzioni di trattamento. Tre sono già morti. Egli ha testato un potente farmaco anti-TB dopo l’altro su campioni colture da questi pazienti – tra cui trattamenti di prima linea come isoniazide, rifampicina e streptomicina e una gamma di farmaci di linea secondo come moxifloxacina, kanamicina ed ethionamide. Ogni medicina non riuscita. “Se si aggiungono tutto in su, erano resistente ai 12 farmaci in totale,” ha detto. Come altri, Udwadia incolpa la scarsa pratica medica. Non soggetti a prescrizione medica e uso di antibiotici-the-Counter è diffusa in India e non può essere alcuna coincidenza che il paese ha ora uno degli oneri più alti del mondo, con più di 100.000 casi MDR-TB. L’evoluzione verso una Tbc totalmente resistente ai farmaci “era un incidente in attesa di accadere”, ha detto Udwadia. “Per arrivare a questo stadio, devi avere amplificato la resistenza negli anni, con un sacco di uso improprio di farmaci (antibiotici). E nessun altro paese genera intorno a farmaci di seconda linea liberamente come India ha fatto”. DIFFUSIONE Una delle più grandi difficoltà nell’affrontare TB è la facilità e la velocità con cui si diffonde. Quando i pazienti tossiscono, starnutiscono o sputano, essi spingono migliaia di goccioline che trasportano il germe nell’aria intorno a loro. Per chi viaggia in spazi ristretti, una malattia come la TB può facilmente chiedere un passaggio. Un buon esempio è la TBC-Farmaco resistente, che ha colpito la prima volta in Sud Africa nel 2006. Appena quattro anni dopo, nel 2010, l’OMS ha detto che era già diffusa a “livelli record” in tutto il mondo e in un totale di 58 paesi aveva segnalato almeno un caso di XDR-TB. Ditiu teme che un modello simile potrebbe emergere con TDR-TB. “Stia dilagando, si sta diffondendo mentre noi parliamo in questo momento,” ha detto. “La situazione è estremamente preoccupante”. Anna Watterson, quando contrasse l’infezione, viveva nel quartiere nord-ovest di Brent, un’area di Londra con una grande comunità di immigrati. Come milioni di altri nella capitale britannica, usava la metropolitana quasi tutti i giorni.
Immaginate ora quei simpatici clandestini, magari sbarcati pochi mesi prima dall’Africa, con i quali condividete gli spostamenti in treno o in bus. Potreste anche pensare alle corsie d’ospedale, alla piscina pubblica o allo zingaro che bussa con violenza al finestrino. http://news.yahoo.com/drug-resistant-white-plague-lurks-among-rich-poor-113851688.html
Post n°850 pubblicato il 29 Aprile 2012 da lecasame
«Torni più tardi». Alla mensa dei poveri clochard prende a coltellate due persone I due uomini sono ricoverati in gravi condizioni, uno con i polmoni perforati, l'altro per un fendente vicino al cuore ROMA - Non accetta di essere messo alla porta e per questo accoltella due persone. È accaduto alle 13.50 circa durante la distribuzione dei pasti nella mensa dei poveri della Basilica di Santa Maria in Trastevere. Un clochard marocchino di 44 anni si è presentato alla porta dove c'è la distribuzione dei pasti, ma è stato invitato a tornare più tardi dall'addetto alla sicurezza perché di posti all'interno della mensa non ce n'erano più. GRAVI IN OSPEDALE - Il clochard sul momento si è allontanato ma poco dopo è tornato con un coltello e ha aggredito due persone, un sardo di 41 anni e un altro uomo che si trovava vicino a lui, un ospite della struttura, un rumeno di 21. I due sono caduti a terra colpiti al torace da diverse coltellate. I due, entrambi feriti all'addome, uno con i polmoni perforati e l'altro per un fendente vicino al cuore, sono stati portati rispettivamente al Santo Spirito e al San Camillo. Il marocchino dopo un tentativo di fuga è stato bloccato dalla polizia e arrestato per duplice tentato omicidio. Rinaldo Frignani e Redazione Roma online http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_aprile_29/coltelli-trastevere-2004266925912.shtml
Post n°849 pubblicato il 29 Aprile 2012 da lecasame
29 aprile 2012 Sanremo: reagisce ai controlli della Polizia, arrestato vù cumprà 31enne senegalese Khadim Diouf Mbake Nonostante le non poche difficoltà lo straniero veniva comunque bloccato e con l’ausilio di una volante veniva accompagnato in Commissariato dove, essendo privo di documenti, veniva identificato come Khadim Diouf Mbake 31enne senegalese. Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Poliziotto di quartiere hanno notato, vicino al negozio Prenatal di piazza Eroi Sanremesi, tre cittadini senegalesi di cui uno portava in spalla un vistoso zaino e due grosse buste in nylon dalle quali si intravedevano numerose borse. Ritenendo che lo straniero avesse con sé merce con marchio contraffatto, gli operatori decidevano di fermarlo per procedere sia alla sua identificazione che al controllo della merce. Al momento dell’identificazione lo straniero, che veniva trovato in possesso di numerosa merce contraffatta, reagiva con inaudita violenza, colpendo gli agenti con pugni e spintoni in varie parti del corpo, facendoli cadere rovinosamente a terra. Nel corso della colluttazione gli altri senegalesi si appropriavano della merce del loro connazionale dandosi alla fuga. Nonostante le non poche difficoltà lo straniero veniva comunque bloccato e con l’ausilio di una volante veniva accompagnato in Commissariato dove, essendo privo di documenti, veniva identificato come Khadim Diouf Mbake 31enne senegalese. Sottoposto a rilievi foto dattiloscopici da riscontro AFIS e da accertamenti archivio SDI risulta pregiudicato per reati specifici in materia di vendita e commercio di oggetti con marchio contraffatto. A seguito delle violenze subite gli agenti sono stati giudicati guaribili in giorni 20 per distorsione cervicale e giorni 15 per distorsione cervicale e contusione ai gomiti. Il senegalese è stato arrestato per i reati di resistenza, violenza e lesioni ed è trattenuto presso le camere di sicurezza di questo Commissariato in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che si terrà domani mattina. Carlo Alessi
Post n°848 pubblicato il 28 Aprile 2012 da lecasame
In territorio di Pompiano (Brescia) Bloccati sul tir con 60mila euro di acciaio rubato BRESCIA - 28 aprile 2012 Profilati di acciaio del valore complessivo di 60 mila euro. Questa la merce rubata nella notte fra venerdì e sabato a Ospitaletto, e intercettata poche ore dopo dai carabinieri di Trenzano a bordo di un rimorchio, rubato anch'esso. due calabresi di casa nel Cremonese, bloccati lungo l'Orceana, in territorio di Pompiano di ritorno dalla trasferta notturna. I due erano entrati in azione nella notte. Sono partiti da casa a bordo di una motrice e, una volta giunti in viale Europa a Ospitaletto, l'hanno agganciata a un semirimorchio stipato con 350 quintali di acciaio. Durante il viaggio di ritorno una pattuglia di carabinieri ha notato il bilico in transito, che non si ferma all'alt. Il mezzo pesante viene fermato a Pompiano, sull’Orceana, dove uno degli indagati tenta di fuggire. Lo hanno bloccano. Stessa sorte per il complice. http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/bassa/bloccati-sul-tir-con-60mila-euro-di-acciaio-rubato-1.1179893
Post n°847 pubblicato il 28 Aprile 2012 da lecasame
Brescia, aggredita in centro per la catenina d'oro BRESCIA - 28 aprile 2012 La avvicinano senza dare nell'occhio, aspettano il momento giusto e le strappano la collana. Una scena durata pochi secondi: la vittima è una donna di 75 anni. Attorno alle 17 di venerdì cammina col marito in via Fratelli Bronzetti, nel centro storico di Brescia. Arrivano in due, dalla testimonianza probabilmente nordafricani, e senza perdere troppo tempo puntano la catenina d'oro che la donna ha al collo. Pochi gesti e uno dei due la strappa, la donna praticamente non ha il tempo di reagire. Il marito sì, però, e cerca di fermare il rapinatore. Ne scaturisce una colluttazione, ma il malvivente riesce a fuggire. Gli agenti della polizia intervenuti hanno raccolto la testimonianza, ora cercano i due seguendo la descrizione fornita dalla coppia. http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/brescia-aggredita-in-centro-per-la-catenina-d-oro-1.1179854
Post n°846 pubblicato il 28 Aprile 2012 da lecasame
A Rezzato disabile scippato da due donne Rezzato (BS) - 23 aprile 2012 Sembrava volessero soltanto un aiuto per raggiungere una strada, ma alla fine gli hanno strappato una catenina e un bracciale. Stiamo parlando delle due donne sui 35-40 anni di origine straniera che giovedì mattina hanno scippato un disabile di Rezzato. I fatti si sono consumati in via Gennari. una donna con il velo. E, a volto scoperto, ha iniziato a propormi della bigiotteria. Io, pensando che avesse bisogno di un'indicazione l'ho ascoltata. Ma la situazione è subito degenerata: nonostante le avessi detto di non aver bisogno di nulla, la donna non accennava ad andarsene. In suo aiuto è così scesa dall'auto anche un'altra ragazza con una cartina. Le due mi hanno strappato un braccialetto d'oro e una catenina. Poi l'uomo al volante dell'auto le ha chiamate, sono salite in macchina e se ne sono andate». http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/garda/a-rezzato-disabile-scippato-da-due-donne-1.1172633
Post n°845 pubblicato il 27 Aprile 2012 da lecasame
Storie taciute: migliaia di donne italiane violentate da soldati marocchini tra il ’43 e il ’45 Alberto Moravia ci scrisse un libro e Vittorio De Sica ne ricavò un film, La Ciociara, con Sofia Loren, dove si mostra lo stupro delle due protagoniste, madre e figlia. Dopo più di cinquant’anni si torna a parlare di «marocchinate». Nei giorni che seguirono la battaglia, terminata il 17 maggio con la caduta di Esperia, i 7.000 “goumiers” sopravvissuti (erano partiti all’attacco in 12.000) devastarono, rubarono, razziarono, uccisero, violentarono. Circa 3.500 donne, di età compresa tra gli 8 e gli 85 anni, vennero brutalmente stuprate. Vennero sodomizzati circa 800 uomini, tra cui anche un prete, don Alberto Terrilli, parroco di Santa Maria di Eperia, il quale morì due giorno dopo a causa delle sevizie riportate. Molti uomini che tentarono di proteggere le loro donne vennero impalati. De Gaulle stringe la mano a un membro del goum Mentre precedentemente si individuò come unico e solo responsabile il Generare Juin, oggi si può senz’altro affermare che le maggiori responsabilità ricadono su ben altre persone, quali il generale De Gaulle diretto superiore di Juin ed il ministro degli affari economici del governo francese in esilio a Londra, André Diethelm, che nei giorni del terrore “goumiers” si trovavano in Ciociaria per la precisione ad Esperia. Non poterono quindi non vedere come si comportarono i loro coloniali! Altrettanto evidente, a chi guardi ai fatti con obiettività, è la responsabilità del Generare Harold Alexander, che sentitosi chiedere da Juin l’autorizzazione a mettere in pratica tale scellerato disegno, anziché farlo immediatamente arrestare, diede il suo consenso, limitandosi a contrattare il termine temporale dello scempio (50 ore) senza curarsi minimamente della sorte delle inermi popolazioni. «Per lui l’impresa dei goumiers significava soltanto aver fatto una breccia nelle difese tedesche, attraverso la quale far passare comodamente gli inglesi della 78a divisione, tenuta sinora di riserva» http://www.pacioli.net/ftp/maturita/iacomelli/marocchinate.htm
Post n°844 pubblicato il 27 Aprile 2012 da lecasame
Gli italiani non sono razzisti, sono stanchi 13 gennaio, Recanati: un albanese di 26 anni spara ad un connazionale 41enne all’interno di un bar, uccidendolo. 16 febbraio, Teramo: agente di polizia penitenziaria aggredito in carcere da detenuto di etnia rom. 2 marzo, Firenze: un albanese di 28 anni aggredisce un passante e spara per strada con una pistola scacciacani. 3 Marzo, Rimini: rumeno arrestato per furto e aggressione. La Squadra Mobile ha fermato a Rimini un rumeno per rapina aggravata, in esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare. 6 marzo, Savona: due albanesi vengono alle mani con due italiani all’interno del centro commerciale Ipercoop. Al termine della lite, uno dei due albanesi, ubriaco, aggredisce altre 4 persone. 21 marzo, Montebelluna (TV): due albanesi aggrediscono e picchiano Mauro Maurin, vincitore del Gf 10. 9 aprile, Ventimiglia: 4 romeni ubriachi aggrediscono un giovane 20enne, il padre interviene a difenderlo ma viene ucciso dal branco a calci e pugni. 30 aprile, Roma: 6 filippini naturalizzati italiani violentano a turno una 17enne romana in una pineta, tenendola in ostaggio tutta la notte. 3 maggio, Roma: un 38enne romano viene picchiato a sangue, morirà in ospedale il 17 giugno. Il 23 luglio sarà arrestato un 28enne albanese in Italia clandestinamente, cui la vittima faceva da prestanome: è uno degli autori del pestaggio. 19 maggio, Roma: un romeno bastona un pensionato di 86 anni che voleva difendere la sua bicicletta dal furto: la vittima è stata sottoposta ad un intervento chirurgico ad un occhio. 20 maggio, Fermo: due albanesi accoltellano un 32enne di Fermo, perforandogli un polmone. La vittima un mese dopo finirà in coma a causa di un brutto incidente stradale in circostanze poco chiare. 29 maggio, Nettuno (Roma): pirata della strada romeno investe e uccide bimbo 16enne in bicicletta. 29 maggio, Milano: al parco Sempione scoppia una rissa tra sudamericani e nordafricani, interviene un senegalese che viene colpito da una coltellata al fianco. 9 giugno, Milano: quattro nomadi, di cui due minorenni, fuggono in auto dopo una rapina, investendo ed uccidendo un 28enne italiano. 13 giugno, Roma: romeno 29enne, ubriaco alla guida, investe ed uccide un bosniaco di 28 anni. 14 giugno, Verona: detenuto magrebino con un manico di scopa aggredisce in carcere cinque agenti. 15 giugno, Varese: uomo aggredito da rumeno. Era nel bagno delle Corti – Brutale aggressione in centro città: il fatto si è verificato attorno alle 12.30 nella zona del centro commerciale Le Corti [...] Si tratta di un quarantenne romeno pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, già noto alle forze dell’ordine di Varese per l’abitudine di stazionare senza occupazione presso le stazioni ferroviarie cittadine e piazza Repubblica. 19 giugno, Bologna: detenuto extracomunitario rifiuta di farsi perquisire ed aggredisce due agenti, ferendoli. 20 giugno, Fano: 8 albanesi entrano in una villa di notte in cerca di gioielli. Non trovando nulla si accaniscono su marito, moglie e figlio presenti in casa, malmenandoli per due ore. 1 luglio, Savona: due albanesi, di 30 e 32 anni, assieme ad un 25enne savonese, provocano e picchiano cinque minorenni all’interno di un bar. 7 luglio, Ivrea: detenuto extracomunitario aggredisce a calci e pugni tre agenti di polizia penitenziaria. 17 luglio, Altamura: maxi-rissa con accoltellamenti tra quattro albanesi e due fratelli romeni. 19 luglio, Padova: rissa tra tunisini e nigeriani per il controllo dello spaccio, coinvolti in sessanta. 22 luglio, Varese: tre albanesi aggrediscono con pugni, calci e bottigliate due uomini italiani e due donne peruviane davanti ad un locale, ferendo gravemente all’addome uno dei due italiani. 23 luglio, Cuneo: ragazza invalida violentata da due marocchini. Incontro casuale in discoteca e poi abusi in una casa. Violentata dal ‘branco’ dopo un incontro casuale in discoteca a Dogliani: la vittima e’ una ragazza piemontese di 20 anni, invalida civile al 46% per problemi di natura psichica. I presunti responsabili, operai di origine marocchina, immigrati regolari che vivono a Dogliani, sono stati arrestati dai Carabinieri per violenza di gruppo aggravata. 25 luglio, Cerreto Guidi (Fi): tre albanesi aggrediscono, rapinano e picchiano una coppia di fidanzati, stuprando la donna e rinchiudendo l’uomo nel bagagliaio dell’auto nella quale si erano appartati. 27 luglio, Torino: nordafricano aggredisce bambina di 11 anni per strapparle la collanina e prende a bottigliate la mamma che cerca di difenderla. 30 luglio, Parma: due tunisini picchiano e derubano nel parcheggio dell’ospedale Maggiore un cittadino bulgaro residente a Parma. 31 luglio, San Benedetto del Tronto: 6 albanesi aggrediscono due connazionali all’interno di una discoteca. 28 agosto, Carugate (MI): due romeni 20enni stuprano un’italiana 40enne in una discarica.
Post n°843 pubblicato il 27 Aprile 2012 da lecasame
2° parte Gli italiani non sono razzisti, sono stanchi 3 settembre, Savona: due albanesi caricano in auto con la forza una ragazza russa, ex fidanzata di uno dei due. Quando lei riesce a liberarsi, con l’aiuto di due passanti, gli aggressori picchiano anche uno dei due soccorritori. 3 settembre, Alassio: marocchino di 30 anni insegue una giovane 21enne, la palpeggia, e, alla reazione della ragazza, la ferisce alla schiena con i cocci di una bottiglia. 5 settembre, Ragusa: due tunisini armati di una pala e un tubo di ferro picchiano e colpiscono ripetutamente al capo un romeno. 8 settembre, Torre Pellice: 21enne romeno uccide a coltellate il rivale in amore e minaccia di morte l’ex fidanzata. 18 settembre, Bologna: rumeno ubriaco investe e uccide 21enne. È stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo aggravato dall’aver guidato la vettura in stato di ebbrezza un romeno di 27 anni che il giorno prima attorno alle 21 ha investito e ucciso, mentre era la volante di un’Alfa 156, un ciclista di 21 a Mordano, vicino ad Imola. 19 settembre, Rimini: due marocchini aggrediscono e rapinano un bagnino 64enne. 19 settembre, Viareggio: quattro aggressioni a catena con accoltellamenti nella stessa notte. Vittime e aggressori cittadini immigrati, movente la guerra tra bande di extracomunitari per il controllo della droga. 20 settembre, Treviso: due romeni avvicinano un giovane trevigiano, lo percuotono con calci e pugni e gli rubano portafoglio e cellulare. Alla vittima sarà riscontrata una grave emorragia cerebrale. 25 settembre, Vicenza: rissa e bottigliate tra nigeriani davanti ad un locale di Ponte Alto. All’arrivo della polizia, le volanti saranno accolte da lanci di bottiglia. 28 settembre, Sanremo: immigrato nordafricano aggredisce due agenti del Commissariato. 28 settembre, Roma: in zona pineta Sacchetti un 45enne ecuadoriano colpisce ripetutamente al volto con bottiglie di vetro un connazionale. All’arrivo dei Carabinieri, altri due ecuadoriani colpiscono con calci e pugni i militari. 28 settembre, Lecce: un 17enne viene picchiato da alcuni coetanei all’uscita della scuola, il 2 ottobre sarà arrestato un 16enne di origini albanesi identificato come uno degli aggressori. 29 settembre, Cammarata (Ag): romeno aggredisce selvaggiamente con un bastone di legno il custode di un’azienda agricola, rubando poi alcuni oggetti custoditi all’interno dell’azienda stessa. 6 ottobre, Formia: romeno residente in un campo rom alle porte di Napoli sequestra e violenta più volte una donna italiana: arrestato il 10 ottobre a Casoria (Na). 8 ottobre, Montesilvano (Pe): 4 romeni accoltellano di notte due albanesi fuori da un locale. 9 ottobre, Vallenoncello (PN): maxi-rissa tra due fazioni di immigrati. Una decida di romeni da una parte e quattro albanesi dall’altra. 9 ottobre, Trofarello (TO): Al casello autostradale un tir schiaccia un’auto contro il pullman su cui viaggiavano i giocatori del Toro, causando due morti e un ferito grave. A bordo del Tir cinque Rom: due di origine bosniaca saranno arrestati il 22 dicembre. Avevano rubato il Tir con 20mila bottiglie di vino, e non volevano pagare il pedaggio. 10 ottobre, Castelnovo Monti (Re): tre albanesi picchiano con calci e pugni un 44enne italiano davanti ad un bar della frazione Felina. 11 ottobre, Milano: ad una fermata del metro, algerino colpisce ripetutamente al volto un 51enne italiano e gli strappa di dosso la collanina. 20 ottobre, San Remo: due minorenni marocchini aggrediscono una donna 40enne. 23 ottobre, Potenza: in un bar scoppia una rissa tra due marocchini, uno dei due accoltella l’altro, uccidendolo. 24 ottobre, Treviso: 26enne colombiano stupra brutalmente una studentessa 20enne nei pressi della stazione. 25 ottobre, Roma: cinque giovani cinesi violentano una studentessa italiana di 21 anni. 27 ottobre, Pistoia: un 32enne albanese aggredisce e picchia il direttore della Caritas di Pistoia, davanti alla mensa Caritas. 27 ottobre, Lucca: in manette rumeno ubriaco, ha distrutto la casa della badante e aggredito i poliziotti. Arrestato un 21enne rumeno per aver perso il controllo, sotto gli effetti dell’alcool, in un’abitazione in zona San Marco, distruggendo mobilia e suppellettili e aggredendo i poliziotti giunti sul posto. 28 ottobre, Trieste: detenuto tunisino minaccia agente con una lametta, lo aggredisce e lo malmena. 30 ottobre, Vibo Valentia: due romeni assaltano una stazione dei carabinieri, aggredendo alcuni militari. 5 novembre, Reggio Emilia: magrebino aggredisce e accoltella ad una spalla un georgiano clandestino. 6 novembre, Taranto: giostraio romeno 30enne arrestato per stupro e molestie nei confronti di una connazionale 12enne. 6 novembre, Firenze: 4 albanesi ubriachi aggrediscono e picchiano un 19enne, figlio di un consigliere comunale. Intervengono due amici dell’aggredito, e sono botte pure per loro. 8 novembre, Ortona: preso il rumeno che aggredì a calci e pugni il gestore di un bar di Ortona, la sera del 23 ottobre. Si tratta di un 37enne rumeno residente a Orsogna. In quella circostanza, l’aggressore colpì alle spalle la vittima poco prima della chiusura, mentre l’uomo si accingeva alle pulizie di fine giornata, e portò via l’incasso giornaliero di 200 euro. 12 novembre, Codogno: barista aggredito, marocchino gli lancia bicicletta. Il gestore di un bar della città si è rifiutato di dare da bere ad un uomo perchè aveva già bevuto molto ed era ubriaco. E quando ha iniziato anche a diventare molesto, si è messo ad urlare e ha lanciato addosso al barista e ad altre persone presenti un’arma insolita: una bicicletta. Sono stati allertati i Carabinieri, che con non poca fatica, sono riusciti a bloccare l’individuo. Si tratta di un marocchino 30enne, irregolare in Italia, arrestato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. 14 novembre, Lucca: tre marocchini aggrediscono e feriscono gravemente due connazionali. 16 novembre, San Remo: botte tra marocchino clandestino e moldavo clandestino in pieno centro. 17 novembre, Roma: uccise e bruciò due persone: arrestato un 30enne romeno. Nel luglio scorso il titolare di una falegnameria, Bruno Lanna e un suo amico di vecchia data, Mario Mattozzi, vennero trovati morti: i loro corpi dati alla fiamme e con segni riconducibili a colpi di ascia sulla testa. I carabinieri di Frascati, alle porte di Roma, hanno arrestato un cittadino romeno di 30 anni, ritenuto responsabile del duplice omicidio, avvenuto ad Artena, alle porte di Roma. Si tratta di un ex dipendente della falegnameria. L’uomo dopo aver commesso il delitto si era nascosto in Romania. 19 novembre, Firenze: in piazza Santo Spirito scoppia una rissa tra spacciatori nordafricani, che si prendono a bottigliate. Ad avere la peggio un 25enne tunisino che resta a terra ferito gravemente. 21 novembre, Brescia: marocchino arrestato per aggressione e stupro. E’ stato arrestato il marocchino di 24 anni che a Rovato in Provincia di Brescia ha aggredito una coppia di ragazzi violentando poi la donna. 21 novembre, Milano: dipendente Atm aggredito in stazione da un immigrato. Si accascia: infarto. Ricoverato in arresto cardiaco. Si è sentito male due-tre minuti dopo il colpo. L’aggressore è un senegalese 18enne. 22 novembre, Legnano: un albanese di 30 anni picchia selvaggiamente una prostituta, rubandole 20 euro. 24 novembre, Messina: tre romeni aggrediscono un albanese in piazza Messina, ferendolo in testa con una bottiglia. 25 novembre, Treviso: giovane preso a calci e rapinato Arrestati i due aggressori romeni. Due romeni sono stati arrestati dai Carabinieri di Treviso per la violenta aggressione ad un giovane, 25 anni, di Meduna di Livenza. 25 novembre, Roma: in piazzale Prenestino un minorenne tunisino e un libico di 28 anni, entrambi clandestini, aggrediscono un 20enne nato a Cagliari ma di origini egiziane, uccidendolo con coltellate ad addome, schiena e torace. 27 novembre, Ferrara: quattro tunisini armati di catene aggrediscono e derubano tre connazionali. 27 novembre, Genova: extracomunitario ubriaco colpisce in testa una 16enne italiana con una bottiglia di vetro. 28 novembre, Alassio: pestaggio tra albanesi in piazza del Popolo. 28 novembre, Milano: marocchino accoltella ed uccide un connazionale. 28 novembre, Vasto: due giovani romeni, residenti da tempo a Vasto, aggrediscono con un bastone un connazionale. 29 novembre, Martinengo (BG): rissa tra tre marocchini, uno dei tre perderà un occhio. 1 dicembre, Reggio Calabria: marocchino ubriaco si fa curare al Pronto Soccorso dicendo di essere stato investito da un’auto, ma durante la visita va in escandescenze e malmena brutalmente due medici. 2 dicembre, Cinisello Balsamo: un tunisino è arrestato per aver rubato lo scooter ad un operaio italiano. L’uomo aveva agito con complici, colpendo più volte la vittima prima di fuggire con il bottino. 4 dicembre, San Remo: 33enne romeno picchia selvaggiamente un connazionale che sarà ricoverato in prognosi riservata. 4 dicembre, Torino: rissa tra spacciatori africani e residenti del quartiere italiani che cercavano di allontanarli. 7 dicembre, Rimini: ubriaco tunisino aggredisce e molesta scommettitori all’interno di un punto Snai, e all’arrivo dei carabinieri si scaglia contro di loro. 11 dicembre, Venezia: albanese di 48 anni avvicina in stazione una donna, ferendola al fianco con un coltello a serramanico. 13 dicembre, Reggio Emilia: due tunisini aggrediti e accoltellati da alcuni connazionali. 14 dicembre, Santa Croce sull’Arno (Pi): 3 albanesi aggrediscono un loro connazionale con bastoni, calci e pugni. 15 dicembre, Novi Ligure: due marocchini e un albanese picchiano e accoltellano un tunisino, uccidendolo, nei pressi della stazione ferroviaria. 15 dicembre, Trieste: due senzatetto polacchi aggrediscono e rapinano un violinista 89enne residente in provincia di Trento, colpendolo con un pugno. La vittima muore il 19 dicembre. 17 dicembre, Reggio Emilia: detenuto di origine magrebina aggredisce in carcere un agente, ferendolo con una lametta. 17 dicembre, Biella: detenuto albanese aggredisce un sovrintendente di polizia in carcere. 18 dicembre, Civitanova Marche: Ambulanti abusivi extracomunitari aggrediscono vigili urbani durante un controllo, mandandone tre all’ospedale. La più grave una donna, colpita al volto da un pugno. 19 dicembre, Pisa: cinque tunisini inseguono in piazza Garibaldi, armati di coltelli, un cittadino palestinese. Aggressione sventata dalle forze dell’ordine. 20 dicembre, Bologna: tunisino senza patente cerca d’investire poliziotto e sferra pugni agli agenti. Alla vista di una volante, un tunisino di 39 anni in sella ad uno scooter ha accelerato zigzagando nel traffico di Bologna. Ha perso il controllo del mezzo, è caduto. Poi è risalito e, dopo aver tentato di investire un poliziotto, ha sferrato calci e pugni agli agenti prima di essere arrestato. 20 dicembre, Casoria: notte da incubo per una famiglia composta da madre, padre e figlia. Bastonati, imbavagliati e rapinati in casa da romeni. Sono stati sorpresi nel sonno, picchiati con bastoni e minacciati con le pistole. E ancora colpiti con pesanti ceppi di legna, legati mani e piedi con il nastro adesivo, imbavagliati e tenuti con la canna della pistola puntata alla tempia. 21 dicembre, Faenza: marocchino di 21 anni violenta in strada in pieno centro una ragazza di 22, in una cabina telefonica. 21 dicembre, Perugia: marocchino 36enne prende a bottigliate e colpisce con una coltellata al fianco la moglie incinta, sospettata di avere una relazione con un italiano. 22 dicembre, Bologna: arrestato un 16enne bosniaco, “capetto” di una baby-gang che a metà settembre aveva aggredito e picchiato un 14enne. 22 dicembre, Genova: marocchino di 38 anni, con precedenti penali ed espulsione a carico, aggredisce connazionale con una lametta da barba, ferendolo al collo. 24 dicembre, Milano: la sera della vigilia di Natale un pensionato milanese 83enne viene rapinato e picchiato nell’androne di casa da tre giovani Rom. Finirà all’ospedale. 25 dicembre, Milano: tunisino accoltella all’addome la moglie, italiana 35enne. E questa è solo una piccola parte di un lunghissimo elenco di crimini compiuti da immigrati nel nostro Paese solo in questo 2011. Cercavo una frase adatta per concludere questo articolo, come sempre mi viene in aiuto qualcuno che purtroppo non c’è più..
Post n°842 pubblicato il 26 Aprile 2012 da lecasame
Stupro di gruppo, tre fermi nel Trapanese Vittima una donna di 35 anni, violentata ripetutamente dai tre romeni. Un quarto ha invece tentato di aiutarla, e successivamente ha denunciato l'accaduto ai carabinieri I carabinieri hanno fermato tre presunti autori di uno stupro di gruppo consumato a febbraio a Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, nel Trapanese. I tre sono stati individuati dai militari grazie alla collaborazione della vittima, una 35enne che è stata ripetutamente violentata. ![]() I tre fermati sono il 43enne Mihai Todireanu, il 37enne Costica Zaharia e il 39enne Ioan Foca. I tre, tutti romeni, la notte della violenza si erano recati con una scusa presso l'abitazione della donna e del suo convivente. Qui, completamente ubriachi, hanno minacciato il compagno della vittima per impedirgli di intervenire e ripetutamente violentato lei. Un quarto romeno, che era insieme ai tre, avrebbe invece cercato di aiutare la vittima, senza però riuscirvi, e successivamente ha avvertito i carabinieri. Grazie proprio alla sua testimonianza, oltre a quella della donna e del convivente, è stato possibile ricostruire la notte di terrore e di identificare i tre stupratori. Considerato che, da accertamenti effettuati tramite l'Interpol, Mihai Todireanu è risultato ricercato dalle autorità rumene, e quindi propenso a fuggire dopo aver commesso reati, i magistrati titolari dell'inchiesta hanno disposto il fermo dei tre, che i militari hanno rintracciato e condotto in carcere a Trapani. http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/articoli/1044268/stupro-di-gruppo-tre-fermi-nel-trapanese.shtml
Post n°841 pubblicato il 26 Aprile 2012 da lecasame
WikiLeaks: come Obama truccò le elezioni WikiLeaks, Obama truccò le elezioni del 2008 . In una email inviata il 7 novembre 2008 e intitolata “Insight – Dems & Dirty Tricks ** solo uso interno**,” il vice presidente dell’intelligence Fred Burton scrisse: 1) I “neri democratici” sono stati sorpresi a truccare le urne in Philly e Ohio come riportato la notte delle elezioni e il senatore McCain ha scelto di non combattere. La questione non è morta all’interno del partito. Ora diventa una questione di sequenza ora su come e quando sarà “utilizzata”.[2] In una email inviata due giorni precedenti e intitolata “Insight – McCain # 5 ** uso interno solo – Pls non inoltrare **,” Burton scrisse: Dopo le discussioni con la sua cerchia interna, che spiega il ritardo nel suo discorso, McCain ha deciso di non perseguire le frodi elettorali in PA e Ohio, nonostante il suo staff desiderasse farlo. Ha detto di no. Personalmente riteneva di poter ottenere un’ingiunzione federale per interrompere il processo elettorale. Ma McCain sentì sarebbe dannosa per il nostro paese e non avrebbe fatto bene alla nostra nazione la possibilità di suscitare uno scoppio di violenza per le strade. Burton è un ex vice capo della divisione di antiterrorismo del dipartimento di stato per il servizio protezione diplomatica (DSS). Il DSS assiste il dipartimento della difesa nel seguente conduce e facendo analisi forense di hard disk sequestrati dal governo degli Stati Uniti in indagini penali in corso. Stratfor fornisce servizi di intelligence riservate alle grandi società e agenzie governative, tra cui l’US Department of Homeland Security, i Marines statunitensi e la U.S. Defense Intelligence Agency. WikiLeaks ha pubblicato 973 pezzi di ciò che dice essere una “cache” di 5 milioni di email interne di Stratfor (datata tra il luglio 2004 e dicembre 2011) ottenuta intorno a Natale. Solitamente i giornali e i media di distrazione di massa sono pieni delle pubblicazioni di Wikileaks, stranamente, stavolta è stato il vuoto assoluto. In realtà, queste mail sono solo la conferma di una politica americana profondamente oligarchica e bicefala. I due “partiti”, altro non sono che l’espressione esteriore della stessa struttura di potere. Questo è dimostrato, dall’assoluta mancanza di una qualsiasi reale intenzione di vincere, da parte di McCain durante la campagna del 2008: doveva vincere Obama, così aveva deciso il Sistema e così andò. Anche con frodi elettorali. McCain, da brava espressione del Sistema, doveva recitare la parte dello sparring partner ideale. E così fece. Oggi, arriva la conferma anche dalla pubblicazione da parte di WikiLeaks delle memorie interne alla campagna del Repubblicano. Difronte a chiari brogli elettorali, decise di non “agire”. E’ normale, non era quella, la parte che era stato chiamato a recitare. Al Sistema, serviva una fantoccio nero, da agitare difronte alle minoranze impoverite dallo scoppio della bolla immobiliare. Un feticcio che le tenesse buone, e non disturbasse l’oligarchia la potere.
http://xn--identit-fwa.com/blog/2012/04/25/wikileaks-come-obama-trucco-le-elezioni/
Post n°840 pubblicato il 26 Aprile 2012 da lecasame
Linosa: sbarcano 78 invasori Un gommone con 78 clandestini somali, tra cui 15 donne, partito alcuni giorni fa dalle coste libiche è approdato a Linosa, la piu’ piccola delle isole Pelagie. Subito sono scattate, a spese dei contribuenti, le procedure per i soccorsi coordinate dai carabinieri della stazione dell’isola. Le loro condizioni di salute sono buone, ed è ovvio vista l’organizzazione di questi viaggi vacanze. Nelle prossime ore saranno trasferiti in un centro di accoglienza dove saranno mantenuti a spese degli Italiani. 26 aprile 2012 http://www.agrigentoflash.it/2012/04/24/linosa-sbarcati-78-somali/
Post n°839 pubblicato il 25 Aprile 2012 da lecasame
Torino, nel frigo del circolo africano spuntano i roditori congelati 25 aprile 2012 Stavano dando alla caccia di un traffico di droga, che nell'ultimo mese aveva già portato a cinque arresti per spaccio. E invece, gli agenti dei Nuclei progetti operativi e mirati della polizia municipale si sono trovati di fronte a qualcosa di difficilmente immaginabile. Nel frigo e nelle dispense di quel circolo gestito da africani nel quartiere Vanchiglia erano conservati non solo alimenti in cattivo stato di conservazione. Ma addirittura roditori essiccati e congelati pronti per essere preparati nella cucina del locale, anch'essa in condizioni igieniche raccapriccianti. Doveva essere l'operazione che avrebbe dato il colpo mortale a un sospetto traffico di droga che, secondo i vigili urbani, continuava a proliferare attorno al circolo gestito da africani e frequentato prevalentemente da connazionali. Ma dopo i cinque arresti messi a segno nell'ultimo mese, evidentemente i pusher avevano preferito interrompere momentaneamente i propri affari, anche per timore che qualcuno dei colleghi finiti nelle rete dei vigili potesse raccontare quali erano le reali specialità del locale. I clienti continuavano a varcare quella soglia, ma nulla: tutti venivano allontanati con la precisa indicazione che lì, da comprare, non c'era più nulla. lumache senza guscio e non spurgate, di semi divorati da muffe e parassiti, di pesce e crostacei che emanavo miasmi mefitici visto il loro stato di conservazione. Abbastanza perché il titolare fosse denunciato dai vigili urbani. ................................................................................................................... Buona cucina africana...
Post n°838 pubblicato il 23 Aprile 2012 da lecasame
Collaboratrice di giustizia La donna era sottoposta al programma di protezione PADOVA - Una donna sottoposta al programma di protezione per collaboratori di giustizia, originaria della Sicilia, è stata bloccata dalla Polizia di Stato a Padova, dopo aver truffato 14.000 euro ad una anziana. La collaboratrice aveva conosciuto la vittima in un bar, facendole credere di essere molto malata, così come il figlio. Fatale è stato l'ultimo prelievo di mille euro, avvenuto in una banca del centro storico, che ha insospettito gli addetti allo sportello, che hanno informato il 113. Sul posto è giunto un equipaggio della Squadra Mobile che, dopo aver assistito allo scambio di denaro, ha bloccato la truffatrice recuperando la somma. La donna è stata denunciata. (Ansa)
Post n°837 pubblicato il 20 Aprile 2012 da lecasame
LA CICALA E LA FORMICA
VERSIONE CLASSICA
VERSIONE AGGIORNATA
La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l’inverno.
Post n°836 pubblicato il 19 Aprile 2012 da lecasame
AL SUD 80 MILIARDI OGNI ANNO: LOMBARDIA, EMILIA E VENETO PAGANO 18 aprile 2012 È l’altissima spesa pubblica che continua a rappresentare la palla al piede di questo sgangherato Paese, con effetti che si ripercuotono negativamente sull’economia reale e sul sistema produttivo, tanto che le piccole e medie imprese stanno cadendo come birilli. E il governo dei professori, i geni della lampada che sanno tutto e non capiscono un cacchio, pensano di risolvere i problemi con l’articolo 18. Un paio di giorni fa ho dato affettuosamente dei “coglioni” ai lombardi che, secondo i numeri elaborati da Giuseppe Bortolussi su dati del 2007, hanno un residuo fiscale di 43 miliardi all’anno, cioè lasciano nelle casse dello stato questa enorme somma che rappresenta la differenza fra le tasse pagate e i servizi pubblici forniti ai cittadini. E’ come se andassimo a comprare un etto di prosciutto che costa 4 euro e perché siamo noi ci viene fatto pagare 8 euro. Il dibattito su questo mio articolo è stato molto vivace e qualcuno, molto diligentemente, mi ha messo sulla strada di un altro studio, più recente, pubblicato infatti nel giugno del 2011: “Federalismo, sussidiarietà ed evasione fiscale” realizzato da Unioncamere del Veneto, in collaborazione con il Consiglio e la Giunta Regionale del Veneto. Secondo questa analisi, facendo una media per il triennio 2007-2009, i dati sono terrificanti: il residuo fiscale annuo della Lombardia ammonta a 70 miliardi€, segue l’Emilia Romagna con 18, 192€, il Veneto con 16,585 e il Piemonte con 13,483 (nel grafico sopra trovate il residuo fiscale procapite per abitante). L’elaborazione di Unioncamere Veneto, effettuata su dati del ministero dello Sviluppo economico, dice che ogni anno dalle Regioni più ricche vengono trasferiti alle Regioni più povere circa 80 miliardi€. Se a questa somma mastodontica aggiungiamo circa 10 miliardi che provengono dalla Ue, che tuttavia non producono alcuna crescita accettabile per una delle aree più arretrate ma più beneficiate dell’Europa comunitaria. Penso che non ci sia da aggiungere altro a queste cifre. Mi limito a dire che il Nord non può più reggere questa situazione. Di seguito limitiamoci a ripercorrere alcuni passi della ricerca in questione: “La Pubblica Amministrazione italiana non gestisce con efficacia le proprie risorse. Nel 2010 le spese totali sono risultate pari al 51,2% del Pil (in lieve diminuzione rispetto al 52,5% nel 2009). Se il debito e la sostenibilità sono problematiche di difficile soluzione nel breve periodo, un recupero di efficienza nell’impiego delle possibilità di spesa sarebbe possibile ed auspicabile, soprattutto in un momento di mancanza di risorse e di attesa di una concreta ripresa economica. Una bassa efficienza della Pubblica Amministrazione appare come una delle principali cause che conducono a debiti pubblici elevati, bassa attrattività degli investimenti, basso livello dei servizi erogati alla popolazione. Per di più, un’elevata spesa pubblica unita ad un già consistente debito, può portare in periodi di bassa crescita all’impossibilità di implementare politiche espansive al fine di rilanciare la crescita. Per dare sempre più aiuto alle imprese del territorio e incoraggiarle in questo cammino di ripresa è quindi sempre più importante riordinare la finanza pubblica agendo sia sul sistema perequativo che sui tagli alle spese e agli sprechi. Il totale infatti delle risorse che ogni anno in Italia vengono trasferite dalle Regioni più ricche a quelle più povere per il principio della perequazione nazionale (che definiamo residuo fiscale) ammonta a circa 80 miliardi di euro; a questi si aggiungono i circa 10 miliardi di euro dell’UE (coesione comunitaria). Nonostante ciò le aree più deboli non hanno conseguito quella crescita economica che si è invece realizzata in altre aree economicamente più arretrate nell’Unione europea. tutte le altre Regioni evidenziano un saldo negativo. Vale la pena sottolineare che la somma delle entrate tributarie prelevate in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna servono per bilanciare i disavanzi maturati da tutte le Regioni del Mezzogiorno”. http://www.lindipendenza.com/al-sud-80-miliardi-annui-pagano-lombardia-emilia-e-veneto/
Post n°835 pubblicato il 19 Aprile 2012 da lecasame
Zaia contro Monti: «È un curatore fallimentare e deve andare a casa» «Dopo 6 mesi ancora nulla sul fronte del federalismo, ha solo aumentato le tasse e non è un grande segnale»
http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=191750&sez=REGIONI
Post n°834 pubblicato il 18 Aprile 2012 da lecasame
Violenze e abusi su familiari Arrestato muratore pakistanoIl 53enne riteneva moglie e figli «troppo occidentali» Percosse e violenze, anche di natura sessuale, nei confronti della moglie e dei figli, per imporre i costumi tradizionali della loro terra d'origine. Con questa motivazione, un muratore pakistano di 53 anni che abita sul primo Appennino bolognese, avrebbe soggiogato per anni l'intera famiglia: la moglie, cinque figli (tra cui due minorenni) e la nuora. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri che, al termine di una indagine durata tre mesi, gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal Pm Simone Purgato, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. La vicenda è emersa grazie al coraggio delle figlie, che vivono e studiano in Italia da anni e che, con il supporto dei servizi sociali del Comune, hanno trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri. Dagli accertamenti emersi durante le indagini, maltrattamenti e azioni prevaricatorie sarebbero andati avanti da circa sette anni, soprattutto nei confronti delle figure femminili della famiglia. Se non indossavano i costumi 'tradizionalì, venivano immediatamente accusate di condotte sessuali scandalose e punite con gesti violenti: calci, pugni, bastonate, testate, lanci di scarpe, oltre alle minacce con coltelli da cucina che i conviventi, per timore, avevano iniziato a nascondere. In alcune circostanze, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ci sarebbero state anche attenzioni morbose verso le figlie, mai sfociate tuttavia in rapporti sessuali veri e propri. Per uno dei figli maschi invece, di 14 anni, il comportamento violento del padre consisteva in percosse immotivate e forti limitazioni alle relazioni sociali con coetanei e compagni di scuola. Ad aggravare le cose sarebbe stato anche il frequente abuso di alcol. In casa, nascosta sotto il letto dell'uomo, i carabinieri hanno sequestrato una mazza in ferro lunga circa un metro, con alcuni bulloni avvitati all'estremità per aumentarne il potere offensivo. Sarebbe stato lo stesso muratore, al momento dell'arresto eseguito sabato scorso, a giustificare il proprio comportamento come semplice applicazione di «antichi e saggi usi e costumi tradizionali della propria terra di origine». (Ansa) .............................................................................................................................. Il primo che mi parla di immigrazione come risorsa lo prendo a mazzate...
Post n°833 pubblicato il 18 Aprile 2012 da lecasame
Extracomunitario nordafricanostupra per ore una ragazza bresciana Ventitreenne stuprata, preso l’aggressore Un extracomunitario nordafricano ha stuprato per ore una ventitreenne ferendola gravemente BRESCIA I carabinieri sono riusciti a individuare l’autore di una violenza sessuale compiuta la sera del 18 giugno nell’abitazione della vittima presso la zona del Carmine. In manette cittadino marocchino di 37 anni che in passato aveva frequentato la sorella della vittima. Ha stuprato una ragazza di 23 anni e non è tornato a casa per giorni, sperando di far sparire le sue tracce. Ma non è riuscito a farla franca: a nove giorni dallo stupro i carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato l’hanno rintracciato e gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dall’ufficio del GIP di Brescia. In cella con l’accusa di violenza sessuale, è quindi finito un cittadino marocchino di 37 anni, clandestino e già noto alle forze dell’ordine per lesioni, rapina e spaccio. L’uomo, dopo aver tentato di volatilizzarsi, quando è stato messo alle strette ha negato tutto dicendo ai carabinieri che quanto affermato dalla ragazza «sono tutte stupidaggini» e di aver già «avuto con lei altri rapporti in precedenza». Un comportamento abbastanza consueto da parte di chi è accusato di violenza sessuale, il tentativo di screditare quanto riferito dalla vittima. Ma contro il marocchino ci sarebbe una serie di prove tali da inchiodarlo: non a caso, nell’ordinanza il gip fa riferimento a indizi gravi. Oltre al racconto della giovane, contro l’immigrato ci sono infatti i vestiti della giovane strappati con furia, il racconto dell’amico che l’ha soccorsa, le ecchimosi e i graffi refertati al pronto soccorso con una prognosi di qualche giorno. Il drammatico episodio di violenza sessuale risale alla sera del 18 giugno 2010. È un venerdì e la ragazza rientra a casa una volta terminato il lavoro in un esercizio commerciale del centro di Brescia. Sta passando nella zona del Carmine, quando incontra il cittadino straniero che la avvicina e le ricorda che si sono conosciuti in passato, in quanto lui aveva condiviso un appartamento con la sorella. Alla 23enne riaffiora il ricordo, ma la vicenda è talmente a ritroso nel tempo che non riesce a ricordare il nome dell’uomo. Non ha motivo di aver paura e prosegue verso casa, facendosi tranquillamente accompagnare. La ragazza vive da sola, l’uomo sale nell’appartamento, ma trascorsi cinque minuti lei gli fa capire che è il caso di allontanarsi, perchè è stanca e vuole andare a dormire. A quel punto il 37enne si avvia alla porta, ma quando sta per uscire – secondo il racconto della vittima – si gira di colpo e con uno scatto imprevedibile la afferra per le spalle e la spinge sul divano. Poi – ha raccontato la 23enne ai carabinieri di Brescia – le chiede di fare sesso, ma la ragazza non vuole e lo dice chiaramente. Di fronte al rifiuto, il marocchino diventa una furia, la picchia, la strattona, la graffia, le strappa i vestiti e riesce a ottenere con la violenza quello che la ragazza gli aveva negato. Dopo lo stupro il 37enne se ne va. La vittima terrorizzata e dolorante chiede aiuto a un amico che la accompagna in ospedale. I medici accertano che c’è stata violenza, e che la ragazza è piena di lividi e di graffi. La giovane non va però subito dai carabinieri: è spaventata, non sa bene come comportarsi. Tuttavia l’amico che l’ha soccorsa la convince a non lasciare perdere, perchè il violentatore merita di finire in prigione. Il 22 giugno la giovane si presenta ai carabinieri e racconta la sua notte di orrore. I militari individuano quindi il marocchino, ma a casa con la madre e la sorella non è tornato, proprio dalla sera del 18. Nel frattempo la caccia si concentra sull’intera città, sulle zone più frequentate dai marocchini, finché i Carabinieri individuano il sospetto nelle vicinanze della stazione e gli notificano l’ordinanza. Lui nega, ma per gli investigatori è solo il tentativo di infangare la ragazza, vittima della violenza sessuale. http://www.cronacamilano.it/cronaca/1921-magrebino-stupra-per-ore-una-ragazza-bresciana.html
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