L'ORACOLO

Cari papà,

vi scrivo questa lettera, perché voglio raccontare a te papà Tizio che mi hai fatto nascere, che sei dovuto stare lontano e che non ho mai potuto conoscere a fondo, frequentare, abbracciare e a te papà Caio che mi hai cresciuto con amore e dedizione insegnandomi tante cose, forgiandomi e  preparandomi  per la  giungla della vita. Voglio esprimere allo stesso modo ad entrambe il mio affetto, il mio amore e riconoscimento.

A te caro papà Caio sono grata soprattutto perché, pur sapendo che non ero tua figlia, mi hai accettato fin dalla nascita. Non mi hai mai fatto pesare quella verità che ti aveva fatto tanto male e mi hai sempre rispettata e protetta come le altre tue figlie; anzi, oserei dire molto di più. Sono l'ultima figlia che tu aspettavi con tanto ardore. Oggi che so la verità sulla mia nascita ti stimo ancor di più e ti ammiro per la tua scelta.

A te caro papà Tizio, che mi hai fatto nascere, ti sono grata perché mi hai dato la possibilità di esistere e di amare. A te che sei stato costretto ad andartene lontano, che non hai avuto la possibilità di vedermi bambina, vedermi crescere e  vedermi sposata, dico grazie. Ora so di  tutta la tua sofferenza, quello che avresti voluto dirmi e ti è stato impedito di fare.

A voi due padri, voglio esprimere tutto il mio amore  incondizionato, poiché l'amore si giustifica da se e, per quanto siate stati imperfetti o abbiate sbagliato, mi avete comunque amata senza riserve e senza costrizioni e se oggi io so amare è perché voi due, dai due poli opposti, mi avete insegnato che l'amore può essere qualcosa di tangibile, concreto e costante, come può essere lontano intoccabile non espresso ma comunque comprensibile; perché te papà Tizio mi hai comunque amato in silenzio, da sconosciuto, senza pretendere nulla.

Un bacio a voi due  padri dalla vostra figlia riconoscente.

Con amore

Figlia Di Due Padri