AVE CAESAR MORITURI
Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità!
Post n°291 pubblicato il 23 Marzo 2010 da gladiatore1973
Silvia (nome di fantasia) muove le mani sottili con le unghie laccate di scuro. Parla con voce esile ma sicura davanti al giornalista Michele Sarcinelli, che la intervista. Ripresa di spalle, capelli lunghi scuri, racconta con tranquillità e decisione ciò che ha visto e sentito, facendo materializzare un fenomeno più sfuggente e gelatinoso di una mattinata di nebbia, più inafferrabile di un latitante di lungo corso, più pericoloso di decine di associazioni per delinquere coalizzate tra loro.
E la Procura delle Repubblica di TRANI perché non indaga? |
Post n°290 pubblicato il 22 Marzo 2010 da gladiatore1973
E poi ti domandi perché la faida. Perché la guerra fratricida, una parte del Pd che in Puglia addirittura spera che il centrodestra vinca le elezioni, «è l’unico modo per far fuori Vendola, ma quelli hanno candidato Rocco Palese, e Palese non ce la fa contro Nichi», lamenta un alto notabile del partito. «Volevamo fare pulizia, e invece».
Non ci sono rilievi penali, qui, perché le gare sono gare, parenti o non parenti. È un dato però che società e cooperative riconducibili a Caracciolo lavorino con il Comune in cui Caracciolo presiede l’assemblea. Nella Puglia delle inchieste giudiziarie e delle faide politiche, tanto basta ad alimentare sospetti e colpi bassi. La guerra fratricida è appena incominciata e c’è un pezzo di Pd che fa il tifo per Palese. IL GIORNALE |
Post n°289 pubblicato il 22 Marzo 2010 da gladiatore1973
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Post n°288 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da gladiatore1973
Reichskristallnacht, o come tradotto in italiano "La notte dei Cristalli" è una delle pagine più oscure del NazionalSocialismo tedesco quando nella notte tra il 09 e il 10 novembre 1938 i militanti delle Schutzstaffel (S.S.) diedero vita ad una cruda, vile e violenta rappresaglia contro gli ebrei tedeschi. Complessivamente vennero uccise 91 persone, rase al suolo dal fuoco 267 sinagoghe e devastati 7.500 negozi. Circa 30 mila ebrei vennero deportati nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen. Relativamente al campo di Dachau, nel giro di due settimane vennero internati oltre 13 mila ebrei; quasi tutti furono liberati nei mesi successivi (anche se oltre 700 persero la vita nel campo), ma solo dopo esser stati privati della maggior parte dei loro beni. La storia dovrebbe insegnare all'uomo di non commettere mai più certi crimini contro l'umanità ed invece, forse perché l'UOMO in senso stretto è una RAZZA in estinzione, gli errori vengono ricommessi sotto altre spoglie, in altri scenari e in altri periodi storici. E' ciò che sta accadendo nella Venezuela Comunista capeggiata dal tiranno e Uomo-Scimmia Hugo Chavez.
Come leader della Rivoluzione Bolívariana Chávez promuove la sua visione di socialismo democratico, integrazione dell'America Latina e anti-imperialismo. È inoltre un fervente critico della globalizzazione neoliberista e della politica estera statunitense. Ha definito William George Bush "Il diavolo in persona" senza però mai guardarsi per un pò allo specchio, senza mai analizzare la sua ideologia senza pricipio e né fine. Ciò che sta accadendo in Venezuela sin dal 2004 ad oggi è un qualcosa di terrificante. Dalle strade residenziali dell’Upper West Side alle monocamera nell’East Village, fino alle case di Miami con vista sull’oceano, i telefoni hanno iniziato a squillare dall’alba. A chiamare da Caracas sono stati genitori, nonni e zii raccontando a figli e nipoti in America quanto avvenuto nella notte. «Hanno dissacrato la sinagoga di Mariperez», «hanno gettato in terra i rotoli della Torà», «hanno lasciato scritte insultanti», «erano armati». Sono centinaia gli ebrei venezuelani che negli ultimi anni hanno abbandonato il loro Paese a causa di Hugo Chávez rifugiandosi soprattutto a New York e Miami, da parenti ed amici, per iniziare una nuova vita.
La grande fuga è iniziata fra il 2004 e il 2005, quando Chávez mandò per la prima volta la polizia a bussare alle case degli ebrei per «censire le presenze», sapere in quanti abitavano in quali case. Per i più giovani è stato un campanello d’allarme al quale ne sono seguiti altri: gli insulti lanciati da Chávez nella notte del Natale 2006 nei confronti di «alcune minoranze discendenti da coloro che hanno crocefisso Gesù», la diffusione del libello antisemita zarista «Protocolli dei savi anziani di Sion», le scritte «Judios perros» (ebrei cani) sulle mura di centri ebraici, gli insulti via radio contro personaggi noti accusati di non essere abbastanza chavisti, le minacce di morte ai rabbini. I nazisti scrivevano sui muri "JUDEN RAUS" e Chavez fa scrivere "JUDIOS PERROS", la differenza è solo nella lingua parlata e scritta. Dopo tutto è noto al mondo che l'odio incondizionato contro gli Ebrei non era figlio solo del Nazismo Hitleriano, ma faceva parte del D.N.A. dei comunisti veraci, coloro che nel lontano 1917 avevano propugnato la stupida "Rivoluzione Comunista" contro gli Zar di Russia, sostituendo gli ZAR con il Tiranno Lenin. Infatti furono milioni gli ebrei trucidati e assassinati nella "silenziosa" Siberia e ahimé mai raccontato al mondo intero.
Ad ogni scossa di odio il flusso di partenze verso l’America è aumentato. Le famiglie si sono divise: a Caracas restano genitori e nonni, molti dei quali ancora riconoscenti al Paese che li accolse durante la Seconda guerra mondiale, mentre ad andare via sono le nuove generazioni che non vedono futuro possibile. «È triste pensare che i miei nonni trovarono la libertà a Caracas nel 1942 fuggendo dall’Austria e oggi la stessa Caracas sia pericolosa per noi», dice un veterinario di 32 anni, che non dà il nome "per timore di vendette contro i miei". La violenza di quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato ha sorpreso anche i più prudenti su Chávez. Alle 22 un gruppo di almeno quindici uomini armati, a volto scoperto, è arrivato alla sinagoga Tiferet, la più antica di Caracas, ha sfondato i portoni, ammanettato le guardie ed è penetrato nella sala di preghiera dissacrandola: i rotoli della Torà (il Pentateuco) sono stati gettati in terra, gli arredi e i libri sacri strappati, i tallit (scialli di preghiera) usati per pulirsi le scarpe, urinandoci sopra. Lo scempio è durato fino alle 3 del mattino, quando il blitz si è concluso con il furto degli archivi - gli indirizzi degli iscritti - e l’uso di pennarelli rossi per disegnare immagini del Diavolo e lasciare scritte come «Morte a tutti», «Maledetti ebrei» e "Israele assassina". Ed è noto a tutti il continuo odio che ferve tra le frange di sinistra in tutto il mondo.
Il crescendo di critiche da parte del governo venezuelano contro Israele durante la crisi di Gaza - culminate nella rottura dei rapporti diplomatici - ha portato ad un aumento di atti antiebraici. Per Abraham Foxman, presidente dell’Anti-Defamation League (Adl), quanto avvenuto evoca la «Notte dei cristalli» del 1938 quando i nazisti devastarono le sinagoghe tedesche e, assieme al Centro Wiesenthal, imputa a Chávez «una campagna di odio, incrementata con il pretesto della guerra Israele-Hamas. Se non è stata promossa, è stata certo almeno tollerata». Anche Israele chiama in causa il presidente: «I venezuelani non sono razzisti né antisemiti, simili atti non avrebbero potuto avvenire senza l’avallo delle autorità più alte», afferma il portavoce Yigal Palmor. |
Post n°287 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da gladiatore1973
Lo “sdegno” non serve a nulla, e le parole forti sono spesso la spia di pensieri deboli. I brasiliani si terranno Cesare Battisti, nell’assunto che in Italia sia perseguitato e le sue condanne, per quattro omicidi, abbiano ragioni politiche. Rapinava gioiellieri e li ammazzava, insomma, ma per ragioni ideali. I francesi, del resto, si tengono Marina Petrella, assumendo che noi italiani l’avremmo fatta morire. RIDICOLI e DEPRIMENTI. Gli anni '70, o meglio definiti come "Gli anni di Piombo" era in atto una vera e propria GUERRA CIVILE, come quella scoppiata anni prima negli U.S.A. d'America. Solo che gli americani lottavano per un ideale di libertà d'identità e contro la SCHIAVITU' dei Neri d'America, in ITALIA Cesare Battisti e Company lottavano per i loro ideali marxisti atti a sopprimere il popolo italiano e soggiogarlo nella loro schifosa ideologia già condannata dalla storia e dai FATTI.
In Italia Cesare Battisti è stato condannato come responsabile di quattro omicidi - tre come concorrente nell'esecuzione, uno co-ideato ed eseguito da altri: Per i fatti sopracitati Cesare Battisti si è sempre dichiarato innocente. Recentemente Battisti si è detto pronto ad incontrare i parenti delle vittime degli omicidi a lui contestati e ha dichiarato di avere già avuto un rapporto epistolare "di amicizia, sincerità e rispetto" con Alberto Torregiani. Si può sostenere che i brasiliani hanno mal valutato o hanno voluto umiliarci (così impariamo a riceverne il presidente come fosse un calciatore). E si può immaginare che il presidente francese non abbia avuto la forza di resistere alle lacrime, terrorizzanti e ridicole, di sua moglie e sua cognata. Ma è inutile prenderci in giro, è la nostra giustizia ad essere in condizioni mondialmente disonorevoli. Ai francesi, che fanno come noi parte dell’Unione Europea, avremmo dovuto dire: se voi provate a sostenere che in Italia non c’è rispetto dei trattati internazionali, che il diritto è violato e che in carcere torturiamo la gente, vuol dire che, assieme, non possiamo fare nessuna Unione, perché o siete voi ad essere imbroglioni, o siamo noi ad essere incivili. Battisti, invece, i francesi ce lo avrebbero restituito, se non fosse scappato in Brasile, meta, un tempo, di nazisti e poi di assassini rossi, in modo da iscriversi allo stesso club. Quando l’Italia chiese l’estradizione l’allora ministro, Mastella, ci tenne a sottolineare che aveva quattro ergastoli sulle spalle, ma, di certo, non lo avremmo tenuto in cella per tutta la vita. Non è bastato, qui con un ragionevole fondamento: chi si vergogna della propria giustizia e delle sue sentenze, non è credibile.
Ogni volta che ci devono dare uno schiaffo, in mondovisione, accampano scuse persecutorie, minacce ai diritti umani, scenari di poteri corrotti e golpisti. Balle spaziali, per quel che riguarda le vicende di cui parliamo. Ma è anche vero che siamo il Paese più condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e che non c’è inchiesta sulla politica che non straparli di connessioni fra eletti, mafia, assassini e servizi segreti (ovviamente “deviati”). Tutto finisce in niente, nessuno paga, le riforme non si fanno, l’irresponsabilità dilaga e la considerazione di cui godiamo segue la marcia funebre. |
Post n°286 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da gladiatore1973
Il 2008 non sarà ricordato solo per la grave crisi economica globale e per il ritorno di Silvio Berlusconi al comando dell'ITALIA, ma anche per le immani catastrofi che hanno colpito diversi paesi del mondo. L'edizione online del quotidiano svizzero Le Matin presenta una rassegna di video, recuperati da Youtube, che raccontano queste incredibili tragedie. Dal ciclone Nargis che ha devastato la Birmania all'inizio di maggio fino al crollo di una scuola ad Haiti lo scorso 7 novembre ecco in ordine cronologico le peggiori catastrofi dell'anno 1) IL CICLONE NARGIS IN BIRMANIA - Il primo video in rassegna racconta la tragedia del ciclone Nargis che ha colpito la sera del 2 maggio la parte sudoccidentale della Birmania. Secondo gli esperti meteorologici i venti raggiunsero veloci inaudite (tra i 190 e 240 km/h) e per due giorni le piogge devastarono il territorio provocando la morte di 138.000 persone e danni a 2,4 milioni di cittadini. La capitale Rangoon fu la citta' che risenti' maggiormente della catastrofe rimasta nella memoria collettiva anche per l'ostinazione della giunta militare, che governa dal 1962 lo stato asiatico, a rifiutare gli aiuti stranieri. Solo piu' tardi, dopo che la catastrofe divenne immane, la giunta affido' all'Asean, "l'Associazione delle Nazioni del Sud Est asiatico" la possibilita' di coordinare gli aiuti umanitari in Birmania. 2) IL TERREMOTO IN CINA - Maggio 2008 e' stato un mese tragico per l'Asia. Dopo il ciclone Nargis d'inizio mese, il giorno 12 un terribile terremoto di magnitudo 8 sulla scala Richter ha sconvolto la provincia cinese di Sichau. Il video di Youtube mostra le conseguenze del sisma: alla fine si conteranno 88.000 morti, 375.000 feriti e 5 milioni di senzatetto. Gli analisti stimano che per ricostruire i territori colpiti dal terremoto ci vorranno circa 245 miliardi di dollari 3) IL NAUFRAGIO IN FILIPPINE - Il 21 giugno il tifone Fengshen si abbatte sulle Filippine. La nave "MV Princess of the Stars", partita da Manila in viaggio verso l'isola di Cebu incontra gigantesche onde che la fanno inabissare al largo dell'isola di Sibuyan. Delle 862 persone a bordo solo 57 saranno ritrovate vive. Pochi giorni dopo le autorita' sospenderanno le operazioni di salvataggio perche' scopriranno che sulla nave vi erano dei pesticidi altamente tossici. Il video di Youtube racconta la tragedia attraverso i volti delle persone che hanno perso i loro cari 4) L'ESPLOSIONE DELL'AEREO SPANAIR A MADRID - In piena estate una tragedia aerea colpisce la Spagna: il 20 agosto un aereo della compagnia Spanair mentre sta decollando prende fuoco e poi esplode. Il bilancio è terribile: 154 morti. Si tratta delle piu' grave catostrofe aerea degli ultimi 25 anni vissuta dalla Spagna 5) GLI URAGANI AD HAITI: I 4 uragani Fay, Gustav, Hanna et Ike, tra agosto e settembre, si abbattono su Haiti. Anche questa volta il bilancio è tragico: 800 morti, la maggior parte nella sola città di Gonaïves. Almeno 100.000 sono le case danneggiate dagli uragani 6) COLATA DI FANGO IN CINA: Una colata di fango l'8 settembre seppelisce Taoshi, città di un migliaio di abitanti nel nord della Cina. Duecentosessantadue sono le vittime. Secondo le autorità la tragedia è stata prodotta dal crollo di un deposito di residui minerari provenienti da una miniera illegale 7) CALIFORNIA IN FIAMME: A metà ottobre incredibili incendi, alimentati anche da forte raffiche di vento che superano i 100 km/h, si moltiplicano a nord di Los Angeles distruggendo in meno di 5 giorni 7700 ettari di territorio. Nuove fiamme si svilupperanno il 12 novembre tra Los Angeles e Santa Barbara portando via 17.000 ettari di terreno 8) CROLLO DI UNA SCUOLA A HAITI: Non bastavano gli uragani di agosto e settembre. Haiti nel mese di novembre è vittima di una nuova catastrofe: il giorno 7 una scuola di Port-au-Prince crolla provocando la morte di 91 persone e il ferimento di altre 162. |
Post n°285 pubblicato il 17 Novembre 2008 da gladiatore1973
Ho voluto attendere la conclusione del deprimente corteo degli Studenti Universitari tenutosi a Roma e Milano il giorno 14 novembre. Deprimente perché non avrei mai pensato che gli Studenti Universitari sarebbero scesi in piazza per difendere i burocrati, ignoranti e massoni PROFESSORI che di sostegno agli studenti se ne sono sempre fregati. La manifestazione ha già detto parecchio presentandosi come il canto del cigno di un movimento pro domo d’altri, la fine di un’avventura che per avere futuro deve abbandonare la strada retrò della conservazione ed imboccare quella del rinnovamento e della riforma.
Se penso come viene gestita da decenni la RICERCA UNIVERSITARIA da parte dei Professori Massoni Italiani mi vien voglia di dar fuoco alle Università Italiane come Nerone fece per la Roma corrotta di 2.000 anni fa. Tra nepotismo, raccomandazioni e massonerie segrete tra i Professori delle varie Università Italiane, la cultura naturalmente viene presa a calci nel sedere alla faccia di quegli studenti che manifestavano per CHI??? non lo so ancora!
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Post n°284 pubblicato il 05 Novembre 2008 da gladiatore1973
"Il cambiamento è arrivato". Dopo averlo invocato durante la campagna elettorale, Barack Obama lo ha potuto annunciare da Presidente eletto degli Stati Uniti d’America, il 44esimo per l'esattezza . "La Nazione", ha assicurato nel suo primo discorso alla festa di Chicago, "ha davanti a sè una nuova alba" per la sua leadership. Parlando al Grant park davanti a migliaia di persone, il primo presidente afroamericano della storia si è mostrato sicuro di sè, per niente emozionato. Abbattute ogni forma di pregiudizi nei confronti dei "Neri d'America" e il crudele assassinio a Martin Luther King sembra lontano secoli e secoli. Ma qualcuno scontento per la vittoria di Barack Obama ci sarà pure nel mondo? Ma a leggere i giornali oggi non pare. E' un coro di consensi, che si allarga negli angoli più impensati e arriva anche a The Sun, quotidiano britannico solidamente scandalistico che rinuncia per un giorno alle tette in primo piano per raccontare con partecipata emozione il cambiamento dell'America. "Change has come to America" è lo slogan che si ripete nei titoli dei giornali on line di tutto il mondo. E Obama dovrà essere anche più del grand'uomo che si è già dimostrato per mantenere fede - contemporaneamente - a tutto quello che ci si attende da lui. In Israele ci si aspetta, come sottolinea Haaretz, che il legame privilegiato con gli Usa continui e anzi si rafforzi. Ma di più, da quel politico che già ha compiuto il miracolo di piacere agli ebrei come agli arabi, ci si aspetta il più grande miracolo della pace.
Naturalmente le aspettative sono tantissime e ogni Stato del Mondo, come fa ogni bambino quando chiede un regalo a Babbo Natale, impreca desideri e sogni a colui che viene definito "Change-Man". Nel suo primo discorso da Presidente degli Stati Uniti d'America ha esclamato da buon americano che "Nulla in questo Paese è impossibile". La fortissima crisi finanziaria, la politica estera deficitaria di Bush e il linguaggio molto populista utilizzato da Obama hanno di gran lunga favorito la sua netta vittoria sull'avversario McCain. Tutti sperano in un vero CAMBIAMENTO senza però dimenticare che l'America di Cristoforo Colombo è lontana milioni di miglia sia dal punto di vista geografico e sia dal punto di vista mentale. Ma se Obama lancia il suo slogan "You We Can" allora il mio sogno di vedere seduto sul trono della Casa Bianca finalmente un vero INDIANO d'AMERICA, unico legittimo CITTADINO d'AMERICA, non morirà di certo e resterà vivo nel mio CUORE. Dopo tutto in America nulla è Impossibile! |
Post n°283 pubblicato il 01 Novembre 2008 da gladiatore1973
Licio Gelli, da tutti ricordato principalmente per essere stato il «Maestro Venerabile» della loggia massonica segreta P2 sembra esser tornato di moda in una TV che somiglia più ad assemblaggio di SPAZZATURA che ad mass-media di alto livello culturale. Ma più che una apparizione, all'ex-Capo (???!!!???) della P2 è stata affidata la conduzione vera e propria di un prgramma in onda sulla TV privata OdeonTV. E come si poteva chiamare il suo programma se non «Venerabile Italia»?. Sottotitolo: «La vera storia di Licio Gelli». Così il «Maestro» avrà un programma tutto suo da lunedì, alle 22.30, su OdeonTV. Licio Gelli è uno dei personaggi italiani più OSCURI e nello stesso tempo INQUIETANTI che l'Italia abbia mai potuto constare nella sua lunga e travagliata storia. Nasce a Pistoia nel 1919. Parte volontario con la spedizione delle camicie nere, mandate in Spagna da Benito Mussolini in aiuto di Francisco Franco. Proprio in Spagna perse in battaglia il fratello maggiore Raffaello. Nel 1939 tornò in Italia e collaborò con la federazione fascista di Pistoia, scrivendo nel settimanale locale della federazione, il Ferruccio, la sua esperienza di guerra. Diventò anche impiegato del G.U.F., sebbene non ottenne successi a livello universitario. Dopo la seconda guerra mondiale, si ipotizza che Gelli si sia arruolato nella C.I.A., su raccomandazione dei servizi segreti italiani (ma tale ipotesi non è stata verificata). In ogni caso, fu messo in stretta relazione da Edward Herman con Michael Ledeen, che è da molti ritenuto uno stretto collaboratore o un agente della C.I.A.. Fu un collaboratore delle agenzie di intelligence britanniche e americane. Gelli è stato accusato di aver avuto un ruolo preminente nell'Operazione Gladio, una struttura clandestina di tipo "stay-behind", promossa dalla NATO e finanziata in parte dalla CIA allo scopo di contrastare l'influenza comunista in Italia, così come negli altri paesi europei. L'affaire Gladio è stato affrontato (anche giudizialmente) senza collegamenti diretti alla questione P2. Ma il suo nome è strettamente legato a quella che venne considerato la più grande Organizzazione e/o Associazione SEFRETA MASSONICA ITALIANA chiamata semplicemente col nome P2. Il 17 marzo 1981, una perquisizione della Polizia nella sua villa a Castiglion Fibocchi (Arezzo), portò alla scoperta di una lunga lista di alti ufficiali delle forze armate e di funzionari pubblici aderenti alla P2. La lista, la cui esistenza era presto divenuta celebre grazie ai media, includeva anche industriali, giornalisti e personaggi facoltosi come il più volte Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che possedeva la TESSERA della P2 numero 1816 (a quel tempo non ancora in politica), Vittorio Emanuele di Savoia e Maurizio Costanzo. Vi sono molti elementi, a partire dalla numerazione, che lasciano tuttavia ritenere che la lista rinvenuta fosse incompleta. In ogni caso, Licio Gelli fu condannato nel 1994 a 12 anni di carcere, dopo essere stato riconosciuto colpevole della frode riguardante la bancarotta del Banco Ambrosiano nel 1982 (vi era stato trovato un "buco" di 1,3 miliardi di dollari) che era collegato alla banca del Vaticano. Oggi Licio Gelli ha 89 anni ed è agli arresti domiciliari nella sua villa Wanda di Arezzo dove sconta la pena di 12 anni per la bancarotta. Affrontò anche una sentenza che lo condannava a tre anni di carcere per Associazione segreta di stampo MASSONICO. Ma ciò che più inquieta in questi giorni sono le frasi che ha rilasciato in un'intervista a proposito del Programma che il suo ALLIEVO Silvio Berlusconi ha messo in atto, un Programma molto simile a quello da lui proposto in "Rinascita Democratica". "L’unico che può andare avanti è Berlusconi non perchè era iscritto alla P2 ma perchè ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora è in momento di debolezza perchè usa poco la maggioranza parlamentare. Avevo molta fiducia in Fini perchè aveva avuto un grande maestro, Giorgio Almirante. Oggi non sono più dello stesso avviso, perchè ha cambiato. tutti si sono abbeverati al Piano di rinascita democratica, tutti ne hanno preso spunto. Mi dovrebbero pagare i diritti, ma non fu possibile depositarli alla Siae..." ha ironizzato. Quanto alla politica attuale, "i partiti veri non esistono più, non c’è più destra o sinistra. A sinistra ci sono 15 frange e la destra non esiste. Se dovesse morire Berlusconi, cosa che non gli auguro perchè la morte non si augura a nessuno, Forza Italia non potrebbe andare avanti perchè non ha una struttura partitica". Ma quali erano gli obiettivi di RINASCISTA DEMOCRATICA? Guarda caso gli stessi di FORZA ITALIA . . . E poi come se non bastasse: Nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc. . . S C O N C E R T A N T E . . . |
FINI COME BADOGLIO
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