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Don Bosco e Manfredini

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Don Matteo Rigoni di Asiago (don Bosco e don Gastaldi)

Post n°2 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da my.point.of.view

MESSAGGIO NUMERO 8
Memorie di Don Matteo Rigoni degli anni 1884/1888
Ex Direttore della Scuola Manfredini - Salesiani di Don Bosco

Ma ecco che un giorno incontrandomi con Dn. Gastaldi, uno dei tre segretari di Dn. Bosco ne cortile dell'Oratorio, egli mi fermò, e mi disse: «Se sapessi che cosa Dn. Bosco mi ha detto di te!». «Oh! Davvero? Che cosa ha detto?». «Oh, io non te lo dico; va a domandarlo a Dn. Bosco, se vuoi saperlo». «Sono cose belle o brutte?». «Oh! Cose belle, s'intende, e molto belle». Intanto si stavano chiudendo gli Esercizi Spirituali ai giovani studenti. Questi accrebbero la mia curiosità di sapere che cosa Dn. Bosco pensasse di me, e deliberai di andare da Lui per fare la mia confessione, e confessione generale, quantunque non ne avessi bisogno.
Solo sentivo un forte impulso di aprirmi  completamente con un tal confessore; un (altro) Dn. Bosco non (l') avrei più incontrato in vita mia. Mi preparo per la confessione, e poi mi presento a Dn. Bosco in quel corridoio che si trova al limite estremo del braccio di palazzo che fu parte dei locali di S. Giovanni Bosco, dove appunto allora confessava. Faccio del mio meglio, Dn. Bosco non fa alcuna interrogazione, mi assolve e poi continua: «Ti ho visto in sogno in mezzo a tanti cani rabbiosi che stavano per assalirti. Ho fatto di tutto per liberarti da quelle bestie, ma non sono stato capace. Sai che cosa significa tutto questo?». «No, Sig. Dn. Bosco, la prego di spiegarmelo». «Quei cani raffigurano i tanti pericoli che incontreresti nel mondo» e brevemente me ne venne specificando alcuni, e chiudendo poi con queste precise parole: «nel mondo saresti come un pesce fuori dall'acqua. Se invece vuoi stare con Dn. Bosco, la Madonna ti aiuterà, e insieme ti terrà preparato molto lavoro nella Congregazione[…]». Non ricordo più se e che cosa abbia risposto, so solo che sono partito da  Dn. Bosco provando in me una completa trasformazione. Non pensavo (non mi preoccupavo) più né a studi, né a casa, non più al Seminario. Vedevo già dinanzi a me un altro avvenire; non pensavo, e non vedevo più altri al mondo che Dn. Bosco. Avevo deciso: sarò Salesiano: la Madonna lo vuole, solo così potrò essere Salvo. Dopo pochi giorni ricevo da casa una lettera che mi annunziava che erano già state fatte le pratiche presso il Seminario, e che era già assicurato per me un posto gratuito! Mi sono subito presentato a Dn. Bosco, non ricordo più se di mia iniziativa o per chiamata di Dn. Bosco. Il certo è che appena presentatomi, «Ebbene,» mi disse «che cosa rispondi a quella lettera che hai ricevuto?». Ed io con slancio: «Voglio restare sempre con Dn. Bosco». «Ebbene risponderai non in modo così deciso, ma dirai che per adesso desideri continuare i tuoi studi negli istituti di Dn. Bosco, dove sei già abituato, e ti trovi bene, e dove puoi continuare i tuoi studi per la carriera ecclesiastica alla quale ti senti chiamato, e che Dn. Bosco è contento di questo, e ti lascerà detto che ti lascerà poi sempre libero di andare in qualunque momento e dove volessi», che Egli stesso mi avrebbe sempre aiutato a farmi accettare in qualunque luogo io volessi passare ma che per adesso Egli stesso è disposto a farmi percorrere il liceo. Ho scritto in questo tono e subito ho ricevuto risposta con altra calligrafia e stile corretto; a nome del (papà) padre scriveva o un prete o un maestro del paese; avevano (intuito la realtà) capito, e proprio dato nel segno. La corrispondenza continuò per molto tempo, e sempre di carattere piuttosto delicatamente polemico. Mi fu detto che passò anche qualche corrispondenza in proposito fra Dn. Bosco e il Vescovo di Padova, Mons. Callegari, di questo non posso rendermi garante, certo che, se è vero, tale corrispondenza non poteva che avvenire in una sfera
tutta spirituale, di verità e carità come fra due santi.

 
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