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Acquerello: Rimini Ponte di Tiberio

 


 

Acquerello, donna allo specchio

 

Messaggi di Novembre 2013

50 anni dalla morte di JFK

Post n°1408 pubblicato il 18 Novembre 2013 da MANUGIA95
 

Kennedy, 50 anni dopo Dallas non è più l’eroe tragico del sogno americanoLa figura di JFK e la sua presidenza hanno perso negli ultimi tempi il carattere di promessa magica mantenuto per decenni e sono alla fine sfociati in una ben più sfumata, e realistica, considerazione di quel periodo. La storia d'amore tra il presidente e l'America è finita da tempo. Restano i tanti misteri
Kennedy, 50 anni dopo Dallas non è più l’eroe tragico del sogno americano

In un recente incontro a Pittsburgh, un gruppo di esperti e studiosi di John F. Kennedy si sono trovati d’accordo nel criticare le conclusioni della Commissione Warren, che nelle 889 pagine del suo rapporto finale (1964) stabilì che Lee Harvey Oswald agì da solo il giorno in cui uccise a Dallas il presidente Usa. Tra i presenti c’era uno dei più eminenti sostenitori della tesi del complotto, il regista di JFK Oliver Stone, che in un appassionato intervento non se l’è presa tanto con chi continua a sostenere la tesi di “Oswald unico omicida”, quanto con l’assuefazione e l’oblio che ormai circondano uno degli eventi più importanti e tragici della storia americana. “La cospirazione del disinteresse è la più terribile di tutte”, ha detto Stone. 

50 anni fa l’omicidio a Dallas. Con l’avvicinarsi del cinquantesimo anniversario della morte di Kennedy – il 22 novembre – gli Stati Uniti riflettono sull’eredità culturale e politica di uno dei loro presidenti più celebri – un presidente la cui salita alla Casa Bianca coincise con una fase storica di rilancio economico e sociale. Killing Kennedy, il film che ricostruisce le vite parallele di JFK e del suo assassino Oswald nei quattro anni che condussero all’omicidio di Dallas (tratto dal best-seller di Bill O’Reilly) ha totalizzato ascolti record domenica sera sul National Geographic Channel. Una serie di libri – tra i migliori, End of Days di James Swanson e If Kennedy Lived di Jeff Greenfield – ricostruiscono per l’ennesima volta vita, opere e tragedia finale del presidente. E tutti i maggiori network lanciano “speciali” dove il bianco e nero delle immagini si mischia alla nostalgia e al rinnovato dolore per quei giorni.  

JFK, dall’esaltazione alle critiche. E’ comunque vero, come dice Oliver Stone, che la nota che sembra dominare, oltre le celebrazioni televisive ed editoriali, è quella di una certa indifferenza. Lafigura di JFK e la sua presidenza hanno perso negli ultimi tempi il carattere di promessa magica mantenuto per decenni e sono alla fine sfociati in una ben più sfumata, e realistica, considerazione di quegli anni. La morte del senatore Ted nel 2009, l’ultimo dei Kennedy ad avere un ruolo visibile e determinante nella politica americana, ha ulteriormente abbattuto il mito della “famiglia reale” Usa che per anni ha avuto libero corso su giornali, televisioni e nell’opinione pubblica. Sono altre, a questo punto, i Clinton, i Bush, i Paul, le famiglie che riescono a collegare politica, visioni sociali e aspirazioni di vita. 

Un esempio abbastanza significativo di questo ribaltamento è un’inchiesta uscita alcuni giorni fa sul “New York Times”, che mette a confronto i modi in cui i libri di testo hanno raccontato in questi anni la figura di JFK a milioni di giovani americani. Si passa dall’esaltazione quasi incondizionatadegli anni Sessanta e Settanta alle critiche anche esplicite a partire dagli anni Ottanta. Il testo per le superiori del 1975 di Clarence Ver Steeg e Richard Hofstadter, A People and a Nation, esaltava l’azione di Kennedy a favore del disarmo nucleare e raccontava, in modo piuttosto in accurato, che durante la sua presidenza “bus, hotel, motel e ristoranti vennero desegregati” (in realtà gran parte della legislazione a favore dei diritti civili venne approvata sotto il suo successore Lyndon Johnson). Nel 1982 un’altra storica, Mary Beth Norton, mostrava invece la “considerevole mancanza di vigore” con cui Kennedy perseguì una politica anti-segregazione e biasimava il presidente per la folle gestione della crisi missilistica con l’Unione Sovietica. Secondo la Norton, l’eredità più forte di Kennedy fu “un’enorme espansione militare che accelerò la sfida con i russi”.  

Restano i tanti misteri della morte. La “storia d’amore” tra l’America e il suo presidente è dunque finita tempo fa e la tesi del giovane e tragico eroe che nei suoi 1000 giorni alla Casa Bianca rilanciò l’idea di un’America giovane e progressista non ha retto a quanto successo dopo: l’enorme etragico sforzo militare del Vietnam e la sua ingloriosa conclusione; il declino economicoamericano e le sfide alla superpotenza Usa; l’integrazione difficile che nemmeno l’elezione del primo presidente afro-americano è riuscita a far avanzare. Quello che resta oggi – e gran parte dei libri usciti in questi anni e gli stessi “speciali” trasmessi dalle TV americane lo rivelano – è dunque soprattutto il mistero della morte, l’incapacità a distanza di cinquant’anni di ricostruire in modo certo e definitivo quanto successo a Dallas il 22 novembre 1963. Ancora recentemente T. Jeremy Gunn, direttore esecutivo dell’“Assassination Records Review Board” (l’agenzia istituita nel 1992 con il compito di raccogliere e pubblicare tutti i documenti governativi relativi all’assassinio di JFK) ha detto di “non essere un complottista”, ma di “non sapere cosa successe quel giorno”. 

“Nelle storie senza finale subentra l’assuefazione”. Gunn si riferisce ovviamente alle tante, forse troppe, contraddizioni e incongruenze che avvolgono l’assassinio di Kennedy e le indaginisuccessive. James Joseph Humes, uno dei medici responsabili dell’autopsia, rivelò soltanto nel 1996 che una parte consistente del suo rapporto fu bruciata e riscritta da lui stesso “perché le pagine originali erano macchiate del sangue di Kennedy”. Non si è mai saputo se il nuovo rapporto riflettesse in modo esatto quello originale. Altre incongruenze riguardano le foto scattate al momento dell’autopsia, che secondo alcuni testimoni non sono quelle conservate ora agli Achivi Nazionali (Sandra Spencer, responsabile del servizio fotografico di allora, dice di ricordare che il cadavere di Kennedy era composto e privo di ematomi; mentre quello che appare dalle foto degli Archivi è coperto di sangue e con un grosso buco in testa). E sotto la lente di ingrandimento, in questi anni, sono finiti i rapporti di Oswald con l’Fbi, un suo viaggio a Mexico City, oltre all’eterna questione di quante pallottole vennero sparate contro il presidente (secondo lo “United States Select Committee on Assassinations”, gli spari furono quattro, non tre, e un libro del 1992, Mortal Error, ipotizza che almeno un colpo – quello che trapassò il cranio – venne accidentalmente sparato da un agente dei Servizi Segreti che si trovava alle spalle di Kennedy). 

“Non so quello che successe ed ora è troppo tardi per scoprirlo”, afferma Jeremy Gunn e le sue parole sono davvero il triste sigillo sul caso. Forse è per questo che l’anniversario dei cinquant’anni suscita interesse ma non vera partecipazione. Kennedy e la sua presidenza si sono trasformati da racconto del sogno americano in una spy story di cui non si intravvede soluzione. E alla fine nelle storie senza finale subentra, come lamenta Oliver Stone, l’assuefazione.

 
 
 

Partita doppia

Post n°1407 pubblicato il 02 Novembre 2013 da MANUGIA95
 

 CONTI       
 Pagati in contanti 600 euro a saldo di una fattura       
 VFP  Denaro in cassa  Avere  600,00      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare  600,00      
          
 Rilevato un ammanco di cassa di 40 euro        
 VEN  Insussistenze  Dare             40,00      
 VFP  Denaro in cassa  Avere                40,00      
          
 Acquistati materiali di consumo x 168 euro + IVA; fattura regolata in contanti pagando 190 euro   
 VFA  IVA ns/credito  Dare               33,60      
 VFP  Debiti v/fornitori  Avere            201,60      
 VEN  Merci c/acquisti  Dare             168,00      
 VFP  Denaro in cassa  Avere             190,00      
 VEP  Ribassi e abbuoni attivi  Avere             11,60      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare            201,60      
          
 Apportato in conto capitale dal titolare un automezzo del valore di 19800 euro     
 VEP  Automezzi  Avere       19.800,00      
 VFA  Patrimonio netto  Dare       19.800,00      
          
 Concesso il rinnovo x 3 mesi di un effetto scaduto 1200 euro; gli interessi sono riscossi con assegno bancario al tasso del 7 % 
 VFA  Cambiali attive  Dare         1.200,00      
 VFP  Cambiali attive  Avere  1.200,00      
 VEP  Interessi attivi  Avere               21,00      
 VFA  Assegni  Dare              21,00      
          
 Vendute merci per 3400 euro + IVA        
 VFP  IVA ns/debito  Avere             680,00      
 VFA  Crediti v/clienti  Dare         4.080,00      
 VEP  Merci c/vendite  Avere         3.400,00      
          
 Girato un assegno bancario di 1230 a un fornitore a saldo di un nostro debito di 1234,20    
 VFP  Assegni  Avere         1.230,00      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare         1.234,20      
 VEP  Ribassi e abbuoni attivi  Avere                 4,20      
          
 Acquistato un automezzo per 38000 + IVA, regolamento con assegno bancario     
 VFA  IVA ns/credito  Dare   7.600,00


     
 VFP  Debiti v/fornitori  Avere 45.600,00      
 VEN  Automezzi  Dare 38.000,00      
 VFP  Banca x c/c  Avere      
45.600,00
      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare      
45.600,00
      
          
 Scontati effetti x 5000 euro netto ricavo accreditato a conto corrente x 4887,50; sconto 105; commissioni d'incasso 7,5 
 VFA  Cambiali allo sconto  Dare         5.000,00      
 VFP  Cambiali passive  Avere         5.000,00      
 VFA  Banca x c/c  Dare         4.887,50      
 VFP  Cambiali allo sconto  Avere         5.000,00      
 VEN  Commissioni d'incasso  Dare                 7,50      
 VEN  Sconto passivo bancario  Dare                     105,00      
          
 Pagato un affitto di 750 euro rilasciando un assegno bancario      
 VEN  Fitti passivi  Dare             750,00      
 VFP  Banca x c/c  Avere              750,00      
          
 Riscossa una fattura di 2702,50 ricevendo 1800 euro in contanti ed effetti x 900 euro    
 VFP  Crediti v/clienti  Avere         2.702,50      
 VFA  Denaro in cassa  Dare         1.800,00      
 VFA  Cambiali attive  Dare            900,00      
 VEN  Ribassi e abbuoni passivi  Dare                 2,50      
          
 Versati 2330 euro sul c/c bancario         
 VFA  Banca x c/c  Dare         2.330,00      
 VFP  Denaro in cassa  Avere         2.330,00      
          
 Riscossa una fattura di 2702,50 emessa da noi ricevendo 1800 euro in contanti ed effetti x 900   
 VFP  Crediti v/clienti  Avere         2.702,50      
 VFA  Denaro in cassa  Dare         1.800,00      
 VFA  Cambiali attive  Dare             900,00      
 VEN  Ribassi e abbuoni passivi  Dare                 2,50      
          
 Rimborsato un prestito di 10000 euro alla banca       
 VFP  Banca x c/c  Avere       10.000,00      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare       10.000,00      
          
 Girato un assegno bancario di 1600 a un fornitore a saldo di una sua fattura di pari importo    
 VFP  Assegni  Avere         1.600,00      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare         1.600,00      
          
 Accettata una tratta di 800 euro spiccata da un fornitore a saldo di una sua fattura di pari importo   
 VFP  Cambiali passive  Avere             800,00      
 VFA  Debiti v/fornitori  Dare             800,00      
          
 Ricevuta una bolletta telecom di 266,70 + IVA, la bolletta viene pagata tramite banca con addebito di una commissione d'incasso di 2 euro 
 VFA  IVA ns/credito  Dare               53,34      
 VFP  Debiti v/fornitori  Avere             320,04      
 VEN  Costi telefonici  Dare             266,70      

 

Dal sito:http://aconza.altervista.org/economia-aziendale3.html 

 
 
 

Stato patrimoniale

Post n°1406 pubblicato il 02 Novembre 2013 da MANUGIA95
 

   
       
STATO PATRIMONIALE      
Attivo Anno n%Passivo e netto Anno n
IMMOBILIZZAZIONI   PATRIMONIO NETTO  
Fabbricati     165.000,00     Capitale sociale     500.000,00
Impianti     315.000,00    + Riserve     168.500,00
Macchinari      370.000,00    + Utile d'esercizio       45.895,00
Automezzi     138.000,00     - Perdita d'esercizio  
Mutui attivi 20.000,00 Totale Patrimonio netto   
Totale immobilizzazioni    TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO       46.750,00
       
ATTIVO CIRCOLANTE   DEBITI     928.445,00
Rimanenze     319.700,00 di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 170.000,00 
Crediti     326.490,00    
Titoli di Stato            32.000    
Denaro in cassa e in banca        3.400,00    
Totale attivo circolante       
TOTALE ATTIVO    TOTALE PASSIVO  
       



  
- Formatta la tabella con bordi e sfondi colorati.    




  




  
        
   

 
 
 

SOMMA.SE

Post n°1405 pubblicato il 01 Novembre 2013 da MANUGIA95
 

CittàAreaFatturato



CasertaSud10.345,00


CataniaSud54.654,00


GenovaNord23.456,00


LatinaCentro753,00


MilanoNord2.345,00


NapoliSud6.763,00


PalermoSud54.788,00 AreaFatturato
RomaCentro2.346,00
Nord117.396,00
TorinoNord86.353,00
Centro8.877,00
VeneziaNord5.242,00
Sud126.550,00
ViterboCentro5.778,00



Formula in nord: =SOMMA.SE($B$2:$C$12;"Nord";$C$2:$C$12)

 
 
 
 
 

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