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Casette

Padre mio

A Primo Levi
 
 
 
 
 

Affittasi villetta Torre Suda vicino a Gallipoli, a 400 mt. dal mare, climatizzata, 2 unità abitative, complessivamente: 2 camere matrimoniali, 2 saloni, una cameretta, sala con soffitto a stella,  8-9 posti letto, cucina abitabile + angolo cottura, grande giardino intorno, ampia veranda, posti macchina, terrazzo vista mare.

 

Acquerello: Rimini Ponte di Tiberio

 


 

Acquerello, donna allo specchio

 

Messaggi di Marzo 2014

Progetto IeFP 2014 Einaudi Rimini

Post n°1417 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95

Finalmente siamo giunti alla fine del Progetto IeFP, intervento effettuato nelle prime classi dell'I.P.C.S.T. EINAUDI DI RIMINI. Alla fine delle otto ore, dedicate al Modulo C1: Flussi informativi e comunicazione, ho pensato di pubblicare in questo mio blog le migliori ricerche della classe 1^ B a me assegnata,  quelle che ho ritenuto più attinenti all'argomento proposto, comunque ringrazio tutti gli alunni per i lavori eseguiti e per la fruttuosa e attiva collaborazione!!!!
Emanuela Di Caprio

 

 
 
 

LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Post n°1415 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95
 

LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE


In un’epoca caratterizzata, dall’ipercompetizione, dalla velocità,dalla mancanza di “tempo” produrre delle azioni che permettano all’azienda di non essere “vicino” con tempestività sembra una profonda contraddizione.

Bisogna quindi utilizzare, creare qualcosa per stare sempre più viciniai propri clienti, i quali devono sentirsi sempre di più coccolati, seguiti,devono sentirsi vicino all’azienda, devono avere un rapporto non solo nelmomento della vendita.

Un nuovo modo o una forma abbandonata dopo la bolla (speculativa) diqualche anno fa, quando sembrava che l’economia digitale dovesse prendere unirreversibile processo di crescita.

Una necessaria rivisitazione e non una fashion di un pensareglobalmente, inteso come agire totale verso i mercati da conquistare oppureancora in lista per nuovi affari.

Ma prima di tutto che cosa vogliamo intendere come economia digitale equali applicazioni si possono (o si potrebbero) trovare in un progetto dicomunicazione internazionale.

Molte aziende considerano il possesso del sito web come un fatto a sestante, dalla gestione dell’azienda, una “cosa” un po’ necessaria, non tanto doloroso, considerati i costi di acquisizione di un sito ma con il grande vantaggio che permette di possedere indirizzi e-mail personalizzati che offrono la possibilità di creare contatti a bassissimo costo praticamente in qualsiasi posto del mondo.

Purtroppo avere il sito e le e-mail non bastano a soddisfare il processo appena descritto.

La comunicazione in internet è una precisa, affidabile strategia dicomunicazione e quindi di marketing internazionale, è un vettore diinformazioni nella rete, e serve a migliorare il “flusso tradizionale” della vendita del prodotto.

Di solito non si ipotizza una comunicazione internazionale dellapropria attività, perché si crede, erroneamente, che è sufficiente tradurre iltesto presente nel sito dall’Italiano all’inglese ed il gioco è fatto.

Facendo questo forse creiamo il modo più sicuro per non esserecontattati, in quanto spesso, le traduzioni sono semplici versioni linguisticheche forse un traduttore automatico di Google farebbe meglio.

Forse l’attività tradizionale di marketing è scoraggiante per lepiccole e medie imprese, mentre la gestione della comunicazione digitate deveessere attiva, altrimenti il sito, senza interventi di manutenzione,aggiornamento, revisione della strategia ed altro cose ancora, diventa perl’azienda un puro e semplice costo.

È necessario parlare, oggi, di CMR(Customer Relationship Management)specifico per il commercio estero, e le nuove tecnologie offrono interessantipossibilità di applicazione nelle aziende.

Si tratta di vedere le cose in modo differente, ad esempio, la chat nonè il sistema per incontri di cuori solitari, ma uno dei tanti metodi dicomunicazione tra soggetti economici.

Pensiamo ad esempio ad una discussione tecnica tra un tecnico italiano,il suo agente che ha la sede a Singapore ed il cliente finale in Vietnam che hal’impianto produttivo nella foresta.

Ovunque nel mondo è in atto una nuova rivoluzionedigitale; e ci sono diverse novità e tendenze che rappresentano, di certo, i fattoridi successo per il futuro.

Scegliere ed individuare i nuovi ed i già esistenti “player” nel mercato della comunicazione digitale sta a significare anche una sapiente integrazione tra comunità reale e comunità virtuali, soprattutto verso quei potenziali clienti che a volte noi cerchiamo con affanno, investendo molti soldi, e che invece, con un minimo sforzo ma con sapiente strategia di interazione possiamo fare in modo che la nostra attività abbiamo un’operativa senza mai conoscere festività.

Per fare questo ci vuole un progetto diinternazionalizzazione che passa anche attraverso la creazione dellacomunicazione, della promozione del proprio prodotto, del proprio Brand, stabilendose creare ad esempio un portale oppure un sito web.

È importante, e qui bisogna fare molta attenzione, a noncadere subito in piccole contraddizioni operative, che si traducono subito in tracceo scie di insuccesso, il tutto condito con una velocità veramente notevolerispetto all’operatività tradizione.

Chi cerca qualcosa in internet, nel mondo degli affari,di solito lo fa per due motivi: il primo è perché è della nostra concorrenza,il secondo è perché ha bisogno di qualcosa e quindi sta valutando diversealternative. Facciamo in modo di non permettergli la fuga.

La comunicazione digitale appartiene al marketing egrazie a questa scienza che possiamo capire come catturare e mantenere ipotenziali clienti e trasformarli in clienti privilegiati, quindi perché nonagire secondo una coerenza filosofica?

Forse si ha paura di superare nuove frontiere, ma lestrategie non prevedono azzardi da sdoganare servono solo nuove strategie d’internazionalizzazione,che implicano a volte modesti investimenti iniziali ma che hanno a volte ROI (Return On Investement) più alti ed immediati, rispetto, ad esempioad un mailing, costoso e difficile da realizzare.

takaishi96@libero.it  

 

 

 

 

 
 
 

LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Post n°1414 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95
 

LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE


INTERVENTO

L'innovazione di prodotto è un processo lungo, a volte lento e con un successo non sempre scontato.
Le strategie di marketing legate all'economica tradizionale hanno orizzonti temporali legati ad un business plan, che a volte si snocciola su un percorso di tempo che impegna alcuni anni.
Basterebbero queste due semplici premesse per cercare di dare una risposta ad una domanda retorica che si potrebbe formulare, più o meno, in questo modo.
In un'epoca caratterizzata, dall'ipercompetizione, dalla velocità, dalla mancanza di "tempo" produrre delle azioni che permettano all'azienda di non essere "vicino" con tempestività sembra una profonda contraddizione.
Bisogna quindi utilizzare, creare qualcosa per stare sempre più vicini ai propri clienti, i quali devono sentirsi sempre di più coccolati, seguiti, devono sentirsi vicino all'azienda, devono avere un rapporto non solo nel momento della vendita.
Un nuovo modo o una forma abbandonata dopo la bolla (speculativa) di qualche anno fa, quando sembrava che l'economia digitale dovesse prendere un irreversibile processo di crescita.
Una necessaria rivisitazione e non una fashion di un pensare globalmente, inteso come agire totale verso i mercati da conquistare oppure ancora in lista per nuovi affari.
Ma prima di tutto che cosa vogliamo intendere come economia digitale e quali applicazioni si possono (o si potrebbero) trovare in un progetto di comunicazione internazionale.
Molte aziende considerano il possesso del sito web come un fatto a sè stante, dalla gestione dell'azienda, una "cosa" un po' necessaria, non tanto doloroso, considerati i costi di acquisizione di un sito ma con il grande vantaggio che permette di possedere indirizzi email personalizzati che offrono la possibilità di creare contatti a bassissimo costo praticamente in qualsiasi posto del mondo.
Purtroppo avere il sito e le e-mail non bastano a soddisfare il processo appena descritto. 
La comunicazione in internet è una precisa, affidabile strategia di comunicazione e quindi di marketing internazionale, è un vettore di informazioni nella rete, e serve a migliorare il "flusso tradizionale" della vendita del prodotto.
Di solito non si ipotizza una comunicazione internazionale della propria attività, perché si crede, erroneamente, che è sufficiente tradurre il testo presente nel sito dall'Italiano all'inglese ed il gioco è fatto.

gcff

 
 
 

La comunicazione digitale

Post n°1413 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95
 

L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE Il tema trattato ha suscitato interesse, confermando come l’urgenza di intervenire per migliorare e potenziare la realtà professionale sia un problema che impatta profondamente chi fa impresa nell’Alto Vicentino; sia per la piccola impresa che vuole alzare il proprio profilo territoriale (essere al posto giusto al momento giusto) che per aziende che cercano rapporto più proficuo con l’estero. In realtà, ci siamo resi conto che, nonostante l’importanza della tematica riguardante l’utilizzo degli strumenti digitali, è stato necessario partire dalla spiegazione di quali sono e come funzionano questi veicoli. L’era digitale è entrata prepotentemente nel sistema impresa odierno, ma il suo utilizzo consapevole è ancora sconosciuto ai più. Eppure le possibilità di sviluppo che questi veicoli mettono a disposizione sono enormi perché permettono di raggiungere un numero di potenziali clienti enormemente più alto rispetto a quello che poteva dare la comunicazione tradizionale, ad un costo di gran lunga inferiore e con un controllo degli esiti decisamente più razionale. In realtà insidie ed opportunità sono due facce della stessa medaglia. Il gran numero di strumenti a disposizione rende apparentemente difficile la scelta di una strategia di sostenibilità operativa ed organizzativa. Ecco perché l’analisi del mercato online e un valido supporto strategico sono fondamentali per muoversi con sicurezza e determinazione verso gli obbiettivi. Oggi si comunica in qualsiasi modo e ovunque, ma l’efficacia di un messaggio dipende dalla scelta dello strumento per veicolarlo in rapporto al target o all’obiettivo di una campagna pubblicitaria. Non esiste uno strumento più efficace di un altro, ma esistono strumenti specifici a supporto di obiettivi specifici e alla base ci deve sempre essere una buona strategia di comunicazione. Le Aziende non devono limitarsi ad esserci ma devono comunicare ed interagire. La forza sta nel plasmare i contenuti in base ai nuovi mezzi digitali. La rivoluzione sta nell’unione tra la comunicazione classica e i nuovi canali digitali. L’Azienda per prima deve capire il valore e la forza di un messaggio pilotato correttamente. La comunicazione è VALORE, un valore aggiunto che diamo ad un prodotto, ad un’attività, così come è valore l’investimento economico e, oggi più che mai, la comunicazione viene veicolata dai nuovi media con investimenti economici decisamente inferiori al passato. Pensate ad esempio quanto costava un’uscita pubblicitaria su rivista cartacea rispetto all’uscita capillare sul web. Oggi la comunicazione viene pilotata e, monitorando correttamente i dati, riusciamo a intervenire, dove serve, quasi in tempo reale; pochissimi anni fa tutto ciò era impensabile. È importante, oggi, declinare l’immagine aziendale sui diversi media non semplicemente riadattandola ma plasmandola per ottenere il massimo imprinting da ogni canale, classico e moderno. Purtroppo la nostra realtà imprenditoriale non conosce ancora le effettive potenzialità del digitale. Non lo conosce da un punto di vista tecnico e non ne comprende le effettive dinamiche; in poche parole ci si ferma alla superficie, ignorando che la vera ricchissima miniera è al di sotto del primo strato. Oggi la comunicazione è soprattutto questo, è il coraggio di esporsi con un’idea creativa di valore, che sappia sfruttare appieno tutti i media disponibili e che sappia adattarsi bene all’investimento economico dell’Azienda. La serata proposta da LGG e’ stata per noi un punto di partenza per capire il livello di sicurezza con cui le aziende si propongono, speriamo di essere riusciti a suscitare in voi la voglia di capire ed utilizzare consapevolmente i mezzi digitali per comunicare (informare, pubblicizzare, connettere, contattare, interagire, relazionare, annunciare, scoprire, interrogare, divulgare, pubblicare, rivelare.

Roman

 
 
 

COMUNICAZIONE

Post n°1412 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95
 

 

 

COMUNICAZIONE

 

La comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) nella sua prima definizione è l'insieme dei fenomeni che comportano la distribuzione di informazioni. La comunicazione prevede il fatto stesso del "condividere", azione che prevede l'esistenza di alcuni elementi fondamentali: il sistema (animale, uomo, macchina) che trasmette ovverosia l'emittente; un canale (o mezzo o veicolo) comunicativo necessario per trasferire l'informazione; il contenuto della comunicazione o referente: l'informazione; un codice formale mediante in quale viene data una forma linguistica all'informazione, ovverosia viene significata. Questi sono gli elementi necessari per costruire un modello della comunicazione che preveda però due ipotesi: che il significato del messaggio (ovverosia il risultato della significazione del referente) sia univoco e che il processo comunicativo possa non completarsi. Perché infatti il processo possa perfezionarsi è necessario un quinto elemento: il ricevente cioè il sistema che assume l'informazione. La caratteristica fondamentale della maggior parte dei processi di comunicazione è però che la presenza del ricevente non implica necessariamente l'assunzione completa dell'informazione. Ciò infatti dipende sia dall'efficacia del canale ma soprattutto dal risultato dell'interpretazione (significazione inversa) del messaggio da parte del ricevente. Tale risultato è fortemente influenzato dal livello di condivisione del codice, quando questo non è univoco, come spesso accade nei linguaggi estremamente complessi, e quindi in ultima analisi dai fattori che influenzano l'emittente ed il ricevente. Perciò specificatamente nell'ambito delle teorie psicologiche ed etologiche ed usualmente nei modelli generale sulla c. più utilizzati si introduce il contesto, perché quest'ultimo influisce sui due processi di significazione (dell'emittente e del ricevente) e viene quindi a costituire in tali modelli il sesto elemento fondamentale.

 Generalmente si distinguono diversi elementi che concorrono a realizzare un singolo atto comunicativo:

  • Emittente: è la persona che avvia la comunicazione attraverso un messaggio.
  • Ricevente: accoglie il messaggio, lo decodifica, lo interpreta e lo comprende.
  • Codice: parola parlata o scritta, immagine, tono impiegata per "formare" il messaggio.
  • Canale: il mezzo di propagazione fisica del codice (onde sonore o elettromagnetiche, scrittura, bit elettronici).
  • Contesto: l'"ambiente" significativo all'interno del quale si situa l'atto comunicativo.
  • Referente: l'oggetto della comunicazione, a cui si riferisce il messaggio.
  • Messaggio: è ciò che si comunica e il modo in cui lo si fa.
  • La comunicazione interna è adottata dall'impresa per gestire il flusso di informazioni al suo interno. La comunicazione interna si pone come complementare e funzionale alla comunicazione esterna, dalla quale si differenzia perché veicolo principale per condividere qualsiasi tipo di messaggio, sia informativo che funzionale, da parte del pubblico interno all'ente. Principalmente si distinguono 3 categorie:
  • TOP-DOWN: il flusso avviene dall'alto al basso, quindi dal board management ai dipendenti, e può riguardare comunicazioni di massa o destinate a una singola persona o a un gruppo/settore particolare
  • BOTTOM-UP: il flusso parte dal basso, quindi sono i dipendenti che trasmettono informazioni/richieste/reclami/report verso il top management
  • A RETE: è il tipo di flusso che il nuovo marketing cerca di impiantare nelle imprese, dove le informazioni vengono scambiate "alla pari" tra il management, la direzione e i dipendenti, rendendo il processo comunicativo molto più snello e semplice.

Le tre modalità hanno la particolarità di essere tutte bi-direzionali ma solo l'ultima riscuote una certa modernità poiché spinta ad eliminare una gerarchizzazione tra i membri di un ente e quindi inutili formalismi. L'efficacia della comunicazione interna dipende strettamente dalla qualità e quantità dei messaggi trasmessi, e dal mezzo che si sceglie per veicolarli.

Asia Conti (Corso IeFP 2014) Le migliori ricerche

 

 

 
 
 
 
 

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