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« quello che restaForse sarebbe meglio pensarci. »

Parma e Peggy

Post n°14 pubblicato il 01 Maggio 2012 da marina3210

     Questa è la storia di un’amicizia, la migliore fra quelle che mi vengono in mente per ricordare un bell’esempio di amicizia.

     Vidi per la prima volta Parma nelle mani di un gruppo di ragazzini mentre cercavano di piazzarla ai passanti, nell’atrio della stazione di Parma.

     Sebbene il suo faccino fosse accattivante e decisamente carino, passai oltre senza indugi, pensando che Veronica, il cane di casa, non avesse mai visto un gatto e che la fine più probabile dello stesso non sarebbe stata molto diversa da quella (ingrata) di un peluche chi gli avevo regalato. Quando però ad uno dei teneri momentanei proprietari venne in mente di testare la resistenza a trazione della coda, svanì ogni mio dubbio: pochi minuti dopo la gattina viaggiava da clandestina tascabile in un convoglio di coda del “Regionale” delle 19.30.

     Con Veronica fu amore a prima vista, subito condito da abbracci ed effusioni variamente assortite che durarono finchè le crescenti dimensioni del cane lo permisero.

     Incontrai Peggy mentre vagava disperata nel parcheggio di un centro commerciale che, come capita frequentemente ad agosto, era quasi più frequentato da animali abbandonati che da vetture in sosta.

     L’avere avuto, di sicuro, fra i suoi antenati, un micio persiano, mi suggeriva il nome “Persia” ma a qualcuno in famiglia piaceva di più “Gigia”. Peggy mi sembrò un accettabile compromesso.

     Anche in questo caso fu amore istantaneo. Le due gattine, casualmente coetanee e da subito inseparabili, riempirono casa come non avrebbe, meglio, potuto fare nemmeno un uragano tropicale trovando l’uscio aperto.

     Raccontare un anno passato insieme, splendido e breve, tremendamente breve nei miei rimpianti, trasformerebbe questo post in un prolisso romanzo e non mi sembra il caso. Ma non potrei giustificare la premessa senza raccontarvi come, a breve distanza, si salvarono, a vicenda, la vita.

     Una sera, rientrando, vedo Parma distesa, apparentemente esanime, sulla strada davanti casa. Mi rincuorò il sentirla calda anche se immobile ed assente. Quella notte, e per la prima volta, Peggy andò a dormire nel cestino dell’amica e, mi commuovo mentre lo scrivo, dal giorno dopo iniziò in mille modi ed instancabilmente, a stimolarla (per trovare termini più appropriati dovrei consultare un’enciclopedia medica), fino a quando l’altra, lentamente, non ritornò alla completa normalità.

     Qualche settimana dopo, in giardino, occupandomi dell’orto, sento miagolare Parma, come mai fino ad allora, mentre, circostanza ancora più strana, sembrava indicarmi con lo sguardo un punto ben preciso del cortile del mio vicino ed accennare ad incamminarsi verso lo stesso punto, rallentando solo per aspettare me. La seguo. Vedo Peggy letteralmente “incollata” al pavimento dopo aver strisciato su una delle tavolette-trappola che l’ineffabile Carlo continuava a preparare per i suoi topolini.

     Quella sera l’orto ha dovuto fare a meno di me ma alla fine, grazie ad un bel po’ di olio d’oliva, solvente adatto per quella colla, e sempre sotto lo sguardo attento della gatta-sentinella, riuscii nell’impresa di liberare completamente la sua amica.

     Uno ad uno, mi veniva da pensare, fosse stato un incontro di calcio.

     Quando Peggy morì pochi mesi dopo sotto le anonime ruote dello Schumacher di turno, Parma, per giorni e giorni, continuò a cercarla nei posti consueti, miagolando alla luna come mai fino a quel momento.

     Purtroppo nemmeno la sua vita fu lunga. Poche settimane dopo, vittima delle frustrazioni di qualche cacciatore impotente e dell’ignoranza di un veterinario, ci lasciò anche lei.

     Dopo di loro arrivò Antonietta, poi Vito (trovato in un cimitero, come altro avrei dovuto chiamarlo?), Bianca, gattina completamente nera, ed infine i 17 meravigliosi anni con il vecchio But.

     Tante storie belle, fra mascalzonate che solo da un gatto potresti aspettarti e insospettabili momenti di tenerezza. Mai però nulla che potesse, solo lontanamente, ricordare un’amicizia da additare ad esempio anche al genere a cui apparteniamo, qualora un giorno decidessimo di scendere dal pulpito che abbiamo costruito per salirci sopra e sentirci alti, come da sempre usano fare i nani.

 

 
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Commenti al Post:
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 01/05/12 alle 09:47 via WEB
Buongiorno! Certo, amicizie forti nascono anche tra i bipedi...il problema è che siamo troppo abituati a sospettare e difenderci, anzichè vedere il mondo nella sua semplicità! Sereno 1 maggio! :-))
(Rispondi)
 
marina3210
marina3210 il 01/05/12 alle 09:57 via WEB
Buongiorno e grazie anche per aver ricordato che oggi è il primo maggio. Quanti ricordi...
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 02/05/12 alle 00:37 via WEB
...e un pensiero a quanti avrebbero voluto cerebrarlo come una festa e non come una lontana speranza.
(Rispondi)
 
svetlana90
svetlana90 il 01/05/12 alle 11:51 via WEB
Una bella storia; sono convinta che fra gli "umani" sia sempre più difficile trovare un'amicizia davvero disinteressata.
(Rispondi)
 
tiffany2021
tiffany2021 il 01/05/12 alle 17:47 via WEB
Ciao :) I gatti sono stupendi, hanno una sensibilità superiore. E noi a volte abbiamo il dono di "capirla" anche se purtroppo mai spesso come sarebbe bello.
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 02/05/12 alle 00:44 via WEB
Verissimo; in genere spendiamo belle parole per i gatti solo per quanto riguarda la loro intelligenza e l'innata simpatia dei cuccioli, dimenticando che sono anche sensibili ed orgogliosi come solo pochi "umani" sanno essere. Benvenuta Tiffany.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 02/05/12 alle 13:09 via WEB
Sai raccontarle bene le storie, tu, marinagattina.
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 02/05/12 alle 14:27 via WEB
Grazie, anzi... miaoooo...
(Rispondi)
 
 
 
brace56
brace56 il 01/06/12 alle 09:25 via WEB
Buongiorno Marina,ho letto il bel post di Parma e Peggy. Convivo dal 1980 con generazioni di gatti, tutti come ben puoi immaginare speciali e tutti particolari. I miei 2 figli li hanno da sempre avuti nei loro letti. Convinto che tu possa apprezzare, ti segnalo il link dove ho assemblato le foto che mia figlia (12 anni) ha fatto ai 3 attuali nostri amicimici. Buona giornata :) http://www.youtube.com/watch?v=xv2r0ybT-n8
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 01/06/12 alle 11:04 via WEB
Benvenuto e grazie, grazie davvero. le foto sono bellissime e confermano quanto ho sempre pensato: il gatto è l'animale domestico più gradevole ed interessante e te lo dico da coinquilina (odio la parola "padrone") di cani, pesci, conigli e galline. Un "bravo" anche al fotografo.
(Rispondi)
 
antonio70a
antonio70a il 02/05/12 alle 14:44 via WEB
Sei sicura che quel cacciatore fosse impotente?
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 02/05/12 alle 18:14 via WEB
Si; tutti i cacciatori sono impotenti.
(Rispondi)
 
 
 
paolodezan1962
paolodezan1962 il 04/05/12 alle 12:35 via WEB
???
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 06/05/12 alle 00:24 via WEB
Hai ragione Paolo, un'affermazione così perentoria merita un chiarimento. Non avendo alcuna altra spiegazione possibile, difficile immaginare infatti che il cacciatore spari per nutrirsi o difendersi da pericolosi pennuti di 40 grammi, ho sempre pensato che i motivi andassero ricercati nella sfera psichica di chi compie questo gesto. Se proprio non riesco ad essere determinante per le sorti della mia vita, se, poniamo caso, non riesco a farmi rispettare da un capo dispotico o a dirgliene quattro alla perfida moglie, posso però imbracciare un fucile e decidere le sorti di altre vite. Il fucile insomma, quale potente protesi per mostrare al mondo intero che esisto. Uccido ergo sum.
(Rispondi)
 
Veronica1070
Veronica1070 il 04/05/12 alle 13:22 via WEB
Gli animali danno sempre belle emzioni e spesso ci dimostrano che l'uomo è la razza peggiore.
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 05/05/12 alle 23:18 via WEB
Di sicuro l'uomo è l'unico animale che uccide per divertimento. Grazie Veronica, benvenuta.
(Rispondi)
 
iodicentro
iodicentro il 09/05/12 alle 20:17 via WEB
Aggiungo qui un mio commento. Io amo tantissimo i gatti. Molto belli. I miei animali preferiti. Non che gli altri non lo siano anzi. Dopo tutto vorrei citare qui San Francesco e il suo cantico delle creature. San Francesco amava le persone e gli animali. Ricordiamo la storia del lupo e San Francesco. Lupi sempre considerati animali cattivi (e quante fiabe fanno credere ai bambini che i lupi mangiano i bambini) oggi per fortuna specie protetta (e per fortuna). Ma se un uomo comunque è cattivo lo è con le persone e tanto più con gli animali.
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 09/05/12 alle 23:17 via WEB
Sottoscrivo ed aggiungo un appello a tutte le mamme (le poche rimaste) italiane: sostituiamo, nelle favole, quel povero lupo che ormai non ne può più di beccarsi schioppettate ed insolenze variamene assortite. Del resto il panorama contemporaneo non difetta certo di modelli più adatti allo scopo.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 22/05/12 alle 18:22 via WEB
Che ne dici di sostituire il lupo con un branco di agnelli inferociti?
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 23/05/12 alle 09:57 via WEB
Mi sembra un'ottima idea: a Torino esiste un branco di Agnelli inferociti perchè non riescono più a vendere una Panda!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 28/05/12 alle 09:00 via WEB
Agnelli in miniatura e Panda giganti. Il mondo va avanti, ma è una fregatura.
(Rispondi)
 
angesp50
angesp50 il 03/07/12 alle 18:43 via WEB
La tua storia mi ha commosso...nn posso immaginare il dolore x la perdita di animali così cari... I miei due gatti(quelli del profilo)Il Fuffi e la Filli,sono la mia famiglia e per loro farei tutto,come rinunciare ad andare fuori da circa 10 anni,più o meno la loro età.Ciao cara marina,se fai dei post mandami msg.Angela
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 04/07/12 alle 10:42 via WEB
Grazie Angela, benvenuta. In effetti perdere un amimale da proprio le stesse sensazioni che provi quando ad andarsene è un familiare. Poi, soprattutto, nelle storie che ho raccontato e in altre simili occasioni, quello che non sono riuscita a digerire è la superficialità e l'indifferenza verso la sorte degli animali e, ci aggiungo, in generale, verso il rispetto per la natura. Mi dispiace per le tue vacanze: dalle mie parti ci siamo organizzati anche in tal senso e non ho più problemi ad affidare per qualche giorno i miei animaletti a mani altrettanto attente.
(Rispondi)
 
angesp50
angesp50 il 06/07/12 alle 20:11 via WEB
Ho sbagliato a scrivere "rinuncia"x quanto riguarda le vacanze,in realtà nn me ne importa + di tanto... Nn mi va di lasciare i gatti a nessuno,so che nessuno li tratterebbe come me,io con loro parlo,rido,scherzo,gioco,li accarezzo di continuo e loro soffrirebbero x la mancanza.In fondo penso che 2 settimane di ferie nn ripagano di un anno intero con loro.E poi ho il mare vicino casa....è gia tanto,no? Ciao
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/07/12 alle 00:35 via WEB
Si, adesso capisco. E condivido. Sta succedendo anche a me con la cagnetta anziana; è stata male, molto male, pensavo di perderla. Adesso sta meglio ma avere capito che non è lontano il giorno in cui dovrò separarmene, mi ha legato a lei ancora di più e anche lasciarla sola poche ore mi pesa come mai prima.
(Rispondi)
 
maru55
maru55 il 07/10/13 alle 18:48 via WEB
storie comuni, storie di tutti i giorni, storie di vita normale per chi sa capire veramente, per chi ha sacrificato il suo per il bene di quegli occhi.... e per chi non fa distinzione tra malessere umano e malessere animale, purtroppo c'è ancora chi vede un animale come un essere inferiore, incapace di provare sentimenti,emozioni e dolore.... sentimento di tristezza nei confronti di quei colleghi veterinari che svolgono con superficialità il proprio compito, d'altronde come stupirsi se le stesse azioni a cuor leggero vengono compiute da colleghi medici in campo umano?
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 08/10/13 alle 14:46 via WEB
E invece continuo a stupirmi, per come è andata quella volta con il mio micione, per chi continua a sparare a volatili di qualche grammo, per chi uccide, bruciandole vive, decine di lumache per un piattino in più a tavola. Se smettessi di stupirmi non mi piacerei più. Indignarsi per quelle che tu definisci "azioni a cuor leggero" dei tuoi colleghi medici in campo umano o, peggio, per quello che sta succedendo in Senato negli Stati Uniti contro la riforma sanitaria del Presidente Obama è scontato e meriterebbe più d'un commento ad un post.
(Rispondi)
 
 
 
maru55
maru55 il 08/10/13 alle 16:06 via WEB
La cultura di un popolo si vede dal rapporto che questo ha con gli animali,...nel post precedente volevo solo dire che determinati atteggiamenti sono dettati dalla scarsa attenzione e sensibilità nei confronti degli altri,tutto diventa "normale", tollerabile quando non si è coinvolti in prima persona,e questo vale per persone...animali...dottori...veterinari...ecr...penso solo che alla base ci sia una scarsa cultura....
(Rispondi)
 
maru55
maru55 il 08/10/13 alle 16:07 via WEB
un'altra cosa è vera.......discorso troppo articolato e complesso da affrontare in un post!!!
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 09/10/13 alle 09:43 via WEB
Beh, provaci lo stesso, un blog serve a questo e l'esercizio alla sintesi può tornar utile per mille versi.
(Rispondi)
 
 
 
maru55
maru55 il 10/10/13 alle 17:22 via WEB
preferisco parlare ad un volto che ad un monitor.....magari davanti ad un calice di rosso.....fammi sapere....visto che sto ancora aspettando ..cara la mia ex maestrina!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 11/10/13 alle 10:10 via WEB
Beh, visto che insisti, anche se la non risposta era già, implicitamente, una risposta, evidenzio a te e al mondo creato - o almeno a quella piccola parte che ha la bontà di leggermi - quanto segue: SONO SU LIBERO SOLO PER IL MIO BLOG!
(Rispondi)
 
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