Mondo Jazz
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 10/07/2012
Post n°2322 pubblicato il 10 Luglio 2012 da pierrde
L Sad to report the death yesterday at the age of 79 of one of the greats of the British free improv scene for many decades, Lol Coxhill, after several weeks of a serious illness. (fonte: LondonJazz) Lowen Coxhill, detto Lol (Portsmouth, 19 settembre 1932 – Hampshire, 9 luglio 2012), è stato un sassofonista, compositore e attore inglese. Musicista eclettico, pur rimanendo uno degli interpreti principali della free improvisation internazionale, ha spaziato tra diversi generi, come il bebop, il rock progressivo, il blues ed altri. Utilizza prevalentemente i sassofoni soprano e sopranino. Nel corso della sua lunghissima carriera, Coxhill ha inciso molti dischi ed ha al suo attivo un gran numero di collaborazioni nei lavori di altri musicisti. Tra il 1980 ed il 1992, è apparso sugli schermi anche come attore, interpretando ruoli secondari in alcuni film e telefilm inglesi. Negli anni cinquanta, durante i quali il jazz ha una grandissima diffusione in Inghilterra, Coxhill assorbe l'influenza della neonata free improvisation ed il suo stile va a collocarsi all'interno di diversi generi musicali, tra i quali il free jazz, il bebop, il blues, il rock e la musica contemporanea di Edgar Varese e Stockhausen In questo periodo, un importante punto di riferimento sono per Coxhill i lavori di Thelonius Monk e Pee Wee Russell, dei quali ammira le originali pause tra una nota e la successiva. Altri jazzisti che contribuiscono alla sua formazione sono Charlie Parker e Lee Konitz. Negli anni sessanta si avvicina al rock progressivo della scena di Canterbury, entrando prima nella formazione dei Carol Grimes and Delivery e poi in quella dei Whole World di Kevin Ayers. Il sodalizio iniziato con Steve Miller nei Delivery, porterà alla realizzazione di diversi album. Altri importanti musicisti progressive con cui ha lavorato sono i Caravan, Fred Frith, Hugh Hopper, gli Henry Cow e Mike Oldfield. Tra i vari artisti di blues con cui ha suonato, vi sono Otis Spann, Champion Jack Dupree, Lowell Fulson, Rufus Thomas ed Alexis Korner. Tra i jazzisti vanno citati i Brotherhood of Breath, Harry Miller, Steve Lacy, Evan Parker, Anthony Braxton e John Stevens. Negli anni ottanta entra nel trio jazz The Melody Four, con i quali inciderà diversi album.Ha al suo attivo anche la partecipazione in dischi punk del gruppo The Damned e di Penny Rimbaud. L'album Digswell Duets del 1978, accreditato a Coxhill, Simon Emmerson e Veryan Weston, è stato inserito dalla rivista britannica The Wire nella lista dei "100 album che hanno incendiato il mondo (quando nessuno li ascoltava)" Fonte: Wikipedia
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Post n°2321 pubblicato il 10 Luglio 2012 da pierrde
Disponibile il nuovo numero della web mail zine JazzColours SOMMARIO Luglio 2012 (Anno V, n. 7) 4 - Highlights 8 - Tord Gustavsen il lato erotico dell'improvvisazione 14 - Walter Beltrami quando le note suonano in bilico 19 - Tom Rainey l'elemento sorpresa 23 - jazz&arts: Barry Boobis cinetiche visioni 26 - Recensioni CD Focus on: Henry Threadgill Zooid "Tomorrow Sunny/The Revelry, I 5 dischi imprescindibili di Ray Anderson 33 - Black&White: Ahmad Jamal "Blue Moon" (e inoltre: Progetto Guzman, Guillaume Perret & Epic, Dialogues Trio, Devin Gray, Eri Yamamoto Trio, Joel Grip, Romano-Sclavis-Texier, Michael Wollny [em], Mauro Gargano, Gabriel Vicens, AljazZeera, Jeff Parker Trio) 34 - Eventuali
Non è un website, non è una rivista su carta, non è una newsletter... Il primo mensile di musica jazz da ricevere direttamente nella casella di posta elettronica, comodamente a casa come allegato, ecologico e innovativo. |
Post n°2320 pubblicato il 10 Luglio 2012 da pierrde
Non mi piace fare le pulci in casa altrui ne tantomeno cercare polemica a tutti i costi. Quindi premetto che la mia è solo una ironica caccia alla bufala ma senza malizia. Il sito del magazine Musica Jazz riporta nella colonna di sinistra sotto il titolo Charts un elenco di album numerati, evidentemente una classifica dei dischi più venduti. A parte il non secondario impatto sul lettore di una classifica aggiornata al mese di maggio, l'album più venduto pare essere Preludio e Saudade di Bartolomeo Barenghi. Il bravo ma non famosissimo chitarrista precede giovani di belle speranze tipo Charlie Haden, Hank Jones, Billy Hart. Preso dalla curiosità per un successo discografico cosi' inaspettato ho cliccato sull'immagine del carrello, ma per la Deastore, il negozio on line che credo curi anche la classifica, l'album non esiste. E io che pensavo che le classifiche taroccate appartenessero solo al mondo del calcio! Che balenghi !
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