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Obama ha in cantiere un piano per creare ben 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro. E' un piano eccezionale, peccato che dovremmo trasferirci tutti in Cina
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di MASSIMO GIANNINI
Sei anni dopo l'editto bulgaro dell'aprile 2002 contro Biagi, Santoro e Luttazzi, è arrivato anche l'editto albanese contro i direttori dei giornali. Di ritorno da Tirana, il Cavaliere ci ha regalato un altro esempio del suo personalissimo modo di essere uno "statista liberale".
Non bastano più la militarizzazione della politica e la colpevolizzazione dell'avversario, la delegittimazione delle istituzioni e la denigrazione del dissenso. Ora siamo all'attacco pubblico rivolto contro le singole testate giornalistiche, i loro titoli, le loro vignette.
"Colpevoli" di aver informato i propri lettori su quanto accade ai danni di Sky con l'inasprimento dell'Iva, e di aver rivelato ciò che è palese a tutti e che questo giornale denuncia da anni: l'insostenibile conflitto di interessi che esplode sistematicamente tra il Berlusconi capo del governo e il Berlusconi proprietario di Mediaset.
Ma stavolta quel minaccioso "cambiate mestiere" indirizzato ai direttori (per lui un altro "cancro da estirpare", proprio come i magistrati) tradisce ormai molto di più del suo già colossale conflitto di interessi. Molto di più del vittimismo arrogante e manipolatorio, con il quale trasforma ogni volta un torto inflitto in un torto subito. Molto di più della "follia" lacaniana (e nient'affatto erasmiana) che lo pervade ogni volta che è in gioco il suo impero mediatico. Dietro quelle parole del Cavaliere c'è davvero una visione tecnicamente "totalitaria" della democrazia, che tra un editto e l'altro sta ormai precipitando in un'autocrazia.
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Berlusconi: «Internet va regolamentata»La proposta per il prossimo G8: «Serve una prospettiva internazionale, in cui l'Italia possa essere avanguardia»
ROMA - Regolamentare internet. Silvio Berlusconi, dopo la visita al polo tecnologico di Poste italiane a Roma, lancia una proposta italiana che il governo s'impegna a portare sul tavolo del prossimo G8, che sarà presieduto dall'Italia. «Da gennaio sarò per la terza volta presidente del G8, che sarà un G20 - spiega il premier - e rappresenterà l'80% dell'economia mondiale e il 72% della popolazione mondiale. Il G8 ha già come compito la regolazione dei mercati finanziari in tutte le nazioni; ho visto che per quanto riguarda internet manca una regolamentazione comune». Quindi annuncia: «Porteremo sul tavolo una proposta internazionale, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo». L'argomento secondo Berlusconi deve essere affrontato, ma non dalle Nazioni Unite (definite dal premier «pletoriche»). Nel g8 «invece si discute, ci si interfaccia e si arriva a soluzioni concrete che poi tutti i paesi si impegnano ad accettare». Secondo il premier l'Italia potrebbe rappresentare l'avanguardia per un intervento nel settore. «Queste tecnologie - ha concluso - sono il futuro per tutto il mondo».
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Grillo: Berlusconi invita a consumare
così vende più pubblicità su Mediaset
«Ho comprato due lavatrici, tre frigoriferi. Ingombrano un po', ma non potevo ignorare l'appello di Silvio»
«Ho comprato due lavatrici, tre frigoriferi e uno schermo al plasma. Ingombrano un po', ma non potevo ignorare l'appello di Testa d'Asfalto dall'Abruzzo». Comincia così l'ultimo post di Beppe Grillo sul suo blog che prende in giro gli appelli all'ottimismo di Silvio Berlusconi. Il comico genovese prova a parafrasare il premier: «La colpa della recessione è di chi non consuma. Dei finti disoccupati. Le aziende non producono e la Fiat ha i piazzali pieni di auto. È una legge di natura. Se non compri, l'azienda chiude».
Berlusconi, dice, «è ricco sfondato grazie a voi. Con il meccanismo dei soldi comunicanti. La pubblicità- spiega Grillo- è il pizzo che pagate su ogni acquisto. Quando comprate una merendina o una scatola di pomodori finanziate Mediaset. Ci sono voluti vent'anni per consumare l'Italia, ma lui ci è riuscito». Chi lo ha appoggiato? Grillo non ha dubbi: colpa dei «collaborazionisti Bossi, D'Alema e Violante, è vero. Centinaia di giornalisti si sono venduti, è vero. Ma lo sfascio, diciamocelo, è soprattutto merito suo». Insomma, conclude, «lasciate la luce accesa anche di giorno, l'acqua del rubinetto aperta, i caloriferi a tutta manetta. Usate tre preservativi alla volta, uno sull'altro, e due scatole di Viagra per sera. Consumate, consumatevi». Conclusione col botto: «L'ottimismo di Berlusconi (Grillo in realtà riferendosi al premier usa una parolaccia, ndr) genera mostri».
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REFERTI
- «Nel cadere urtava violentemente piede e ginocchio sinistro riportando trauma cranico».
- Trauma distorsivo per scivolone su cartone bagnato
- «Il ferito dichiara di essersi scontrato con una pompa di benzina proveniente dall’altra direzione».
CHIAMATE D'EMERGENZA
- Centrale 118 a ambulanza: «Il paziente è cardiopatico?». Ambulanza a centrale: «Negativo, paziente operaio».
DIALOGHI SURREALI PAZIENTE - MEDICO
- Ho le doglie, sento molto male, non può essere che la forza di gravidanza.
- Mi dia una pomata per un'escursione alla mano.
- Ho guidato per 40 anni, poi mi sono addormentato al volante e ho avuto un incidente.
- Mentre tentavo di uccidere una mosca mi sono scontrato con un palo del telefono.
- Mi sono fermato a fare un bisogno, quando ho visto la mia auto passare davanti a me e finire nel fosso. Forse non avevo frenato.
- «Come si sente oggi?». «Guardi nell'amplesso sto meglio»
- Dottore, devo fare l'antitettonica?
- Vorrei una pomata per le emorroidi piccanti
- Soffro di tunnel del carpaccio
- Ho un dolore, devono essere le palle peripatetiche
- Vorrei un dentificio antitarlo
- Dottore, divento allergico quando ci sono i polli nell'aria!
- È miopia o prespbiterio?
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- Quando muoio mi faccio cromare. (Eccellente! )
- Di fronte a queste cose rimango putrefatto! (Che schifo!)
- Arriva il treno, hai blaterato il biglietto? (...)
- Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente? Dovrei avere il dono dell'obliquità ! (la torre di Pisa ?)
- Basta! Vi state coagulando contro di me! (trasfusione? )
- E' nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo! (Stategli lontano!)
- Anche l'occhio va dalla sua parte... (Si chiama strabismo... )
- Non so a che santo riavvolgermi. (Una video cassetta devota...)
- Avete i nuovi telefonini GPL? (No mi spiace solo benzina!)
- Il cadavere presentava evidenti segni di decesso. (Ma va?! Strano)
- Prima di operarmi mi fanno un' autopsia generale. (Auguri!)
- Abbiamo mangiato la trota salmonellata. (Ancora auguri!)
- Vorrei un'aspirina in supposte effervescenti. (Quando si dice faccia da ****...)
- Vorrei una maglia con il collo a volpino.(Non era lupetto?...)
- Vorrei una pomata per l 'Irpef. (Herpes è difficile... )
- Tu non sei proprio uno sterco di santo. (Menomale.)
- E' andato a lavorare negli evirati arabi. (Contento lui...)
- A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata. (O disidratata? Alla faccia della diarrea!)
- Mia nonna ha il morbo di Pakistan . (...)
- La mia auto ha la marmitta paralitica. (...e al posto dei cavalli ha le sedie a rotelle?)
- Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio. (Si salvi chi può!)
- Sono momentaneamente in stand-bike. (L'attesa in bicicletta.. .)
- Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica. (Aiuto...)
- Mi sono fatta il Leasing al viso. (..pensavo un mutuo...)
- E' inutile piangere sul latte macchiato. (Meglio farlo su un bel cappuccino.. .)
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>Mentre è
> sotto anestesia vede Dio che le tende la
>mano.
> "E' arrivata la mia ora?" chiede
>lei.
>
> "No - risponde Dio - ti rimangono 23 anni, 22 giorni e 5 ore di
>vita".
>
> Dopo l'intervento la donna decide di rimanere in ospedale e si fa
>fare:
> lipo su addome e cosce, lifting, seno nuovo, collagene nel
>labbro
> superiore, protesi per rialzare i glutei e si fa anche segare due
>costole
> per avere la vita più
>sottile...
>
> Esce dall'ospedale, inguainata in un abitino di Gucci e tacchi da
>12...
>
>Splendida!
>
> Attraversa la strada e... viene tirata sotto da un tir
>!
> Si ritrova davanti a
>Dio:
>
> "Ma non mi avevi detto che avevo ancora oltre 20 anni di vita
>?".
>
>
> "Cazzo , non ti ho riconosciuta
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Le fesserie di Berlusconi su Obama hanno fatto passare quasi inosservata la sostanza della sua visita all' amico Putin: il cordiale consenso del capo del governo italiano per l' attacco russo in Georgia. Una posizione che si direbbe senz' altro antiamericana, e che scatenerebbe più di qualche polemica tra alleati, se solo qualcuno la prendesse sul serio. Ma a Washington, evidentemente, sanno benissimo che se Berlusconi, anziché con Putin, fosse stato con Bush, avrebbe dato ragione a lui sulla Georgia come su tutto il resto: perché tra le chiacchiere da viaggio del nostro premier e la politica estera non c' è alcun rapporto. Un anziano signore che gira il mondo, ormai da anni, dichiarandosi amico di tutti e d' accordo con tutti, raccontando le barzellette già scartate da Gino Bramieri, fornendo alle agenzie di stampa solo qualche scampolo di folklore, non è considerato in grado di dire alcunché di notevole o di grave. Solo per noi italiani (e neanche tutti), solo nella piccolissima porzione di pianeta che abitiamo, Berlusconi è un problema serio, e spesso una presenza umiliante. Per il resto del mondo è solo un piccolo italiano leggero che consolida tutti i luoghi comuni sulla leggerezza degli italiani. Uno che è contento se attorno a sé vede ridere, e non si rende conto che è di lui che stanno ridendo. Né lo stuolo di maggiordomi che lo circonda, benché lautamente pagati, ha il coraggio di dirglielo. | |
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CHICAGO - Un inno alla democrazia e alla capacità di cambiare. Barack Obama nel discorso più importante della sua vita, davanti a centinaia di migliaia di persone, ha commosso il suo Paese e il mondo rivendicando la forza della speranza contro il cinismo, la forza dell'uomo comune davanti al potere, la forza potente del sogno e del cambiamento. La forza dell'America, ha gridato Obama nella notte di Chicago, non è la sua potenza militare ma la capacità di creare «democrazia, libertà e opportunità».
Un discorso di quindici minuti, intenso, emozionante, capace di promettere una nuova éra politica: «Questa vittoria non è il cambiamento ma la possibilità del cambiamento e se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un posto dove ogni cosa è possibile, dove si può realizzare il sogno dei nostri padri e dimostrare il potere della democrazia, questa notte la risposta è arrivata. L'hanno data le donne e gli uomini che sono stati in coda per ore per poter votare».
Barack Obama è salito sul palco di Grant Park tre minuti prima delle undici di sera. La folla lo aspettava da ore, una serie di boati aveva scandito la conquista di tutti gli Stati chiave, ma la festa era scoppiata un'ora prima quando la Cnn lo aveva dichiarato presidente. Prima di prendere la parola Obama ha aspettato che John McCain concedesse la vittoria, poi con Michelle e le figlie - vestite di rosso e nero - è apparso in questa spianata verde chiusa tra il Lago Michigan e i grattacieli. A proteggere il nuovo presidente due immensi vetri antiproiettile, voluti dal secret service ai lati del leggio.
Obama ha cominciato salutando Chicago, la sua città, la nuova capitale politica d'America, ha parlato con rispetto e stima del suo avversario repubblicano e ha ringraziato Michelle: «La roccia della nostra famiglia, l'amore della mia vita». Poi ha detto a Sasha e Malia che rispetterà la piccola promessa di prendere un cane: «Vi siete meritate il cucciolo, verrà con noi alla Casa Bianca».
Le sue parole più convinte sono state per i milioni di volontari che hanno costruito la sua campagna, per «i lavoratori che hanno donato cinque o dieci dollari», per i giovani che hanno lasciato le famiglie per mesi: «Questa vittoria appartiene a voi e io non lo dimenticherò». Ha ripercorso la storia dell'America e delle sue conquiste e il lungo cammino dei diritti civili attraverso la vita dell'elettrice più anziana: una donna di Atlanta di 106 anni che si battè contro la segregazione razziale e che gli ha dato il suo voto.
L'elenco delle cose su cui impegnarsi adesso è lungo: il pianeta in pericolo per il cambio climatico, la crisi finanziaria e quella delle case, i soldati che combattono in Afghanistan, «la necessità di creare lavoro e di costruire nuove scuole». Ma promette di provarci, chiede che il Paese sia unito con lui per riportare «la prosperità, la pace e restituire ad ognuno la possibilità di coronare il Sogno Americano».
Il finale è hollywoodiano, lo raggiungono sul palco Joe Biden e tutti i parenti: si abbracciano e salutano a lungo mentre gli altoprlanti trasmettono una colonna sonora epica. In tutta America si riempiono le piazze e le strade e davanti alla Casa Bianca un'altra folla immensa festeggia pacificamente l'arrivo di un nuovo inquilino. Il primo nero della storia.
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Abbiamo stravinto!!!!!!!!!
Grande Obama
Grandi democratici!!!!!!
E' il segno di una svolta epocale.....
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Dissero che volevano licenziare tutti i precari.
Pensai, non mi interessa, sono di ruolo!
Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola d'infanzia e tornare alla maestra/o unica/o nella scuola elementare.
Pensai, non mi interessa, non ho figli!
Poi dissero che volevano tagliare il 17% del personale ATA.
Pensai, non mi interessa, sono docente!
Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola media.
Pensai, non mi interessa, insegno alle superiori!
Poi dissero che volevano ridurre i docenti di sostegno.
Pensai, non mi interessa, insegno lettere!
Poi dissero che volevano cancellare le scuole con meno di 500 alunni.
Pensai, non mi interessa, lavoro in una scuola con più di 600 alunni!
Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola superiore.
Pensai, non mi interessa, sono di ruolo da vent'anni!
Poi dissero che volevano colpire i malati immaginari.
Pensai, non mi interessa, non mi ammalo mai!
Poi dissero che volevano aumentare gli alunni per classe fino a 35 unità.
Pensai, non mi interessa, in fondo insegnare a 30 o a 35 studenti è lo stesso!
Poi dissero che volevano affidare ai dirigenti scolastici le assunzioni e i licenziamenti del personale della scuola.
Pensai, non mi interessa, dopo 25 anni di insegnamento!
Poi dissero che volevano intensificare la privatizzazione delle scuole con istituti-fondazione in mano ai privati.
Pensai, non mi interessa, tra 10 anni vado in pensione!
Poi dissero che c'era una proposta di legge che avrebbe cancellato i diritti acquisiti per andare in pensione.
Pensai, non mi interessa, chissà quando l'approveranno!
Così, quando poi ebbero finito di distruggere la scuola pubblica statale ed ebbero licenziato anche me,
pensai, e adesso che si fa?... Non c'era rimasto più nessuno a protestare!
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La crisi finanziaria globale fa tornare l'Italia ai tempi della lira. Al 1997, quando il Governo lavorava per portare il Paese nell'euro. Ieri il rendimento titoli di Stato italiani decennali (BTp) ha infatti superato di un punto percentuale quello dei corrispettivi titoli tedeschi (Bund): l'Italia, insomma, è costretta a pagare l'1,02% di interessi in più della Germania per trovare qualche investitore disposto a comprare i suoi titoli di Stato. Non era mai accaduto da quando esiste l'euro. E anche i credit default swap, cioè le polizze che gli investitori usano per assicurarsi contro l'insolvenza di qualunque emittente obbligazionario, hanno raggiunto il record per il nostro Paese: 128 punti base lunedì e 115 ieri. Secondo i calcoli di StatPro, questo significa che gli investitori implicitamente calcolano una probabilità di insolvenza della Repubblica italiana del 2% nell'arco di un anno e del 10% nell'arco dei prossimi 5 anni. Segno, da un lato, che l'Italia è percepita sempre più rischiosa. Dall'altro, che il panico sta spingendo gli investitori verso i titoli più sicuri.
Andiamo con ordine. L'allargamento della forbice tra i rendimenti di Italia e Germania, che i tecnici chiamano spread, ha due ordini di ragioni. Innanzitutto c'è una motivazione di carattere generale. I Bund tedeschi sono storicamente considerati i titoli di Stato più sicuri d'Europa, soprattutto perché sono molto liquidi e hanno un contratto futures molto efficiente. In momenti d'incertezza, dunque, gli investitori hanno sempre acquistato più Bund che titoli italiani, spagnoli o anche francesi. Per questo la Germania ha sempre pagato, per emettere titoli di Stato, i rendimenti più bassi d'Europa. È dunque normale che in questi giorni di grande incertezza la corsa all'acquisto di Bund sia aumentata. E, di conseguenza, è normale che i rendimenti tedeschi siano scesi più degli altri.
L'allargamento del cosiddetto spread, dunque, è in gran parte frutto di un movimento del mercato dettato dal panico degli investitori. E riguarda tutti i Paesi "periferici" d'Europa, non solo l'Italia: la Grecia paga oggi l'1,25% più della Germania, la Spagna lo 0,61% e il Portogallo lo 0,72%. L'1% pagato in più dall'Italia, insomma, è in bella compagnia. «Questo movimento riflette la percezione, da parte del mercato, di un elevato rischio sistemico», osserva Vincenzo Guzzo, senior strategist di Morgan Stanley. Eppure, secondo alcuni economisti, questa spiegazione non è sufficiente per giustificare il divario record tra Italia e Germania. E qui si entra nella seconda motivazione: il nostro Paese paga lo scotto di conti pubblici zavorrati da una montagna di debiti. Con un rapporto sul Pil al 103,2% (dati di Standard & Poor's), l'Italia è il Paese con il debito pubblico più elevato d'Europa. E questo pesa, soprattutto ora che i Governi hanno annunciato massicci interventi a sostegno del sistema bancario e finanziario. Già ora, prima che il Tesoro italiano abbia effettuato alcun intervento nel capitale delle banche, le emissioni di titoli di Stato italiani (vedere articolo a pag.47) sono stimate in aumento per l'anno prossimo. Morgan Stanley prevede che nel 2009 l'Italia debba emettere BTp, CcT e CTz per 198 miliardi di euro: più dei 183 previsti nel 2008 e più dei 169 emessi nel 2007. Cifra ben più elevata dei 57 miliardi previsti in Spagna, dei 135 in Francia e dei 173 in Germania. Ebbene: l'andamento dello spread tra BTp e Bund tiene conto anche di questi dati. «Siamo in un momento – osserva un economista – in cui il mercato cerca di testare la capacità degli Stati di mettere mano al portafoglio».
Morale: il peggioramento del rischio-Italia è il frutto sia di motivi internazionali (legati al panico degli investitori) sia di considerazioni sui conti pubblici. Purtroppo l'Italia ne pagherà le conseguenze. È vero che in termini assoluti i rendimenti sono scesi (i BTp decennali ieri rendevano il 4,76%), ma è anche vero che rispetto alla Germania l'Italia viaggia con il freno a mano tirato. Assumendo che l'anno prossimo emetterà 198 miliardi di debito, il Tesoro pagherà interessi – considerando le varie scadenze – di circa 1,5 miliardi di euro in più di quelli che pagherebbe la Germania.(ilsole24ore)
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Il vice-governatore della Bank of England, Charles Bean, nel corso di un'intervista rilasciata a MarketNews International ha affermato: "la Gran Bretagna sta per far fronte alla più grande crisi finanziaria nella storia umana".
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> Una volta arrivò al villaggio un signore ben vestito , prese alloggio
> nell'unico albergo del villaggio e mise un avviso sulla singola pagina del
> giornale locale dicendosi disposto ad acquistare ogni scimmia che gli
> avessero portato per 10 dollari.
> I contadini, che sapevano che la foresta era piena di scimmie, corsero a
> cacciare le scimmie .
> L'uomo acquistò le centinaia di scimmie che gli portarono a 10 dollari
> ciascuna.
> Siccome già rimanevano poche scimmie nella foresta, gli agricoltori persero
> l'interesse, allora l'uomo offrì 20 dollari per scimmia e i contadini
> corsero di nuovo nel bosco.
> Anche in questo caso le scimmie erano in diminuzione e l'uomo alzò l'offerta
> a 25 dollari per cui i contadini tornarono nella foresta per cacciare le
> poche restanti scimmie .
> A questo punto, l'uomo offrì 50 dollari per ogni scimmia, ma siccome aveva
> affari da sbrigare in città lasciò il villaggio e diede l'incarico al suo
> aiutante di acquistare le scimmie.
> L'assistente andò dai contadini dicendo loro: vi offro di vendervi le
> scimmie del mio capo a 35 dollari e quando il mio padrone ritorna dalla
> città gliele vendete a 50 dollari ciascuna come quanto lui ha già accordato
> .
> I contadini racimolarono tutti i loro risparmi e acquistarono le migliaia di
> scimmie che stavano in una gran gabbia , e attesero il ritorno del 'capo'...
> Da quel giorno non videro più nè l'assistente nè il capo.
> L'unica cosa che videro fu una gabbia piena di scimmie che acquistarono con
> i risparmi di tutta la loro vita .
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>Cenerentola ora ha 75 anni, e si trova agli sgoccioli di una vita
>passata felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro, che è morto
da pochi anni.
>Passa le sue giornate nel terrazzo di casa sua, seduta in una sedia a
dondolo, osservando il mondo con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice.
Una bella sera, da dentro a una nuvola scende all'improvviso la Fata Madrina.
Cenerentola le domanda:
>- Cara Fata Madrina!! Dopo tanti anni ti rivedo!! Cosa ci fai qui?
>E la Fata risponde:
>-Cenerentola, dall'ultima volta che ti ho vista hai vissuto una
>vita esemplare.
>C'è qualcosa che io potrei fare per te?
>Qualche desiderio che ti potrei concedere?
>Cenerentola è confusa, allegra e arrossendo dall'emozione, dopo aver pensato
per un po' mormora:
>- Mi piacerebbe essere immensamente ricca. In un istante la sua vecchia
sedia a dondolo diventa d'oro massiccio. Cenerentola è impressionata.
>Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontana dalla sedia.
>Cenerentola grida:
>- Grazie Madrina!
>La Fata allora dice:
>-Non è niente, te lo meriti! cosa ti piacerebbe come secondo
>desiderio?
>Cenerentola china il capo, osserva le impronte che il tempo ha
>lasciato nel suo corpo, e dice:
>- Mi piacerebbe essere giovane e bella di nuovo.
>Quasi contemporaneamente, lei si ritrova la sua bellezza giovanile.
>Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai non ricordava quasi
più: passione, ardore, ecc.
>Allora la Fata le dice:
>-Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?
>Cenerentola osserva il suo povero micione spaventato e dice:
>- Vorrei che tu trasformassi il mio fedele Bob in un bellissimo
>giovanotto.
>Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello
>che le rondini non possono evitare di fermare il loro volo per
>fermarsi ad ammirarlo. La Fata Madrina dice:
>Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.
>E parte veloce come una scintilla.
>Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con tenerezza.
Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le mormora
teneramente nell'orecchio:
>'Scommetto che sei pentita di avermi castrato, stronza!!!'
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per certificarne la morte veniva chiamato il medico condotto,
il quale, per verificare l' effettivo decesso, usava infliggere dolore al deceduto.
Il modo più comune utilizzato in quel tempo era un potente morso
inflitto alle dita dei piedi, quasi sempre l' alluce.
Nel dialetto del popolino, il medico assunse così il nome di 'beccamorto'.
Questa pratica diede origine ad un vero e proprio mestiere.
La tradizione prevedeva che tale mestiere fosse tramandato dal padre al primo figlio maschio.
Verso la fine del medioevo accadde però qualcosa che cambiò il futuro dei beccamorti.
Uno dei beccamorti più famosi non riuscì a concepire un figlio maschio;
la moglie partorì 4 figlie femmine.
Il beccamorto, per evitare l' estinzione del mestiere,
domandò alla chiesa la dispensa per poter tramandare la professione
alla propria figlia femmina la quale, dopo aver ricevuto la benedizione,
iniziò il suo lavoro di beccamorto.
Il caso volle che il suo primo morto fosse un uomo
al quale un carro aveva tranciato entrambe le gambe;
la ragazza era indecisa su dove infliggere il morso ma,
alla fine, prese una decisione . .....
Nacquero cosi 'Le pompe funebri'!!!
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Inviato da: Anc0ra_e_sono_7
il 29/06/2011 alle 16:14
Inviato da: locutus_of_borg_1974
il 24/12/2010 alle 18:39
Inviato da: Mr.Jhons
il 10/02/2010 alle 02:30
Inviato da: giostella2
il 09/02/2010 alle 09:51
Inviato da: Mr.Jhons
il 09/02/2010 alle 01:40