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« I cattivi della StoriaIn nome del popolo italiano »

Le piaghe d'Egitto, il calendario dei Maya e l'umanità rediviva.

Post n°1274 pubblicato il 18 Giugno 2020 da fedechiara
 

 

Il mondo è in mi settima da un bel po', ma con una accelerazione semestrale preoccupante, ne converrete. Il 20-20 che si annunciava così rotondo negli auguri di inizio anno a causa della sua accattivante iterazione numerica si è rivelato 'anno fatale' e orribilissimo per il suo enumerare, a tamburo battente, eventi tragici a bizzeffe e sciami, le locuste incluse, - che le mitiche piaghe d'Egitto quasi sono a pari e se capitasse a noi di passare il mar Rosso con Mosè alla testa, le onde del mitico passaggio si abbatterebbero sulle nostre teste affogandone a migliaia o forse tutti, come nel Diluvio. 
Perché il 20-20, nel ricalcolo del calendario dei Maya che ne ha fatto uno studioso, è l'anno finale della storia dell'umanità – e il giorno 21 di giugno è il termine ultimo fissato dal Fato. Fate buon uso di questi tre ultimi giorni che ci restano e dateci sotto e non badate troppo al distanziamento sociale.

E ci si è messo anche quel poliziotto col ginocchio sul collo del presunto martire (i precedenti penali di Floyd ci fanno dubitare della sua lesta beatificazione e 'santo subito' - e ci resta il dubbio su che ci facesse lì, nel mirino dei poliziotti intervenuti) ci si è messo anche il poliziotto violento, dicevo, a interrompere la predicazione asfissiante del Vangelo-secondo-Conte e virologi associati del 'distanziamento sociale' causa maledetta pandemia. 
E pare, si narra, che qualche contagio di ritorno ci sia stato a causa delle virulente manifestazioni con abbondante seguito di incendi e saccheggi e violenza di ritorno con altri morti. 
Tu vedi in quali maledetti inferni di invivibile melting pot vanno sempre a parare le buone cause della protesta legittima e che ci ricordava l'ovvio che 'le vite dei neri contano'.

E, ieri, una infermiera francese, anch'essa con l'aureola in coppa di intoccabile eroina sanitaria, è stata arrestata per aver lanciato dei sassi all'indirizzo delle forze dell'ordine schierate alla bisogna e, sull'onda degli slogans della protesta americana, ecco tornare lo stucchevole 'j'accuse' sulla polizia violenta.

Che, se è stata dotata di manganelli e taser e pistole e spray al peperoncino per l'efficace svolgimento della funzione preposta una ragione ci sarà - e basterà comportarsi bene lungo i viali e nelle piazze e sfilare pacificamente col coro degli slogans bello alto e a nessuno verrà in mente di attaccarci e bastonarci e arrestarci. 
Garantito da uno che di manifestazioni in gioventù ne ha collezionate parecchie, stragi di piazza Fontana e della Loggia incluse.

Tenete a freno le vostre infiammazioni neuroniche, brava gente, che già ne abbiamo piene le saccocce di quelle interstiziali del Corona virus. 
Appuntamento al 21 di giugno. Chi sopravviverà vedrà e interloquirà con il 'ritorno al futuro' dell'umanità rediviva.

 
 
 
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