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Bellezze d'antan rivisitate

Post n°1662 pubblicato il 19 Giugno 2021 da fedechiara
 

Classici pret à porter 19 giugno 2015
Che se, poi, ti coglie lo sconforto per il troppo di criptico e il poco originale e il già visto e il mal rappresentato di alcuni artisti le cui opere, interrogate, ostinatamente non rispondono – e di alcuni faresti perfino a meno, vedi quel Cy Twombly, a Ca' Pesaro, molto osannato dalla critica e dai mercanti, forse a ragione, non discuto, ma il pubblico dei profani ristà muto e interrogativo davanti ai suo giganteschi 'spegassi' e svolazzi colorati che neanche gli vale il retro-pensiero de: 'lo sapevo fare anch'io' perché di cotali stranezze artistiche il mondo potrebbe tranquillamente privarsi e le albe e i tramonti continuerebbero serenamente ad alternarsi sul pianeta Terra.
Se sconfortati, dicevo, e cercate un po' di visioni classiche e i rassicuranti riferimenti scolastici e museali e le meravigliose sculture e le architetture dell'Ellade importate a quintali dall'Impero romano e magnificate nelle corti dei principi del Rinascimento, beh la visita alla Fondazione Prada (la calle parallela alla fondamenta del Pesaro) è un must e un oasi di piacere e il restauro della mente (calme, luxe et voluptè) stanca di guerre e buonismi un tanto al chilo di artisti che ci propongono il sangue a fiotti e il filo spinato di un mondo cattivo col sottofondo delle perorazioni buoniste di Francesco che ci guadagneranno il paradiso (forse, chissà), ma lasciano immutato l'inferno in terra che viviamo e non sanno offrire alcuna soluzione praticabile e di sano buonsenso.
Ed è davvero un piacere divino entrare nel palazzo e coglierne con sguardi avidi l'aristocratico fulgore e la bellezza degli affreschi e degli stucchi e dei soffitti e, insieme, la bellezza dell'impianto espositivo che ci offre l'infilata di molti Ercoli a scalare fatti con materiali diversi da singoli autori e/o dalle scuole d'Arte e le Accademie. Ma è una sola sfolgorante Bellezza che tuttora ci incanta: quella dei corpi statuari copiati dagli immensi artisti dell'Ellade e privi di tatuaggi e 'piercings', vivaddio! che il confronto con le sculture muscolari dei postmoderni 'culturisti' da palestra e steroidi li relega, fin dalla prima occhiata, nel campo degli orrori e delle caricature e delle schifezze che ci rifila il presente senza più pudori e dubbio alcuno e la Grazia e l'Armonia sono neglette e vilipese ed erranti solo nei secoli andati, ahinoi.
Ed è visitazione, quella della Fondazione Prada, di tutto riposo e aristocratica perfino nelle visite dei turisti danarosi che arrivano via Canal Grando, in motoscafo, già muniti di un esperto critico d'arte che li guida e recita lor il rosario artistico - e sei sorvegliato a vista in ogni sala da una quantità industriale di guardia-sala giovani e in divisa elegante, che ti pare di vivere nel sogno indicibile di chi a Venezia, decenni fa, voleva che affluisse solo questo genere di turisti e non le formiche e le locuste giornaliere e gli sciami fastidiosi che vengono caricati a mucchi e quintali dai grandi motoscafoni rumorosissimi al Tronchetto e ivi riportati a sera. Sipario.

 
 
 
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