Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Gennaio 2019

Popoli e fedi

Post n°763 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da fedechiara
 

20 gennaio 2015


I 'radio-ascoltatori' di Prima Pagina, su radio3, sono un popolo. Che, in quanto popolo, ha in sé tutte le diversità di opinioni inclusa qualche stranezza.
Perché c'è quello che auspica che si possa vedere alla cerimonia di consegna degli Oscar un'attrice col velo – per lui simbolo straordinario della libertà di mostrarsi in linea col proprio credo e fieri – e un altro che stigmatizza la sanzione di un arbitro, nel corso di una partita di pallacanestro, che ha intimato a un giocatore di fede e costumi 'sick' di togliersi il turbante, non previsto dal regolamento.
Ne è conseguito, - come spesso accade in questi nostri tempi di fedi radicali e fondamentaliste e divise nere di 'foreign fighters' che si realizzano e hanno le loro tardive iniziazioni nella crociata islamica del Califfato e nel tagliare le gole di ostaggi indifesi e decollarli, - ne è conseguito, dicevamo, un abbandono del campo da parte del ragazzo offeso e, udite udite, la solidarietà delle due squadre per intero che hanno interrotto la partita.

E passi per il velo, che lo indossava anche mia suocera buonanima da bambina nella vicina Croazia - ieri Istria italiana – e, divenuta giovinetta, l'ha buttato alle ortiche con grande gioia e senso di liberazione individuale, ma ci piacerebbe poter notare altrettanta tolleranza da parte dei 'velisti' islamici oltranzisti e custodi severissimi delle tradizioni di filiazione coranica che aderiscono, invece, alla 'fatwa' violenta contro un attrice porno di origini mediorientali (che vorrebbero lapidata) perché si è mostrata impegnata nelle sue gioiose attività professionali e paradisiaci affanni con in testa il 'velo'. E, sotto il velo, niente, ci vien da ridere, a noi impenitenti 'Charlie'.

Una risata li seppellirà? E' un augurio che ci viene dal più profondo del cuore, ma il milione di ceceni che ieri hanno manifestato rabbiosamente contro la piazza di Parigi fitta di 'Charlie' un po' ci preoccupa. Diciamo una risata e qualche (metaforico) pugno - e ce ne faremo una ragione se Bergoglio si dirà in disaccordo. In fin dei conti è anche lui un capo religioso con una verità in tasca di troppo.

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In alto i cuori

Post n°762 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da fedechiara
 

In alto i cuori! 19 gennaio 2019

Corre l'obbligo di ricordare che le belle cose che ammiriamo dell'arte e degli artisti esistono e sono state immaginate in tempi grami, gramissimi - mentre, fuori dai loro studi, imperversavano guerre ed epidemie che quegli artisti 'si portarono via' prematuramente, e chissà che capolavori ne avremmo avuto memorabili da affidare alle future generazioni.
Tutto ciò rammemoro per dirvi che, se Renzi e Berlusconi si sono stretti la mano e hanno concordato gli avvilenti percorsi politici futuri non tutto è perduto della vita e dell'onore dell'umanità (non ancora) - ma che altre egregie cose ai forti animi accendono le opere dei poeti e degli artisti che verranno. 
E scalderanno il cuore del mondo dicendolo ancora degno di essere vissuto, ad onta delle piccolissime ed avvilentissime cose che vi accadono e sembrano prevalere e schiacciarci sull'orizzonte buio del futuro. In alto i cuori.


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Grandi battaglie e leggi dimenticate

Post n°760 pubblicato il 19 Gennaio 2019 da fedechiara
 

19 gennaio 2016


E' ben vero che facebook è il luogo dei 'pensieri corti' e un filo asfittici, ma meno di twitter – che obbliga ai 140 caratteri: elogio della massima brevità e dell'assioma apodittico dei politici di professione con quei loro 'hashtag' cretini da tre palle un soldo (ma sarebbero più adatti i cachi molto maturi).

E, tra i 'pensieri corti' e asfittici presi a prestito da qualcuno più bravo di noi a costruire immagini e didascalie e a pubblicarle per averne i 'mi piace' a milioni, noto un vecchio bianco per antico pelo che ponza una sua riflessione zen da mente profonda e dice: 'Non sempre chi tace acconsente. Talvolta è che non ho voglia di discutere con degli idioti.' 
Proposito lodevolissimo e condivisibile, che ci suscita la curiosità di sapere chi sono gli idioti in questione e per quali ragioni occulte e messaggi trasversali quel link appaia su profili dove non si legge uno straccio di dibattito o di polemica civile o di opposti pareri politici e/o sociali, bensì le ridevoli e giocose cose di buontemponi/e allegroni/e il cui cervello è 'in tutt'altre faccende affaccendato' - come scriveva il Giusti - 'e a queste cose morto e sotterrato'.

Ma, si sa, una battuta ad effetto e un'invettiva urbi et orbi e malandrina non si nega a nessuno e, se tanto basta a metter quei dessi in pace con la loro fragile e piccolissima coscienza civile: 'Chi sono io per giudicare?' - come si interrogava sui gay l'ottimo Francesco-santo subito prima che i suoi vescovi gli giocassero il tiro mancino di plaudire al 'Family day' contro la legge-Cirinna. Trullalà.


 https://www.money.it/Unioni-Civili-decreto-Cirinna-testo...

  • Unioni Civili: cosa dice la legge Cirinnà? Testo completo e novità
    MONEY.IT
    Unioni Civili: cosa dice la legge Cirinnà? Testo completo e novità

 
 
 

Ritorno al futuro

Post n°759 pubblicato il 18 Gennaio 2019 da fedechiara
 


Sembra di essere appena scesi dalla De Lorian e guardare allibiti e confusi il paesaggio urbano e ascoltare i telegiornali di trent'anni fa - e i fogli di stampa, i mitici, prestigiosi 'giornaloni' uguali nei titoli e nelle alambiccate ipotesi di s-governo futuro elaborate dai giornalisti di punta: pervicaci soldati giapponesi tuttora chiusi nelle giungle indonesiane dell'informazione di guerra.
Berlusconi si candida alle europee, udite, udite! e nella giungla delle redazioni dei giornaloni si fantastica e si scambiano gli auguri e pacche sulle spalle per l'emergere di una prossima classe di s-governo erede dei mitici 'cattolici in politica'. 
Avete capito bene: 'i cattolici in politica', oh numi! Ma in che anno ci ha portato il volo intergalattico della De Lorian?! Il giovane Casini, il De Mita dall'eloquio caratteristico e la sagoma da Belzebù dell'Andreotti buonanima hanno lasciato degli eredi che hanno scavato dall'interno dei sarcofagi italici nei coni d'ombra della repubblica 2 e 3.0?

Il governo giallo verde ha fatto vacillare e oscillare i lumi della ragione di molte menti fiocamente illuminate all'interno di quelle redazioni, dove si vaneggia e ci si incoraggia per questi scenari apocalittici di ritorno. A sentir loro, e leggerli divertiti, le elezioni europee saranno la scena dei grandi ritorni: l'ottuagenario Berlusconi delle olgettine, ancora pimpante e che improvvisa il suo vaudeville finale a beneficio dei fans (che avete capito? I farmaci anti dolorifici non steroidei.) e i nipotini di Andreotti buon'anima rinvigoriti dalla misericordia di Francesco rivolta ai migranti passati, presenti e ai futuri faranno tornare l'Italia all'ombra dei cipressi europei e tutti, tutti noi dell'Italia digitale 4.0 ci batteremo il petto sulle tastiere dei leoni e intoneremo il miserere per averli troppo odiati e vilipesi.
Un grande (ritorno al) futuro ci attende, cari e-lettori – e perfino il Macron diminuito dai gilets jaunes, che vagheggiava la Francia 'en marche', ci riserverà delle sorprese in questo film e annesso cd che si gira nella cinecittà delle redazioni giornalistiche di Roma e Milano e in tutte le sedi fininvest dove si inizia a lavorare intonando l'inno canonico: '...e Forza Italiaaaa!', con la mano sul cuore e lo sguardo estasiato fisso sui ritratti dell'ottuagenario capo carismatico. The end.

MYMOVIES.IT
Ritorno al futuro (Back to the future) - Un film di Robert Zemeckis. Fantastico, USA, 1985. Una commedia cult innervata dalla fantascienza che ci ricorda come la tecnologia compia periodicamente dei ritorni al futuro.


 
 
 

Albe e tramonti

Post n°758 pubblicato il 16 Gennaio 2019 da fedechiara
 

C'era ancora una bella alba, stamattina, quel chiarore rosa/rossastro che si dipinge sulle allumacature di nuvolette notturne residue, avete presente? E che ci apre il cuore per il suo dirci che tutto torna del nostro vivere quotidiano insieme al sole, stella fissa che continua a riscaldare la crosta del pianeta al modo di millenni fa. Tutto questo per dirvi che la povera Teresa May, simpatica massaia inglese che ha provato a fare uscire la Gran Bretagna dall'Unione nei modi accettabili da entrambi i contendenti scritti nell'ipotesi di accordo, è stata sonoramente bocciata dal parlamento degli incontentabili britannici.

E non vi tedierò con il racconto di chi sia contro e chi a favore e perché l'accordo non viene ritenuto soddisfacente – questo lo troverete sui giornali, se amate leggerli; ma occhio alle fake news e alle partigianerie smaccate di cui sono infarciti quei fogli di stampa un tempo autorevoli e oggi nella polvere del discredito generale.

A me preme sottolineare che una soluzione 'è nelle cose' di ogni giorno nuovo che si aprirà – e, se anche si cronicizzerà un disaccordo di lungo periodo, non per questo il sole cesserà di apparire all'orizzonte est del pianeta e gli esseri umani del presente periodo storico vivranno senza dubbio meglio dei bisnonni che si svegliavano ascoltando radio-Londra - e non sapevano quando la maledetta guerra potesse finire e quanti altri migliaia di morti costellavano i campi di battaglia in quel momento.

E rifletto, invece, sullo sconquasso politico che oggi ci mostra l'Europa in gravissimo affanno di consensi, che perfino il simpatico vecchietto che presiede la Commissione – sceso nella fossa dei leoni della campagna elettorale – ammette che sulla Grecia 'abbiamo esagerato con l'austerità' e il F.m.i. non è poi tutta quell'autorità che gli abbiamo concesso e i suoi esperti economisti sono Soloni in sedicesimo indegni della fama e degli stipendi stellari. 
Cosa che noi, instancabili followers giallo/verdi, andiamo dicendo da anni – e abbiamo provato a convincere Moskovici e compagnia grigia della necessità di una manovra espansiva e che rilanci i consumi, ma quelli niente. Hanno agitato davanti ai nostri visi basiti la corda degli impiccati dello spread e affidato ai giornali amici (quasi tutti) dichiarazioni criminali che ci sono costate miliardi di interessi sul debito pubblico e per questo, udite, udite, vi invito a votargli contro, a questa genia di infami (etimo: 'che non lasceranno fama') il prossimo maggio. 
Che verrà, anche questo è certo, e sarà gioiosa primavera e liberazione del nostro annoso scontento. Amen e così sia.

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, albero, spazio all'aperto e natura

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/15/brexit-oggi-e-il-giorno-della-decisione-del-parlamento-unuscita-senza-accordo-disastro-economico-inimmaginabile/4896828/




 
 
 
 
 

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