Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarabaldolondracassetta2frescaselvaArianna1921amorino11Crowuglybadbanderuola0Anthony101990Jonesossimoraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorio
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 03/01/2019

La bestia e l'innocenza

Post n°739 pubblicato il 03 Gennaio 2019 da fedechiara
 

La Bestia e l'innocenza Ieri accadeva 03/01/2014

Il tempo che procede inesorabile e indifferente alle azioni e seduzioni degli uomini per fermarlo e dirlo loro amico e alleato scandisce oggi il giorno tre del primo mese di un viaggio lungo un anno.
E accade una quantità di eventi nell'universo mondo quali sono accaduti solo qualche giorno fa, ma era un anno fa, - tu vedi gli abbagli del tempo che fugge e infila bandierine segna-tempo nei cumuli di neve delle nostre vite che presto si squaglieranno nella memoria individuale e collettiva e altra acqua scorrerà sotto i ponti che non macina più.

Ed ho un larvato ricordo - flash back labili e dai colori smarriti come le vecchie diapositive - dei miei quattro viaggi nell'India mitica delle religioni e dei templi e delle filosofie e meditazioni e dei guru falsi e bugiardi e non ho mai concentrato l'attenzione attualizzante sulle raffigurazioni delle cattive e crudeli divinità che presiedevano alla consumazione della violenza fra gli uomini e le donne: la mitica Kali dalle molte braccia, nera sposa di Shiva - e chissà perché è raffigurata al femminile quando quasi tutta la violenza che si consuma nel mondo è degli uomini sulle donne.


Ed è l'India che non vorremmo vedere e udire quella che si modernizza, ma che sacrifica l'ennesima vergine sull'altare della violenza al maschile e ne brucia il corpo e non mostra un briciolo di pietà perché ha osato la trasgressione massima della pubblica denuncia e fede laica che la polizia faccia il suo dovere e arresti i carnefici e si avvii la macchina della giustizia terrestre.

Un pessimo anno nuovo è quello che ripropone in cronaca gli odiosi 'femminicidi' e attizza l'odio fra le due metà del cielo incapaci di riconoscimento reciproco dei diritti e dei doveri spettanti ad ognuno – e torna la bestia e la belva fuori dalla antiche raffigurazioni a dirci schiavi della preistoria animale chiusa nel cervelletto atavico che dovremmo lobotomizzare, se vogliamo sognare il futuro delle stelle e dei viaggi spaziali.

Ecco la prima strofa d’una poesia di Swami Vivekananda, il famoso discepolo di Sri Ramakrishna, nato e morto a Calcutta.

Vieni, Madre, vieni!
Le stelle sono coperte,
nubi sopra nubi,
l’oscurità è vibrante, sonante.
Il ruggente turbine del vento
è abitato dalle anime di un milione di pazzi
fuggiti dal manicomio,
che sradicano gli alberi,
spazzano via i pellegrini dal cammino.
Il mare si è unito alla furia
e onde alte come montagne s’innalzano
verso un cielo di pece.
Un lampo di fosca luce
rivela mille e mille ombre della morte,
sudicia e nera,
che diffonde piaghe e dolori,
ballando ebbra di gioia.
Vieni, Madre, vieni!
Foto: La Bestia e l'innocenza

L'immagine può contenere: 1 persona

 
 
 

Il metodo della follia.

Post n°738 pubblicato il 03 Gennaio 2019 da fedechiara
 

 

Non ho visto il Mattarella in tivù, la sera di san Silvestro. Troppo prevedibili le sue esternazioni e le reprimende e le geremiadi di rito del pane azzimo di una sinistra che si prepara al lungo esilio e alla fuga in Egitto decisa dal vittimismo che la possiede e la scuote come un inarrestabile sintomo di Parkinson. Leggetevi il delirio organizzato di Flores D'Arcais su Micromega e le sue predizioni per il 2019 e vi sarà chiaro che c'è del metodo nella follia sinistra che dà fuoco alla pira su cui brucerà il suo corpo semi agonico.
E la stampa e le televisioni amiche (tutte, tutte!) ci dicono, invece, che dieci milioni di italiani pendevano dalle sue labbra – e non è chiaro se fosse curiosità di gente che si interrogava su cosa possa dire un prigioniero politico in terra di occupazione giallo/verde o se torna la voglia di melassa buonista e quei dessi, la sinistra dei barconi e dei porti spalancati e tappeto rosso alle amatissime o.n.g., torneranno a vincere alle prossime europee, chi vivrà vedrà.

E se Mattarella è il palo costituzionale messo nella vigna italica da Renzi al tempo dei suoi effimeri trionfi, giova sottolineare che quella vigna vigilata a vista e manu militari dalla 'libera stampa' e 'libere televisioni' (sic) ha dato uve asprigne nell'ultimo raccolto, che mal sopportano una vigilanza occhiuta e il malanimo berciante delle Opposizioni Riunite – che ogni provvedimento governativo osteggiano a prescindere ed escono dal parlamento schifate prima dei voti di fiducia.

Ed è quel loro stolido Aventino l'unico avvenimento storico che ci ricorda, da lontano, il fascismo delle origini, ma è suggestione indotta da loro stessi, autogol clamoroso di un partita persa per abbandono del campo e chi è causa del suo mal pianga se stesso. E non c'è verso di immaginare un rinsavimento dell'ultim'ora tra squadre politiche che parlano lingue diversissime dentro al cantiere della Torre di Babele tutt'ora aperto e che si avvita in effimere altezze nell'attesa del suo prevedibile crollo.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963