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Messaggi del 21/08/2019

Misericordie un tanto al chilo e grani di sale

Post n°962 pubblicato il 21 Agosto 2019 da fedechiara
 

 

 

….che, poi, la pietas non ha mai avuto larga applicazione nel mondo dei viventi e mors tua vita mea, invece, è, da sempre, la 'legge della giungla' dei predatori che: 'il più grande mangia il più piccolo' - e ce ne siamo fatti una ragione fin dai tempi delle caverne e l'abbiamo inglobata nel DNA.
E noi umani siamo in cima a questa catena di 'mors tua vita mea' perché abbiamo sterminato ed estinto centinaia di migliaia di specie e ridotto al lumicino la prorompente biodiversità del pianeta e lo abbiamo avviato al suo stadio annunciato di 'desertificazione' e inospitalità prossima ventura.

E, oggi, la pietas (la misericordia, nell'immaginario vaticano) diventa il cardine del cambiamento epocale che ci affanna e dovremmo, a sentire quei piazzisti da sacrestia che, da sempre, pretendono di avere il Verbo giusto in tasca per ogni tragedia, applicarla 'urbi et orbi' indipendentemente dall'infinito numero assassino degli sbarchi sulle nostre coste e di quelli che intasano il 'corridoio europeo' ad est - finalmente chiuso dalla Macedonia schierando l'esercito, e, in Ungheria, costruendo il muro e presidiandolo. Non diversamente si è fatto, da anni, negli Stati Uniti contro la dilagante massa dei messicani e dei vari e diversi 'ladinos' che 'ci provano' e col respingimento in mare, efficacissimo e vincente, da parte delle autorità australiane - chiedere come si fa a quel governo e copiarne l'esempio.

E, invece dell'apologo evangelico del buon samaritano, i nostri piazzisti-vaticanisti, dovrebbero meglio considerare quel racconto di Agostino: del ragazzino che voleva riempire una buca nella sabbia coll'intero mare che andava a raccogliere colle manine congiunte a coppa. E capire, finalmente, loro che hanno sempre l'apologo giusto per ogni predica e sermone non petito, che 'non si può riempire una piccola buca (europea) con il mare dei profughi di ogni guerra, ogni siccità, ogni dittatura passate, presenti e future – pena il collasso economico del continente europeo.

E capire che la misericordia è una virtù che va usata 'cum grano salis' – e l'ha capito per tempo anche Claudio Magris, - un 'sinistro' di vocazione e di lungo corso -, che scriveva sul Corriere che, se riempiamo un ospedale di malati e infortunati oltre la sua capacità di amministrare buona ed efficace sanità pubblica, il risultato è un disastro annunciato e il collasso del sistema di assistenza e accoglienza. 
Ma tu vaglielo a far capire a quei piazzisti della 'buona novella' che, prima della misericordia, viene la sensatezza e il buon senso comune dei cittadini che si appassionano alla politica e che non intendono disperdere il 'bene comune' dei conti in ordine e di uno sviluppo economico costruito in faticosi e laboriosi decenni sotto il peso di mezza Africa affluente in Europa e tutta la Siria e il Medio Oriente (per tacer dei cinesi e dei Bangladesh).

Dai sermoni del Vaticano ci salvi Iddio che la politica di tutti i giorni la faccio io (tutti noi cittadini elettori).

L'immagine può contenere: spazio all'aperto e acqua

 
 
 

Contro il logorio della vita moderna (e delle presenti repubbliche parlamentari)

Post n°961 pubblicato il 21 Agosto 2019 da fedechiara
 

Contro il logorio della vita moderna (e delle presenti repubbliche parlamentari).

'Come può una società tollerante limitare la libertà di pensiero, parola e azione di un individuo che ne fa parte – seppur dichiaratamente intollerante? La risposta, secondo il filosofo John Rawls, è che non può. O meglio, non può senza diventare, per definizione, una società intollerante essa stessa.'
- Estrapolazione dall'articolo sotto citato.

Ed ecco a voi uno dei cavalli di battaglia della sinistra in crisi di consensi e che teme di essere travolta dal 'sovranismo' di coloro che definisce 'gli intolleranti' (sic). Ovvero tutti noi che gli votiamo contro e pretendiamo di avere adeguata rappresentanza parlamentare e di poter legiferare (e vedere rispettato lo spirito delle nostre leggi da parte dei magistrati) secondo il pensiero nostro 'forte' dell'ordine sociale che si impone sul caos dei maledetti eventi quotidiani. 
Tipo: fermare le partenze dei naufragi organizzati in combutta con gli scafisti dei troppi clandestini che pretendono di violare impunemente le frontiere chiuse di Europa e, grazie al buonismo e alle narrazioni distorte e falsamente pietose delle o.n.g. e dei loro danarosi supporters, ci ricattano e riescono regolarmente nel loro intento. 
Vedi Open Arms e le tristissime cronache dei loro ospiti che si tuffano a mare per disperazione – e sarebbe interessante sapere, tramite intercettazioni mirate, quali suggerimenti e consigli e speranze l'equipaggio offre ai loro ospiti nel corso della navigazione verso i nostri porti chiusi.

Karl Popper rivisitato, con l'avvertenza che si è filosoficamente innamorati solo del suo famoso 'paradosso', ma la sostanza dell'articolo è tutta incentrata sulla malcelata voglia di censura contro 'gli ignoranti' (rieccoli i supponenti professori e le 'intollerabili' arroganze e le invettive contro di noi, 'analfacapre' sovraniste). 
Censura che già si applica validamente sui social con l'hashtag#odiareticosta del pool di avvocati che ravana quotidianamente pagine e pagine di profili di 'odiatori' sovranisti – e chissà quali altri passi ulteriori faranno quei dessi in parlamento, se sarà loro consentito di s-governare la repubblica con un movimento 5 stelle che ha perduto i tre quarti del consenso elettorale che aveva prima delle europee, ma pretende furbescamente di mantenere la cadrega dei suoi rappresentati ante europee, in barba a tutti coloro che lo hanno abbandonato e mal giudicato e che lo tromberanno nelle urne se le signorie loro e l'inquilino del Quirinale si degneranno, bontà loro, di mandarci a votare.

E qui tornano a bomba i famigerati 'pesi e contrappesi': citati nell'articolo in questione quali panacea contro gli intolleranti e l'intolleranza, ma che, nell'uso che se ne è fatto per decenni nell'Italia dei voltagabbana professionali e dei comprati e venduti nelle trattative segrete dentro le aule parlamentari e nei palazzi deputati, sembrano essere piuttosto i pesi truccati dei venditori di pentole e carabattole finto democratiche di ogni risma - e davvero ci sembra molto più democratico legiferare, ad urne chiuse di eventuali elezioni anticipate, contro i minuetti e i belletti e le parrucche di una repubblica parlamentare che 'mostra la corda' e tutte le sfilacciature dei malgoverni degli ultimi quarant'anni, nessuno escluso.

The end e tutti alle urne.

 

THEVISION.COM
Oggi dovremmo rileggere Popper per comprendere quali sono gli strumenti che la democrazia può usare contro le forze distruttive.

 
 
 
 
 

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