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Messaggi del 29/08/2022

Pericle e Biden. Una faccia, una razza?

Post n°2205 pubblicato il 29 Agosto 2022 da fedechiara
 

 

 

Pericle e Biden. Una faccia, una razza?

Lasciatemelo dire: 'Io non ho mai capito le democrazie.' Come è perché nascono, chi soffia sul fuoco delle rivolte, chi sono i capintesta che pretendono di sostituirsi ai vecchi capi occupanti e i loro perché e quali vantaggi ne vengono rispetto ai despoti dei vecchi imperi.
E non mi entusiasmano neanche i ricorrenti 'moti indipendentisti' dei popoli per le uguali ragioni.
Perché mai i capi della rivolta di popolo della 'Repubblica di san Marco', per dirne una, avrebbero dovuto governare meglio degli occupanti austriaci in uscita? Anni dopo, forse, si sarebbe denunciata la corruzione di alcuni di quegli uomini nuovi e sarebbe montata la protesta e il ciclo della rivolta sarebbe ripreso.
Le democrazie, in generale, non brillano per buongoverno e specchiata onestà dei loro governanti. Bene che vada sono il 'meno peggio' rispetto ad altri sistemi di governo, id est le dittature, si dice, si addita a ludibrio. Pericle ad Atene è un luminoso esempio di ciò che dovrebbe essere la democrazia di ogni popolo e luogo, ma la storia successiva dell'affermarsi delle democrazie occidentali non offre molti altri esempi degni di lode e ammirazione ed esenti da critiche radicali.
Paroni in casa nostra, dite? Nostra di chi? Di coloro che possono vantare una unità di lingua, di luogo, e un vago, indefinibile 'comune sentire' di popolo? Salvo poi, nel tempo presente, offrire la cittadinanza a gente che arriva a meno del cinque per cento di possesso del nostro ricco vocabolario o usa ancora i verbi all'infinito? Unità di lingua e di popolo e 'comune sentire' - come nell'Ottocento dell'entusiastica formazione dello Stato nazionale - o le conflittuali mescolanze odierne di popoli vari e diversi, affluenti e arrembanti a migliaia sulle nostre coste e stipati nelle enclaves nemiche delle 'banlieues' del disagio sociale nelle metropoli europee dei vigliacchi attentati dei 'radicalizzati sul web' di seconda e terza generazione di immigrati?
E cosa sarebbe stata la democrazia della 'rivoluzione di piazza Tahrir', dove avvennero i gesti incresciosi di aggressione alle incaute donne presenti da parte di vogliosi giovanotti 'democratici' di freschissimo conio? E i 'fratelli mussulmani' tramavano nell'ombra e soffiavano sul fuoco della rivolta per affermare il loro dominio teocratico futuro nient'affatto democratico. E vogliamo parlare della democrazia in Siria, costola tragicissima di quel dissennato 'enforcing freedom' di parte americana - americani dissennati che soffiarono sui fuochi delle pretese 'democrazie arabe'?
Per arrivare ai 'fatti di Maidan' e agli 'accordi di Minsk' disattesi da entrambe le parti contraenti (gli Ucraini opportunamente consigliati dalla 'parte atlantica' agente nell'ombra) e alla guerra del Donbass fitta di atrocità dei nazistoni Azov e durata ben otto anni senza che l'Occidente menasse scandalo sui suoi liberi giornali e riviste e televisioni. Una specchiata, luminosa democrazia quella dell'attore Zelensky, ben diretto in video e in voce e servizi fotografici patinati su Vogue dagli stessi consiglieri occidentali che ne hanno favorito l'ascesa? Enforcing freedom anche in Ucraina, ma, dall'altra parte, stava l'orso russo in attesa di zampata. Anche nucleare, s'è detto e ripetuto da ambe le parti in conflitto.
Per tutto ciò esposto e rammentato, cittadini, mi corre l'obbligo di raccomandarvi prudenza e senno sempre attivo nelle vostre laudi delle/a democrazia. Che, come abbiamo visto e rammentato si intesse del maledetto caos del mondo e dei tempi più o meno grami in cui prende forma nuova - e Biden, per certo, non può essere indicato quale emulo di Pericle ad Atene, per quanto lo stesso Pericle, giudicato da noi moderni, non andrebbe esente da critiche per lo sfacciato imperialismo di Atene nel contesto del Pelopponeso e delle guerre ricorrenti di cui ci narrano gli storici di allora.
E ci vollero i Persiani di Serse e di Dario per dare la scossa 'occidentale' ai Greci e unificare sotto la bandiera dell'Ellade i popoli delle città-stato l'una contro l'altra armate.
Che siano gli odierni Russi (quei Persiani di allora) che ci costringono, manu militari, a ripensare la democrazia e il senso profondo del dare la vita (e svenarsi per le bollette dell'energia domestica e battere i denti per il freddo) per la nuova patria europea?
Ai posteri l'ardua sentenza.
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