Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 14/12/2022
Globalizzazioni e (mancate) integrazioni. Stasera si farà la Storia, ma non si morirà ('Qui si fa la Storia o si muore!' - G. Garibaldi). Per nostra (e loro) fortuna non siamo al gioco della palla dei Maya (vedi nel link allegato), bensì ad una semifinale dei mondiali di calcio – divenuti tristemente noti a causa delle concomitanti mazzette elargite dal Qatar (e forse dallo stesso Marocco, la cui squadra è, oggi, in semifinale), ad alcuni personaggi sinistri al fine di condizionare il parlamento europeo e convincerlo a dire bene dei due stati accusati di scarso rispetto dei diritti umani. Una storia complicata, come vedete, ma che i nostri amici di radio3mondo oggi hanno celebrato in trasmissione quale un evento sportivo e sfida para politica di prima grandezza che ci riporta alla mitica 'globalizzazione' di cui tanto si discute in questi nostri anni di infamia politica massima. Tutta l'Africa esulta e tifa Marocco, diceva la conduttrice imbeccando la sua ospite, sarà vero? Europa contro Africa, la guerra dei mondi? La domanda e il dubbio sono legittimi perché, in realtà, la globalizzazione fa strani scherzi e, nel prato qatariano dove si giocherà Francia-Marocco, sarà davvero difficile distinguere un volto 'più bianco del pallido (A whiter shade of pale)' nella sfida delle due squadre. La Francia ha una quantità di giocatori di prima e seconda e terza fascia di immigrazione africana da far invidia allo stesso Marocco e, in ogni caso, molti di quei giocatori, di ambe le squadre in lizza, giocano nei 'clubs' europei da anni e sono cittadini europei o con doppia nazionalità acquisita. Dove starebbe la 'guerra dei mondi', di grazia, e l'Africa tutta in piedi esultante dopo il primo gol del Marocco? Come che sia io tiferò Francia, in memoriam di una nazione europea oggi perseguitata dai troppi 'citoyens' di colore radicalizzati sul web o nelle carceri e nelle moschee che hanno riempito di morti ammazzati il biennio tragico 2015/16. Così, giusto per 'stare sul pezzo' e politicizzare a mia volta la questione e tenerla sul filo di una globalizzazione per me nefasta e che fatichiamo a ricondurre a 'integrazione' e valori condivisi. Facciamo 2-0 per i 'Blues'. Alle venti su rai uno. (…) negli stadi di El Tajin e di Chichén Itzá troviamo anche le raffigurazioni di sacrifici dei praticanti del gioco, forse il capitano della squadra vincitrice, dal momento che dall'essere sacrificati aveva inizio il percorso per diventare una divinità.[37] La decapitazione in special modo è associata al gioco, teste decapitate appaiono spesso nell'arte del periodo tardo classico, e sono raffigurate di frequente nel Popol Vuh. Qualche studioso ha ipotizzato che teste mozzate o teschi venissero usati al posto della palla,[38] forse per rivivere la leggenda del Popol Vuh, in cui il dio del sole viene decapitato dai malvagi nonni materni (gli dei della morte) e la testa usata come palla. Tuttavia alla fine del racconto egli riprenderà la testa e resusciterà. https://it.wikipedia.org/.../Gioco_della_palla.... |
E sull'onda della vittoria elettorale di Boris Johnson e della Brexit i giornalisti di grido interrogano i presenti protagonisti dell'idea sinistra nella polvere con Corbyn dimissionario: che cosa rimane oggi della sinistra, quali lacerti, quale l'eredità che promana dal disgraziato Novecento delle guerre e dei nazifascismi e quale classe operaia residui in cronaca nell'era della delocalizzazione delle fabbriche - e l'industria pesante esportata nel terzo mondo e scomparso il 'tessile di Prato' sotto l'onda del lavoro nero dei clandestini cinesi. E se sia ragionevole e sensato continuare a sostenere l'idea 'globale' di un mondo rotto e le sue schegge impazzite che premono a milioni sulle frontiere colabrodo dell'Europa delle banlieues islamiche nemiche e dei 'radicalizzati sul web' e nelle carceri a maggioranza, presto, di immigrati. E la misericordia un tanto al chilo dispensata da Bergoglio e associati quale balsamo e suffumigio e aspirina contro il preteso male 'fascista' e 'razzista': invettive stupide e prive di agganci reali nella Storia del Novecento ed esorcismo rabbioso di gente rattrappita nel suo vuoto politico che su quelle evocazioni stantie e vuote invettive canta d'impulso 'Bella ciao' - come tanti Roger Rabbit tristi e avviliti che si danno convegno sulle piazze sotto falsa nomea im-politica ed egida ittica per consolarsi e darsi pacche sulle spalle nella speranza di contare qualcosa di più di un due di spade a briscola e trovare riscontro, chissà, forse, speriamo, di consensi elettorali svaniti e dispersi nell'onda oceanica globale. E la domanda che sorge spontanea é se tutto questo 'capitale umano' dei misericordiosi un tanto al chilo possa trovare remunerazione politica adeguata ai tempi grami nel prossimo futuro o se, come le banche che falliscono, sia destinato a disperdersi sull'orizzonte che fu 'di gloria' e rosso del 'sol dell'avvenir' e oggi è color grigio topo - e la falce e martello del lavoro che non c'è più è sostituita dal barcone e dalla nave delle o.n.g. taxi del mare che violano i divieti di approdo e fan da supporto ai naufragi organizzati dai criminali scafisti dei mille annegati in mare e solo gli escono di bocca le geremiadi di Santa Carola di tutti profughi i clandestini che, a sentir lei e i suoi associati fuggirebbero da 'fame/guerra/carestie/torture e chi più ne sa più ne dica di questo intollerabile modo di gestire i grandissimi numeri ed incessanti dell'immigrazione clandestina, con l'Europa del nostro scontento che ci lascia soli a sostenere l'urto di un'Africa in disfacimento e di un Medio Oriente in fiamme e sotto schiaffo di califfati prossimi venturi. E lo chiamano 'odio' nelle loro tristi peregrinazioni di piazza in piazza sotto veste ittica e credono di poterne fare un programma politico commerciabile e che si venda facile al popolo del terzo millennio in debito di futuro climatico e di lavoro. Il teatro sinistro dell'assurdo. |
E sarà per una beffa della Storia che la o.n.g. di Panzeri Antonio (ex Articolo Uno al parlamento europeo) si chiamava 'Fight Impunity' ('Combatti l'Impunità')? Perché l'essere indagato di mazzette introitate a mucchi a quel livello di responsabilità politica e competenze (competenze?) ed essere al contempo titolare di quella o.n.g. combattente contro la corruzione impunita fa venire la pelle d'oca e ti si allargano le braccia e: 'Non c'è più religione, maremma maiala!' E che tutto avvenga in Europa, nell'Europa del nostro decennale scontento di attentati sulle piazze e nei teatri e negli aeroporti e supermercati e case editrici e redazioni (Charlie Hebdo), è tassello di un puzzle di orrore montante e di schifo che ci conferma nel nostro credo politico che da questa Europa è meglio uscire al più presto perché, oltre che bellicista e filo Nato e filo sanzioni che impoveriscono stupidamente i suoi cittadini, si mostra, per sovrappiù di vergogna, anche succursale politica delle corruzioni nostrane sinistre che esportiamo giusto per 'farci riconoscere'. E sarebbe bene e meglio riconoscere che questa Europa è una superfetazione di antichi vizi e calamità politiche che già abbiamo in casa ad abundantiam e 'ci bastano le nostre' – come si dice per i crimini commessi da quegli immigrati clandestini che tanto generosamente abbiamo accolto e sono ospiti onerosissimi delle patrie galere già stracolme dei nostri. Correva l'anno...
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Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31