OGGI SONO COSI'Tra sogno e realtà |
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Post n°43 pubblicato il 14 Settembre 2009 da oggisonocosiperte
Il blog ed i relativi racconti sono sospesi per vari motivi. I motivi sono molteplici, ma non voglio tediare chi mi legge. SOGNARE E' BELLO E SPESSO AIUTA, QUANDO SI SOGNA TROPPO, PERO', SI CORRE IL RISCHIO DI USCIRE FUORI DALLA REALTA' E NON VIVERLA PIU'. Auguro buona vita a tutti coloro che passeranno di qui. |
Post n°42 pubblicato il 10 Settembre 2009 da oggisonocosiperte
Vieni, siedi qui accanto a me sul divano. Il mio braccio intorno al collo e tu che poggi la tua testa sul mio petto. Ti ascolto... Quanta sofferenza lacera il tuo cuore, quanti pensieri tristi... condividili con me. Quando si parla d'intimità la maggior parte delle volte ci si riferisce al sesso, ma c'è un'altra intimità, spesso dimenticata, ormai facile preda dei tempi vorticosi che ci stanno distruggendo. E' un'intimità fatta di sguardi, di carezze, di sintonie. In quel momento l'animo si apre, lasciando uscire quel profondo che è nel nostro cuore. Pensieri inespressi e mai condivisi sgorgano improvvisi come una polla di sorgente. Escono fuori liberi, puliti, mai contaminati. Sono i momenti più belli ed appaganti della nostra vita. Attimi in cui ci sentiamo finalmente liberi , perchè chi ci sta accanto, in quel momento, è un tutt'uno con noi. Respiriamo insieme le stesse emozioni, come un flusso che pur scorrendo in due corpi distinti, li unisce, li mescola, fino a farlo diventare unico.
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Post n°32 pubblicato il 05 Luglio 2009 da oggisonocosiperte
Ormai tutto è pronto, ogni cosa al suo posto, ogni possibile evoluzione della giornata è stata prevista. Olii ed essenze profumate in bagno, musica pre-registrata per le varie situazioni, candele in camera e le lenzuola perfettamente stirate e profumate, tanto cibo nel frigo per poter sfamare un reggimento con i gusti più disparati e fiori… tanti fiori sparsi ovunque. Arriverai verso le 10, ora direi abbastanza inusuale per una domenica mattina. Ci siamo conosciuti qui, su libero per caso e poi frequentati abitualmente, sempre più incessantemente. Poco fa mi hai mandato un ultimo sms: sto arrivando… ho tanta voglia di te. Controllo minuziosamente tutti i particolari, non deve mancare nulla. Il pensiero che tra poco sarai qui mi esalta. Il campanello suona, finalmente sei qui! Apro la porta e rimango incantato, come può tanta classe e fascino incarnarsi in una sola persona? Anche tu mi guardi, sei raggiante! Freniamo l’istinto palese di buttarci uno tra le braccia dell’altra e ci salutiamo cordialmente con un bacio sulla guancia. Ti faccio accomodare e prendo con me la tua borsa e la giacca del tailleur per riporli con cura nella cabina armadio. Hai una camicetta bianca con piccoli ricami fatti a mano, una gonna dritta color turchese e i sandali con i tacchi non eccessivamente alti. Cose semplici ma portate con indubbia eleganza. Rimaniamo lì, pressoché immobili a guardarci. Allungo una mano verso te, la prendi e ti avvicino a me. Quello che avevamo tanto desiderato e sognato si stava avverando. I nostri visi erano ormai vicinissimi, percepivo il tuo leggero profumo di mughetto e il tuo respiro leggermente accelerato. Le labbra si sfiorarono, quasi a saggiarne la consistenza. Il tuo lucida labbra era ormai anche sulle mie. Qualche istante che sembrò eterno, poi il bacio… e che bacio… appassionato, irruento, lunghissimo… le nostre lingue si cercavano, si trovavano e si lasciavano in un turbinio voluttuoso di sensazioni… Avrei voluto spogliarti subito e fare l’amore così, senza un attimo di respiro… e so che anche tu avresti voluto. Così non feci. Mi guardavi mentre mi muovevo e assaporavi mentalmente quanto sarebbe accaduto. Tornai da te e guardandoti in quegli occhi così profondi, cominciai a slacciarti la camicetta. Il tuo respiro si era fatto più pesante e il tuo seno sembrava essersi ingrandito, tanto da sentirsi stretto nel reggiseno. Sfilai la camicetta lentamente poi con un gesto fulmineo slacciai il reggiseno lasciandoti senza niente. Chinai la testa sul collo e iniziai a baciarlo, ad assaporarlo. Sentivo il tuo piacere crescere e lentamente scivolai più in basso. La lingua scorreva circolarmente sul tuo seno, lontano dal capezzolo, volevo far crescere ancora di più la tua voglia. Quando giunsi a baciarlo era talmente sensibilizzato che ti provocò un sussulto. Piccoli gemiti uscivano dalle tue labbra…. Mi chinai ancor più in basso, mentre le mani facevano scorrere la zip della tua gonna e quando m’inginocchiai davanti a te eri rimasta solo con gli slip. Le mie lunghe braccia tracciavano disegni sulla tua schiena, scorrendo dalla nuca fino alle natiche. Tu in silenzio mi lasciavi fare mentre nella mente pensavi a quanto fosse bello questo mio modo d’amarti, senza fretta, gustando tutto come si fa con un cibo estremamente prelibato. Volevo darti piacere, un piacere lungo, intenso, estenuante, come non avevi mai provato. Per me il tuo piacere era il mio piacere! I miei baci erano piccoli, ravvicinati, senza tralasciare nulla esploravano il tuo corpo. Le mani scese sui tuoi morbidi fianchi sollevarono il bordo della mutandina e la fecero scendere. Un attimo di pudore ti porto ad indietreggiare, ma la voglia di sentirmi era così forte che con un gesto deciso riavvicinasti il tuo corpo alla mia bocca. La lingua scorreva all’interno delle tue cosce, si avvicinava alla parte intima di te, senza però sfiorarla e il tuo desiderio era ormai all’apice. Continuai ancora cosi per qualche istante, mentre le mani ormai tenevano strette i tuoi glutei, fino a che un rivolo di umore scese lungo la pelle… lo assaporai… e poi seguendo il suo percorso entrai con la lingua in te….
Come ci amammo dopo non posso raccontarlo qui, sarebbe indelicato verso tutte quelle persone che come me hanno pudore della loro intimità. Sbagliando… forse, ma certe cose non si cambiano in un attimo. Questo era il mio sogno di oggi… |
Post n°31 pubblicato il 05 Luglio 2009 da oggisonocosiperte
Chiedo scusa a tutti coloro che in un modo o nell’altro mi conoscono e sanno che tipo di persona io sia. Chiedo scusa anche a quelli che mi leggeranno per la prima volta, questo è uno sfogo del tutto personale. Oggi è domenica, normalmente il giorno più brutto della settimana; quello in cui, pur stando in famiglia, mi sento particolarmente triste e solo. Da ragazzo aspettavo la domenica per poter rimanere pigramente a letto, adesso se non mi alzo subito appena sveglio, il materasso sembra scottare per cacciarmi via. E allora che fare? Cambiare? Sognare? Si…. Ora ho voglia di sognare…
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Questa sera alla TV trasmettevano il film capolavoro “la ciociara”. Erano anni che non lo vedevo. Il caso ha voluto che iniziassi a vederlo poco prima della scena dello stupro, consumato in una chiesa ai danni della giovane madre e della figlia adolescente. Una scena evidentemente da me rimossa dalla mente. Ho provato come un dolore dentro il petto e un senso di schifo. Mi domando com’è possibile che succedano ancora cose di questo genere. Come può un uomo ridursi allo stato di una bestia. Troppo spesso mi vergogno di essere maschio!! |
Post n°26 pubblicato il 14 Giugno 2009 da oggisonocosiperte
A qualcuno di voi non è piaciuto il mio finale. Ho ricevuto per posta una conclusione diversa e la pubblico volentieri, ringraziando per la partecipazione. AD UN TRATTO UNA VOCE DI DONNA INVASE I SUI PENSIERI NEGATIVI..."SCUSI" SI GIRO',ERA PROPRIO LI DIETRO DI LUI...ERA BELLISSIMA .AVEVA UN VESTITO BIANCO CHE MOSTRAVA TUTTO IL SUO SPENDORE DI DONNA.LA RICONOBBE,GUARDO' LA FOTO ERA LEI....
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Fermo sulla banchina della stazione aspettava il treno che finalmente l’avrebbe portata da lui. Era arrivato con un’ora di anticipo, non avrebbe per nulla al mondo perso quel momento così importante. E mentre aspettava ripercorreva la loro storia. Si erano conosciuti su internet diverso tempo prima. Qualche scambio di saluti veloci e nulla più. Finchè un giorno, forse perché avevano un po’ di tempo in più, forse perché pervasi entrambi da una leggera tristezza, cominciarono a dialogare. Fu come un fiume in piena che superando la diga travolge tutto. Si aprirono l’un l’altro come mai era successo. Storie diverse, ma al contempo molto simili, fatte di sogni infranti, di errori, di scelte sbagliate. Difficilmente nella vita si riescono a trovare momenti così intensi di condivisione. Le loro anime erano così vicine che quasi si toccavano. Da quel momento cominciarono a cercarsi con insistenza, ogni attimo era buono per parlare. L’intimità tra loro crebbe fino al punto di decidere i conoscersi. Vengo io da te disse lei. Prendo il treno delle 8,00 venerdì, così potremo gustarci un’intera giornata insieme. Ecco ora era lì, con un mazzolino di fiori di campo in mano ed un sorriso negli occhi quasi adolescenziale. Sentì il fischio in lontananza e vide la locomotiva avvicinarsi lentamente alla fermata. Il cuore batteva sempre più velocemente, quel momento tanto desiderato, finalmente era giunto. Il treno si fermò, i passeggeri cominciarono a scendere, ora finalmente avrebbe potuto darle realmente quel famoso abbraccio che tante volte aveva scritto. Guardava attentamente ogni donna che passava, di lei aveva soltanto uno foto un po’ sfocata. Una, due… dieci… di lei neppure l’ombra. Ormai erano scesi tutti, nessuno più avanzava verso di lui. Attimi di smarrimento, cosa poteva essere successo? Ad un tratto una voce maschile lo apostrofò: lei è per caso il signor…….. ? Si, rispose lui. Era il macchinista che protendendo il braccio, gli consegno una busta. Nervosamente l’aprì. Dentro trovò poche righe scritte in un foglio su cui certamente erano cadute delle lacrime. “Scusami se non sono venuta da te, ho preferito che il nostro sogno rimanesse tale, così da poterlo conservare puro nel mio cuore”. |
Ascolto l’adagio di Albinoni…. Lo so, ogni volta che la malinconia diventa più forte ho bisogno di ascoltare le sue note, per scendere ancora più dentro nel dolore, sempre più in profondità, fino a toccarlo con le mani…
Lo so che mi faccio più male, ma così ho l’impressione di cedere al dolore, di lasciarlo entrare sempre più in me fino a sentirmi stritolare il cuore e poi piano piano so che andrà via, restituendomi il coraggio di sorridere ancora… |
Aveva fatto un gran caldo per tutto il giorno. I ritmi della giornata erano stati come sempre intensi. Ora, tornata a casa, non desiderava altro che farsi una doccia. Cominciò a spogliarsi non appena entrata; alla fine del corridoio era già mezza nuda. Aprì il rubinetto dell’acqua e al suo scrosciare si sentì già meglio. La mente cominciò a vagare. Pensò a tutto quello che era successo durante il giorno, poi pian piano, se ne distaccò. La musica in sottofondo era piacevole e invitava a sognare. Il pensiero di lui si fece strada; pensò alle sue mani, a come le immaginava, a come desiderava fossero: morbide ma vigorose. Cominciò ad accarezzarsi, cercando di riprovare ancora quelle emozioni che la sue parole sapevano trasmettergli. Movimenti lenti, leggeri, quasi impercettibili percorrevano il suo corpo rinnovando piaceri troppo spesso sopiti. L’eccitazione raggiunse il culmine, un vortice di piacere la inondò. |
Basta aver sperimentato una volta che possiamo essere ciechi in piena luce e, al contrario, vederci nell’oscurità per interrogarci sulla visione. Perché vediamo? Lo sguardo è come una mano che tenta inutilmente di afferrare l’acqua che scorre. Si, l’occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessun obbiettivo. E mi domando se io riesco a vedere. |
Post n°21 pubblicato il 30 Maggio 2009 da oggisonocosiperte
Ci sono giorni che credi importanti e che invece, subito dopo, sono già appassiti…. sono i giorni di altri, che una volta erano anche i tuoi e che adesso non sono più nel tuo calendario, sono i giorni che non ritornano. … Ci sono giorni con le mani sudate, di attese importanti dietro porte chiuse, di esami, di responsi, i giorni nelle mani di altri e talvolta in quelle di dio... Ci sono giorni che ti sorridono da lontano, che ti tentano e ti fanno sperare, ma che poi non si presentano all'appuntamento, sono i giorni-civetta…… Ci sono i giorni-fotocopia cioè quelli che potresti scambiare fra loro, uscendo da uno per entrare nell'altro senza accorgertene... Ci sono i giorni in cui riesci a guardare DAVVERO quello che hai intorno, in cui riesci a gioirne, a riempirti i polmoni e ad inebriarti di profumi, sempre annusati e mai percepiti, sono questi i giorni SERENI, ...sono pochi... ma sono i giorni che preferisco...... |
Questa mattina c’era un sole stupendo, avevo voglia di passeggiare sui prati. Abbiamo passeggiato a lungo, in silenzio. La primavera parlava per noi. Solo alla fine, quando la nostra passeggiata stava terminando, ti ho fatto appoggiare al tronco di un albero e, con infinita dolcezza, ti ho baciata.
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Erano lì uno di fronte all’altra, pochi centimetri li separavano. Lo sguardo attonito di chi non capisce ancora come sia potuto accadere in maniera così repentina. La voce divenuta fioca era ormai quasi incomprensibile e gli occhi si coprirono di un leggero velo. Un ultimo sguardo e furono spalla contro spalla, nessuno dei due avrebbe fatto vedere quella lacrima che lentamente correva sulle gote… |
Post n°18 pubblicato il 24 Maggio 2009 da oggisonocosiperte
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Post n°17 pubblicato il 24 Maggio 2009 da oggisonocosiperte
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