Un blog creato da latuaossessione7 il 26/06/2009
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Citazioni nei Blog Amici: 25
« Interrogativi | Manuale psichiatrico/2 » |
Materiale per studi psichiatrici
Post n°466 pubblicato il 13 Aprile 2012 da latuaossessione7
L'ho sempre saputo, e anche qui sopra ne ho avuto la conferma. Sono un tipo interessante, molto interessante. In particolare per una categoria di persone: gli psichiatri. Basterebbe in questo momento dare un'occhiata a cosa c'è sulla mia scrivania di casa per aguzzare l'interesse e favoleggiare di un nuovo caso da manuale. Un libro di grammatica italiana, una tazza da thé vuota, uno sfigmomanometro (che già soltanto per il nome indica chiaramente la via per il manicomio), il volantino di un centro commerciale, un righello, un accendino (mai fumato in vita mia), un balsamo all'arnica (acquistato credo tre o quattro anni fa e mai aperto), un bollettino postale peraltro pagato online, un biglietto natalizio d'auguri (siamo quasi a maggio, lo ricordo), una biro con la scritta I love NY scarica, un metro da sarta e la custodia della macchina fotografica (l'apparecchio è smarrito in qualche altra parte della casa e non del mondo, spero). Così, nel caos cosmico che impera intorno a me, mi viene in mente l'incontro che feci anni fa in questa messaggeria. Lui si era presentato come psichiatra. Mi scriveva email lunghissime in cui mi parlava di sè e del suo lavoro. Io, ovviamente, affascinata dal personaggio e forse anche pensando inconsciamente di poter avere qualche seduta gratuita (con quel che costano certe parcelle), ero presissima. Mi parlava anche della donna che teneva in casa per pietà, pur non amandola, perché lei era senza arte né parte e non avrebbe saputo dove andare. Luminare e anche filantropo. Che uomo! pensavo io eccitatissima. Una sera combiniamo un incontro. Sono emozionatissima, arrivo con l'auto leggermente in ritardo e mi aspetto di vederlo là, sulla piazza, che si staglia forte e solido come una roccia, il mio psichiatra che conosce e scandaglia ogni anfratto dell'animo umano. Quando lo vedo, mi rifiuto di credere che sia lui: minuscolo, quasi ingobbito, mingherlino dentro una camicia a maniche corte di almeno un paio di taglie più abbondanti che sembrano ali di aereo pronte a fargli prendere il volo. Vorrei chiamarlo con una scusa e dirgli che mi sono rotta una gamba, che sono partita per Katmandu, che mi si è allagata la cantina, ma mi dico che faccio schifo, che proprio io che combatto da anni contro il pregiudizio dell'immagine non posso lasciarmi fuorviare così puerilmente dalla prima impressione visiva. Parcheggio, gli vado incontro con il migliore dei miei sorrisi. Orrore. Mi porge una mano sudaticcia e soprattutto molle che scivola tra la mia come un'anguilla nella vasca della trattoria con pergolato che frequentavo la domenica da bambina. Entriamo in un bar. L'inizio della conversazione non è male, ma resta in me un fondo di diffidenza che non riesco a spiegarmi e che cresce a dismisura man mano che intercetto i suoi occhi neri e pungenti fissi nella mia scollatura. Usciamo, mi accompagna alla macchina. Ad un certo punto gli squilla il cellulare. Siccome risponde senza allontanarsi, non posso non sentire chiaramente il tono militaresco della voce femminile dall'altro capo del filo. - Dove sei? Hai bevuto? Non dirmi che hai bevuto ancora eh? Vorrei intervenire io e rassicurarla: No, signora, solo una sprite, garantisco io. - Guarda che c'è da portare giù il cane, eh. Io vado a dormire! E anche domani mattina pensaci tu! Piccolo piccolo, l'ometto replica biascicando qualche mezza parola con una vocina da bambino impaurito: - No, no, non ho bevuto, giuro. Sì, sì, appena torno lo porto io. La conversazione si chiude e io mi giro dall'altra parte nascondendo un ghigno malefico. - Era lei, sai, poverina era preoccupata per me... Se questo è uno psichiatra, anzi, parafrasando un capolavoro, se questo è un uomo... |
Inviato da: cassetta2
il 28/06/2020 alle 09:45
Inviato da: card.napellus
il 06/03/2014 alle 21:19
Inviato da: card.napellus
il 21/05/2013 alle 21:47
Inviato da: latuaossessione7
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Inviato da: card.napellus
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