Creato da MarioRagagnin il 09/08/2006
L'autogestione dal basso

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« Presentazione "I VOLONT...I capi sanno qualcosa pi... »

Riusciremo a salvarci attivandoci dal basso - www.marioragagnin.net

Post n°42 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da MarioRagagnin

Attraverso l'incrociarsi di ideologie opposte ci si inserisce nelle Nazioni

Gli intellettuali devono passare dalla parte delle masse

Le cattedre pluralistiche sostituiranno i congressi di vertice

Le cattedre pluralistiche diverranno camere di compensazione, come erano finora i

congressi di vertice: che seguivano alle guerre e definivano le condizioni di pace.

Ora le cattedre dal basso anticiperanno le cause delle guerre e dei conflitti,

prevenendoli.

Le contestazioni e le proteste confermano la necessità dei capi: che, col solo loro

esistere, tengono separate e conflittuali le collettività umane

Per liberarci dai capi dobbiamo sostituirli nelle loro funzioni

Mario Ragagnin Pagina 41 di 372

Controproporremo progetti in positivo

di autogestione a livello mondiale

Si apriranno tutti i recinti, fisici e mentali,

in cui i capi ci tengono rinchiusi abusivamente

Dalla nuova situazione deriveranno i nuovi principi del Diritto internazionale .

Le associazioni, facendo sistema, si autogestiranno secondo il principio della

"autonomia operandi"

Le associazioni di base sostituiranno i capi

Dagli incontri ecumenici i rappresentanti delle ideologie si irradieranno verso gli

omologhi in conflitto a indicare i diritti e i doveri concordati

Non dobbiamo delegare ad altri la funzione del pensare.

Le ideologie sorgono come scusa e pretesto per le azioni di forza, che così

vengono “giustificate”

Il valore delle ideologie sta nell’indicazione di come le cose “dovrebbero essere”

Partendo dagli incontri ecumenici delle cattedre pluralistiche, i rappresentanti delle

opposte ideologie esporranno ai loro omologhi (altrove in conflitto) i rispettivi diritti

e doveri, risolvendo così i loro rapporti di potere e facendo veramente essere quello

che “dovrebbe essere”.

Si tradurranno le ideologie nel comune denominatore dei rapporti di potere, da cui

le ideologie derivano. E poi si provvederà a risolvere questi.

Solo attraverso tale giro si risolverà tutto, e in molto minor tempo di quanto si

creda. Le cose si aggiusteranno, nel mondo e dentro di noi, già dall'inizio di questa

nuova operazione.

È la scelta di partenza a valorizzare la conoscenza.

La conoscenza si metterà automaticamente al servizio dell'azione che si deciderà di

intraprendere.

7. Siamo sicuri che i nostri padroni e "guide" sappiano quello che fanno e siano

in grado di intendere e volere ?

I poteri bloccano le facoltà mentali a chi si sottomette

Se non siamo sicuri di essere in buone mani,

cosa possiamo fare ?

Mario Ragagnin Pagina 42 di 372

INVERTENDO LA DIREZIONE DI MARCIA

RIATTIVEREMO LE FACOLTÀ MENTALI

CHE OGGI I POTERI CI BLOCCANO

La sovranità ad acta consiste nella disponibilità

dei mezzi e dei riconoscimenti

necessari all’attuazione di progetti volti all’unità umana

Le opposte ideologie convergeranno sull’interesse comune di ottenere

strutture di sostegno, mezzi di comunicazione e riconoscimenti giuridici dai

poteri in carica

LA VALIDITÀ DELLE IDEOLOGIE EMERGERÀ

DAL MODO DI COMPORTARSI

DEI LORO RAPPRESENTANTI

Le scienze umanistiche oggi separate, col predisporsi in sistema

nell’applicazione alla realtà pratica, risolveranno anche i loro problemi teoretici

interni

LA NUOVA METODOLOGIA OPERATIVA DAL BASSO

SOSTITUIRÀ I GRANDI MESSAGGI DALL’ALTO

Oggi le amministrazioni pubbliche, seguendo la visuale della situazione esistente,

riconoscono come cultura solamente il passato, l'identità storica, e si fregiano di titoli

nobiliari come “Città della medaglia, dell'arte, del Tiepolo, dei Longobardi,

dell'astronomia, delle meridiane” eccetera.

Danno fastidio le idee presenti, il fermento della creatività dei contemporanei.

Questo è comprensibile. Siccome oggi ogni idea riesce ad imporsi solo con la

forza, i detentori del potere temono di essere scavalcati. Solo i Passati non risultano

temibili. E i viventi devono servire: da grafici, architetti, pubblicisti, decoratori,

pifferai.

Ciò avviene per colpa un po' di tutti, dei vertici e delle basi.

Mario Ragagnin Pagina 43 di 372

D'ora in poi le azioni dei volontari non minacceranno più i capi; che anzi

svolgeranno un necessario ruolo di sponda: l’economicismo sosterrà ai margini il

nuovo procedimento.

L'autogestione dal basso darà forza alle basi: che diverranno mature e decisionali

opinioni pubbliche; e che costringeranno le amministrazioni a fornire strutture,

mezzi, riconoscimenti, incentivi e patrocinio.

Siamo propriamente tutti artisti, nel senso di creativi. Soltanto non lo sappiamo. La

solita vita ci limita e non ci permette di liberare la nostra fantasia e le nostre

possibilità.

Ora affermeremo un'altra realtà, un differente modo di essere fra gli uomini.

L'uomo riscoprirà se stesso, le sue nascoste potenzialità e la sua ricchezza interiore. I

rapporti umani fine a sé, senza secondi fini né strumentalizzazioni, si riveleranno i

veri valori e l'interesse anche materiale.

Si intenderà la cultura come un patrimonio universale, a cui tutti contribuiranno

per creare il grande universo umano. Si uniranno gli uomini di ogni tempo in

un'armonia cosmica, che si rifletterà nel quotidiano e supererà le conflittualità degli

individui, non più isolati e perciò in antagonismo.

Gli uomini sono parte di un tutto, che li accomuna alle radici. Talvolta i rami non

si riconoscono fra loro, e lottano per avere più spazio e più sole. Ma è risalendo alle

radici, all'unità dell'origine, che si raggiungerà il sole.

I grandi messaggi non verranno più dalle metropoli, che dettano mode e tendenze

omologanti le masse. Ma si irradieranno dal basso, come indicazione operativa, a

tutto l'ambiente circostante.

8. Dietro ogni ideologia c'è l'esigenza esistenziale di espandersi e di affermarsi

di una collettività

Le cattedre pluralistiche diverranno i nuovi punti di riferimento conoscitivi e

operativi, al posto delle attuali cattedre monistiche di vertice, che asserviscono i

seguaci e mantengono le separazioni e perciò la conflittualità.

Gli incontri che si limitano a discutere di religione non concludono niente e non

risolvono le cause dei mali. Bisogna prevedere uno scopo pratico ai discorsi teorici,

l'espansione comune al mondo da parte delle associazioni di base di tutte le

collettività, che già oggi si sentono più unite fra loro che con i rispettivi governi.

Perciò le cattedre pluralistiche dal basso, da istituire dovunque grazie all'iniziativa

dei promotori creativi, saranno l'incontro nelle zone tranquille dei rappresentanti delle

parti in guerra altrove. Diverranno il presupposto teorico e il sostegno psicologico dei

cambiamenti di mentalità e di comportamento; che cominceranno nel punto dal quale

Mario Ragagnin Pagina 44 di 372

si sono differenziate le tre religioni monoteiste che si contendono oggi il dominio

 
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