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Post n°205 pubblicato il 13 Aprile 2011 da Queen259
Chi è mamma ci sarà passata qualche volta, ma molto probabilmente anche chi non lo è, ci avrà avuto a che fare almeno una volta nella vita. Sto parlando dei consigli indesiderati di chi crede di saperla di gran lunga più di te. Chi ti dice cosa è meglio fare, come è meglio farla e per giunta critica le tue scelte. Mi è capitato in un bar di sentirmi dire: “Così la bimba è troppo vestita…” In un negozio: “Ma non le faranno male agli occhietti queste luci artificiali?” e così via… Ci sono sempre passata sopra senza farmi troppi problemi ma oggi… Oggi mi sento di sprecare un post su cosa sento giusto e cosa sento invece sbagliato. Su facebook pubblico spesso e volentieri foto e commenti che riguardano i progressi e la crescita di mia figlia. Tra gli amici ho una ragazza che ha avuto anche lei un figlio l’anno scorso… Questa ragazza è una di quelle fissate per le cose naturali, per il contatto con la natura, ama spropositamente gli animale ed è, ammettiamolo, una di quelle cosiddette “figlie di papà”. Fin qui nulla da dire. Mi sta bene questo suo atteggiamento da “naturalista”, ma ora mi ha un po’ fatto perdere la pazienza… Da quando è nato suo figlio non fa altro che sbandierare ai 4 venti come lo stia crescendo nel modo più naturale possibile. Allattamento esclusivo al seno, crescita del figlio a stretto contatto (dorme nel lettone con i genitori), pannolini lavabili e infine, il tanto sbandierato autosvezzamento. Non ho nulla da dire in tal proposito. Sono convinta che ognuno sia perfettamente in grado di scegliere per se e di crescere il figlio come si vuole… ma venirmi a imporre il tuo punto di vista no! Ieri ho pubblicato la foto di mia figlia alle prese con il primo omogeneizzato e il suo commento è stato: “Ti consiglio di leggere il libro di Tal e Tali che parla di autosvezzamento e vedrai che capirai molte cose. Gli omogeneizzati non sono adatti allo svezzamento e, oltre ad alimentare le multinazionali, non fanno neanche bene!”. ? Cosa? Come? Un omogeneizzato può fare tutto questo?? La cosa mi da fastidio perché in tutto questo suo comportamento trovo un piccolo, piccolissimo fondo di ipocrisia. Quando leggo i suoi commenti o i suoi messaggi o semplicemente ho a che fare con lei, un piccolo pensiero mi tormenta. Se tanto mi da tanto, cioè se tu ami fare le cose nel modo più naturale possibile, perché 10 mesi fa non hai partorito normalmente come fan tutte, tra dolori e sofferenze, e ti sei fatta fare l’epidurale?? Paura di soffrire?? Hai dato inizio alla vita di tuo figlio in modo artificiale, perché non venitemi a dire che l’epidurale non è qualcosa di artificioso, e vieni a dire a me che non dovrei dare un semplice omogeneizzato di mela a mia figlia perché le fa male? E tutte quelle povere mamme di questo mondo che hanno a che fare con brodini & co. per svezzare un figlio cosa dovrebbero fare? Strozzarcisi con quel brodino?? Sgrunt e snort!! Mia figlia la crescerò nell’unico modo che conosco, cioè per tentativi. Le farò mangiare il brodino e il giorno dopo le farò assaggiare la pasta. Le farò mangiare l’omogenizzato, e il giorno dopo il gelato. Le metterò il pannolino usa e getta, perché quando fa la popò, posso eliminarlo fisicamente nella pattumiera, invece di metterlo a mollo e lavarlo con le mani. La farò dormire nel suo lettino, perché lì ci sta da dio a dormire con le braccia e gambe allargate e si diverte un modo ad osservare le apine (ebbene si! Ho le apine!) che girano attaccate al bordo! Le metterò i vestiti di H&M, le bavaglie di plastica e chissà quanti giochi stupidi le comprerò. Un giorno quando sarà grande mangeremo da Mc Donalds e la sera andremo dalla nonna che ci cucinerà pasta e fagioli. La crescerò a modo mio mia figlia, come sono cresciuta io. Sbagliando… Inventando ogni sera una ninna nanna diversa.. Preoccupandomi quando si farà male… Arrabbiandomi quando farà i capricci. Comprandogli le Barbie, le Winx o i Gormiti. Perché voglio che sia felice. Che viva la vita nel modo più sereno possibile. Che si goda ogni giorno ciò che di bello ha da offrire il mondo. Che scelga con la sua testa cosa è giusto e cosa è sbagliato. Che se deciderà di essere una “naturalista” come l’amica di cui sopra, lo farà con la sua testa.
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Un'altra splendida giornata in paradiso...
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19.06.2010
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BENJI, LA MIA PICCOLA TRICOLORE
Benji è la mia splendida tricolore, adottata a novembre del 2008 in un gattile a Milano. Purtroppo Benji è malata di reni. Ha attraversato un periodo molto difficile dove ha dovuto lottare tra la vita e la morte.
Ora sta bene... Sono sicura sia diventata la gattina più vivace di tutto il quartiere...
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Ho imparato... che nessuno è perfetto... Finché non ti innamori.
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Ho imparato... che non posso scegliere come mi sento... Ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... Ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna.... Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
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Ho imparato... che è meglio dare consigli solo in due circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
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