Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.
Post n°220 pubblicato il 21 Marzo 2008 da MabelRock
C’era due volte. La storia di uno scisma. Bang Bang e head music, un nuovo ibrido territorio in cui incarcerare l’ossessione vera, il fiato corto dell’accanimento, il trionfo di un voyeurismo glam che è come un’onda d’urto che spara a salve. Ma con esorbitante fragore. Ti odio – gli disse. Sei nella mia testa, nella mia carne, nel mio tutto di ogni giorno. Ti odio – gli disse. Immensa, crudele sorella maggiore che, come sempre accade, si è voltata ed è scomparsa. |
Post n°217 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da MabelRock
Volevo che fosse uno dei miei soliti errori. E resto immobile come una bambola meccanica che ha esaurito le pile. |
Post n°216 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da MabelRock
E’ un sogno umido e affannato, accaldato e carnale, di membra pesanti cadere dal corpo, saliva rappresa, respiri furenti, sudore freddo. |
Post n°215 pubblicato il 27 Novembre 2007 da MabelRock
In principio fu il romanticismo.
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Post n°213 pubblicato il 21 Novembre 2007 da MabelRock
Sono invece in una landa di incertezze e sbadigli dove trascorro il mio tempo a rivoltare le argomentazioni nutrendomi di buone intenzioni. |
Post n°212 pubblicato il 13 Ottobre 2007 da MabelRock
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Post n°211 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da MabelRock
Ascolto il mio ritmo. |
Post n°210 pubblicato il 12 Settembre 2007 da MabelRock
C’è questa nebbia fitta che avvolge mollemente una crudeltà ovattata e subdola all’interno della quale ho deciso di rinchiudermi, io che, come lui, ho deciso di andarmene ad ovest, trovare lavoro in una stazione di servizio e fingermi sordomuta per risparmiarmi tutte le chiacchiere idiote della gente.
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Post n°209 pubblicato il 31 Luglio 2007 da MabelRock
Io l’ho sognato: era un lager abitato da un esercito di migliaia di donne senza identità. One day I'm going to die here too |
Post n°207 pubblicato il 20 Luglio 2007 da MabelRock
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Post n°206 pubblicato il 08 Giugno 2007 da MabelRock
E’ una sera che piange. Potessi dargli un nome, a questo dolore, |
Post n°205 pubblicato il 05 Giugno 2007 da MabelRock
Per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l'unico desiderio di ritornare all'inferno che ci ha generati e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell'inferno ci ha salvato. Pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d'improvviso clemente. |
Post n°204 pubblicato il 18 Maggio 2007 da MabelRock
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Post n°203 pubblicato il 14 Maggio 2007 da MabelRock
TG delle 20. Incubatore per malattie psico degenerative. La foto di gruppo, il primo giorno di scuola, liberta di movimento, liberta di parola, le otto principesse e i settecento nani, le armi gli scudi, i diritti umani, i corvi che gracchiano "rivoluzione"!! Pero' non c'e' pietà e non c'e' compassione, il sangue si coagula sul pavimento, si inceppa l'articolazione del movimento, la voce che balbetta, la speranza che inciampa, la capra che crepa, la capra che campa, la giornalista scrittrice che ama la guerra perchè le ricorda quando era giovane e bella, amici e nemici, che comodità, villaggi di fango contro grandi città. Le reti, i cancelli, le zone rosse, migliaia di croci, milioni di fosse, la nato, la fao, le nazioni unite, seimiliarditrecentomilioni di vite. Dignità, dignità, una virtù normale. L'indifferenza è il più grave peccato mortale, il mercato mondiale, il mercato rionale, la croce del sud e la Stella polare, il nasdaq che crolla, il petrolio che sale, la borsa che scende, la borsa che sale. La storia ci insegna che non c'e fine all'orrore. La vita ci insegna che vale solo l'amore. Il PIL, la ricchezza misurata in consumo, la rete globale, i segnali di fumo, la riconversione dell'energia, il colpo di coda dell'economia, i microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni. Le facce impaurite, la vita che vola, lo stomaco, il fegato, il petto, la gola, Peshawar, New York, Sierra Leone, la polizza vita dell'assicurazione,l'innocenza perduta, le ragioni di stato, una sola potenza, un solo mercato, un solo giornale, una sola radio e mille scheletri dentro l'armadio. Non si uccidono così anche i cavalli? Salvami l'anima. |
Post n°202 pubblicato il 17 Aprile 2007 da MabelRock
Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci, non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso,e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso, ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac. Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello. [A.B.] This is not about love [listen!] |
Post n°201 pubblicato il 09 Marzo 2007 da MabelRock
Avrei voluto poggiare ...ho come un senso di vuoto... |
Post n°200 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da MabelRock
Sono morta da un mese. She dreams in color, |
Post n°199 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da MabelRock
_____________________ |
Post n°198 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da MabelRock
Lei diceva che un’intera vita interiore non serve a dire chi sei. Né come sei. Come to me |
Post n°197 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da MabelRock
Fanno una conferenza per dirmi che non esiste. Negazionisti senza memoria. I can kill 'cause in God I trust |
Puntualizzazione ultima:
IO NON SONO UNA MAB.
IO SONO MAB.
Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti ad un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirar su due soldi. Ti regali una cena fuori, ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qui, all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.
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Nickname: MabelRock
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Sesso: F Età: 44 Prov: CH |
A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto.
Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.
Io sono Demon e la luna è mia madre
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REVOLVER - Isabella Santacroce
"L'abbandono che sento. Ora. Dopo quanto è successo.
Il senso d'esserne vittima. D'essere orribile.
L'amplificazione a dilatarmi la solitudine.
Diventa una macchia indelebile.
La vesti quasi fosse il tuo abito della domenica.
Quello coi nastri nel collo. T'appende. T'impicca lontano da tutti.
Nel regno dei crocifissi. Hai il marchio.
Quasi fossi una vacca da carne in attesa del boia che ti costringe in ginocchio. Ti spara alla testa.
Senti ciò che per te è stato scelto.
Nascere e sentire in maniera costante la morte".
OCEANO MARE - A. BARICCO
Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.
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... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia ... [A.B.]
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